Dopo Merano che li ha ospitati nel 1953, 1971 e 1983, la
Val di Sole nel 1993 ed
Ivrea
che li ha organizzati nel 2008, i Campionati del Mondo di Wildwater sono
ritornati ancora una volta in Italia, nella splendida cornice della
Valtellina, per l'edizione 2014.
Un grande impegno per l'Indomita Valtellina di Benedetto
Del Zoppo che, dopo la brillante organizzazione negli scorsi anni delle
prove di Campionato Europeo Junior e Senior e di diverse edizioni di
gare valide per la "Coppa del Mondo", ha ricevuto dall'International
Canoe Federation il massimo riconoscimento con l'assegnazione della
prova mondiale.
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I migliori specialisti mondiali, provenienti da ventuno
nazioni, si sono sfidati sul difficilissimo percorso sul fiume
Adda che presentava eccezionali livelli a causa del disgelo
provocato dalle alte temperature registrate durante la settimana
di gara.
Impossibile quindi per gli organizzatori garantire un
livello prossimo ai consueti 50/60 metri cubi, che già rendono
molto impegnativo il tracciato soprattutto nella rapida di "Boffetto".
Si è potuto lavorare - grazie a manovre sulle opera
idrauliche a monte del percorso - solo a garantire la costanza del
flusso, che però si è assestata su impressionanti 100/120 metri
cubi ! |
I Mondiali prendono inizio Lunedi 9 giugno con una
suggestiva cerimonia di inaugurazione nel centro storico di Sondrio.
Sfilate delle squadre, discorsi di rito delle autorità,
emozionante discesa in notturna con canoe e raft su di un impetuoso
torrente Mallero che attraversa il centro di Sondrio e spettacolari
fuochi di artificio.
Toccherebbe ad Antonio Rossi leggere il giuramento degli
atleti, ma su suggerimento dello stesso campione olimpico viene
acclamato sul palco Vladi Panato e tocca a lui a pronunciare la formula
di rito.
Ci siamo anche noi, arrivati nel pomeriggio; saremo gli
unici Officials a servizio del Chief Judge il francese Francois
Beauchard che durante i mondiali non brillerà di certo per l'imparziale
direzione della gara.
Mi hanno raggiunto ad Ivrea Fulvio Asconio e Riccardo
Landra ed insieme abbiamo proseguito per la Valtellina. Giovedì sera ci
raggiungeranno anche Gianni Pidia e Raffaella Deserafini che devono
sostenere (insieme a Fulvio) gli esami per ottenere l'abilitazione
internazionale anche per la Wildwater. Gianni si fermerà con noi per le
prove di Sprint di Venerdì e Sabato.
Saranno giornate intense e molto impegnative, per fortuna
calde ed assolate e - in barba ad ogni terrificante previsione - senza
nemmeno una goccia di pioggia.
Martedì 10 giugno
La giornata è dedicata al controllo imbarcazioni e alle
verifiche di caschi e salvagente.
Siamo stati informati dal Chief Official il tedesco Jen
Perliwtz (visto che il Chief Judge arriverà solo il giorno successivo)
che i controlli sono su base volontaria e quindi non obbligatori.
Tuttavia si presenteranno tutti i concorrenti ed il
controllo delle imbarcazioni sarà certificato mediante l'apposizione di
un adesivo del mondiali mentre per caschi e salvagente apporremo una
fascetta di quelle usate dagli elettricisti.
Così come previsto dal regolamento I.C.F. viene verificata
la galleggiabilità dei salvagente con l'utilizzo di un peso di 6,12 kg.
A livello di galleggiabilità sono tutti abbondantemente a posto.
L'unico problema che riscontriamo e che in alcuni casi sia
i caschi sia i salvagente non presentano l'etichetta con la
certificazione ISO. A volte manca, a volte è illeggibile.
In barba ad ogni regolamento Jen Perlwitz ci indica di
verificare - per i salvagente - esclusivamente la galleggiabilità e
la qualità del materiale mentre per i caschi ci fa verificare che
l'attrezzo copra fronte, tempie, nuca e che sia di materiale
adeguato. La prova dell'adeguatezza la fa prendendo fra due dita
l'aletta del casco e provando la flessione. Devono essere queste le
prove che vengono fatte dagli organismi di certificazione
internazionali ! C'è da restare allibiti. Viene da domandarsi se
hanno senso i severi vincoli che abbiamo introdotto nel regolamento
italiano quando per un Campionato del Mondo, e sul quel tipo di
percorso, gli aspetti normativi vengono messi totalmente da parte. |
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Avremo modo di verificare anche nei giorni successivi che
le norme regolamentari vengono "interpretate" a secondo del bisogno.
L'unica cosa apprezzabile è che le decisioni sono nette ed
indiscutibili, prese dal potere "politico" e diventano seduta stante
"legge dello stato". Quasi come in Italia dove (scusate la polemica)
risulta impossibile avere una chiarificazione sull'interpretazione dei
nostri farraginosi regolamenti sulla sicurezza e dove sono gli Ufficiali
di Gara che vengono invitati ad utilizzare "buon senso" nella
interpretazione delle norme, anche quando sono sbagliate.
Ma già, dimenticavo che siamo in Italia !
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Tuttavia durante i controlli segnaliamo ai concorrenti
quando il loro materiale non è a norma e, in molti casi, gli stessi
provvedono alla sostituzione.
Qualcuno ha il materiale nuovo e certificato ma, per
affezione o per maggior comodità, usa quello vecchio che "veste"
meglio. Altri se li faranno prestare come i Brasiliani che
chiederanno aiuto agli Italiani. Viste le grandi nuotate che hanno
fatto forse avranno pensato di garantirsi maggiormente la sicurezza.
Comunque è incredibile come quasi nessuno conosca le
norme, anche fra atleti che da anni frequentano i campi di gara di
tutto il mondo.
Avvisiamo anche che effettueremo controlli all'arrivo e
quindi di prestare molta attenzione a mantenere canoe e attrezzature
a norma. Alcune canoe raggiungono esattamente il peso previsto:
abbiamo trovato un K1 a 9,980 ed uno a 9,950 ! |
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Alla sera si svolge il primo Team Leader Meeting e
l'argomento di maggior rilievo sarà il livello del fiume Adda.
Gli organizzatori informano che non riescono a garantire la
sicurezza nel primo tratto della Discesa Classica e quindi hanno
deciso di spostare la partenza a Boffetto dove parte la Sprint.
Per mantenere le distanze minime previste il percorso verrà
allungato anche se il tratto aggiunto è piatto e privo di onde e
rapide.
Qualche malumore fra i Team Leader, ma Jen Perliwtz segnala
che la decisione è irrevocabile. |
Il Technical Organizer, la tedesca Manuela Gawehn, spiega
poi le procedure per la partenza. La fotocellula è posizionata ad una
trentina di metri dal punto di via e per questo motivo agli atleti sarà
vietato pagaiare all'indietro per cercare linee più favorevoli al centro
del fiume.
Il rilascio dell'imbarcazione avviene a cinque secondi
prima del via.
A cena è presente anche il "Gotha" dell'ICF designato per i
ruoli di Giuria. Ci sono i vicepresidenti I.C.F. il brasiliano Joao
Tomasini e l'ungherese Istvan Vaskuti ed il croato Branko Lovric,
rappresentante dell'Europa.
Nei giorni
successivi arriveranno anche il presidente dell'I.C.F. Josè Perurena Lopez,
il presidente Buonfiglio e il segretario generale della F.I.C.K. Daniela
Sebastiani.
Una bella serata con degustazione dei prodotti tipici della
Valtellina che ha entusiasmato ancora una volta gli ospiti stranieri.
Io sono vicino a Benedetto Del Zoppo che mi racconta con
quanta fatica e difficoltà è stato percorso questo cammino verso il
Mondiale 2014. Ma traspare in ogni parola l'entusiasmo per avercela
fatta.
Mercoledì 11 giugno.
Si iniziano i Campionati con le gare di Classica.
E' arrivato anche il Chief Judge, ma non sembra molto
interessato ad assegnarci i ruoli.
Così facciamo da soli.
Riccardo Landra sarà in arrivo con i cronometristi, Fulvio
Asconio sarà pre-starter e Giuseppe D'Angelo Starter.
Ai controlli alle imbarcazioni viene assegnato "Wolf" , un
volontario che svolge questo lavoro da anni e che ne sa tanto quanto ne
sappiamo noi !
La giornata si svolge con regolarità e per l'Italia solo
piazzamenti. Ci rifaremo !
Sul percorso fra tanti spettatori anche due grandi campioni
del passato, Carlo Mercati e Marco Previde Massara. Entrambi hanno vinto
il titolo mondiale di Discesa Classica !
Unico episodio di rilievo è il reclamo presentato dalla
Francia contro il C1 della Germania che si è piazzato al terzo posto.
In partenza ha pagaiato all'indietro e, sulla base delle
indicazioni fornite durante il Team Leader Meeting, è da squalificare.
Il Chief Judge mi telefona per avere conferma e gli segnalo
che l'atleta ha effettivamente dato tre o quattro pagaiate all'indietro
ma solo per allontanare un po' la canoa dalla riva, alla stregua di
altri che lo facevano puntando la pagaia sul fondo. Non ha ricevuto
comunque alcun vantaggio e per questo non l'ho segnalato.
Dietro di me aveva visto tutto anche il Technical Organizer
la tedesca Manuela Gawehn che si è ben guardata di dire qualcosa contro
il proprio atleta.
Il reclamo viene accolto dal Chief Judge e l'atleta tedesco
proposto per la squalifica a favore di - guarda un po' - un atleta
francese.
Ma i tedeschi presentano appello al "Jury". Sono già alla
nuova partenza del C1 donne, che è stata spostata per la difficoltà
sotto la rapida di Boffetto, quando vengo chiamato via telefono di
urgenza per essere ascoltato.
Mi precipito e racconto la mia versione. La squalifica
viene revocata e il terzo posto confermato al tedesco.
Si può riprendere la gara.
Gli equipaggi che corrono per il C1 femminile sono solo
sette e per riuscire a rappresentare almeno sei nazioni, vincolo per
attribuire il titolo mondiale, fanno partire anche un'atleta della
Repubblica Ceka che in C1 non c'è mai andata. E' terrorizzata e si
fermerà subito dopo la fotocellula, agguantata al volo dal salvamento e
dal suo allenatore.
Questa forzatura verrà applicata anche per la gara a
squadre C2 classica (spostata sotto la rapida di Boffetto) e per la
prova del C1 donne sprint (spostata dopo l'arrivo delle altre
categorie).
E' sembrato questo un comportamento un po' forzato,
tuttavia - pare - suggerito e tollerato dalla stessa I.C.F.
Alla sera nuovo Team Leader Meeting per la gara a squadre.
Si insiste molto sulle modalità di "rilascio" delle imbarcazioni da
parte degli addetti che non devono in alcun caso favorire la partenza
degli atleti. Qualcuno parla addirittura di "intensità" nel trattenere,
e pare davvero eccessivo.
I Team Leader della Repubblica Ceka e della Francia sono
particolarmente polemici con gli organizzatori per il fatto che in
arrivo non venivano esposti i tempi
di arrivo e le classifiche ma solo il tempo del concorrente
in gara.
E' vero e per le gare del giorno successivo si provvederà.
Giovedì 11 giugno.
Gare a squadre di Discesa Classica.
Manteniamo le nostre posizioni.
Il livello dell'Adda sembra essere cresciuto ancora e le
tre imbarcazioni che si tuffano nei buchi della rapida di Boffetto sono
davvero spettacolari.
Ci spostiamo poi alla nuova partenza per la gara a squadre
dei C2 dove toccherà ai nostri equipaggi fermarsi subito dopo aver
attraversato la fotocellula per garantire la sesta nazione e
l'assegnazione del titolo mondiale.
Anche oggi per gli Italiani nessun titolo anche se le
discese dei nostri atleti sono state perfette e i distacchi dalla zona
medaglia davvero minimi.
Oggi il Team Leader Meeting si svolge all'una e trenta e
riguarda lo svolgimento delle gare di Sprint del giorno successivo.
Le questioni sono più o meno sempre le stesse: garanzia del
livello costante delle acque, posizionamento del salvataggio,
esposizione delle classifiche, modalità di partenza. Gli interventi
sempre degli stessi due Team Leader.
Pranziamo come di consueto presso l'Ufficio Gare, dove le
signore di Piateda hanno preparato giornalmente il pasto per tutti i
volontari e gli addetti della manifestazione.
Sono state bravissime. Ottimo il cibo e velocissimo il
servizio.
Alle 15 parte la "Master Cup", una sorta di Campionato del
Mondo per Master che si svolge al di fuori degli eventi della
federazione internazionale e che vede in partenza un centinaio di
partecipanti coraggiosi ed agguerriti.
Fra loro molti volti italiani noti per le frequentazioni
sui campi nazionali, fra cui anche il tecnico della nazionale italiana
di discesa Robert Pontarollo che vincerà la propria categoria.
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Roberto Pontarollo |
Riccardo Sarri |
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Andrea Ponzio |
Filippo Zanotti |
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Marino Capuzzo |
I Master non scendono la rapida di Boffetto ma, nonostante
questo, li aspetta una parte iniziale del tracciato molto impegnativa e
molti visi dei partecipanti non sono per niente sereni.
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Alle 17 arrivano anche Gianni Pidia e Raffaella Deserafini
che con Fulvio Asconio devono partecipare all'esame per ottenere la
qualifica internazionale di Wildwater.
Il tempo di gustare un caffè con Riccardo nell'attesa e gli
esami sono già conclusi. Troviamo i nostri molto più rilassati che
ricevono i complimenti da Jen Perliwtz, Presidente della Commissione
Wildwater dell'I.C.F., per la brillante performance.
Anche Perlwitz ci ringrazia per esserci resi disponibili a
coprire a livello arbitrale questa disciplina che sempre più è in
difficoltà a trovare disponibilità nell'organizzazione di
manifestazioni di alto livello. |
Raffaella da un'occhiata al campo di gara e poi riparte
subito per Torino. Una bella sfacchinata...ma ne è valsa la pena !
Gianni invece è stato convocato per le gare di Sprint e
sarà con noi per il resto dei giorni.
Ritorniamo ogni sera da "Olmo", il ristorante di Sondrio
convenzionato con il comitato organizzatore che ci ha totalmente
ospitato durante i mondiali.
Olmo è un giovane ristoratore molto appassionato e ci ha
fatto viaggiare durante la settimana fra ottimi antipasti, primi e
secondi della tradizione valtellinese ma con una nota di modernità che
non ha di certo guastato. Ottimi gli gnocchetti ai mirtilli e il risotto
con la bresaola.
Favolosa la birra prodotta da loro e molto particolare
quella "al mirtillo".
Se vi capita di passare da Sondrio, ve lo consigliamo e
non mancate di assaggiare un sorbetto al "Braulio" davvero spettacolare
!
Venerdì 12 giugno.
E' ora delle gare individuali di Sprint, sicuramente la
prova più spettacolare che sarà anche ripresa dalla RAI con trasmissioni
in diretta.
Oggi due prove di qualificazione che daranno l'accesso alle
finali a 10/15 concorrenti in relazione al numero dei partecipanti alla
specifica categoria.
Riccardo e Gianni sono in arrivo e Fulvio ed io ci
divideremo i ruoli di Starter e Pre-Starter.
Il livello dell'Adda è ancora cresciuto e si nota
chiaramente dallo spazio ridotto che ha lo Starter sulla spiaggetta in
partenza.
Bene per gli equipaggi italiani che piazzano in finale il
C1 di Giorgio Dell'Agostino, i K1 di Mariano Bifano e Pierpaolo Bonato,
i K1 di Viola Risso e Costanza Bonaccorsi e il C2 di Vladi Panato e
Federico Fasoli.
Nel pomeriggio poi due prove per l'assegnazione del
Mondiale C1 donne a cui prendono parte le nostre Marlene Ricciardi e
Chiara Carbognin.
Su richiesta di alcune nazioni (l'Italia era contraria) la
loro gara parte dove finiva la Sprint per le altre categorie e finisce
alcune decine di metri dopo il ponte di Boffetto.
Comunque un percorso di tutto rispetto.
Vista la difficoltà del percorso l'I.C.F. ha deciso che -
in deroga al regolamento - non si svolgeranno finali ma il titolo verrà
assegnato sulla base della prova migliore.
Come già detto, anche in questa gara non sono rappresentate
le sei nazioni necessarie per l'assegnazione del titolo mondiale e
ancora una volta l'atleta Ceka Maria Bemdcakova si presta per prendere
il via e fermarsi subito dopo la fotocellula.
Maria parla un ottimo italiano giacché ha studiato in
Italia e in partenza ci esprime le proprie ansie per quello che si è
prestata a fare.
In partenza non c'è spazio per le atlete e quindi il
distacco viene portato a due minuti per permettere l'imbarco
direttamente al punto di via.
Maria parte per prima e si salva. Poi una ad una le altre
atlete che hanno molte difficoltà a uscire dalla morta e prendere la
corretta linea.
Comunque la nostra Chiara Carbognin con una discesa senza
errori dopo la prima prova mette una bella ipoteca alla vittoria finale.
Poi succede l'episodio che turberà la serata a tutti.
Improvvisamente l'Adda si abbassa di qualche centimetro.
Fatto che si nota chiaramente sia in partenza sia in arrivo.
Ma non sembra significativo per lo svolgimento della
seconda manche e nessuno se ne preoccupa, in primis il Chief Judge.
Parte la seconda manche e tutte le atlete peggiorano la
prestazione rispetto la prima prova. Chiara Carbognin è oro!
Ed è a questo punto che i francesi, favoriti con la loro
atleta alla prima posizione, presentano reclamo in quanto - a loro dire
- le due manche non si sono svolte in equità.
Stranamente il Chief Judge invece di prendere
immediatamente una decisione rinvia alla riunione dei Team Leader
l'argomento per ascoltare cosa ne pensano i rappresentanti delle varie
nazioni. Si presenta anche il nostro presidente Buonfiglio che afferma
che se c'era qualche cosa che non andava bisognava fermare la gara e non
aspettare i risultati finali.
Si discute a lungo e gli organizzatori presentano anche un
documento da cui risulta che il livello dell'Adda all'idrometro non è
variato.
Il Chief Judge a quel punto decide di accettare il reclamo
dei francesi ( ma va ?) e rimanda il risultato ad una prova finale il
giorno successivo.
Ricorso al Jury dell'Italia e dopo lunghe discussioni oro
confermato all'Italia. Ma che tensione !
Altra pessima figura del Chief Judge che non è parso
assolutamente imparziale nemmeno in questa occasione.
Peraltro gli era stato segnalato che l'atleta francese del
C1, per cui era stato presentato reclamo, era giunta al traguardo con il
sacco sgonfio.
Ma, stranamente, nessuna squalifica.
E' stato anche visto incitare gli atleti francesi e anche
questo è sembrato davvero poco corretto.
Sabato 14 giugno.
Finali di Sprint e poi gare a squadre su due prove con
scelta della migliore.
L'Italia vince un oro assolutamente inatteso con la
Bonaccorsi e poi piazza al terzo posto la squadra del K1 uomini con
Bifano, Bonato e Maccagnan.
Anche Risso, Bonaccorsi e Grasso si piazzano al terzo posto
ma il loro bronzo non vale per il titolo mondiale in quanto nella loro
gara non sono rappresentate sei nazioni.
La giornata finisce con la gara a squadre dei C2 che mette
in scena la finta partenza della squadra svizzera per rendere valida
l'assegnazione del titolo anche in questa gara.
Grande entusiasmo fra i presenti per i grandi risultati
ottenuti dagli azzurri in un bellissimo mondiale che si è svolto su di
uno dei più difficili percorsi di Wildwater al mondo.
In serata le premiazioni degli atleti e a seguire la
caratteristica cena organizzata dall'Accademia del Pizzocchero che ha
preparato chili e chili del tipico piatto Valtellinese per atleti,
accompagnatori e volontari.
Un po' di partita dell'Italia e poi tutti a nanna.
Domattina si rientra a casa.
Giuseppe D'Angelo
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Foto ricordo per
Giuseppe D'Angelo con due campioni: Robert Pontarollo e lo sloveno
Nejc Znidarcic |
...mettiti li che
fotografiamo il Chief Judge che se la racconta con la squadra
francese... |
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...in coda per i
pizzoccheri !.... |
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