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UN CONCORSO URBANISTICO A GENOVA NEL 1777: ANALISI FORMALE SOLUZIONI TECNOLOGICHE DI PALAZZO TOMMASO BALBI. |
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Il Concorso La questione venne sollevata nel 1666, anno in cui iniziarono le trattative con il Banco di San Giorgio per ottenere i fondi necessari. Così nel 1661 Antonio Corradi fu incaricato di presentare il “Modello di Strada Nova da farsi che passa dal Guastato a Strada Nova, in pianta e in rilievo”. La questione si trascinò tuttavia oltre un secolo senza esito finché nell’anno 1777 venne bandito un concorso per la realizzazione di Strada Nuovissima al quale parteciparono quattro architetti: Claudio Storace, Andrea Tagliafichi, Giambattista Pellegrini e Gregorio Petondi. Il progetto vincitore fu quello di Gregorio Petondi che dimostrò un maggior rispetto per gli antichi edifici che si trovavano nella zona, fece in modo di risparmiare le costruzioni con rilevanti caratteri artistici ed architettonici, ebbe il merito di coinvolgere quei cittadini che potevano trarre un vantaggio effettivo dall’impresa. Il progetto del Petondi, per quanto inizialmente osteggiato, fu quello che ottenne l’approvazione del Governo. Sull’approvazione dell’opera può aver pesato il dogato di Giuseppe Lomellini (1777-1779) che ha fatto parte dell’Ufficio dei Padri del Comune e quindi, si presume, sensibile ai problemi urbanistici. I lavori ebbero inizio nella primavera del 1778, nonostante le ostinate opposizioni dei Balbi, dei Brignole, dei Padri di Santa Caterina e della Chiesa di San Siro, proprietari dei terreni attraversati dalla nuova arteria. Federico Alizeri nelle “Notizie dei professori di disegno in Liguria” del 1866, scrive “Vinse tutti, ma solo di scaltrezza uno svizzero Gregorio Petondi, ingegnandosi con le curve di far paghi o meno scontenti gli umani; né però gli fu menato buono il disegno se non dopo lunghi indugi e contesti”. I lavori per l’apertura di Strada Nuovissima durarono dal 1778 al 1786 e compresero anche il taglio di un tratto della cinta muraria; finalmente il Petondi realizzò, in un più vasto disegno di attraversamento tangenziale della città medioevale, l’unione tra Strada Nuova e Via Balbi suggerita oltre un secolo prima da Antonio Corradi. |
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luca caviglia webmaster |
ULTIMO AGGIORNAMENTO 22.03.2007 |
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