La Ciniglia:
La ciniglia può essere lavorata al meglio su un telaio a pinza essendo un filato relativamente grosso, se paragonato ad altri filati semplici o ritorti con stesso titolo. Solo una calibrazione estremamente accurata dei macchinari può'garantire un facile inserimento della trama.
esempio di capo che si può fare con la ciniglia:
La Lana:
La lana è una fibra tessile naturale e si ottiene dal vello di ovini (pecore e alcuni tipi di capre), conigli e camelidi (cammelli e alcuni tipi di lama).La lana fu per molti secoli la fibra più importante,dato dal fatto che,fu la prima ad essere utilizzata per l'abbigliamento.Dalla seconda metà del Novecento la sua produzione fu superata prima dal cotone e dalle fibre di origine vegetale,dalle fibre artificiali e sintetiche,in questi ultimi anni.
Proprietà Termiche:
La lana è una fibra calda al tatto,con un'alta termocoibenza. Quest'ultima determina che gli indumenti,risultino più spessi e quindi trattiene una quantità maggiore di aria. Il calore provoca sulla fibra la degradazione.Infatti una prima degradazione può cominciare attorno ai 70°C,che si manifesta con un impercettibile ingiallimento.A 130°C inizia la vera e propria decomposizione e a 170°C si ha uno sviluppo di ammoniaca.Le suddette temperature,si riferiscono ad una esposizione al calore,per un certo periodo di tempo,in quanto la lana per alcuni secondi può resistere fino ai 200°C.Questa proprietà viene sfruttata nelle industrie per l'operazione di termofisaggio. La lana è relativamente resistente alla fiamma e bruciando,sviluppa un odore simile all'osso bruciato,e vengono a formarsi dei piccoli grani neri che se si toccano ,si polverizzano.La lana è dotata anche di termoplasticità.
Impieghi:
Per la sua origine, la lana è usata tipicamente per il vestiario, ma ha soprattutto sbocchi sul mercato dei tessuti per arredamento. Non viene impiegata nei tessuti tecnici ed industriali. Spesso però,la lana viene impiegata in mischia con altre fibre. La si può trovare con la seta, per capi di pregiata fattura, con cotone e lino, per la produzione di maglieria intima; con il poliestere, per indumenti estivi, con fibre acriliche per produrre filati di maglieria. Data la sua versatilità la si può trovare in tante combinazioni.
La Viscosa:
La viscosa è una fibra tessile artificiale inventata nel 1883 dal chimico francese conte Hilaire Bernigaud de Chardonnet. Pochi anni dopo, nel 1891, il metodo industriale per la produzione di viscosa fu brevettato in Gran Bretagna dai chimici Charles Cross, Edward Bevan e Clayton Beadle.
Chiamata dapprima seta artificiale e dal 1924 rayon, la viscosa fu creata per rispondere alla richiesta di tessuti simili alla seta ma più economici.
Può essere utilizzata per produrre tessuti con usi molto diversi che vanno dai vestiti alle tele che rivestono l'interno dei pneumatici.
La viscosa, nelle varie forme e varietà, rappresenta circa il 14% delle fibre artificiali prodotte dall'industria.
Viene prodotta a partire dalla polpa di legno degli alberi (ma anche dal cotone, dalla paglia, ecc.) trattata con una soluzione di soda caustica (NaOH); viene quindi aggiunto solfuro di carbonio (CS2) e si forma xantogenato di cellulosa che viene ulteriormente disciolto con altra soda caustica. La soluzione colloidale viene estrusa; i filamenti che escono dalla filiera formano la viscosa.
Facendo passare questa soluzione in una sottile fessura posta in un bagno di acido solforico si può ottenere il cellophane, oppure attraverso piccoli ugelli si ottiene il rayon.
La pianta dalla quale si ricava la viscosa: