(Molti si scordarono, o addirittura fecero finta di non averlo mai saputo, che sentimento della modernità voleva anche dire protestare contro il mutamento, soffrire per l'impermanenza delle cose, ostacolare le forze della trasformazione, arrestare, per poco che fosse, il corso insensato degli avvenimenti. Amare l'attimo fino a volerlo eterno, rifiutandosi di perderlo: si acquattava in questo atteggiamento, in questa specie di cospirazione ansiosa il tratto spirituale dell'artista novecentesco. Così ti torna in mente non la predicazione di qualche bieco reazionario ma un pezzetto dei Diari di Franz Kafka, che giri subito a Fabbri. E ai suoi ritratti. Perché sicuramente ti saranno complici: "Non occorre che tu esca di casa. Resta al tuo tavolo e ascolta. Non ascoltare nemmeno, aspetta soltanto. Non aspettare nemmeno, sii assoluto silenzio e solitudine. Il mondo ti si offrirà per farsi smascherare, non può fare altrimenti. Dinanzi a te si rotolerà estatico" ).

 

 

Continua...

 

 

Senso della misura, 2001

olio su tela, cm 46 x 61