Nel 2009 ricorre il centenario dell’attività di una delle più antiche sale cinematografiche d’Italia:il Cinema Di Francesca di Cefalù.
E’ Salvatore Di Francesca, di professione fotografo, conosciuto come “don Totò”, a rilevare nel 1909 da Salvatore Piraro, un ex
emigrato negli USA, la licenza per l’attività cinematografica da questi iniziata. Il Cinema, di nome “Excelsior”, è situato in un
locale preso in affitto in via Umberto I. Gli esordi non sono facili. La gente è diffidente e addirittura timorosa di entrare nella
“misteriosa” sala buia, e don Totò, all’entrata, si adopera a chiamare i passanti per convincerli ad entrare, anche gratuitamente.
Salvatore Di Francesca,
fondatore dell'attività
Ma presto il cinema entra nel cuore del pubblico. Nel 1928 Salvatore Di Francesca acquista dei magazzini nel Corso Ruggero,
la strada principale di Cefalù, e vi costruisce il “suo” Cine-Teatro inaugurandolo nel 1931, col nome di Cinema Di Francesca.
Grazie all’attività pionieristica di Salvatore Di Francesca, il Cinema arriva a Cefalù proprio ai suoi albori, e con esso tutto il
magico mondo connesso al Grande Schermo, insieme all’opportunità di confrontarsi con i problemi sociali, di conoscere realtà
lontane, di sognare.
il CinemaDi Francesca negli Anni Trenta
L'antica facciata del cinema con le maschere rappresentanti l'arte comica e drammatica (particolare ingrandito da una riproduzione fotografica del Corso Ruggero gentilmente fornita da Sandro Varzi.)
L’attività del Cinema Di Francesca
attraversa tutta la storia del Novecento. Sul suo schermo passano le vicende e le immagini
delle dive del muto, i film dei “telefoni bianchi”, le storie sentimentali degli Anni Trenta, i film storico-patriottici preceduti dai
film-giornale Luce.
Il Cinema Di Francesca svolge la propria attività sia come locale cinematografico sia come teatro, ospitando le compagnie
siciliane più note -tra cui quella di Angelo Musco e Rosina Anselmi-, e dando spazio anche alle realtà locali che mettono in
scena commedie e spettacoli di varietà.
Nel 1943 gli Americani sbarcati in Sicilia requisiscono il locale per utilizzarlo a fini logistici, e l’autopiano che
con i suoi rulli sonori, o suonato dal vivo, accompagnava i film muti, viene portato in una vicina contrada, “Mazzaforno”, dove è
sorto il quartier generale degli Alleati che lo utilizzano per allietare le serate, e ritorna nel locale alla fine della guerra.
L'autopiano del Cinema
Gli Anni Cinquanta sono gli anni d’oro del cinema, uno svago di grande popolarità che affascina tutte le classi sociali.
Nel 1954 il Cinema Di Francesca si adegua alle nuove tecnologie e introduce lo schermo per il Cinemascope.
Alla fine degli Anni Cinquanta, proprio per la grande diffusione del cinema, alla sala cinematografica Di Francesca, gestita ora dal figlio di Salvatore, Giuseppe, coadiuvato dalla moglie Rosa, se ne affiancano altre due, la “Sala parrocchiale Pulvirenti”, gestita da Salvatore Liberto, e il teatro Comunale gestito da Salvatore Mendola. I tre esercenti finiscono
col costituire una società che consente anche le “contemporanee” dei film più importanti.
Rosa e Pino Di Francesca
Alla fine degli anni Sessanta e negli Anni Settanta il Cinema ospita varie rassegne di cineclub, organizzate dal prof. Pietro Saja con la collaborazione di altri appassionati cinefili come il prof.Antonio Sarrica.
L'esperienza del Cineclub sarà ripresa negli Anni Ottanta per iniziativa del Gruppo Teatrale "Ras Melkart" che riesce a
raccogliere un discreto numero di abbonati e ad organizzare per alcuni anni cicli di film di qualità.
Negli Anni
Settanta la Sala viene restaurata dall’architetto palermitano Angelo Nicosia nella forma che ancor oggi conserva, con un criterio
equilibrato che accogliendo le esigenze del moderno rispetta però l’antico.
Dagli anni Settanta agli anni Novanta, durante la gestione di Giuseppe Di Francesca, il Cinema ha ospitato prestigiose rassegne
teatrali e cinematografiche, e attori e registi di fama, sia in occasione della collaborazione offerta durante i film girati a Cefalù-vi
sono stati proiettati i “giornalieri” di “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore, oltre a quelli di “A ciascuno il suo” di Petri,
di “Mario il Mago” di K.M.Brandauer, e nel 2006 de “Il registadi matrimoni” di Marco Bellocchio-, sia in occasione della
Rassegna “Le città del Cinema”, che dal 1992 al 1998 ha proposto film che hanno in comune la città in cui sono stati girati. Il
Cinema Di Francesca ha ospitato registi, sceneggiatori, attori quali Damiano Damiani, Giuliano Montaldo, Mauro Bolognini, Elio Petri,
K.M.Brandauer, Marco Bellocchio, Ugo Pirro, Leopoldo Trieste, Martine Brochard, Edwige Fenech, Alfredo Pea,(a Cefalù ha
avuto luogo la “prima” della commedia “L’insegnante” di N.Cicero), Nanni Loy, Franco Nero, Liliana Ballester, -figlia del noto illustratore di manifesti Anselmo Ballester-, il regista e scrittore Turi Vasile, l'attore e regista Accursio Di Leo, lo scrittore Vincenzo Consolo, i Maestri Stelvio Cipriani e Roberto
Pregadio.
Il Cinema Di Francesca ha anche accolto le prime prove cinematografiche del regista Pasquale Scimeca poi distintosi con il film
“Placido Rizzotto” al Festival di Venezia del 2000.
Il Cinema, ora gestito dalle figlie di Giuseppe Di Francesca, Angela e Caterina, con i mariti Giovanni Cristina e Vittorio De
Gaetani, ha una caratteristica inconsueta: è uno dei pochi locali rimasti in attività fin dalla sua fondazione, gestiti sempre dalla
stessa famiglia, una famiglia che ama definirsi di “cinematografari” e la cui passione ha finora impedito nonostante la crisi che
l’industria cinematografica attraversa, che la sala fosse trasformata, come nella struggente scena finale di Nuovo Cinema
Paradiso, per far posto ad attività più redditizie, una famiglia che nonostante il cambiamento delle abitudini, l’affermarsi di nuove
forme di divertimento, i problemi e gli intralci burocratici, continua a “fare cinema” grazie alla tenacia e alla convinzione che
l’animo umano ha ancora bisogno della magia del grande schermo.
L’attività svolta negli anni è documentata da materiali quali la “lanterna magica” ed esemplari di vecchi proiettori, e da una
collezione di manifesti pubblicitari di grande significato culturale: tramite gli stili del design, le immagini, il décor, la tipologia
fisica degli attori, si delinea un percorso che delinea la storia non solo del cinema ma della società degli ultimi 100 anni.
Angela Diana Di Francesca e Caterina Di Francesca
"Nel momento in cui si guarda un film, si evoca inconsciamente ciò che è dentro di noi, la nostra vita, le nostre gioie e i nostri dolori, i nostri pensieri. Le nostre "visioni mentali" del presente e del passato, come direbbe Susan Sontag."(Michelangelo Antonioni)
Giuseppe Di Francesca con l'attrice Edwige Fenech, oggi produttrice, e con l'attore Alfredo Pea, alla "prima"della commedia "L'insegnante" girata a Cefalù
prova grafica della copertina del libro edito per il Centenario:"Cinematografari, una lunga storia di Cinema", a cura di Angela D. Di Francesca e Caterina Di Francesca,con prefazione di Giuseppe Tornatore.
La visita di Giuseppe Tornatore al Cinema Di Francesca in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria di Cefalù-ottobre 2009.
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