AMANTEANI NEL MONDOLa pagina delle muse |
L'angolo della PoesiaGiacomino Launi |
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Pur non essendovi nato, ebbe sempre un grande e profondo attaccamento per la città e la comunità di Amantea, dove lavorò per molti anni. Fu insegnante elementare, nonché autore di varie apprezzate raccolte di poesia, specialmente in vernacolo (’A timugna, ’A vrascera, ’U mbruogliu) e di un interessante “Dizionario di termini dialettali amanteani” rimasto inedito. Come scrive di lui Sharo Gambino, “Giacomino Launi non solo pensa e scrive in dialetto, ma in dialetto anche sogna”. Dialettale, quindi, per vocazione naturale, il Nostro si muove, nei suoi numerosi versi, tra la corda civile e quella lirico‑elegiaca. La prima è costituita da una viva attenzione alla realtà calabrese, nonché da rabbia e protesta contro le ingiustizie sociali, l’altra è fatta di nostalgia della civiltà contadina e di rispetto per le tradizioni, pur non disdegnando gli aspetti positivi del progresso. Protagonisti delle sue storie in versi (o “novelle a tutto tondo”, come le definisce il Gambino) sono, oltre a diversi animali, soprattutto piccole figure umane, che vivono i loro quotidiani problemi ora arroccandosi in principi severi di vita, ora – invece - aprendosi al nuovo e alla speranza. (Francesco Politano) |
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