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    A cura di Enzo Fileno Carabba e Paola Nobili  "Se siete arrivati fin qua" Editrice Le Lettere
     
    Recensione di Gabriella Bona (gabri.bona@libero.it)
     
    “Il carcere è una realtà ignota di cui si parla molto. Un mondo diverso rispetto a quello che viene descritto da televisione e cinema, dunque diverso da quello che la gente considera reale”: Un mondo, però, che nonostante la voglia di esprimersi, di farsi conoscere, di portare fuori la propria voce, spesso non trova gli strumenti per farlo.
    Il corso di scrittura, che Enzo Fileno Carabba e Paola Nobili tengono nella sezione di alta sorveglianza di Solliciano, ha prima di tutto lo scopo di dare a queste “voci vere” la possibilità di esprimersi e di essere conosciute.
    “Se siete arrivati fin qua” è una raccolta di racconti scritti dai detenuti in cui realtà e fantasia si mischiano con attenzione e misura, dando vita a un volume che non è il saggio o la testimonianza a cui siamo abituati ma una vera opera letteraria.
    Viaggi e luoghi, persone e sogni,”la durezza della vita carceraria la potete trovare in alcuni racconti di questo libro, che la lasciano trapelare con molto pudore” ma c’è anche altro, molto altro, nei racconti, tutti piacevoli da leggere nella diversità degli stili e dei contenuti, che dimostrano “la fatica di essere uomini e di cercare la dignità nonostante tutto”.
    È così che il corso , nato dalla necessità di mettere i detenuti “nelle condizioni di esprimersi liberamente” ha dato, spesso per la prima volta, la possibilità di confrontarsi con la scrittura, con l’elaborazione di un racconto, di prendere confidenza con uno strumento che permettesse di comunicare in modo diverso e artistico.
    “Se siete arrivati fin qua” è il titolo di un racconto che non è stato inserito nell’antologia e a noi rimane la curiosità di sapere a chi si riferisce: ai detenuti che sono arrivati in carcere o a noi che stiamo leggendo con piacere i loro racconti? Una domanda intrigante, che aggiunge un ulteriore pregio a un libro che ne ha già molti altri.
           
    gabriella bona 
      
 
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