Qual è la differenza tra il vecchio malato, il giovane che si sporge
dal suo tavolo e ci guarda, l'alunno che sembra uscito da un film di Truffaut
come Gli anni in tasca, e Cristina che innaffia una pianta o semplicemente
sta e pensa, tra sé e sé? Nessuna, sostanzialmente. E' solo
una questione di posizioni, ti dici, è tutta una questione formale...
Riconosciamo, sentiamo in loro la fiducia in qualcosa di indistruttibile,
che l'uomo e le cose - che l'uomo come le cose - segretamente hanno dentro.
La loro immobilità è cercata. Tu sai dove trovarli, in un
certo senso.
Diagonale, 2001 - olio su tela, cm 120 x 90 (particolare)