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Non è Beatrice o Laura o Silvia : donne mai avute...
Dedicata a Veronica Franco, cortigiana veneziana...
Melodia di passione
Tanto dolce e passionale divento
quando sono a letto con chi dico io,
che tanto felice e amato mi sento,
che l'altrui trasalimento diventa mio!
E mi agito come vento
per farla volare lontano, divento sole
per scaldarla e illuminare, mare
per farla annegare nel piacere, tepore
per creare paradiso, città
per accoglierla in me,
Eden per darle serenità.
Tanto dolce e amante mi sento
quando mi trovo dovunque con chi dico io,
che ogni altra cosa: effimera la sento,
e sorrido, poiché non ho altro da chiedere a Dio!
Fabio Pierri Poeta
PS: Veronica Franco (1546-1591) fu la cortigiana veneziana che scrisse una poesia in 6 terzine a rima alternata, cominciante così... (continua)
e poi fui contento di scoprire una poesia di una poetessa; NON più una poesia scritta da un uomo per una donna passiva!
Si apre un concorso a proposito di ... (continua)
Se nel silenzio odi la mia voce,
se nel buio vedi il mio viso,
se le tue labbra avvertono un mio bacio,
se ti senti toccare da mani invisibili
che ti accarezzano i capelli e le gote,
in tutto ciò siamo riusciti a vincere
quest’opprimente distanza
e le nostre anime si stanno baciando…
Fabio P. Poeta, 2001
Le strade non parlano di noi,
non bisbigliano fra loro,
né ci criticano o lodano;
sono lì e basta,
strade fatte e non fatte, insieme,
per addormentarsi nel corpo in attesa
Le strade non parlano di noi.
Non bisbigliano, né lodano.
Non ci amano, né odiano.
Né urlano con noi o contro noi.
Sussurrano in silenzio.
Non urlano, ma sussurrano…
per lasciarci voce…
Fabio Pierri Poeta,
“Caro Leopardi, ti prego d’accettar questa mia parodia di quella poesia, che fra le opere tue, è la più gradita, ripetuta,
letta, studiata un’infinità di volte: sì, “L’INFINITO”… E’ stupenda! Ma: se oggi abitassi nel quartier di San Vito,
può darsi che ti saresti così espresso:
L’INFINITA...(VOGLIA DI...)
Sempre sul ca… mi fu quest’emo colle
E questa palazzina, che da ogni parte
Dalla mattina al tramonto il sole esclude.
Ma sedendo e bestemmiando interminate
Volte verso quella, una sera, sovraumani
Seni e bellissima donna
Io vidi, e non era finta; ove per poco
Il c…or non m’esplodeva. E nel vento
Odo goder di donna; sì, quella
Silvia Rizzo cui la voce
Vò immaginando: e mi sovvien l’Ermiona
Del vicino appartamento, la figlia del tenente
E Laura, e i sen’ di lei. Così in questa
Invidiosa realtà s’annega il pensier mio:
E il masturbar m’è d’obbligo in questo mar…
Aldo Giacomo Leoncino. 1982, Quartiere San Vito
Poeta e Poesia. Intenso è il desiderio di goderla; precede l'unione;
il desiderio d'averla si concreta
nel piacere di scrivere... Scrivere... quella musicalità tra penna e foglio..
l'avanti e ' ndietro, come il mare e la spiaggia, come l'onda e la sabbia,
su e giù... come l'ascensore, l'altalena, il mercurio chiuso
in un termometro e pronto a scoppiare... e volare... irraggiando . .. . . . ... . ..
Il buon risultato è soddisfazione, piacere, estasi, paradiso, karma, zenit, ...
annegare nel piacere col batticuore... a mille... motore che scalpita ancora...
E silenzio...
Quel che resta è sudore, parole-sudore,
ma ricordo che resta, s'arresta sulla pagina bianca,
bianca, mai stanca, vogliosa di ricominciare... ed il poeta anche ...
se è un buon poeta vero... che rimane abbracciato...
e la sfiora, l'accarezza...
È sua Poesia...
e se non l'ama già, sente un'ebbrezza...
È sua, è congeniale...
Ma una volta non basta... ed allora la legge energicamente,
si perfeziona con lei... una volta, due volte, tre volte...
con voce, baci di penna e sospiri, respiri,
di giri e rigiri di posizioni, di sperimentazioni...
«Quella parola lì anziché quell'altra...
[domando alla Poesia se le piace,
dialogo anziché monologo; la faccio partecipe,
non schiava, ma in perfetta unione...]
Ti piace quella parola lenta in quel momento? o più vivace?
Ti osservo, ti leggo lo sguardo del ritmo...
Mi piaci godere nella musica del verso... »
il verso che s'allunga al limite...
poi verte, torna indietro,
come l'onda più profonda che affonda nella sabbia che ricopre...
...e non più torna indifferente... ma più bagnato di prima...
La sabbia è coinvolgente... Ahi, se non ci fosse!!
«Sei mia! E se pur un giorno un altro
dovesse rubarti e finger che sei sua,
non sarebbe certo lo stesso!
Ne perderesti al confronto!
meno scalpitio, meno impeto, meno musica intonata,
meno strumento, meno intento,
meno... meno quel che stai sentendo
ora... adesso... momento presente...»
Voglio bei ricordi in futuro... Questo sarà passato, ma vivo!
Sudore - parole, sudore-parole, sudore - parole,
godere e sapore, godere-sapore, godere-odore,
vedere-parole, vedere-anche il sole,
piacere-acqua, mare-sabbia, fiumi in piena,
toccare la luna schioccante di nuvole,
affondare la luna e ... . . .
[Silenzio.
Sguardo intenso.
Ansimando.
Il cuore batte. batte!
Batte forte! Fortissimamente!
Quasi esce dalla gabbia!
Quasi sfonda, rompe e irrompe con rabbia
a dire la sua, senza parole,
gesticolando con il suo battere forte,
senza parole inutili... ]
[Silenzio.
Non è più il cuoricino debole che si commuoveva nell'immaginare
un bacio musicale di Poesia; non è più il cuore adolescente
che stava a sentire la gente; è un cuore grande, conreto!
è un cuore discreto, che poeta perché ama Poesia, ma in segreto!]
[Poeta il cuore perché desidera virilmente
la melodiosa e passionale Poesia;
l'ama e l'inonda ardentemente
poiché gli piace lei, e l'armonia...
Poeta e Poesia uniti... in segreto...
Nascosti, lontani dalla folla urbana...
In montagna... fiumi in piena di piacere...
al mare... sfociare nell'orgasmo che plasma...
e plasma bene...]
«Poesia, che pensi?
Dove sei? In che cieli stai volando?
Ora ti raggiungo... ansimando...
per adagiarci sulle nuvole...
sospirando...»