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Nel 1972 vengono inaugurati ufficialmente i graffiti eseguiti dalla pittrice nei loggiati dei condomini di Via Giottoli a Forlì (in uno di questi Irene risiederà sino alla morte). I graffiti sono la sintesi di un anno e mezzo di infaticabile lavoro e ripercorrono l'anedotica di Caterina Sforza,una delle donne più celebrate del Rinascimento. Nel 1973 gli studi ed opere preparatrici dell'esecuzione dei graffiti di Via Giottoli,circa duecento lavori tra disegni,encausti,tempere ed oli,sono l'oggetto di una mostra alla Galleria Ordelaffi di Forlì.Alla mostra dedicano i loro articoli i critici Giorgio Ruggeri e Candido Bonvicini. Dice Ruggeri sul "Resto del Carlino" <<....se i quadri sono pregevoli,non sono da meno i graffiti che con mano sciolta e forte immaginazione raccontano le innumerevoli vicende di Caterina adolescente fino alla cattività romana.Mariti,amanti,figli,papi e amici,nemici e traditori:è una folla di personaggi storici noti che la pittrice ha intrecciato come in un grande affresco,ricco di spunti...>> e Bonvicini aggiunge nel suo articolo "gli occhi di Caterina Sforza"<<....il discorso avviene quasi in simbiosi medianica e questa ritrovata fierezza che vince sempre sui rari momenti di abbandono ha qualcosa di sforzesco anche se a volte gli occhi della pittrice sono attraversati da veli di smarrimento...Che cosa cerca la pittrice di Forlì?<<la bontà,l'armonia. Quando sono costretta a raccontare il male spero che possa essere una lezione da tradursi in bene.Credo cioè che l'arte debba partire da un impegno critico per migliorare il mondo e l'umanità. Racconto ad esempio le battaglie di Caterina Sforza per far capire che la guerra è una tragedia inutile. Se voi guardate gli occhi di Caterina vi accorgerete che sono dolenti,ed anche quelli dei guerrieri,pur sembrando aspri,hanno radici di malinconie e desideri di abbandoni familiari.>>. Nello stesso anno Irene esegue affreschi nel Palazzo Orchidea di Forlì "I cinque continenti" e nella Piscina Comunale di Rimini " i nuotatori",nella Piscina Comunale di Cesena esegue un graffito "Ecologia" quindi intraprende un nuovo viaggio intercontinentale. Nel 1974 è allestita una sua mostra alla Galleria San Vitale di Bologna,tema "l'amore". Su questa Giorgio Ruggeri scrive<<Il sesso inteso come liberazione e sublimazione trova in questesue opere pagine pertinenti,mai licenziose,avide semmai di un maggior rigore grafico perchè,dove spazia il colore,Irene si governa con istintiva e risoluta sicurezza.Solo se c'è il traguardo dell'amore,inteso come completamento di un impegno,si può avere il coraggio di affrontare la vita.>>. Nello stesso anno Irene completa l'affresco della Piscina Comunale di Forlì.In un pannello lungo diversi metri la pittrice porta a compimento il discorso sulla natura che aveva già affrontato negli affreschi delle piscine di Rimini e Cesena,in particolare,in quelli di Forlì sviluppa il tema della natura in lotta contro l'inquinamento,una natura ormai minacciata e oppressa. La Galleria Ordelaffi di Forlì le dedica una nuova mostra e su |
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questa Rosanna Ricci scrive in un articolo intitolato "Umanità ed Ecologia" <<Irene Ugolini Zoli si ripresenta con un numero esiguo di opere ma più curate nella qualità,ella sta attraversando un periodo artisticamente fertile in quanto sente l'urgenza di elaborare nuovi contenuti e nuove forme. |
Graffito Condominio Giottoli Forlì ( mq. 66) |
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