SAN BENIGNO:
UN’ALTRA ASSURDA MORTE PER UN INCIDENTE
Praticamente tutta San Benigno è
rimasta sconvolta di fronte alla tragica fine di Giuseppe De Santis, 21
anni, perito la sera di domenica 12 dicembre sulla provinciale che collega
Foglizzo con San Benigno. Un paese che ricorderà quel tardo
pomeriggio domenicale come un incubo, in un via vai di ambulanze
e automezzi dei pompieri. Perché proprio lì, fatalità
di un luogo, dove alle 18.00 perdeva la vita Giuseppe, alle 22.00 un
altro incidente avrebbe coinvolto due auto in uno scontro frontale
altrettanto drammatico da far parlare per tutta la giornata seguente
di altre (per fortuna non vere) morti.
Giuseppe De Santis tornava da Montanaro.
Doveva andare ad aprire la pizzeria di via Trento ove lavorava e ove incontrava
gli amici con la carica di simpatia di un ragazzo allegro, attivo anche
nelle feste paesane.
All’altezza dei “silos” del consorzio
agrario, quindi praticamente alle porte di San Benigno, l’incidente mortale:
l’auto sbandava e finiva in un fosso urtando il cemento di un ponte. Non
una traccia di frenata, secondo i rilievi dei Carabinieri. Forse solo la
fatalità di una strada maledetta. Sovente abbiamo polemizzato
sulle strade sambenignesi strette, dissestate, storte. Questa no:
è larga, liscia, diritta. Forse troppo. Così la strada rettilinea
“che ti porta”, forse la fretta, forse un attimo di non attenzione più
che di distrazione, forse l’asfalto viscido, la curva nemmeno improvvisa,
ma che ormai ti ha preso: la tragedia di un giovane, di un padre, di una
madre, di una sorella, di tanti amici. In un primo momento sembrava che
i soccorsi avessero ottenuto il miracolo; gli amici parlavano solo di rottura
di una gamba. Poi, dall’ospedale San Giovanni Bosco di Torino la
notizia definitiva e la disperazione.
Si muore anche così, in una domenica
pomeriggio, nel fare cinque chilometri, in una pausa dedicata ad andare
a trovare la fidanzata del paese vicino e ritornare. Quasi per assurdo.
m.n.
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