architettura-architettura
|
|
|
|
||||||||||||||
|
| ||||||||||||||||
|
UN CONCORSO URBANISTICO A GENOVA NEL 1777: ANALISI FORMALE SOLUZIONI TECNOLOGICHE DI PALAZZO TOMMASO BALBI. |
||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||
TAVOLA 1 |
|||||||||||||||||
• tav
01 • tav 02 • tav 03 |
|
|
|||||||||||||||
Il Palazzo
Palazzo
Gio Tommaso Balbi ora Lamba Doria, affacciato su piazza della Zecca e
stretto tra le vie Cairoli e Lomellini, costituisce uno dei piů bei esempi
di dimora nobile genovese. L'edificio č stato realizzato per volere di Gian
Tommaso Balbi verso il 1780, partendo dalla ristrutturazione di due edifici
di proprietŕ della famiglia Lomellini e venduti alla famiglia Balbi. Il
progetto, affidato all'architetto Gregorio Petondi, prevede una generale
riorganizzazione degli spazi interni e l'unificazione dei due palazzi
preesistenti.
Ben
documentato dal rilievo di Gauthier (Les plus beaux édifices de la ville
de Gęnes et de ses environs, Paris, 1818), il palazzo appare
all'esterno come un unitario volume tripartito, formato da due alti corpi
laterali che contengono le infilate delle sale e da un volume centrale cavo
contenente gli atri d'ingresso e la scala. I due corpi laterali contengono
sale voltate e spesso affrescate sia al piano terra che al piano nobile,
mentre i piani superiori sono coperti da soffitti appesi alla struttura
lignea a cavaletti e puntelli. Questi corpi contengono diverse testimonianze
del periodo in cui i due edifici erano distinti, come la decorazione della
cappella privata da parte di Pierre Puget tra il 1661 e il 1667, l'affresco
dell'Aurora di Gregorio De Ferrari, gli stucchi di Antonio Haffner nel
salone d'angolo tra via Lomellini e vicolo dell'Argento e il salone decorato
da Sebastiano Conca nella prima metŕ del XVIII secolo
|
|||||||||||||||||
|
| ||||||||||||||||
luca caviglia webmaster |
ULTIMO AGGIORNAMENTO 22.03.2007 |
|