La
scenografia del 1988 presenta una duplice collocazione architettonica.
Duplicità che vuole rappresentare la differente realtà del tempo in
cui la Natività si colloca storicamente.
Sono stati costruiti, infatti, due archi: l’uno a simboleggiare
l’impero romano (l’arco a tutto sesto ), maestoso ma vuoto dentro, l’altro a rappresentare il resto del mondo,
quello povero, quello della gente di tutti i giorni, la gente vera da
cui è nato il Salvatore.
“……..non in un reggia ma in una stalla nasce il Re dei Re
……….. “:
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