Storia della Grangia

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I resti di questa imponente costruzione sono siti nella zona a sud del comune di Montauro. Distrutta dal terremoto del 1783, la grancia è il punto di partenza dei molteplici tentativi di ricostruzione della storia del nostro paese. Infatti tutte le fonti fanno coincidere lo sviluppo di Montauro con la nascita del Monastero di sant'Anna, originariamente dedicato a san Giacomo. La data di costruzione della grancia, secondo alcuni storici, è antecedente a quella della realizzazione della certosa di Serra San Bruno. I primi documenti che la citano sono datati 1096, è sono l'atto con il quale il Conte Ruggero dei Normanni donava agli operai del monastero di Montauro, un mulino. Fu lo stesso San Bruno che ne decise l'ubicazione che, in seguito, venne realizzata e forse anche progettata dal Beato Launino suo discepolo. Il Monastero di San Giacomo si differenziava dalla certosa, per le sue regole, meno rigide, in merito alla vita degli eremiti, praticata dai padri certosini. Alla giurisdizione della grancia vennero affidati i casali di Montauro, Montepaone e Gasperina,che furono sottratti a quella dell'arcivescovado di Squillace. Intanto il popolo di Montauro iniziava a ribellarsi alle dure condizioni di lavoro alle quali, i padri del monastero, li costringevano e fecero ricorso all'Aula imperiale di Nicastro, ma la sentenza non fu loro favorevole, infatti vennero condannati a lavorare per 116 giorni all'anno gratuitamente per il monastero ed in più altre 12 giornate di straordinario, sempre gratuito, nei periodi di maggior lavoro e in più i possessori di asini dovevano garantire un preciso numero di viaggi, gli allevatori dovevano pagare il foraggi degli animali i contadini dovevano versare un decimo del ricavato ed in fine la licenza per sposarsi poteva essere concessa solo dal Monastero. A partire dal 1200 la grancia incominciò ad acquistare terreni nel comune di Stalettì e anche in quello di Squillace. Il cambiamento del nome da San Giacomo a Sant'Anna probabilmente risale al 1400 quando il monastero ritornò sotto il controllo dei certosini. Verso la seconda metà del 1500, per difendersi dalle scorribande Arabe, il Monastero viene fortificato con delle mura altissime, ma alla fine del 1600 subisce le terribili invasioni Saracene. Nell'ultimo secolo della grancia ci fu un lento spopolamento dei casali in suo possedimento per via delle carestie e delle invasioni Saracene. Nel 1873, il 5 Febbraio, un violento sisma ,con epicentro a Soriano Calabro, distrusse completamente il monastero e ne interruppe bruscamente la sua attività Secolare.
 

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