LA RIFORMA DELLO STRUMENTO PEROLINIANO DA PARTE DI ITALO ROMOLI
Italo Romoli nasce a Loro Ciuffenna (Arezzo) il 14 aprile del 1873 e comincia la sua attività come operaio al servizio della bottega del Bruschi.
Nel 1896 si trasferisce a Savona dove collabora per alcuni anni con Gio Batta Dessiglioli. Tra i due si instaura un ottimo rapporto, anche sotto il profilo umano, come traspare dagli atti del 1903 relativi al collaudo dell’organo della Cattedrale di Albenga costruito dallo stesso Dessiglioli. In essi si legge che il costruttore “lascia ai posteri la giusta menzione” per quell’«intelligente operaio».
Dopo la morte del Dessiglioli, avvenuta nel 1909, il Romoli continua l’attività nel Savonese fino al 1921. L’anno successivo, si trasferisce a Genova dove rimane fino alla morte, avvenuta alla fine degli anni Trenta.
Italo Romoli ha realizzato con saggia maestria la riforma dell'Organo "Perolini". Tra le varie indicazioni del preventivo, si nota il rifacimento della tastiera ("di osso fino") e della pedaliera, la preparazione di due nuovi somieri e di due nuovi mantici a lanterna.
Nella sezione degli "strumenti speciali" vengono indicati i registri di "Viola, 4 piedi, Bassi", "Violino I, 8 piedi, Soprani" e "Violino II, 8 piedi, Soprani".
Tra il Romoli e l'Arciprete si è avviato un carteggio piuttosto cospicuo che testimonia l'attenzione del Rev. Mazzone ed anche l'onestà e la professionalità dell'Organaro.