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PHOTOKINA 2000 Ciao a tutti!
Sono tornato a casa dalla Photokina. Ecco qua il mio breve rapporto, scritto di getto
durante il volo, sull'evento fotografico dell'anno (ed anche oltre). |
Photokina dei
prototipi
Anche se le statistiche ci dicono che
le vendite delle fotocamere digitali possono essere intorno al 15% del mercato
complessivo, quindi ancora ben lontane dalle fotocamere tradizionali, non vi è più alcun
dubbio che l'era digitale sia arrivata, ora!
Se l'edizione scorsa della Photokina aveva visto una rinascita della fotocamera medio
formato, questo evento del 2000 è prevalentemente dedicato al digitale. Tutti i
fabbricanti di fotocamere devono mostrare i propri prodotti, sia che siano prossimi alla
vendita che no. Per questa ragione rivediamo dei prototipi alla Photokina, una
tendenza "alla moda" all'inizio degli anni sessanta e che ora ritorna.
Ci deve pur essere una qualche ragione. Credo che ciò si verifichi perchè un'evoluzione
delle fotocamere a pellicola è ormai abbastanza facile, così che realizzare nuovi
prodotti è prevalentemente una decisione commerciale.
Non fraintendetemi, non intendo minimizzare il ruolo dei progettisti; intendo dire che se
e quando la direzione commerciale desidera una nuova fotocamera o un obiettivo i
progettisti sono in grado di realizzarli senza grossi problemi.
Probabilmente l'unico settore in cui la
tecnologia delle fotocamere tradizionali differisce da un fabbricante all'altro è quello
dell'autofocus, a dispetto dei quasi vent'anni trascorsi dalla Pentax ME-F del 1981.
Con le fotocamere digitali le cose sono completamente differenti. Per avere disponibili
nuovi prodotti si deve cercare il migliore prodotto possibile sia come sensore che come
elettronica di elaborazione (oppure svilupparli in proprio), poi si deve lavorare a fondo
per sviluppare software di acquisizione, elaborazione e memorizzazione. Quando sembra di
essere sulla strada buona, si deve guardare a cosa hanno già annunciato i concorrenti. A
questo punto ci sono seri rischi di dover gettare gran parte del lavoro fatto e
ricominciare daccapo perchè si è rimasti indietro.
Va bene, ora basta con la filosofia a ritorniamo coi piedi per terrra.
Che cosa c'era di interessante alla Photokina 2000? Naturalmente c'erano un sacco di cose
nuove, ma non posso raccontare tutto, anche perchè non ho visto abbastanza per farlo. Mi
limiterò a quello che mi è parso essere più importante.
Parlando di prodotti disponibili o di immediata introduzione, sono
rimasto particolarmente colpito dalla Fuji S1 Pro. Al Fuji Demo Center si poteva scattare
con la S1, elaborare le immagini al computer (solo se lo si desiderava) ed averle poi
immediatamente stampate con vera qualità fotografica da una stampante Pictrostat. Le
stampe ottenuta davano una qualità eccellente fino al formato A3! Naturalmente anche le
reflex digitali professionali di Canon e Nikon sembrano ottime, ma forse non altrettanto
quanto la Fuji. Altre novità avanzate nel settore delle compatte digitali sono la Fuji
Finepix 40i, la Sony Cybershot e la Nikon Coolpix 880.
Nikon ha anche introdotto la F65, una reflex a pellicola tradizionale che sembra proprio
una Pentax MZ-qualcosa, cinque anni dopo la MZ-5 originale.
E i prototipi a cui accennavo sopra? I più interessanti erano quelli
di Contax e Pentax (finalmente!) Pur se molto differenti quanto a dimensioni (dato che la
Contax è ingombrante quanto una medio formato), sia la Contax N Digital che la Pentax
"Senza nome" condividono le stesse principali caratteristiche tecniche, come ad
esempio il formato intero. Questo significa che dispongono di un CCD di 24x36mm,
così che il mirino rimane lo stesso delle reflex convenzionali e gli obiettivi
grandangolari rimangono tali. Le reflex digitali "mezzoformato" della
concorrenza non possono fare ciò. Inoltre, sia la Pentax che la Contax dispongono di un
sensore da 6 Megapixel ed interfaccia di trasmissione dati verso il computer di tipo
IEEE1394 (FireWire), molto più veloce della già rapida USB.
Sia Pentax che Contax hanno annunciato anche nuove reflex tradizionali basate sullo stesso
nuovo corpo di quelle digitali, con le stesse caratteristiche di ripresa (otturatore,
autofocus, esposimetro, comandi, e così via). La reflex a pellicola di Contax è stata
chiamata N1, mentre quella di Pentax è denominata MZ-S. Entrambe le reflex
"analogiche" saranno disponibili prima di quelle digitali.
La Contax adotta un nuovo innesto ottiche e due obiettivi incredibili, un 50/1,4 ed uno
zoom 24-85/3,5-4,5, che sono perfino più ingombranti delle rispettive controparti per il
medio formato (che già non scherzano nemmeno nel loro settore). Brutte notizie per gli
utenti Contax.
Al contrario, la Pentax è ancora una reflex molto compatta e mantiene l'innesto KAF2.
Buone notizie quindi per gli utenti Pentax.
La Contax N1/N Digital dispone di un nuovo autofocus a cinque zone, coi sensori disposti
come il "cinque" delle carte da gioco, mentre la coppia Pentax adotta un nuovo
autofocus a sei zone disposte all'incirca come un doppio SAFOX IV (II=II), però col
segmento centrale superiore più in alto di come l'ho rappresentato con caratteri
alfabetici. Maggiori informazioni saranno pubblicate sul numero di ottobre di Spotmatic,
la rivista dell'Asahi Optical Historical Club, intanto potete vedere qui il recente brevetto Pentax per il nuovo autofocus.
E questa era la mia breve panoramica sulla Photokina. Per maggiori
dettagli sulle novità Pentax, cliccate sui seguenti links.
Grazie a Bojidar Dimitrov, Ralf
Engelmann, Alexander Grigolia, Paal Jensen, Dennis Klimovich, Lawrence Kwan, Yoshihiko
Takinami e a tutti coloro che hanno contribuito a raccogliere e condividere le prime
informazioni su queste novità Pentax |