S. Pantaleone nacque in Nicomedia di
Bitinia (oggi Izmit in Turchia) verso il 282, dal facoltoso pagano Eustòrgio
e dalla cristiana Eubola.
Divenne espertissimo
nell'arte della medicina, conquistandosi il favore anche della corte
imperiale. Convertito alla fede cristiana da Ermolao,
comprese che
era meglio affidarsi
alla potenza di Dio, nella cura degli ammalati, che non alla medicina d'Esculapio
ed' Ippocrate. Incontrato un fanciullo, ucciso da una vipera, con la
invocazione del SS. Nome di Gesù, rese la vita al ragazzo e diede la
morte alla vipera. Commosso dal quel prodigio, domandò il battesimo.
Sotto gli occhi paterni fece
apparire la
onnipotenza del Dio dei cristiani donando ad un cieco la vista con la
sola invocazione del nome di Gesù.
Queste ed altre mirabili guarigioni
eccitarono l'invidia dei medici i quali,accusandolo, lo fecero
rinchiudere in prigione dove venne sottoposto ad atroci tormenti per
fargli abiurare la fede cristiana. Invano però, perché il Salvatore lo
confortò tra i vari tormenti. Subì il martirio il 27 luglio dell'anno
305, probabilmente sotto l'imperatore Massimiliano Galerio. Per la
grande magnanimità ed il perdono ai persecutori fu invocato come
"il misericordioso, colui che ha
pietà di tutti". In Oriente ebbe una venerazione particolare,
tuttora viva nella Chiesa greco-ortodossa. Dal secolo Vili il culto si
diffuse anche in Europa, incrementato dalla traslazione di varie
reliquie. A Montauro, nel 1569, troviamo già
"l'ecclesia de Sancto Pantaleone, maggior ecclesia de dicto
casale". La devozione crebbe con l'arrivo di due reliquie: prima un
pezzo di osso, poi, nel 1753, l'ampolla con sangue del Santo Medico,
portata da Napoli. Altre reliquie si trovano a Madrid, Napoli, Roma,
Barcellona, Ravello.
I devoti hanno spesso ottenuto grazie da Dio per
l'intercessione di S. Pantaleone come avvenne al vescovo di Umbriatico,
Domenico Peronace,
che guarì prodigiosamente al contatto delle reliquie, e, per
gratitudine al S. Martire, nel 1762, riconsacrò la Chiesa parrocchiale.
Il popolo di Montauro ha sempre sperimentato la
particolare protezione del Santo, specialmente nel terremoto del 1783,
quando nessun montaurese perì.
Ancora oggi ricorre con fiducia a Lui, memore della promessa del
Protettore: Ne timeas, Montaure, protector tuus sum.
San Pantaleone si festeggia a Montauro, come del resto
in tutti i posti dove viene venerato il 27 luglio . La festa è molto
sentita dalla gente di Montauro e dura otto giorni fino al 3 di Agosto.
Altro giorno di festa dedicato a San Pantaleone è il 5 febbraio, in
questa occasione il popolo di Montauro ringrazia il santo per
l'intercessione presso Dio durante il terremoto del 1783, quando nessun
montaurese perì.