Indice
Introduzione
N.B.
Fate riferimento alla guida "La compressione video ed il codec
mpeg4 Xvid"
per tutte le informazioni relative al processo di compressione di un
video in formato MPEG-4 utilizzando il codec Xvid.
Sebbene abbia trattato ampiamente il discorso sulla compressione video in
altra sede, penso che possa essere utile riassumere un paio di
concetti. Capire cos'è il postprocessing è fondamentale
se volete
ottenere il massimo dai vostri video compressi in Mpeg4 (DivX, o Xvid). Il formato
Mpeg4, è, al pari dell'Mpeg2 (DVD attuali) o di altri formati
audio e video (es. Mp3, Real Audio/Video, Windows Media Audio/Video,
Ogg
Vorbis ecc...), un formato di compressione che comporta una perdita di
dati rispetto al formato originale non compresso. Quando andate a
comprimere un file ad esempio in formato Zip o Rar, la compressione
che effettuate è cosiddetta "loseless", cioè senza
perdita di dati, ed infatti una volta scompattato, ritrovate il file
originale (e per fortuna, vorrei ben vedere ad esempio se dopo aver
compresso un file di testo, una volta scompattato, vi ritrovaste con
solo dei pezzetti del file originale...). Questo non succede quando
invece comprimete un'immagine (ad esempio salvandola in formato jpeg) o
comprimendo del flusso audio/video. Sebbene esistano dei formati di
compressione "loseless" anche
per audio e video, la compressione che
potete ottenere è generalmente piuttosto bassa, in genere in
rapporto 1:2 - 1:5, ovvero nel migliore dei casi vi servirebbe almeno 1
MB per ogni
5 MB di film non compresso. Provate ad immaginare quanto spazio ci
vorrebbe per un film alla risoluzione dei DVD: un'immagine non
compressa
di 720x576 punti in formato RGB, dove ogni punto (pixel) è
memorizzato con 24bit (8 bit per ogni componente del colore, rosso
(Red), verde (Green) e Blu (Blu)), per essere memorizzata, richiede,
facendo un pò di conti:
24 bits x num. di pixel = 24 x 720 x 756 =
13063680 bits = 1632960 Bytes = 1594,68... kBytes
Ovvero un singolo fotogramma occuperebbe qualcosa come 1,5 MB.
Considerando
poi che per ogni secondo di film in formato PAL, vi sono 25
fotogrammi (immagini) e facendo un pò di conti, per un'ora di
film
(3600 secondi) vi servirebbero qualcosa come 3600x25x1,5 = 140000
MB ovvero 136GB. Ipotizzando nel migliore dei casi una compressione 1:5
(cosa comunque ben lontana dalla realtà) per un video di
risoluzione 720x576 pixel in formato RGB, vi servirebbero circa 28
Gigabytes per una sola ora. Capite quindi la necessità di
utilizzare altri metodi di compressione cosiddetti "lossy".
A nota di questo, per chi fosse interessato, un
ottimo algoritmo di compressione loseless per di più gratuito
è Huffyuv).
Da quanto appena detto, potete quindi capire quanto "spinta" sia
la
compressione che si può ottenere utilizzando un codec video
MPEG-4 dato che
generalmente è possibile inserire un'ora di video alla
risoluzione di 720x576 pixel in formato PAL (25 fotogrammi per secondo)
in meno di 600MB senza
notare a prima vista sostanziali cambiamenti in termini di
qualità (se poi si guarda in dettaglio ed ingrandendo il video,
in realtà le differenze si notano eccome). Un rapporto di
compressione di quasi 50:1. Se siete interessati alle procedure di
compressione, ripeto, leggetevi la guida "La compressione video
ed il codec
mpeg4 Xvid". Vi basti sapere che per poter ottenere tali valori di
compressione, è stato necessario sacrificare anche una parte del
flusso video e diversi pixel, talvolta addirittura fotogrammi
interi, sono stati "eliminati". Tralasciando i dettagli, quello che
è importante sapere è che
quando
installate i vari Xvid,DivX ecc... assieme al
codificatore viene installato anche un decodificatore, necessario per
poter decomprimere i filmati e visualizzarli correttamente sullo
schermo. Infatti il video archiviato nei file non è direttamente
utilizzabile, ma deve essere decompresso, un pò come accade ai
programmi compressi in zip o rar. Durante la decodifica il software (il
decoder per la
precisione), con le poche informazioni
rimaste, tenta di ricostruire il flusso originale, applicando degli
algoritmi per tentare di correggere ed eliminare tutti gli artefatti
che
sono stati introdotti al momento della compressione. Lo schema seguente
dovrebbe aiutarvi nel chiarire le idee:
Video originale
(non compresso) |
EnCOder
Codifica, compressione del video |
File
compresso sul disco fisso
(il file .avi, .mpeg ecc. ecc, per intenderci) |
DECoder
Decodifica, decompressione del video, vengono effettuati alcuni
procedimenti inversi rispetto alla fase di codifica, onde "ricostruire"
il video. |
|
|
Video decompresso che "scorre" sul monitor o sulla TV |
L'argomento di questo articolo riguarda proprio l'ultima parte del
processo (quella evidenziata).
Un'ottima spiegazione sui filtri "fondamentali" che vengono applicati
in fase di postprocessing, la trovate
nella guida che viene distribuita con il codec DivX.
Dato che la guida è solo in inglese, e sebbene non si debba
faticare molto per reperine qualche buona traduzione in italiano sparsa
per la rete, ne ho
tradotto la parte che riguarda appunto il postprocessing (un'altra
ottima fonte di
informazioni in italiano è il sito DigitalVideo
By Benny)
"Il DivX post-processing è costituito
dal filtro di deblocking orizzontale
e verticale e dal filtro
di deringing.
|
In questo particolare di
un'immagine ingrandita, potete notare il cosiddetto "blocking", ovvero il quadrettamento
dell'immagine, utilizzato dal programma di compressione MPEG e visibile
particolarmente a bassi bitrate; "si
nota in corrispondenza di sfumature di colori, che vengono approssimate
con dei blocchi di colore di 8*8 e 16*16 pixel" (DigitalVideo
By Benny)
|
|
In quest'altro fotogramma
invece potete vedere l'effetto di "ringing",
ovvero quell'alone o rumore, attorno ai contorni netti degli oggetti in
movimento. "Si ha nei cambi netti di
colore e in particolare nei bordi delle immagini reali, ai contorni di
eventuale testo e che è molto evidente nei cartoni animati in
corrispondenza dei bordi dei personaggi, normalmente neri. Si manifesta
con una serie di punti colorati assolutamente non presenti
nell'originale".(fonte
DigitalVideo By Benny) |
Il post-processing è un processo che comporta un
utilizzo intensivo della CPU, spesso superiore al processo di
decodifica
stesso. E' possibile non aver bisogno del post-process, nel caso in cui
non si desiderino ad esempio modificare le immagini, o se il proprio PC
non risulta sufficientemente potente per supportarlo.
Sono presenti 6 livelli
di post-processing. Al livello minimo (level 0), non viene usato
alcun algoritmo di post-processing; al massimo livello (level 6), viene
utilizzato ogni algoritmo intelligente per modificare l'apparenza dei
propri video.
Poiché l'occhio umano è meno sensibile ai
componenti della crominanza di un segnale video (o componenti
differenza, sono i fattori che definiscono la quantità di
colore, n.d.t.), e più
a
quelli della luminanza (ovvero la
luminosità del pixel, ciò che normalmente viene definito
come chiaro o scuro, n.d.t.),
solo quest'ultimo viene attivato al più basso livello di
post-processing, mentre al più alto livello viene attivato il
medesimo algoritmo sulla crominanza. Gli algoritmi di post-processing
vengono attivati nel seguente ordine: deblocking sui piani di
luminanza,
deblocking sui piani di crominanza, deringing.
E' possibile settare il livello di post-processing
attraverso il cursore nell'interfaccia di configurazione del Filtro
DivX
DirectShow, il quale è accessibile aprendo il filtro
post-processing dal menu start (percorso: Start/Programmi/DivX/DivX 5.0
Pro Codec/Decoder Configuration).
De-blocking:
il filtro opera lungo i bordi dei blocchi 8x8, sia sui livelli della
luminanza, che della crominanza. Contribuisce a ridurre gli artefatti
del blocking (sfumature di colore riprodotte approssimativamente come
blocchi di colore di 8x8 o 16x16 pixel) causati dalla IDCT
dell'algoritmo di compressione usato dal codec. La blocchettizzazione
è l'artefatto più evidente, e quindi questo è il
primo algoritmo che viene applicato.
De-ringing:
il filtro di de-ringing viene usato per eliminare il "rumore" vicino ai
bordi netti (chiamato anche "moschito" ), causato dal processo di
quantizzazione (il cosiddetto effetto Gibbs). Il difetto è
più evidente nelle animazioni. Il de-ringing sulla luminanza
è attivato al livello 6 di post-processing. A causa delle alte
esigenze in fatto di CPU e della relativamente bassa influenza del
filtro, esso è attivabile solo su Pentium III o più
recenti.
Nella tabella seguente potete vedere quali sono gli
effetti di post-processing attivati in base al livello selezionato:
Tutto molto interessante, direte voi, ma in pratica? In pratica potete,
anzi dovete
regolare e controllare il livello di postprocessing prima di
guardare (ma anche mentre guardate) un film. In genere se disponete di
un
processore di ultima generazione con velocità di clock superiore
ad 1 GHz, non dovreste aver nessun problema, nemmeno impostando al
massimo tutti i filtri del postprocessing (livello 6 per il DivX). Con
processori più lenti, nel caso il filmato
proceda a scatti o si verifichino altri problemi, dovrete abbassare il
livello o diminuire il numero di effetti applicati.
Vediamo ora come modificare le impostazioni del decodificatore standard
fornito con i codec DivX e Xvid (basato sull'ultima
versione
disponibile al momento in cui scrivo). Ma prima di continuare una
premessa:
Non
necessariamente
attivare al massimo tutti i filtri di
postprocessing equivale ad avere una superiore qualità visiva.
Se un
video è compresso ad un bitrate sufficientemente elevato la
qualità
potrebbe essere tale da non richiedere l'applicazione di nessun filtro
di deblocking o deringing.
I film compressi da DVD, a meno che la compressione non sia stata
effettuata davvero male, non richiedono generalmente l'utilizzo dei
filtri suddetti ed un livello 0 o la disabilitazione del postprocessing
potrebbe essere la soluzione più indicata. Al contrario, un
video
pensato per lo streaming in rete, dove la banda risulta limitata ed il
bitrate non può essere troppo elevato, potrebbe beneficiare
notevolmente dall'applicazione di un postprocessing elevato. |
Per la loro stessa natura, i
filtri di deblocking e deringing tendono a "sfumare", "sfocare" il
video ed applicati a video di buona qualità andrebbero a ridurne
il numero di dettagli, paradossalmente compromettendone la
qualità stessa.
DIVX
Potete accedere al decodificatore del codec DivX, direttamente dal
menù di Windows, scegliendo Decoder
Configuration nel
menù DivX:
Compare la seguente finestra:
In base alla tabella vista sopra, "Quality
Level" indica il livello di postprocessing con i relativi filtri
applicati in base al valore (da 0 a 6). In genere vi consiglio di
impostare 4, in quanto non credo noterete miglioramenti di sorta per
livelli superiori durante la visione di un film codificato a bitrate
sufficientemente elevato (anzi, ho notato piuttosto una perdita di
definizione dei dettagli). Ovviamente a bassi bitrate potrebbe essere
necessario attivare anche il deringing (livello 5 o 6). "Film effect"
abilita una sorta di effetto rumore cosa che potete notare se lo
impostate al massimo. Non vi consiglio di attivarlo ma nel caso
vogliate
provare, impostate valori bassi. Nella scheda "Quality Settings"oltre
ad alcune impostazioni avanzate sul modo di decodifica e che in linea
di massima potete lasciare invariate; escluso "Smooth Playback"
che dovrebbe garantire una visione più fluida (ma sul mio PC non
sono stato in grado di notare differenze) le altre impostazioni
richiedono un corretto supporto da parte del vostro sistema (dove con
sistema intendo sistema operativo, scheda video e relativi drivers);
potete attivarle per vedere se vi sono differenze o se funzionano, ma
obiettivamente non saprei consigliarvi in merito, se cioè vi
sia un aumento od un peggioramento nella qualità. "Picture
Properties" vi consente invece di regolare la luminosità, il
contrasto e la saturazione dei colori del vostro film e sono forse le
impostazioni più utili. Prestate tuttavia attenzione che se
attivate la modalità estesa Yuv (Yuv Extended Mode) non
sarete in grado di modificarli.
Vi ricordo infine che cliccando su "Default"
riporterete tutto ai valori originali (non abbiate quindi paura di
provare nuove impostazioni nel timore di non riuscire a impostare tutto
come prima).
XVID
NOTA: alcune distribuzioni "beta"
del codec Xvid, potrebbero contenere un decoder non perfettamente
funzionante (per
l'ultima versione consigliata del codec Xvid vedi questo articolo).
La soluzione migliore per la
decodifica dei video compressi con il codec Xvid rimane comunque la
combinazione Xvid Decoder + FFdshow.
Potrebbe essere altresì possibile utilizzare anche il
decoder del DivX per decomprimere flussi mpeg4 Xvid, tuttavia la
compatibilità non è garantita.
Leggermente più complessa la procedura per accedere alle
impostazioni del decodificatore Xvid. La procedura seguente si
riferisce
a Windows Media Player (vers. 6.4),
tuttavia dovreste essere in grado di accedere alle impostazioni anche
con altri player video (anche se il procedimento può essere
diverso). Come prima cosa dovete aprire il film che intendete guardare
(che ovviamente deve essere stato compresso usando il codec Xvid)
dopodichè nel menù di WMP, scegliete "File-->Proprietà":
Nella finestra che compare, cliccate sulla
scheda "Avanzate" (1), scorrete la lista dei "Filtri in uso" (2)
e scegliete "Xvid MPEG-4 Video Decoder";
cliccate quindi su
proprietà (3):
La finestra che compare potrebbe dipendere dalla versione del codec
installata. Sostanzialmente due sono le possibilità.
L'interfaccia delle distribuzioni più recenti non presenta
opzioni configurabili:
e serve sostanzialmente solo per avvisare l'utente che il flusso video
viene decompresso utilizzando il decoder Xvid. Le impostazioni per il
postprocessing (deringing e deblocking) possono essere attivate
dall'interfaccia di configurazione dell'encoder (vedi "Decoder Options" nella guida alla configurazione del codec Xvid).
Cliccate su "Ok" o su "Annulla" per tornare alla schermata
principale.
La più vecchia interfaccia che consente invece di regolare le
impostazioni di postprocessing:
Come potete notare le impostazioni regolabili sono decisamente
inferiori rispetto al DivX. Potete effettuare i cambiamenti e
verificare
il risultato sul film cliccando su "Applica" senza bisogno di
chiudere la finestra di configurazione. Con "Brightness" potete
regolare la luminosità dell'immagine, nel caso fosse troppo
scura od eventualmente troppo chiara. Potete usare il pulsante "Reset"
per ripristinare il valore predefinito. In Post-Processing
potete scegliere quali filtri applicare. La scelta sta ovviamente a
voi.
In linea generale, per video la cui qualità di codifica sia
piuttosto alta (generosità di bitrate o bassa compressione,
generalmente il caso di un DVD compresso in Mpeg4) come già
detto più volte, non consiglio l'attivazione di nessuna
operazione di postprocessing, in
quanto si potrebbe assistere ad una certa degradazione nella
qualità dell'immagine (sicuramente ad una perdita di dettaglio).
Considerazioni opposte valgono invece per video compressi a bassa
qualità (es. streaming internet) generalmente più
opzioni selezionate, migliore sarà l'immagine. Per quanto
riguarda gli altri parametri (X ed Y
Threshold) specificano la "forza" con cui vengono applicati i
vari filtri, e vi consiglio di lasciarli al loro valore predefinito di 20
e 40. Flip Video
capovolge verticalmente l'immagine (potrebbe ritornare utile nei casi
in
cui si abbia un televisore collegato alla scheda video). L'ultima
opzione consente di "forzare", obbligare, il color space (Spazio di
colori) che viene usato per il video, ma generalmente non sarà
necessario forzarlo (No Force).
Terminate le regolazioni, cliccate su "OK"
e godetevi il film.
Utilizzare
e
configurare FFdshow con Xvid
Come ho accennato in precedenza la miglior combinazione possibile per
il postprocessing dei vostri video è l'accoppiata Xvid + FFDshow. Questo eccezionale
software (chiamarlo filtro mi sembrerebbe un pò riduttivo)
consente di applicare notevoli effetti in tempo reale durante il
postprocessing. Potete scaricarne l'ultima versione a questo indirizzo:
http://sourceforge.net/project/showfiles.php?group_id=53761,
ed in merito vi consiglio sempre di usare l'ultima disponibile.
L'interfaccia grafica potrebbe essere leggermente diversa da quella qui
mostrata, ma il funzionamento generale non dovrebbe cambiare.
L'installazione
è immediata, in quanto si tratta di un eseguibile
auto installante. Potete configurare le impostazioni del filtro
direttamente dal menù di avvio di Windows, cliccando su "Start, Programmi, ffdshow, Configuration".
Come ho già accennato, lo sviluppo è ancora
in fase di test (alpha release) ed ecco perché è
praticamente impossibile fornire una guida completa e definitiva.
Quello che posso consigliarvi è
di
provare e giocare con i diversi parametri e vedere il risultato (per
applicare i filtri in "tempo reale" dovete accedere all'interfaccia di
configurazione tramite l'icona nel System
Tray. Qui mi
limiterò a fornire qualche linea guida. Aperta la finestra di
configurazione, selezionate "Settaggi Tray"
("Tray & Dialog Settings"):
e scegliete la lingua italiana (selezionate "it" accanto a Language) e, per far si che compaia
l'icona nel System Tray
(ovvero in basso a destra dello schermo accanto
all'orologio) ogni qual volta viene utilizzato ffdshow, attivate
l'opzione "Visualizza icona
tray".
Tramite questa icona è possibile modificare le
impostazioni di ffdshow, nonché attivare o meno alcuni filtri
(utile per avere un'idea in tempo reale sul loro effetto). L'immagine
seguente mostra il menù che compare cliccando con il pulsante
destro del mouse sull'icona di ffdshow:
Per accedere alla finestra di configurazione di ffdshow, selezionate "ffdshow MPEG-4 Video Decoder" (il
secondo dall'alto) oppure cliccate due volte con il pulsante sinistro
del mouse sulla stessa icona. Come indicato nella figura, in alto
avrete la lista dei filtri DirectShow utilizzati per la decodifica del
video che state visualizzando (tale lista varia a seconda del tipo di
video; le righe "Ogg splitter"
e "Vorbis Decoder" mostrano
che sto visualizzando un flusso video MPEG-4 ("Xvid MPEG-4 Video Decoder") in un
contenitore OGM (Ogg Media) con audio Ogg Vorbis.
Torniamo alle impostazioni della finestra di configurazione. Nella
colonna di sinistra selezionate "Codecs".
Questa la finestra che compare:
L'immagine mostra le opzioni di configurazione della scheda "Codecs". Per
ogni codec sostanzialmente è possibile scegliere se utilizzare
il decoder standard (ovvero quello fornito con il codec stesso e che
generalmente
viene installato assieme al codec), oppure se utilizzare la libreria di
decompressione su cui si basa ffdshow, ovvero "libavcodec"; nel caso del codec
Xvid, ad esempio, abbiamo tre possibilità:
La terza opzione "disabled"
sostanzialmente viene utilizzata per "dire" a ffdshow di non occuparsi
del codec in questione.
E' difficile consigliare in assoluto le impostazioni migliori per la
decodifica dei video MPEG-4 Xvid. La cosa migliore è provare
prima con Xvid, poi nel caso
abbiate problemi, con libavcodec ed
infine con disabled.
Un passaggio che invece consiglierei comunque di fare, è
attivare
ffdshow per ogni flusso video, indipendentemente dal fatto che venga
utilizzato "libavcodec" per la
decodifica. In tal modo potrete utilizzare tutti i filtri e le funzioni
avanzate disponibili con ffdshow (Livelli, Offset, Sharpen, Warpsharp,
AviSynth etc...), sebbene non lo stiate effettivamente usando per
decomprimere
il flusso video. Per far ciò, è sufficiente scorrere la
lista dei codec supportati fino a trovare "Raw video" (generalmente è
l'ultimo). Selezionando in tale campo "all
supported", come mostrato qui sotto:
chiamerete in causa il filtro ffdshow ogni qual volta andrete ad aprire
un flusso video utilizzando DirectShow di Windows. Questa procedura
dovrebbe essere "sicura" nel 99% dei casi, ma se un software video che
usavate in precedenza senza problemi, dovesse iniziare a comportarsi
stranamente, prima di rovinarvi il fegato, disabilitate il "Raw video" (TMPEGEncoder, ad
esempio, mi dava problemi con il riconoscimento del numero dei
fotogrammi se l'opzione "Raw video" di ffdshow era impostata su "all supported").
Tornando al codec Xvid, la prima combinazione che consiglio di provare
per la decodifica,
è impostare "Xvid = Xvid"
e "Raw video = all supported".
Nel caso di problemi, provate prima a variare i le impostazioni di Xvid
su disabled e/o libavcodec ed infine a
disabilitare Raw video.
In "Settaggi
immagine" potete salvare le impostazioni di configurazione
attuali in un
profilo, comodo ad esempio nel caso vogliate applicare filtri e
configurazioni diverse a
seconda del tipo di video che state guardando, es. anime piuttosto che
film etc...
L'ordine in cui vengono applicati i vari filtri rispetta l'ordine in
cui sono posti nella lista. E' possibile modificarne l'ordine (ad
esempio potreste desiderare prima applicare un filtro di riduzione del
rumore e poi ridimensionare il video, nel qual caso dovreste spostare "Blur & Nr" prima di "Resize & aspect") cliccando
sulle piccole frecce che compaiono alla sinistra del nome del filtro
selezionato:
I filtri sono talmente tanti e il risultato è talmente
soggettivo e vario che consigliare dei valori precisi è
piuttosto
complicato. Posso comunque suggerirvene alcuni.
Per migliorare la qualità visiva, in termine di
luminosità e resa cromatica, potrebbe essere consigliata qualche
piccola modifica nella scheda Livelli:
Selezionate "Mostra istogramma"
e "Range completo" spostate
quindi i due indicatori (costituiti dai due triangoli uno nero e
l'altro
bianco) nella barra dell'"Input"
fino ad un valore di circa 10 per il triangolo nero (quello di
sinistra), e di circa 230 per quello bianco di destra. Non modificate
gli indicatori nella barra dell'output (l'istogramma, come mostrato
nell'immagine qui sopra, compare solo se state accedendo al pannello di
configurazione di FFdshow tramite l'icona nel Sistem Tray durante la
visione di un video)
Potreste provare anche alcuni dei filtri disponibili nella scheda Blur & NR
(Noise Reduction). Algoritmi di riduzione del rumore potrebbero essere
indicati per "camuffare" alcuni dei tipici effetti della compressione,
quali il tipico "ringing" o "mosquito noise" senza utilizzare il
postprocessing vero e proprio, che tenderebbe a sfocare l'immagine.
Consiglio di provare "Smooth temporale"
(valore 1)
e/o "Denoise Graduale" (il
valore 20 dovrebbe essere OK), che dovrebbe migliorare
percettibilmente la qualità soprattutto in tutti i casi di bassi
bitrate. Tuttavia non esagerate con i valori in quanto potrebbero
presentarsi alcuni fastidiosi effetti di blurring o di smearing (ovvero
offuscamento delle immagini e/o trascinamento di alcune parti del video
quali esempio le fonti di luci). Scegliete voi quello che preferite
facendo un pò di prove.
I filtri di Sharpen
vengono invece utilizzati per aumentare il contrasto ed i dettagli di
un'immagine. Prestate attenzione nell'applicarli, in quanto potreste (a
differenza del blurring) amplificare i disturbi ed i "rumori" video
generati durante la compressione. Generalmente i filtri di sharpening
vengono applicati dopo aver provveduto alla riduzione del rumore per
ripristinare un certo grado di nitidezza. Provate, "msharpen" (high quality ON, only
mask OFF, Strenght 20, Threshold ~100).
Potrebbe essere utile anche la scheda Noise. La
generazione di una piccola soglia di rumore o disturbo che dir si
voglia
del tutto casuale e distribuito uniformemente nel video, potrebbe in
alcuni casi migliorarne la resa visiva andando a "smussare", sfocare, i
contorni dei blocchi che sono generati durante la compressione e sono
tipici di ogni video compresso con l'Mpeg4 (un'alternativa al
deblocking del postprocessing del decoder Xvid).
Inutile ripetere (spero) che vengono applicati solo i filtri
selezionati, ovvero in cui le rispettive caselle a sinistra del nome
sono state barrate (nell'immagine più sopra, sono applicati solo
la variazione dei Livelli ed il Blur & NR).
Ricordatevi che se non disponete di un processore sufficientemente
potente, potreste non essere in grado di riprodurre in modo fluido il
video (ovvero il film vi andrà a scatti) se applicate un numero
eccessivo di filtri.
Nella scheda "Varie"
consiglio di utilizzare XviD nel campo iDCT
(inverse Discrete Cosine Transform):
La scheda "Info" mostra la versione di ffdshow usata ed altre note di
rilascio:
Infine un'ultimo accenno per quella che è una funzione solo
recentemente integrata in ffdshow, ovvero il supporto per AviSynth. E'
infatti possibile utilizzare questa interfaccia per scrivere uno script
per AviSynth e beneficiare della possibilità di
applicare in tempo reale al video che state guardando alcuni degli
innumerevoli filtri disponibili per questo ottimo programma di video
editing lineare (per maggiori dettagli sull'utilizzo di AviSynth, vedi qui).
Vi ricordo infine che è possibile verificare "al volo" il
risultato delle vostre modifiche se si accede al pannello di
configurazione di ffdshow durante la visione di un film tramite l'icona
nel sistem tray in basso a destra dello schermo. L'icona compare ogni
qual volta che ffdshow viene utilizzato per la decodifica se avete
abilitato l'opzione relativa ("Visualizza icona tray").
Utilizzo
del Decodificatore DivX per i film compressi con Xvid
N.B. Chi
utilizza il formato
OGM
può modificare il FourCC nel file .ogm con questo piccolo
programmino: OGM & AVI fourCC
changer.
Sebbene sia una procedura che non consiglio, qualcuno potrebbe
desiderare utilizzare il decoder del DivX anche per decomprimere flussi
video Xvid. Qualche amante del DivX (denigratore dell'XviD?), mi ha
fatto notare che colori e tonalità
ottenibili con il codec DivX 5.0 sono migliori rispetto a quelli
ottenibili con l'Xvid. In
linea di massima credo che questo sia dovuto ad una implementazione
più "furba" del decodificatore del DivX che probabilmente
comprende anche un controllo automatico per i livelli. Per quel che mi
riguarda,
attualmente uso FFdshow per la
correzione dei colori e della luminosità dei film e non ho mai
notato tale problema. Chi comunque volesse provare, può
cambiare il decodificatore utilizzato per la decompressione di flussi
video Xvid, tramite un piccolo programma che viene
installato assieme al codec stesso; lo trovate nel menù di
avvio,
nella cartella Xvid con il nome di "AviC (FourCC Changer)":
Una volta avviato, cliccate su (1) ed aprite il file avi
(formato video Xvid) che intendete modificare; questo quello che
dovreste vedere (il file è test.avi):
Accanto a "FourCC Used Codec" scegliete "DIVX" e cliccate
quindi su "Apply":
Compare un messaggio che vi avverte che l'operazione ha avuto successo.
Ora, quando andrete a guardare il film, verrà utilizzato il
decodificatore fornito con il codec DivX al posto di quello dell'Xvid;
potrete quindi andare a variare contrasto e saturazione dei colori,
cosa
che prima non potevate fare. Il procedimento è completamente
reversibile, quindi se non siete soddisfatti del risultato, potrete
tranquillamente tornare indietro.
E con
questo è tutto. Non mi resta che
augurarvi
BUONA
VISIONE!
(Rimuovi "NOSPM_" dall'indirizzo email per
contattarmi)
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