GLI AEROSTATI

 

Breve storia del Dirigibile


Il primo dirigibile fu costruito nel 1852 dal francese Henri Giffard, era costituito da un involucro floscio a forma di sigaro lungo 44 m ed era mosso da un'elica azionata da un motore a vapore. Il dirigibile di Giffard, che sorvolò Parigi alla velocità di circa 10 km/h, poteva essere controllato solo in quasi totale assenza di vento. Nel primo decennio del ventesimo secolo furono molti i paesi in cui vennero costruite aeronavi funzionanti; il primo dirigibile italiano, di tipo semirigido, fu progettato da Gaetano Arturo Crocco e collaudato nel 1908.

Il dirigibile acquistò efficienza e affidabilità con l'impiego del motore a combustione interna e dell'involucro semirigido.

Il dirigibile Norge mentre sorvola il Polo

Il dirigibile Italia abbattuto sulla banchina: i soccorsi sono appena arrivati

A questo punto bisogna ricordare le eroiche imprese dell'esploratore italiano Umberto Nobile (1885-1978) che con i dirigibili semi-rigidi italiani Norge e Italia sorvolò rispettivamente nel 1926 e nel 1929, il Polo Nord. Durante il ritorno l'Italia naufragò sulla banchisa polare e fu necessario organizzare una spedizione di soccorso per recuperare i naufraghi che furono salvati proprio quando raggiunsero lo stremo delle loro forze

Intanto, nel 1900 il tedesco Ferdinand von Zeppelin (1838-1917) aveva costruito il primo dirigibile rigido in grado di assumere grandi dimensioni: ne furono costruiti esemplari lunghi oltre 240 m, con oltre 40 m di diametro, pesanti fino a 240 t, capaci di attraversare l'Atlantico, con 100 passeggeri, a 150 km/h.

Uno Zeppelin che sorvola New York

A lungo rivale dell'aeroplano per la supremazia come veicolo aereo negli anni '30 il dirigibile decadde rapidamente, soprattutto a causa di una serie di gravissimi incidenti, l'ultimo (e determinante) dei quali distrusse proprio il più grande dirigibile mai costruito, il tedesco Hindenburg (lungo 245 m): incendiatosi a Lakehurst (New York) il 7 maggio 1937 nell'urto contro il pilone d'atterraggio, causò la morte di 36 persone delle 96 che aveva a bordo.

 

Il dirigibile ha avuto anche un'intensa vita militare.

Durante la Prima Guerra Mondiale (1914-1918) circa 300 dirigibili inglesi non rigidi protessero i convogli alleati dagli attacchi dei sottomarini (U-boat). Non un solo vascello di superficie andò perduto in seguito agli attacchi nemici quando era sotto la protezione dei dirigibili.

Durante la Seconda Guerra Mondiale (1939-1945) gli USA dispiegarono circa 140 dirigibili non rigidi per proteggere i convogli costieri. Di nuovo nessun vascello di superficie così protetto venne affondato, e solo un dirigibile andò perduto - i suoi motori erano andati in avaria e fu tirato giù (lentamente!) da un U-boat che stava attaccando.


Dopo la guerra i dirigibili militari non rigidi continuarono ad essere sviluppati dalla Marina degli Stati Uniti. Sono stati messi alla prova in una varietà di condizioni di combattimento simulato in tutte le stagioni, e si sono comportati molto bene. Con un equipaggio di 25 uomini sono stati in grado di operare con la flotta per otto giorni consecutivi senza fare rifornimento.

Attualmente, negli usi civili i dirigibili sono usati nella pubblicità, nelle riprese cinematografiche, nelle osservazioni scientifiche e come supporto all'attività della polizia federale.

 

Se vuoi sapere qualcosa di più sulle esplorazioni del Polo Nord di Umberto Nobile, clicca qua!

 

 

 

 

(Pagina presa ed adattata dalle pagine Web dell'Ing. Gaetano Carbonaro e "Sapere.it")