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    Alberto Figliolia, Davide Grassi e Mauro Raimondi "Centonovantesimi" Sep Editrice
     
    Recensione di Gabriella Bona (gabri.bona@libero.it)
      
      
    Sono cento le partite che Figliolia, Grassi e Raimondi hanno scelto per raccontare i 107 anni del calcio italiano. 
    Dall’8 maggio 1898, giornata nella quale si svolse il primo campionato italiano, quattro squadre e Genoa campione, fino alla sciagurata finale di Champions League del 25 maggio 2005 con il Milan in vantaggio per 3 a 0 e che riesce a perdere la coppa con il Liverpool. Dal calcio degli aristocratici un po’ matti allo show business dei nostri giorni, attraverso le partite che gli autori hanno ritenuto più significative. 
    Momenti di gioia e di profonda tristezza, numeri eccezionali e papere colossali, risultati clamorosi (Inter 0 – Milan 6 nel derby dell’11 maggio 2001: l’Inter ai primi di maggio scivola spesso… 5 maggio 2002, neppure un anno dopo, uno scudetto buttato via) e gesti di solidarietà (il 3 giugno 2001 i giocatori del Treviso scendono in campo con i volti dipinti di nero, solidarietà con il compagno Omolade offeso, per il colore della pelle, dai loro stessi tifosi), violenza negli stadi e partite truccate, Nicolò Carosio e il Grande Torino, lo scudetto del 1927 e l’arbitro Moreno, il dentista coreano e gli scudetti sorprendenti perché vinti da piccole squadre come Napoli, Verona, Cagliari e Sampdoria, giocatori, allenatori, campionati, Mondiali, Under 21, coppe, gli occhiali di Annibale Frossi e la zia Federica. 
    Figliolia, Grassi e Raimondi, “tre scrittori, tre poeti, tre appassionati di football” come li definisce Darwin Pastorin nella prefazione, ci portano a ripercorrere la storia del calcio, dei mutamenti che gli anni hanno portato non soltanto sul campo e nel gioco ma nella società, in un libro pieno di attenzione e di letteratura, di sensibilità e di conoscenza profonda del gioco e del mondo del pallone. 
    L’elegante formato e le bellissime fotografie impreziosiscono un libro che non può mancare nella libreria di ogni amante del gioco del calcio. 
           
    gabriella bona 
      
 
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