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CONSOCIAZIONE NAZIONALE DEGLI ARCHIBUGERI
STATUTO AGGIORNATO
REGOLAMENTO DI TIRO AGGIORNATO AL 25/1/2003

STATUTO DELLA CONSOCIAZIONE NAZIONALE DEGLI ARCHIBUGERI

APPROVATO NELL’ASSEMBLEA DEL 22 GENNAIO 2000 E AGGIORNATO ALL’ASSEMBLEA DEL 25/1/2003

PREMESSA: col termine "Archibugere" s’intende definire chi, essendo interessato alle antiche armi da fuoco ed allo studio della loro storia, delle loro tecnologie costruttive, delle loro metodologie d’impiego e di quanto altro le riguardi, pratica il tiro con esse o con le loro repliche di costruzione moderna.

ART.1: denominazione. E’ costituita, con riferimento all’art.18 della Costituzione Italiana, agli artt.36,37 e 38 del Codice Civile ed al D.Lgs 460/97, l’Associazione a carattere nazionale con finalità sportivo-dilettantistica-culturale denominata CONSOCIAZIONE NAZIONALE DEGLI ARCHIBUGERI, in sigla CNDA.

ART.2: sede. La Consociazione ha sede presso il domicilio del Presidente pro termpore: al presente Via Amendola N°5-10042 NICHELINO (TO).

ART.3: scopi ed oggetto sociale.La Consociazione non persegue finalità di lucro. E’ apartitica, apolitica, aconfessionale, senza discriminazioni razziali o sociali. Nasce come unione spontanea di Associazioni con in comune scopi e finalità, che si propongono di promuovere ed organizzare il tiro con armi antiche inteso come fatto ricco di storia, cultura ed educazione sportiva, strumento significativo per intrattenere gli appassionati (collezionisti, storici e tiratori) durante il loro tempo libero favorendo lo svolgimento della vita associativa, in un ambiente di sereno incontro per reciproci scambi di idee, conoscenze ed esperienze, nonché di coltivare tutti gli aspetti connessi, così come specificati dagli scopi sociali sottoindicati.

La Consociazione intende contribuire allo sviluppo, alla diffusione ed alla promozione della disciplina del tiro con armi antiche in ogni sua forma, agonistica, amatoriale, ricreativa e storico-culturale coordinando in particolare la formazione, preparazione e gestione della rappresentativa Italiana in occasione di incontri con rappresentative di altre Nazioni.

La Consociazione è quindi organismo di promozione sportiva, sociale e di cultura del tempo libero rientrante nella fascia di agevolazioni fiscali e tributarie previste a favore delle Associazioni assistenziali, culturali e sportive dilettantistiche dalle normative vigenti.

La Consociazione persegue i seguenti scopi sociali:

1) - sviluppare le ricerche e gli studi sulla storia delle antiche armi da fuoco, sulle loro tecnologie costruttive, sulla balistica, sulla storia del loro impiego, sugli antichi metodi d’uso e sulle antiche tecniche di tiro

2) -studiare e diffondere tecniche e metodi di pulitura e restauri delle armi antiche che ne evitino il danneggiamento, la distruzione o alterazione, che le spoglino del loro valore di testimonianza di antiche tecniche di lavorazione

3) - sviluppare il pubblico interesse nei confronti delle antiche armi da fuoco e della loro storia anche eventualmente organizzando incontri, manifestazioni, mostre e rassegne

4) - patrocinare, se richiesta e anche in accordo con altri organismi eventualmente interessati, l’organizzazione da parte delle Associazioni consociate di gare di tiro, rievocazioni storiche ed altre manifestazioni nelle quali le armi antiche o loro repliche di costruzione attuale siano usate nel modo ragionevolmente più prossimo all’epoca nella quale furono concepite

5) - organizzare il Campionato Nazionale degli Archibugeri proclamandone i Campioni ed omologandone i record

6) - stabilire i criteri di ammissibilità delle armi antiche originali ed i criteri di conformità tra armi originali e le rispettive repliche di costruzione attuale, ai fini dell’attività archibugeristica

7) - rappresentare gli Archibugeri Italiani in seno al Muzzle Loading Associations Committee MLAIC e presso gli altri organismi sportivi nazionali, europei o mondiali

8) - organizzare incontri, ritrovi, serate musicali e feste fra i Soci, Associati o partecipanti previe le opportune autorizzazioni amministrative che si rendessero necessarie

9) - gestire una biblioteca, una videoteca ed un archivio storico specializzato, costituita da acquisizioni o donazioni ed a libera consultazione di ciascun iscritto alle Associazioni consociate

10) - organizzare gite, viaggi, soggiorni e vacanze per i soci, iscritti, associati o partecipanti, previa ogni eventuale autorizzazione del caso ed idonea assicurazione RCA

11) - pubblicare, previa opportuna registrazione presso il Tribunale competente e con le indicazioni di legge, periodici e notiziari riguardanti le attività associative nonchè curare la stampa, la riproduzione e la pubblicazione di volumi, testi e circolari riconducibili alle attività che costituiscono l’oggetto sociale

12) - realizzare propri audiovisivi, fotografie, gadgets ed ogni altro materiale e oggetto necessario al

perseguimento degli scopi sociali curandone la distribuzione conformemente alle norme

13) - utilizzare siti Internet o strumenti multimediali affini

ART.4: associati. Fanno parte della CNDA, nella persona dei rispettivi Presidenti pro tempore, oltre alle Associazioni presenti alla data di approvazione del presente Statuto (che ne fanno parte di diritto), tutte le Associazioni che verranno ammesse a norma del presente Statuto.

ART.5: doveri e facoltà degli Associati. Fermo restando il diritto di ogni Associata di impostarsi in piena autonomia amministrativa ed organizzativa, ogni Associazione rappresentata nella CNDA si impegna a:

1) - rispettare ed osservare in ogni sua parte lo Statuto Sociale

2) - riconoscere la competenza dell’UITS in materia di Tiro a Segno sportivo e di uniformarsi a quanto da essa stabilito in proposito

3) - riconoscere, nelle materie che le competono, l’autorità della CNDA

4) - uniformarsi alle sue direttive in tutti i suoi rapporti, di qualunque natura e concernenti le suddette materie, con altre Associazioni Italiane od estere

5) - contribuire al finanziamento della CNDA versando, nei tempi e modi prescritti, la quota associativa e le eventuali contribuzioni aggiuntive proposte dal Consiglio Direttivo, ove approvate dall’Assemblea secondo le modalità di cui al presente Statuto

6) - riconoscere che i rapporti con le analoghe o corrispondenti Associazioni Nazionali o Estere e con tutti gli organismi internazionali preposti all’attività agonistica esercitata con armi antiche, sono di esclusiva competenza della CNDA

7) - per l’eventuale esercizio di attività agonistica, le Associazioni aderenti alla CNDA potranno costituire gruppi di tiratori nell’ambito delle locali Sezioni di TSN, fermo restando che l’esercizio del tiro sportivo con armi antiche non potrà essere subordinato all’ iscrizione a tali gruppi se non ai fini della partecipazione al Campionato Nazionale CNDA e della partecipazione a competizioni Internazionali; nel qual caso la formazione della rappresentativa Italiana compete comunque alla CNDA a norma del precedente art.3

ART.6: ammissione alla CNDA. Le Associazioni che intendono aderire alla CNDA dovranno farne richiesta scritta alla Presidenza, allegando il proprio Statuto, l’eventuale regolamento interno, l’elenco di tutti i soci o iscritti e quello dei dirigenti in carica. I requisiti minimi per essere ammessi sono i seguenti:

1) - essere un’Associazione sportiva dilettantistica anche informalmente costituita, purchè senza fini di lucro, dotata di un proprio Statuto, registrato o meno

2) - in entrambi i casi, fra gli scopi sociali deve essere indicato quello di praticare attività sportiva connessa al tiro con armi antiche o loro repliche attuali, in qualsiasi forma (tiro agonistico, sportivo, amatoriale, storico, tiro a volo o eventuali future discipline di tiro con armi antiche)

3) - deve essere costituita da almeno 10 (dieci) soci o iscritti

4) - deve documentare, ove ciò venga formalmente richiesto dal Segretario, su mandato del Consiglio Direttivo, l’avvenuto svolgimento dell’attività sportiva da parte dei suoi iscritti, in qualsiasi forma fra quelle sopraidicate; in caso contrario ne verrà proposta l’espulsione dalla CNDA a termini di Statuto

5) -è comunque vietata l’affiliazione alla CNDA di Associazioni che siano costituite per scissione o per gemmazione da Associazioni già aderenti alla CNDA e di essa facenti parte di diritto ai sensi del precedente art.4, ove non motivate da gravi, note e/o documentate ragioni di conflittualità interna, comunque soggette al vaglio dell’Assemblea, che potrà negare l’ammissione ai sensi del successivo comma

6) - Il Presidente sottoporrà la richiesta al Consiglio alla prima riunione utile, onde accertare la sussistenza dei requisiti minimi di cui sopra ed eventuali cause ostative sicché, verificata la sussistenza dei primi e l’inesistenza delle seconde, l’Associazione richiedente viene ammessa di diritto in via provvisoria per una stagione agonistica trascorsa la quale l’Assemblea deciderà in merito all’ammissione definitiva, salvo il reclamo di cui al successivo comma, con provvedimento ampiamente motivato sia per il caso di diniego che di ammissione. Il provvedimento sia di ammissione che di diniego è impugnabile da chiunque vi abbia interesse, con reclamo al Collegio dei Probiviri. La decisione sul reclamo comporta comunque il riesame da parte dell’Assemblea, che dovrà nuovamente esprimersi in via definitiva alla prima occasione utile.

L’Assemblea potrà anche ammettere nuove Associazioni aventi sede in Regioni dove siano già operanti altre Associazioni, previa verifica dei requisiti e con le modalità di cui ai commi precedenti

ART.7: adempimenti delle Associate. Ogni Associazione rappresentata farà avere entro il 1/12 (Ass.20/1/2001) di ogni anno al Segretario della CNDA l’elenco completo dei Soci nonchè i nominativi dei propri rappresentanti per il nuovo anno e il programma di massima delle proprie attività sociali al fine di un coordinamento preventivo di tutte le gare e trofei. L’elenco dei Soci dovrà essere completo dei relativi indirizzi. (Ass.20/1/2001)

Trasmetterà inoltre, appena pronto ed udito il parere orientativo non vincolante del Segretario della CNDA, il programma definitivo delle proprie attività ed iniziative sulle quali, laddove non si sovrappongano ad appuntamenti di campionato e/o internazionali -cui è viceversa riconosciuto diritto di priorità di fissazione- la CNDA ha unicamente compiti e poteri di mero indirizzo.

E’ tenuta a versare le quote associative annuali e quelle di gara stabilite dall’Assemblea. La non osservanza di questi adempimenti, il cui termine ultimo è costituito dalla data della convocazione dell’Assemblea, comporta la privazione del diritto di voto fino all’avvenuto adempimento.

ART.8: facoltà di recesso e responsabilità dei Soci.Espulsione. Ogni Associazione ha il diritto di uscire in qualsiasi momento dalla CNDA dandone semplice avviso scritto al Presidente.

La CNDA tratterrà comunque le quote ed ogni tipo di contributo versato fino a quel momento e ricondurrà a carico del Presidente e dei componenti il Consiglio Direttivo in via tra loro solidale le somme delle quali risulti creditrice sulla scorta dell’ultimo rendiconto utile approvato dall’Assemblea e dai Revisori.

Presidente e membri del Consiglio Direttivo dell’Associazione receduta rispondono solo per l’eventuale insolvenza di quote associative e non per l’eventuale insolvenza di quote individuali delle singole partecipazioni degli associati alle gare di campionato e/o trofei soggetti a contributo CNDA, che costituiscono debito dell’Associazione che quella gara o trofeo avesse organizzato.

Ogni Associazione aderente potrà essere espulsa dalla CNDA per gravi motivi o per grave violazione statutaria con le procedure previste dal presente Statuto. Contro il provvedimento di espulsione è possibile il ricorso al Collegio Arbitrale.

ART.9: patrimonio. Il patrimonio è costituito:

-dalle quote associative annuali intrasmissibili e non rivalutabili deliberate dall’Assemblea all’inizio di ogni anno sociale, versate da ogni Associazione aderente per ciascun proprio iscritto sulla base e con le modalità stabilite dall’Assemblea stessa.

-dalle quote, determinate dall’Assemblea, di partecipazione all’attività agonistica connessa alle gare valide per il Campionato Nazionale CNDA nonchè per le sole gare ad estensione nazionale che utilizzino le stesse modalità delle gare di campionato. Responsabilità ed oneri relativi al versamento di queste ultime inseriscono all’Associazione che organizzi la manifestazione soggetta a contributo.

-da eventuali contributi straordinari proposti dal Consiglio, che l’Assemblea dovrà eventualmente e previamente approvare.

-da beni mobili ed immobili che divenissero di eventuale proprietà della CNDA.

-da eventuali fondi di riserva costituiti con le eccedenze di bilancio.

-da eventuali elargizioni e/o donazioni, atti di liberalità nonchè da eventuali proventi di attività connesse con gli scopi sociali.

ART.10: utilizzo e gestione dei fondi. Ogni uso dei fondi deve essere previamente deliberato dal Consiglio Direttivo, che darà mandato al Tesoriere di pagare e somme stabilite, assumendosene la responsabilità.

- Il Consiglio metterà a disposizione del Segretario, all’inizio di ogni anno, la somma che ritiene sufficiente per le spese di segreteria. Qualora dette spese, con obbligo di documentazione, risultassero eccedere la somma così stanziata, il Consiglio provvederà a rimborsare la differenza, dove anticipata dal Tesoriere, ed a stanziare una nuova somma.

-Non è ammessa l’erogazione di contributi alle Associazioni aderenti

-E’ vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione, nonchè fondi, riserve o capitali salvo che la loro distribuzione o destinazione non siano imposte dalla legge.

-I proventi che a norma dello Statuto derivano alla CNDA devono essere esclusivamente commisurati alle spese di gestione ed all’ammortamento delle eventuali attrezzature.

-L’eventuale avanzo di gestione annuale, quantificato a consuntivo, sarà destinato al miglior conseguimento degli scopi Sociali: le modalità di utilizzo del fondo saranno proposte dal Consiglio e deliberate dall’Assemblea annuale al momento dell’approvazione del bilancio, fermo restando il divieto di distribuzione di cui sopra.

-L’eventuale passività sarà sanata nel corso dell’esercizio immediatamente successivo; i termini e le modalità per la copertura in questione verranno stabiliti dall’Assemblea.

-Le entrate e le uscite saranno registrate in conformità alle vigenti disposizioni di legge su apposito libro cronologico delle operazioni, a disposizione dei Consiglieri e di chiunque possa averne interesse, in occasione del Consiglio e dell’Assemblea annuale.

ART.11: anno sociale. L’anno sociale e l’esercizio finanziario iniziano il 1° gennaio e terminano il 31 dicembre di ciascun anno.

ART.12: organi sociali.Gli organi sociali sono:

- l’Assemblea generale delle Associazioni aderenti, che costituisce l’Assemblea dei Soci

- il Consiglio Direttivo

- il Presidente

- l’Esecutivo

- il Collegio dei Revisori dei Conti

- il Collegio dei Probiviri

Dette cariche s’intendono onorifiche e quindi gratuite e durano un quadriennio.

E’ eleggibile alle cariche sociali ogni iscritto alle Associazioni aderenti alla CNDA, mentre non sono ammessi estranei.

ART.13: Assemblea. L’Assemblea generale delle Associazioni aderenti (soci) è il massimo organo deliberativo della Consociazione. Regola la vita associativa con i compiti, funzioni e poteri di cui appresso ed è obbligatoriamente e periodicamente convocata in sessioni ordinarie e, all’occorrenza, straordinarie ad iniziativa del Presidente della CNDA o di almeno tre Associate.

ART.14: diritti di partecipazione e voto. L’Assemblea riunisce i Rappresentanti delle Associazioni in regola con i versamenti dei contributi annuali.

Ogni Associazione, ove non rappresentata direttamente dal suo Presidente pro tempore, designerà un suo Rappresentante Titolare ed uno Supplente che potranno partecipare alle assemblee senza necessità di ulteriori deleghe.

I Rappresentanti partecipano con pieno diritto di parola e di intervento all’Assemblea. Il diritto di voto verrà esercitato per conto della propria rispettiva Associazione dal Presidente o dal Rappresentante titolare o, in sua assenza, dal supplente.

Ogni Associazione aderente alla CNDA ha diritto ad un solo voto, conformemente al disposto di cui al DL 460/97 ed art. 2532 Codice Civile, cui il presente Statuto si conforma.

In caso di impedimento dei propri rappresentanti, ogni Associazione può delegare un altro suo Socio a rappresentarla in quell’occasione.

Il delegato deve essere Socio, a qualunque titolo, anche onorario, dell’Associazione delegante. La delega deve essere scritta, firmata dal Presidente dell’Associazione stessa e deve essere conferita per ogni singola circostanza.

E’ valida la trasmissione della delega al Segretario della CNDA a mezzo posta o fax.

Ogni Associazione può in qualsiasi momento e con semplice lettera o fax al Presidente della CNDA, firmata dal rispettivo Presidente, revocare il proprio Rappresentante titolare e/o supplente e nominarne un altro.

ART.15: compiti e poteri dell’Assemblea. L’Assemblea dei Soci:

1) - formula le direttive per il perseguimento degli scopi sociali

2) - elegge il Presidente della CNDA e i membri del Consiglio Direttivo, del Collegio dei Probiviri, dei Revisori dei Conti, i membri delle Commissioni di Arbitraggio e di Omologazione delle armi e quelli di ogni altra Commissione si dovesse rendere necessaria

3) - approva o meno i rendiconti consuntivi e preventivi, con cadenza annuale obbligatoria

4) - delibera sulle modifiche dello Statuto ai sensi del successivo art.18

5) - approva i Regolamenti Nazionali

6) - stabilisce le formule del Campionato Nazionale Archibugieri

7) - stabilisce la quota associativa annua che le Associazioni devono versare

8) - approva o meno a maggioranza semplice l’imposizione di contributi straordinari proposta dal Consiglio Direttivo

9) - delibera in merito all’ammissione definitiva e all’espulsione delle Associazioni, decidendo anche su eventuali reclami, acquisito il parere consultivo, motivato ma non vincolante, del Collegio dei Probiviri

10) - delibera sulle mozioni di sfiducia del Presidente e degli altri Organi Sociali

11) - nomina i membri degli organismi sociali da essa eletti per i quali si renda necessaria, per qualsiasi ragione ed in corso di mandato, l’integrazione

ART.16: convocazione. L’Assemblea si riunisce in seduta ordinaria almeno una volta all’anno, entro tre mesi dalla chiusura dell’esercizio finanziario, nella data fissata dal Consiglio Direttivo su convocazione del Presidente e con preavviso di almeno 30 giorni.

- L’Assemblea potrà essere convocata in seduta straordinaria per motivi di particolare urgenza o gravità dal Presidente o su richiesta di almeno tre Associate. In tal caso il Presidente ha l’obbligo di convocare l’Assemblea conformemente al disposto dell’ultimo comma del presente articolo e, se richiesto dalle proponenti, il termine di preavviso può essere ridotto fino a giorni dieci.

- Le convocazioni per le sedute, sia ordinarie che straordinarie, verranno inviate a cura del Segretario della CNDA a ciascuna delle Associazioni nella persona del Presidente e del rappresentante Titolare anche via fax.

- Ogni Associazione può richiedere al Segretario, senza limitazione di oggetto, l’inclusione di uno o più argomenti nell’Ordine del Giorno della prima riunione dell’Assemblea in programma. Tale inclusione è obbligatoria ed automatica e può anche riguardare eventuali proposte di modifiche statutarie.

- Le convocazioni dovranno contenere l’indicazione del luogo, ora e data della seduta e l’Ordine del Giorno degli argomenti in discussione.

- L’Assemblea deve essere convocata in Italia, unicamente in località che risultino di più agevole e rapido accesso per la maggioranza delle Associate, la cui designazione è competenza del Consiglio Direttivo.

ART.17: validità delle Assemblee. L’Assemblea ordinaria sarà valida in prima convocazione con la presenza dei Rappresentanti di almeno la metà più uno delle Associazioni rappresentate.

In difetto di raggiungimento del numero legale e trascorsi almeno dieci giorni dalla prima convocazione, l’Assemblea dovrà venire convocata in seconda convocazione e sarà regolarmente costituita qualunque sia il numero dei presenti.

Entrambe le convocazioni dovranno comunque cadere in giorni festivi o prefestivi ad esclusione del periodo 24/12 - 5/1 - 31/7 - 31/8 nonchè del periodo pasquale.

Le sedute straordinarie sono valide in unica convocazione con la presenza dei Rappresentanti di almeno un terzo delle Associazioni rappresentate.

Per la convocazione occorre raccomandata con ricevuta di ritorno o comunicazione via fax con prova di conferma di ricevimento, che andranno allegate in originale al verbale dell’Assemblea, a libera visione di chiunque ne faccia richiesta anche solo verbale.

Le delibere, salvo i casi appresso specificati, verranno prese a maggioranza semplice e con voto palese dei rappresentanti presenti, salvo che almeno tre di essi chiedano il voto segreto: in tal caso il voto segreto è obbligatorio ed è disposto d’ufficio.

Per i provvedimenti di espulsione è richiesta la maggioranza dei 2/3 (75%) non computandosi quello dell’Associazione per la quale il provvedimento è richiesto, che deve comunque astenersi dal voto stesso pur potendo partecipare, anche per interposta persona, alla discussione preliminare per esporre all’Assemblea le proprie ragioni in forma scritta od orale a sua scelta.

Per le modifiche statutarie è invece richiesta la maggioranza della metà più uno delle Associazioni aderenti alla CNDA.

Non sono ammesse modifiche statutarie contrarie alla legge nè modifiche dei principi rispondenti ai criteri ispiratori del presente Statuto espressi negli scopi sociali di cui all’art 3, nè modifiche dei requisiti obbligatoriamente contenuti nel presente statuto e conformi alle disposizioni di cui al DL 460/97.

Le modifiche imposte da future disposizioni di legge, ove cogenti, saranno automaticamente recepite.

L’Assemblea è presieduta dal Presidente della CNDA ed in sua vece dal Vice Presidente. Nel caso di impedimento di entrambi, l’Assemblea nomina il Presidente della riunione.

Ad ogni seduta il Segretario redigerà un verbale di ogni seduta che sarà controfirmato dal Presidente. Copia di tale verbale sarà inviato a tutte le Associazioni rappresentate.

Il Segretario dell’Assemblea è di diritto il Segretario della CNDA. In sua assenza il Presidente nomina un Segretario della riunione con l’incarico di verbalizzare.

Spetta al Segretario, sotto il controllo del Presidente, di verificare la regolarità ed i poteri degli intervenuti.

ART.18: modifiche statutarie. Lo Statuto può essere modificato su proposta anche di una sola delle Associazioni rappresentate.

Per l’approvazione delle modifiche è richiesta la maggioranza qualificata di cui al precedente articolo così come nel precedente articolo sono indicati i limiti di tale possibilità di modifica.

ART.19: Consiglio Direttivo. Il Consiglio Direttivo è composto da cinque membri appartenenti ad Associazioni diverse fra loro e da quella cui appartiene il Presidente.

Il Consiglio Direttivo dura in carica per un quadriennio. Si riunisce ogni volta che il Presidente lo ritenga necessario o che ne sia stata fatta richiesta da almeno due dei suoi membri e comunque almeno una volta l’anno per deliberare in merito al rendiconto economico e finanziario della Consociazione.

Delibera validamente con la presenza della maggioranza dei suoi membri ed il voto favorevole dei presenti; a parità di voti prevale il voto del Presidente che presiede con diritto di voto la riunione. In sua assenza i Consiglieri presenti nominano un presidente della riunione ai meri fini della stessa.

Delle riunioni del Consiglio verrà redatto il relativo verbale, che verrà sottoscritto dal Presidente e dal Segretario.

Qualora l’Assemblea non possa essere tempestivamente convocata e sussistano situazioni di particolare urgenza e gravità, il Consiglio ne esercita le funzioni salva ratifica dell’Assemblea stessa alla prima riunione utile o straordinaria, con esclusione dei poteri di:

- modifica dello Statuto

- nomina degli organi sociali

- approvazione dei rendiconti

- ammissione definitiva

- espulsione

- determinazione quote associative e contributi straordinari

In caso di dimissioni o decesso di un Consigliere, assume la carica il primo dei non eletti.

I Consiglieri assenti senza giustificato motivo per tre volte dalle riunioni del Consiglio Direttivo regolarmente convocate, decadono dalla carica a favore del primo dei non eletti.

Il provvedimento di decadenza è comunicato dal Presidente ed è motivato; contro di esso è ammesso reclamo al Collegio dei Probiviri, che deve pronunciarsi entro dieci giorni dal deposito del reclamo, sentito il Presidente della CNDA.

In caso di dimissioni o decesso di tre Consiglieri, il Consiglio decade automaticamente e l’Assemblea provvederà a nominare un nuovo Consiglio che resterà in carica fino all’espletamento dell’originario mandato.

Medio tempore resteranno in funzione, per il disbrigo dei soli affari di ordinaria amministrazione, i membri superstiti ancora in carica.

ART.20: compiti del Consiglio Direttivo. Il Consiglio Direttivo esercita le seguenti funzioni ed attribuzioni:

- Delibera sul calendario delle attività connesse all’espletamento del Campionato Nazionale Archibugeri ed incontri Internazionali

- Verifica i presupposti per l’ammissione provvisoria delle Associazioni che lo richiedono

- Delibera sull’uso dei fondi dell’Associazione, fermo il divieto di distribuzione dei medesimi di cui all’art.10 e comunque nell’ambito del quadro economico preventivo approvato dall’Assemblea e ne dispone la spesa a cura del Tesoriere. Se le deliberazioni dovessero per qualunque motivo eccedere il quadro finanziario preventivo, la spesa necessiterà di ratifica in sede di prima Assemblea utile; in difetto di ratifica i membri votanti la spesa ne risponderanno in solido con onere di rifusione.

- Delibera sui programmi agonistico-sportivi-culturali e ricreativi della CNDA nonchè sulle attività proposte dal Presidente o dalle Associazioni aderenti, ad eccezione di quelle che non vanno a sovrapporsi ad attività connesse allo svolgimento del Campionato Nazionale Archibugeri e/o a gare ed incontri Internazionali

- Delibera sulle questioni tecnico-organizzative connesse allo svolgimento del Campionato Nazionale Archibugeri

- Coordina, ove possibile pur nella libertà organizzativa di ciascuna Associazione, il calendario di gare e trofei, compiendo opera di mediazione laddove ci sia sovrapposizione di date

- Delibera sui criteri di ammissione ai Campionati Nazionali e MLAIC

- Nomina il Segretario, il Delegato Italiano MLAIC, i Responsabili sportivi per le singole aree di attività e il Capitano della Rappresentativa Italiana nelle competizioni Internazionali. Tali cariche sono onorifiche e non retribuite

- Elegge nel proprio ambito il Vice-Presidente, con funzioni anche sostitutive del Presidente in caso di suo impedimento

- Espleta la funzione di Commissione di disciplina. In tale veste ha la facoltà di squalificare o sospendere dall’attività CNDA il singolo tiratore per un periodo proporzionale alla gravità della mancanza commessa

ART.21: elezione del Consiglio Direttivo. Ogni Associazione può presentare uno o più propri candidati che garantiscano comunque la propria disponibilità ad assumere l’incarico.

Il Consiglio viene eletto dall’Assemblea con le seguenti modalità:

- ogni Rappresentante sulla scheda elettorale tre nomi prescelti

- risultano eletti i cinque candidati che hanno ottenuto più voti; procedendo a ritroso, in caso di parità si prevede al ballottaggio fra i nominativi che hanno ricevuto pari numero di voti.

- lo scrutinio verrà effettuato dal Segretario sotto la direzione del Presidente e sotto il controllo di tre Rappresentanti di Associazioni aderenti scelti a sorteggio fra i presenti. Qualora si svolgano nella stessa riunione dell’Assemblea, l’elezione del Consiglio seguirà sempre quella del Presidente e ne verranno esclusi i candidati appartenenti all’Associazione cui appartiene il Presidente.

ART.22: Il Presidente. Il Presidente della CNDA dura in carica quattro anni; è eletto direttamente dall’Assemblea separatamente dal Consiglio e con le stesse modalità previste per l’elezione di questo con la sola differenza che sulla scheda viene scritto un solo nome.

Il Presidente ha la legale rappresentanza dell’Associazione di fronte a terzi ed in giudizio e dispone del potere di firma sociale. Convoca e presiede, con diritto di voto, il Consiglio Direttivo e le Assemblee e ne esegue le deliberazioni. Nell’Assemblea esercita il diritto di voto in rappresentanza dell’Associazione di cui fa parte.

Nei casi di particolare urgenza e gravità può esercitare i poteri del Consiglio, salvo ratifica da parte di questo alla prima riunione; in tal caso, nell’ipotesi di mancata ratifica, analogamente a quanto previsto per il Consiglio laddove agisce con i poteri dell’Assemblea, esercita tali poteri sotto sua personale responsabilità.

Il Presidente potrà emettere direttive di carattere esecutivo.

ART.23: il Collegio dei Revisori. Il Collegio dei Revisori è composto da tre membri. Viene nominato dall’Assemblea con le stesse modalità previste per la nomina del Consiglio Direttivo, con la differenza che nella scheda vengono indicati due soli nominativi.

I Revisori dovranno accertare la regolare tenuta della contabilità sociale, redigeranno una relazione ai rendiconti annuali, potranno accertare in ogni momento la consistenza di cassa e l’esistenza di eventuali valori o beni di proprietà sociale e potranno procedere in qualsiasi momento, anche individualmente, ad atti di ispezione e controllo.

Tali poteri ispettivi devono essere immediatamente esercitati ove ciò sia richiesto formalmente da almeno tre Associate, con comunicazione indirizzata al Collegio ed inviata per conoscenza anche al Presidente della CNDA.

ART.24: il Collegio dei Probiviri. Il Collegio dei Probiviri è composto da tre membri nominati dall’Assemblea.

Non possono farvi parte il Presidente, i Consiglieri, i membri della Commissione di Arbitraggio e dell’Esecutivo nè chi abbia una qualsiasi funzione o incarico nell’abito della CNDA e/o per conto di questa.

Il Collegio dura in carica quattro anni e decade con gli altri organi sociali.

In caso di necessità di integrazioni l’Assemblea provvede a nuove nomine.

E’ compito del Collegio dei Probiviri:

1) - pronunciarsi in prima istanza sulle divergenze che possano insorgere tra le Associazioni aderenti e tra queste e il Consiglio o la CNDA o qualunque altro suo organo societario diverso da esso Collegio.

2) - pronunciarsi sui reclami avverso i provvedimenti dell’Assemblea in tema di ammissione definitiva.

3) - pronunciarsi in sede di appello sulle decisioni del Consiglio Direttivo in veste di Commissione di disciplina.

ART.25: l’Esecutivo. Il Presidente è coadiuvato nell’esercizio dei suoi poteri ed obblighi dal Segretario, dal Delegato Italiano al MLAIC, dal Responsabile Sportivo, dal Capitano della Rappresentativa Italiana e dai Responsabili delle varie aree di attività qualora il Consiglio Direttivo ne ravvisi la necessità di nomina. Tali incarichi sono cumulabili con le altre cariche sociali escluso quelle di Presidente e di Revisore dei Conti, e ad eccezione di quella di delegato MLAIC, che è cumulabile con quella di Presidente.

-I coadiutori del Presidente, se richiesti, possono partecipare quali meri relatori e per rendere chiarimenti, alle Assemblee ed alle riunioni del Consiglio.

Ove non assommino a quella di coadiutore la veste di Consiglieri o Rappresentanti di qualche Associata, non hanno diritto nè di discussione nè di voto.

ART.26: il Segretario. Il Segretario della CNDA:

- redige i verbali delle Assemblee e delle riunioni del Consiglio

- è responsabile della tenuta dei libri previsti dallo Statuto

- è tenuto ad esibirli e renderli disponibili senza indugio a chi ne faccia richiesta, per eventuali controlli o verifiche, nelle circostanze previste dallo Statuto

- provvede ai contatti fra gli organi dell’Associazione e tra questi e le Associate

- assiste il Presidente nella sua attività connessa al funzionamento della CNDA

ART.27: Delegato Italiano al MLAIC. Il Delegato Italiano al MLAIC rappresenta la CNDA in sede Internazionale e partecipa per essa alle riunioni del MLAIC attenendosi alle direttive ricevute dal Consiglio della CNDA.

In mancanza di specifiche direttive, agirà a suo giudizio tenendo conto dello spirito e scopi del presente Statuto, salva ratifica del Consiglio.

Il Delegato Italiano al MLAIC tiene i rapporti con gli analoghi organismi stranieri.

ART.28: Responsabile dell’attività sportiva. Qualora lo ritenga necessario, il Consiglio nomina il Responsabile dell’attività sportiva cui spetta l’organizzazione di tutta l’attività agonistica connessa al Campionato Nazionale degli Archibugeri e ad ogni sorta di incontro internazionale.

ART.29: Responsabile dell’attività storica. Qualora lo ritenga necessario, il Consiglio nomina il Responsabile dell’attività storica, cui compete l’organizzazione e la direzione dell’attività di tiro storico e dell’attività oplologico-culturale in genere.

ART.30: Commissione omologazione armi. E’ composta di tre membri di notoria esperienza in materia di armi antiche e delle loro repliche attuali; esprime pareri vincolanti sull’aderenza delle repliche ai regolamenti nazionali ed internazionali (CNDA e MLAIC); si pronuncia altresì sull’ammissibilità delle singole armi originali.

Prende in esame la documentazione che le viene sottoposta in caso di contestazione sui criteri adottati ed esprime parere motivato, con richiami bibliografici ove possibile e di letteratura specialistica, in caso di pronuncia negativa. Contro tale decisione, puramente tecnica, non è ammesso reclamo.

ART.31: Commissione di Arbitraggio. La Commissione di arbitraggio è composta di tre membri titolari e sei supplenti, nominati all’inizio dell’anno dall’Assemblea, con possibilità di essere confermati anche per gli anni successivi.

Esplica i compiti assegnatile dal Regolamento di tiro.

ART.31: Mozione di sfiducia. Tre membri del Consiglio Direttivo ovvero un terzo dei Rappresentati delle Associate possono proporre mozione di sfiducia del Presidente o di qualsiasi organo sociale.

La mozione va presentata al Presidente con lettera raccomandata con ricevuta di ritorno.

Entro quindici giorni dal ricevimento, il Presidente dovrà spedire invito di partecipazione all’Assemblea generale straordinaria, la cui riunione dovrà tenersi entro i successivi quindici giorni, per l’esame della mozione e la votazione della stessa.

La decisione è assunta a maggioranza semplice dei presenti.

Ove accolta, l’organo sfiduciato decade con effetto immediato e l’Assemblea provvede nella stessa seduta a nominare l’organo successore mediante elezione secondo le ordinarie modalità.

l’Organo così nominato dura in carica fino alla scadenza naturale dell’Organo sfiduciato a meno che l’Assemblea non sia chiamata a provvedere alla sostituzione di tutti gli Organi Sociali che, in tal caso, dureranno in carica per un ordinario periodo di quattro anni.

In caso di inerzia del Presidente nei quindici giorni successivi al ricevimento della mozione di sfiducia, l’Assemblea verrà convocata da chi ha presentato la mozione stessa.

ART.33: Durata. La durata dell’Associazione è indeterminata.

ART.34: Settori e Sezioni. L’Associazione potrà strutturarsi in settori di attività sportiva, ricreativa, culturale eventualmente disciplinati da regolamenti interni comunque subordinati all’osservanza dei principi contenuti nel presente Statuto.

Ogni previsione in contrasto con lo Statuto va segnalata al Consiglio Direttivo che si pronuncerà sulla sua nullità.

Potrà altresì costituire delle Sezioni in luoghi diversi dalla propria sede legale per il miglior raggiungimento degli scopi sociali.

ART.35: Clausola compromissoria. In caso di divergenze, nessuna esclusa, fra l’Associazione e gli associati, le medesime saranno decise, con esclusione di ogni altra giurisdizione: in prima istanza dal Collegio dei Probiviri ed in seconda istanza, inappellabilmente e senza formalità di procedura, da un collegio arbitrale composto da tre membri di cui due nominati dalle parti e il terzo dai due arbitri già designati ed in mancanza di accordo dal Presidente della Camera Arbitrale competente per territorio in cui ha sede la CNDA o, in mancanza di questa, dal Presidente del Tribunale competente per territorio.

ART.36: Scioglimento. Lo scioglimento dell’Associazione è deliberato dall’Assemblea generale delle Associate, convocata in seduta straordinaria, con l’approvazione di almeno 4/5 delle Associate stesse e comunque secondo le norme di legge.

In caso di scioglimento il patrimonio dell’Ente sarà devoluto ad altra Associazione con finalità analoga o a fini di pubblica utilità, sentito l’organismo di controllo di cui all’art.3 comma 190 della Legge 23/12/96 N°662 e salvo diversa destinazione imposta dalla legge.

ART.37: Norma finale. Per tutto quanto non previsto dal presente Statuto si applicano le norme e le leggi vigenti che regolano l’associazionismo sociale, sportivo dilettantistico culturale e ricreativo del tempo libero nonchè le norme del Codice Civile.

-REGOLAMENTO DI TIRO AGGIORNATO AL 25/1/2003

200 - Regole Generali

300- Regolamento di Tiro - Gare di precisione a palla

400- Regolamento di Tiro - Tiro a Volo

500- Norme di sicurezza

600- Regolamento per il Tiro Storico

700- Regolamento Tiro a cartuccia metallica

800- Norme per l’organizzazione delle Gare Nazionali

900- Norme per la Rappresentativa Nazionale CNDA

200-REGOLE GENERALI

216-Tutte le specialità sono divise in due categorie: A, armi originali - B, repliche. Tali lettere indicative possono essere sostituite con O (originali) e R (repliche)

217-Ogni concorrente può gareggiare in entrambe le categorie A e B.

222-Perché una competizione a squadre sia valida vi devono partecipare almeno 4 squadre.

223-Perchè un Titolo Italiano possa essere assegnato in una disciplina devono esserci almeno 4 concorrenti

Se sono tre o due il titolo viene assegnato sulla media dei tre migliori risultati. Se il concorrente è uno solo non si da luogo all’assegnazione del titolo. (Assemblea del 25/1/2003)

224-Nelle discipline in cui gareggiano 3 concorrenti o meno, il risultato è valido a tutti gli effetti ma la premiazione è facoltativa e a discrezione dell’Associazione organizzatrice

231-La premiazione avviene a cura e spese dell’Associazione Organizzatrice, che stabilisce la natura dei premi senza vincolo alcuno. I premi tuttavia devono essere decorosi.

234-L’Assemblea della CNDA delibera ogni anno la formula del Campionato Italiano. Il Consiglio Direttivo delibera la natura dei premi e ne provvede all’acquisto e alla consegna ai vincitori. I turni di tiro della Finale vengono assegnati d’ufficio e non possono essere cambiati per nessun motivo. (Assemblea del 25/1/2003).

235-TASSA D’ISCRIZIONE ALLE GARE: per ogni disciplina è dovuta una tassa d’iscrizione. Questa tassa è fissata annualmente dall’Assemblea CNDA per le competizioni valide per il Titolo Italiano o per l’ammissione alla sua finale. Per le altre gare, sia ad estensione Nazionale che limitata, sarà stabilita dall’Associazione organizzatrice. Una quota a favore della CNDA, stabilita annualmente dall’Assemblea, è dovuta per tutte le gare aventi comunque estensione nazionale. Sono esenti: le gare con bersagli diversi da quelli di Regolamento – le gare con regole anomale – le gare ad estensione limitata – le gare Sociali – le gare a scopo benefico quando tutto il ricavato, dedotte le spese, viene versato in beneficenza

250-ARBITRAGGIO

251-Ai sensi dell’art.31 dello Statuto CNDA, la Commissione di Arbitraggio è composta da tre membri titolari e sei supplenti nominati dall’Assemblea.

252-Un membro sarà sostituito da un supplente quando il problema in esame coinvolge:

a) Un concorrente della sua Associazione

b) Una Specialità in cui sia a sua volta concorrente

253-La commissione di Arbitraggio ha i seguenti compiti e responsabilità:

A) Comporre tutte le divergenze e i ricorsi avverso squalifiche e provvedimenti del genere

B) Controllare i primi quattro bersagli di ciascuna specialità

C) Controllare le armi dei primi quattro classificati in ciascuna specialità nel caso ci sia una protesta.

D) Controllare il bersaglio in caso di reclamo del Tiratore presentato dal suo Capitano

254-Tutte le decisioni della Commissione di Arbitraggio sono definitive.

255-Reclami: i ricorsi per reclamo alla Commissione di Arbitraggio devono essere rivolti per iscritto dal Delegato o dal Capitano della squadra coinvolta. I reclami riguardanti l'assegnazione di punti saranno ricevuti dal Direttore di Gara entro un'ora dall'esposizione dei risultati provvisori. Nel caso di contestazione di un punteggio, il bersaglio viene esaminato da tre membri della Commissione di Arbitraggio i quali si pronunciano in via definitiva controfirmando il punteggio deciso sul bersaglio stesso. Nel caso non sia presente nessun membro della Commissione di Arbitraggio (Titolari o Supplenti), la Direzione di Gara costituisce una commissione composta da tre membri di tre Associazioni diverse, con esclusione di quella del tiratore interessato, la quale si pronuncia in via definitiva controfirmando il punteggio deciso sul bersaglio stesso. Nel locale dove avviene l’esame del bersaglio sopra descritto non possono essere ammesse per nessun motivo persone diverse dal Direttore di Gara e dalla Commissione esaminante.

256-La squalifica di un tiratore può essere pronunciata dal Direttore di Tiro durante la gara ma solo per infrazione alle norme di sicurezza o per condotta. Dopo la gara il Direttore di Tiro trasmetterà il caso alla Commissione di Arbitraggio per la decisione finale.

257-Le sanzioni e le penalizzazioni previste sono:

Richiamo (cartellino bianco) inflitto dal Direttore di Tiro

Ammonizione (cartellino giallo) con penalizzazione di due punti, inflitta dal Direttore di Gara

Squalifica (cartellino rosso) inflitta dalla Giuria di Gara su segnalazione del Direttore di Tiro

Per le infrazioni più gravi alle norme di sicurezza il Direttore di Tiro ha potere, specie in caso di recidiva su richiamo o ammonizione, di squalifica immediata con allontanamento del Tiratore dalla linea di tiro.

Si precisa che la Giuria di Gara è composta da TRE membri della Commissione di Arbitraggio presenti, non importa se titolari o supplenti. In difetto, viene completata o composta dalla Società organizzatrice con Tiratori di provata esperienza presenti alla gara e di diverse Associazioni, sentito il parere vincolante del Presidente della CNDA o di Membri del Direttivo se presenti.

258-E' obbligatoria la presenza del Direttore di gara in seno alla Commissione di Arbitraggio con compiti di collegamento e senza diritto di voto.

260-CONTROLLO ARMI

261-Il Controllo armi può essere: -prima della gara a tutti i concorrenti con l’apposizione di etichette autoadesive che dovranno essere verificate sulle linee dai Direttori di Tiro

-direttamente sulle linee immediatamente prima dell’inizio del turno di tiro, sia a tutti i tiratori concorrenti che a campione ad insindacabile giudizio del Controllo Armi

262-Le persone abilitate al Controllo Armi verranno designate dall’Assemblea CNDA al momento della nomina dell’Esecutivo e durano in carica finchè non vengono sostituite. L’Assemblea designa un numero di controllori per ciascun’Associazione aderente in modo che ne siano sempre disponibili ad ogni gara.

263 La Direzione di gara può chiedere l’aiuto di controllori di Associazione diversa da quella organizzatrice.

264Il Direttore di Gara sceglierà fra quelli disponibili al momento per comporre la Commissione di Controllo Armi.

265-Il controllo di tutte le armi è obbligatorio solo nelle finali di Campionato ed in tutte le gare Internazionali.

266-Le armi dubbie devono essere presentate al controllo con un'attendibile documentazione della loro regolarità e potranno essere accettate con le normali riserve o respinte. La prova resta sempre a carico del tiratore.

NB: Normali Riserve significa che la Commissione accetta l'arma come corrispondente al regolamento ma senza nessuna garanzia di autenticità.

267-Nel caso un’arma venga trovata irregolare o dubbia, tale giudizio viene comunicato al tiratore e annotato sulla sua scheda di tiro. Il tiratore potrà disputare la gara comunque, ma potrà essere squalificato dalla Direzione di Gara prima della classifica finale. Contro la squalifica potrà essere presentato ricorso, a cura dell’Associazione del tiratore, alla Commissione di Arbitraggio, che giudicherà in via definitiva sulla base delle ragioni esposte dal ricorrente ed esaminata la motivazione della squalifica presentata dalla Direzione di Gara. Nel caso la squalifica venga annullata, il punteggio ottenuto viene immesso nella classifica.

268-I proiettili dubbi devono essere presentati al controllo armi prima della gara accompagnati da un'attendibile documentazione delle loro originalità e potranno essere accettati o respinti. In caso di accettazione un proiettile di campione sarà lasciato al controllo armi.

NB: Per proiettili dubbi si intendono tutti quelli non ben conosciuti come di modello originale ed antico.

269-Il tiratore piazzatosi entro il 4° posto che, richiesto dalla Commissione di Arbitraggio o Direzione di Gara, non presentasse la propria arma per il controllo perchè allontanatosi dal Poligono prima che sia trascorsa un’ora dalla proclamazione dei risultati definitivi o per qualsiasi altra ragione, sarà squalificato. Tuttavia ha la facoltà di richiedere l’esame dell’arma alla fine della sua prova. Qualora questa richiesta non venga accolta entro 60’, è libero di allontanarsi senza incorrere in alcun provvedimento di squalifica.(Assemblea del 20/1/2001)

300-REGOLAMENTO DI TIRO - GARE DI PRECISIONE A PALLA

301-Tutti i Responsabili dell’Associazione Organizzatrice ed i concorrenti devono conoscere il regolamento CNDA ed il programma della competizione. Durante ogni gara una copia del presente Regolamento deve essere presente nel Poligono perchè possa essere consultata in caso di necessità. E’ cura del Direttivo CNDA fornire almeno una copia del Regolamento ad ogni Associazione aderente. E’ cura di ogni Associazione aderente fornire o mettere a disposizione dei propri Soci copia del Regolamento.

L’Associazione che organizza una gara ha l’obbligo di assicurarsi che siano presenti almeno TRE membri della Commissione di Arbitraggio, Titolari o Supplenti, che formeranno la Giuria di Gara. Qualora ciò non sia possibile, la Giuria di Gara verrà formata scegliendo il numero necessario di Membri fra le Società presenti avendo cura che siano di provenienza diversa. Se sono presenti il Presidente o Membri del Direttivo, questi vanno interpellati per la formazione della Giuria e il loro parere sarà vincolante.

302-Ufficiali di Gara: gli ufficiali di gara saranno forniti dalla Associazione Organizzatrice, la quale ha tuttavia la facoltà di chiedere al Direttivo della CNDA l’assegnazione di personale idoneo qualora quelli disponibile localmente non fosse sufficiente

A) - Il Direttore di Gara assumerà la direzione delle operazioni di tiro e curerà il corretto svolgimento di tutte le operazioni durante le gare in poligono.

B) - I Direttori di tiro verificheranno che i tiratori siano al posto assegnato prima dell'inizio di ogni turno e vigileranno contro le infrazioni al regolamento durante le gare. Risolveranno direttamente tutti quei problemi che non richiedono il deferimento alla Commissione di arbitraggio

C) - Contacolpi: verificheranno l'esatto numero di colpi sparato in ciascun bersaglio contrassegnandoli negli appositi spazi della scheda di tiro, certificheranno i colpi in bianco, i problemi di caricamento, i guasti alle armi ed i fuochi incrociati ed ogni altra anomalia che verrà tuttavia giudicata dal Direttore di tiro i dalla Direzione di gara. I contacolpi sono indispensabili solo nelle finali di campionato.Tale servizio verrà svolto dai tiratori momentaneamente liberi che sono tenuti, a richiesta del Direttore di gara, a prestare un turno di contacolpi per ogni turno di gara effettuato.

D) - Il Direttore di Tiro non deve disturbare il Tiratore, dopo il segnale d’inizio, salvo che per ragioni di sicurezza. Qualunque comportamento contrario al Regolamento verrà registrato sulla scheda e giudicato successivamente.

303- Nessuno, eccetto gli Ufficiali di gara ed i membri della CNDA, sarà ammesso oltre il limite degli spettatori. Nessuno, eccetto gli Ufficiali di gara, può parlare ai tiratori, il pubblico deve rimanere in silenzio durante il tiro.

304- I cannocchiali sono permessi per verificare il tiro da parte dei tiratori, non è ammessa alcuna forma di assistenza da parte di terze persone.

305-Segnali di Gara:

A) - Inizio Gara: due fischi

B)-Sospensione temporanea del fuoco: serie di brevi fischi

C)-Termine Gara: un fischio lungo

306-Nessuna arma deve essere caricata prima del segnale d'inizio Gara.

307-Vietato sparare capsule o provare l'accensione delle armi a pietra prima del segnale d'inizio Gara.

308-Tutte le armi devono essere private dell'innesco al segnale di sospensione temporanea del fuoco.

309-Tutte le armi devono essere scaricate al segnale di Fine Gara. Chi avesse l’arma carica dopo tale segnale, deve comunicarlo al Direttore di Tiro che autorizzerà lo sparo nel terrapieno.

-Al fine di migliorare l’udibilità dei segnali acustici, gli organizzatori delle gare possono optare per mezzi più efficaci del fischietto.

310-BERSAGLI

311- A)-Specialità: n° 1,9,14,16 e 19 bersaglio militare francese per tiro a m 200, diametro del 10 cm 8, visuale nera comprendente il 6 diametro cm 40, diametro dell'1 cm 80.

B)-Specialità: n° 2,3,4,5,6,7,8,10,12,13,15,17,18,20,24,25,40,41 e 42 bersaglio UIT di PL diametro del 10 cm 5, visuale nera comprendente il 7 diametro cm 20, diametro dell'1 cm 50.

C)-Per le gare di tiro storico si devono impiegare i bersagli CNDA/TS 93. Misura cm.84x54, striscia nera al centro alta cm.9, anelli ovali concentrici. Il campione è depositato presso il Segretario.

Detti bersagli debbono comunque essere realizzati in: carta, cartone o legno dolce con esclusione tassativa di qualsiasi materiale metallico o che comunque possa dare origine a rimbalzi dei proiettili.

312-Marcatura dei bersagli: in alto a sinistra n° del turno - in alto a destra n° della linea di tiro -in basso a sinistra nome del tiratore - in basso a destra la disciplina di tiro

-il valore di ciascun colpo ed il punteggio attribuito devono essere marcati in modo chiaro nell'angolo basso a destra con le iniziali dei controllori.

320-ALLENAMENTI

Non è ammesso tiro di prova né di allenamento durante le gare.

330-REGOLE DI TIRO: GARE DI PRECISIONE A PALLA

331-Le posizioni: a terra, in ginocchio ed in piedi si intendono come definite dalle norme UIT, ma l'uso di una bretella da trasporto è consentito in tutte le posizioni.

332-Si sparano tredici (13) colpi in trenta (30) minuti primi, i dieci colpi migliori vengono conteggiati per il risultato.

-Un colpo di riscaldamento (colpo in bianco) può essere sparato in direzione del fermapalle terminale previo avviso al Contacolpi. Capsule, inneschi di prova e colpo di riscaldamento devono essere sparati nei trenta minuti assegnati per la gara. Il colpo di riscaldamento, o colpo in bianco, deve essere segnalato al Contacolpi.

333-Incidenti di caricamento: come palla senza polvere, due palle, ecc.: il Tiratore deve chiamare il Direttore di Tiro alla cui presenza può sparare, non in direzione del bersaglio, per vuotare l'arma; tale colpo non viene conteggiato nei 13 di gara.

334-Se un turno viene interrotto per pioggia fortissima, tempesta o simili cause meteorologiche, il conteggio del tempo viene ripreso da dove era stato interrotto e per il tempo restante. Se tuttavia i bersagli saranno deteriorati dal maltempo e non più in buone condizioni, essi saranno cambiati e il turno di gara sarà rifatto dal principio.

335-Guasti: ogni malfunzionamento di arma che richieda l'assistenza di un'altra persona per essere risolto provoca la fine della gara per il tiratore interessato. Ogni necessaria riparazione alle armi durante la gara deve essere eseguita dal solo tiratore e durante i 30 minuti assegnati per la gara. Per nessuna ragione sarà permesso di sostituire l'arma o accordato ulteriore tempo per la riparazione.

336-Doveri e responsabilità del Tiratore:

-Avere una completa conoscenza ed una perfetta comprensione di tutti i regolamenti di tiro e comportarsi conseguentemente in ogni occasione.

-Sottoporre le proprie armi al controllo come stabilito

-Fornire, se necessario, al Controllo armi le prove della regolarità delle proprie armi.

-Trovarsi al giusto posto di tiro al momento stabilito per la gara

-Comportarsi con spirito sportivo in ogni occasione e promuovere gli scopi della CNDA.

-Mantenere con cura armi ed attrezzature.

340-CONTROLLO PUNTEGGI

341-Nelle gare in cui viene usato il doppio bersagli appaiato è consentito un massimo di 7 colpi su uno o sull’altro dei due bersagli. Se in un bersaglio ci sono più di 7 colpi, quelli eccedenti col punteggio più alto verranno annullati.

342-Se il centro del foro tocca la riga di separazione fra un anello e l’altro, si conteggia il punto superiore

343-Un colpo sparato nel bersaglio di un altro concorrente deve essere segnalato al contacolpi e verrà contato 0 (zero).

344-Al controllo bersagli devono partecipare rappresentanti di altre Associazioni diverse da quella che organizza la gara. Nei locali del controllo bersagli non sono ammessi i tiratori ma solo, in caso di reclamo o verifica del bersaglio, il Responsabile dell’Associazione cui appartiene il tiratore interessato alla verifica o un suo rappresentante qualificato, che comunque non hanno diritto di voto.

345-Nelle gare individuali, in caso di parità il vincitore sarà quello che ha il maggior numero di colpi col valore più alto, considerati in ordine decrescente. Se, considerando i colpi validi, c’è parità, il perdente è quello col colpo valido più lontano dal centro. Se la parità risulterà irrisolta saranno usati i successivi colpi validi. Se necessario, i tre colpi non validi saranno considerati solo nel caso improbabile di persistenza della parità.

346-Nelle gare a squadre, in caso di parità la squadra vincente sarà quella col maggior numero di colpi di valore più alto considerati in ordine decrescente. Se questi saranno uguali per tutti i colpi validi, la squadra perdente sarà quella col colpo valido più lontano dal centro. Se la parità sarà irrisolta, si considereranno i colpi validi più vicini e così via.

350-ARMI

351-Informazioni generali:

-Ciascuna arma può essere usata una sola volta nella stessa gara. E’ ammesso quindi che la stessa arma possa partecipare a più gare in discipline diverse. Es. Withworth e Vetterli- Withworth e Walkyrie, eccetera.

-Nella categoria Repliche la stessa arma può essere usata nella stessa disciplina da più tiratori purchè appartenenti alla stessa Associazione.

-Non è ammessa la colorazione dei mirini in colori diversi dal bianco o dal nero

-La mezza monta di sicurezza, se esistente, deve essere in sicure condizioni di funzionamento.

352-ORIGINALI

-Ogni alterazione apportata ad un'originale che la spogli del suo valore storico ne causa la squalifica ai fini delle gare MLAIC.

-E' tuttavia ammesso togliere gli organi di mira che possano essere levati senza alterare l'arma (montate a coda di rondine e simili) e sostituirli con altre dell’altezza necessaria purchè riproduca lo stesso profilo dell’originale.

A- FUCILI MILITARI

-Fucili d'ordinanza usati nelle Specialità: 1,3,9,10,40,42 e 43: armi fabbricate secondo modelli militari, non alterate e provviste di mire dell'originale modello militare.Le seguenti modificazioni e restrizioni si applicano alle armi militari:1)Limitate e minori alterazioni sono permesse al mirino o alla tacca di mira dei fucili militari per adattarli alle distanze di tiro. Le modificazioni devono essere eseguite su un pezzo sostituito, non sull'originale, la forma dell'organo di mira modificato deve rimanere la stessa.

2)I fucili militari a pietra provvisti di tacca di mira non sono ammessi nelle Specialità 1 e 9, nè è ammesso rimuovere le tacche esistenti.

3)Scatti sensibilizzati, calcioli addizionali e poggiaguancia, la pulizia della canna tra un colpo e l'altro, l'uso del tubo di caricamento sono vietati.

4)Il calibro della canna deve essere superiore a m/m 13,5

5)Le canne delle armi originali non devono essere piegate per adattarle alle distanze di tiro.

6)E' vietato l'uso di canne replica o intubate. Queste armi non potranno essere ammesse nemmeno nella categoria repliche.

B- ARMI LIBERE

-Ogni fucile ad avancarica non avente le caratteristiche per rientrare nella classe A Fucili Militari, dotata di mire contemporanee (non telescopiche o ottiche)usato nelle Specialità 2,4,8,14,15,16,17,19,20,24 e 41.

-Le seguenti modifiche e restrizioni si applicano ai fucili liberi:

1)Diottre e mirini ad anello sono permessi (anche se repliche di nuova costruzione) solo se di tipo contemporaneo e pertinente al modello dell'arma (si intendono contemporanei i modelli di concezione anteriore al 1750 per le armi a miccia, al 1850 per quelle a pietra ed al 1890 per quelle a percussione).

2)Fucili militari di calibro inferiore a 13,5 mm possono essere usati nella Specialità n° 4 e n° 20 e quelli di qualsiasi calibro nella n° 2,8,15,17,24 e 41.

3)-Le canne delle armi originali non possono essere piegate per adattarle alle distanze di tiro.

4)- E’ vietato l’uso di canne replica o ritubate. Queste armi non potranno essere ammesse nemmeno nella categoria repliche.

C- PISTOLE E REVOLVER

-Ogni pistola o revolver originale inalterato con mire contemporanee usato nelle Specialità 5,6,7,18 e 25.

Le seguenti modifiche e restrizioni si applicano alle pistole e revolver:

1)Le pistole rigate monocolpo (n° 6) devono avere le mire del 19° secolo cioé: testa di chiodo, lama stretta (larghezza max mm 2,03),piramide stretta ma non mire a lama larga tipo Partridge. La tacca deve essere a V o ad U a fondo arrotondato.

2)Il mirino dei revolver può essere di qualsiasi altezza necessaria al tiro a 25 mt ma il suo profilo deve essere come l'originale.

3)-Le canne delle armi originali non devono essere piegate per adattarle alle distanze di tiro

4)-E’ vietato l’uso di canne di replica o ritubate. Queste armi non potranno essere ammesse nemmeno nella categoria repliche

353-REPLICHE

Una replica è la riproduzione, di fabbricazione attuale, di un'arma antica dotata di: calcio, canna, acciarino ed organi di mira del disegno dell'originale. Per le gare che si svolgono in Italia, le Repliche devono tassativamente recare i punzoni di un Banco di Prova riconosciuto.

A- REPLICHE DI FUCILI MILITARI

Fucili d'ordinanza usati nelle Specialità 1,3 e 42.

Le repliche di fucili militari devono corrispondere alle originali specifiche militari ed avere approssimativamente le stesse caratteristiche e tolleranze. Il passo di rigatura e il numero delle righe deve essere lo stesso dell'originale mentre la profondità della rigatura può essere diversa.

Le seguenti varianti e restrizioni si applicano alle repliche di fucili militari:

-Limitate minori alterazioni sono permesse al mirino o alla tacca di mira per renderli adatti alla distanza di tiro, la forma degli organi di mira deve essere quella degli originali.

-Repliche di fucili militari a pietra dotate di tacca di mira non sono ammesse nella Specialità 1.

I commi A3) A4) A5) dell'articolo 372 valgono anche per le repliche militari.

B- REPLICHE DI FUCILI LIBERI

- Qualunque arma che non rientri nella categoria A (Repliche di fucili militari) dotata di organi di mira di modello dell'epoca (non telescopiche o ottiche) che venga usata nelle Specialità n°2,4,8,14,15,16,17,19,20,24 e 41.

Il passo di rigatura ed il numero delle righe deve essere lo stesso dell'originale ma la profondità può essere diversa.

Le seguenti varianti e restrizioni si applicano alle repliche di Fucili Liberi:

1)Diottre e mirini ad anello sono permessi se compatibili con il periodo di fabbricazione dell'originale.

2)Le repliche di fucili militari di calibro inferiore a mm 13,5 possono essere usate nella Specialità n° 4 e 20 e, quelle di qualsiasi calibro, nelle Specialità n° 2,8,15,17,24 e 41.

C- REPLICHE DI PISTOLE E REVOLVER

Qualsiasi replica di una pistola o revolver originale non alterato con mire d'epoca che venga usata nelle Specialità n° 5,6,12,13 e 25.

Le seguenti varianti e restrizioni si applicano alle repliche di pistole e revolver:

1)Le repliche usate nella Specialità n°6(pistole a percussione rigate monocolpo), devono avere organi di mira di modello del 19° secolo cioé: Testa di chiodo, lama stretta (larghezza max mm 2,03), piramide stretta, ma non lama larga tipo Partridge, e tacca di mira a V o ad U arrotondata sul fondo.

2)Il mirino delle repliche di revolver, usate nella Specialità 12, può essere di qualsiasi altezza necessaria al tiro a 25 m ma il suo profilo deve essere lo stesso dell'originale. Sono sempre ammessi mirini montati a coda di rondine a condizione che siano a filo della parete . La rigatura dei revolver è libera.

N.B. Il comma A5 dell'art. 372 è valido anche per i punti B e C di questo articolo.

354-ARMI A MICCIA (originali e Repliche)

A) Moschetti a miccia: moschetti originali a miccia a canna liscia idonei alle Specialità n° 14, 15, 16, 19. e 27 categoria O che rispondano ai seguenti criteri:

devono essere: 1)- del primo stile Portoghese o Giapponese, con calcio esile, simile a quello da pistola, progettato per essere appoggiato alla guancia e non alla spalla; tacca di mira provvista di un sottile spacco, il mirino è una piramide o cuneo verticale. Eventuali restauri di tali mire devono seguire queste specifiche.

2)- di stile Europeo, con calciatura da spalla, nella foggia militare originale, spesso usato con un sostegno a forcella. Questo appoggio non è ammesso nelle gare MLAIC/CNDA. Mirini a diottra regolabile non sono ammessi, mentre lo sono congegni quali tacche di mira o ponticelli, nella foggia originale dell’epoca e applicati direttamente sulla canna

B) Moschetti a miccia: repliche di moschetti a miccia a canna liscia idonei alle gare n° 14,15,16,19 e 27 categoria R che rispondano ai seguenti criteri:

1)- del primo stile Portoghese o Giapponese, con il calcio esile simile a quello di una pistola, progettato per essere appoggiato alla guancia (calcio da guancia) e non alla spalla. Il blocchetto per la tacca di mira deve avere una sottile scanalatura e il mirino deve essere a forma di piramide o cuneo verticale.

2)- di stile Europeo, con calciatura da spalla, nella foggia militare originale, spesso usato con un sostegno a forcella. Questo appoggio non è ammesso nelle gare MLAIC/CNDA. Mirini a diottra regolabile non sono ammessi mentre lo sono congegni quali tacche di mira o ponticelli, nella foggia originale dell’epoca e applicati direttamente sulla canna.

C)Pistole a miccia: saranno della stessa forma del moschetto Giapponese, con il calcio più corto.

D) Micce:

1)- durante le operazioni di caricamento la porzione accesa della miccia dovrà essere tenuta in un contenitore di sicurezza.

2)- al momento dello sparo la miccia dovrà essere saldamente vincolata all’arma in modo da non poter essere proiettata lontano da essa.

E)- Ritubazione: per motivi di sicurezza è ammessa la ritubatura delle canne liscie dei moschetti originali Giapponesi, sempre che non ne venga compromesso l’aspetto esterno o le caratteristiche storiche.

I fucili ritubati saranno ammessi solo nelle gare per le repliche.

F)- Nel caso che nella categoria originali fossero iscritti meno di 4 concorrenti, sarà loro consentito di sparare nella Categoria B (repliche).

G)- Nelle gare per pistole della cat.N°5 (Cominazzo) non sono ammesse le repliche di pistole a miccia

355-VARIE

1-Le pistole a pietra, originali e repliche, usate nella Specialità 5 (Cominazzo) devono avere un calibro minimo di mm 11 (0.433").

2-Caricamento dei revolver: per prevenire l'uso dei revolver come pistole a colpo singolo, i Tiratori devono caricare almeno 5 camere per le prime due serie.Il tamburo può essere rimosso dall'arma per qualsiasi scopo eccettuato il caricamento.

3-E' ammesso l'uso di acciaio inox per la realizzazione delle parti principali delle repliche (canne, acciarini, tamburi, ecc.).

4-Le pistole a ruota sono ammesse nella cat.Cominazzo (Originali o Repliche).

5-Le repliche dei fucili per il tiro a volo possono avere le canne cromate.

356-MUNIZIONAMENTO

A - POLVERE

1- E' ammessa solo polvere nera di fabbricazione industriale.

2- E'obbligatorio caricare da contenitori monodose con cariche pre-definite.

3- Sono vietate le fiasche da innesco contenenti più di 16 grammi di polvere (250 grains).

B - BORRE

Le borre di plastica sono vietate in tutte le Specialità, le borre devono essere di carta, feltro, tessuto, fibra naturale, ecc.

C - PROIETTILI

Devono essere conformi a quelle d’epoca e più precisamente:

1-Armi a pietra ed a miccia: solamente palla sferica

2-Pistole rigate a percussione (n° 6): solamente palla sferica

3-Revolver a percussione: palla sferica o proiettile conico originale

4-Fucili militari a percussione: palla Minié o a Compressione

5-Armi libere a percussione: palla sferica o cilindrica libera

6-Non possono essere usate palle pre-rigate in armi che non le prevedevano originariamente.

357-ACCESSORI

A-Bretella, deve essere originale o la riproduzione di un'originale. Non sono permesse le moderne cinghie regolabili da tiro comprese quelle a punto singolo. Sulle armi prive di maglietta è vietato installarle mentre è permesso fissare la bretella con stringhe o lacci. Per le Specialità 1, 3, 9 e 10 sono obbligatorie cinghie di tipo militare.

B-Pomoli per la mano sinistra: devono essere originali o repliche di un tipo originale e possono essere usate solo con le armi concepite per tale accessorio.

C-Imbuti e tubi di caricamento - possono essere usati in tutte le Specialità eccetto 1, 3, 9 e 10.

Imbuti a tubo corto, max cm10,sono permessi nelle Specialità 1,3,9e10 per evitare spargimento di polvere.

D-Starter: è ammesso in tutte le discipline l’uso di una corta bacchetta onde dare il primo avvio al calcamento della palla

E-SCOVOLAMENTO DELLA CANNA tra un colpo e l’altro può essere fatto in tutte le Specialità eccetto le n° 1, 3, 9 e 10.

F - Abbigliamento: nessuna limitazione.

358-RIPARAZIONI

1- Devono essere eseguite come veniva fatto in antico ed essere compatibili col periodo di fabbricazione dell'arma.

2- Tutte le martelline ed i materiali di risuolatura delle stesse devono essere di materiale ferroso.

3- Per l’alloggiamento della canne nel calcio non possono essere impiegati materiali moderni quali fibre di vetro o resine epossidiche. Possono essere invece usati prodotti impiegati anticamente quali: colla animale, colla da falegname e segatura.

360-SPECIALITA' ARMI LUNGHE

361-N° 1 MIQUELET Individuale Categorie A e B - a squadre N° 9 Gustaf Adolph (A)

A - Arma Fucile militare a pietra liscio

B - Mire Tipo originale militare, senza tacca di mira

C - Bersaglio Per tiro militare di tipo francese a m 200

D - Posizione In piedi

E - Distanza Mt 50

362-N° 2 MAXIMILIAN Individuale Categorie A e B - a squadre N°26 Wedgnock (A)

A - Arma Carabina libera rigata a pietra focaia calibro libero

B - Mire Di tipo d’epoca incluse riproduzioni in stile originale

C - Bersaglio UIT da pistola a 25 mt

D - Posizione a terra

E - Distanza Mt 100

363-N° 3 MINIE' Individuale Categorie A e B - a squadre n° 10 Pauly (A)

A - Arma Fucile militare rigato a percussione cal min mm 13,5 (.5315")

B - Mire Mire d’epoca, incluse riproduzioni in stile originale

C - Bersaglio UIT per PL

D - Posizione a terra

E - Distanza Mt 100

364-N° 4 WHITWORTH Individuale Categorie A e B - a squadre n° 20 Rigby (misto A e B)

A - Arma Fucile libero a percussione rigato non qualificabile per il N°3 Miniè

B - Mire Mire d’epoca, incluse riproduzioni in stile originale. Mirini aperti sono ammessi se conformi all’epoca

C - Bersaglio UIT per PL

D - Posizione a terra

E - Distanza Mt 100

365-N° 8 WALKYRIE Individuale Cat. A e B per Signore - a squadre di 3 n° 17 Amazons ( A e B)

A - Arma Fucile a percussione libero o militare

B - Mire Secondo le regole per fucili liberi o militari

C - Bersaglio UIT per PL

D - Posizione a terra

E - Distanza Mt 100

366-N°14 TANEGASHIMA Individuale Categorie A e B - a squadre di 4 n° 19 Nagashino (A e B) e N°27 Nobunaga (solo A di 3 elementi)

A - Arma Originale: Fucile libero a miccia canna liscia, calciatura da guancia, di qualsiasi calibro

Replica: moschetto a miccia, canna liscia, calciatura da guancia o spalla, calibro libero B - Mire originali o repliche di mire originali

C - Bersaglio Militare tipo per tiro francese a m 200

D - Posizione In piedi

E - Distanza Mt 50

367-N°15 VETTERLI Individuale Categorie A e B - a squadre n° 24 Pforzheim (misto A e B)

A - Arma Qualsiasi fucile a miccia, pietra o percussione liscio o rigato

B - Mire In accordo al regolamento di categoria

C - Bersaglio UIT da PL

D - Posizione In piedi

E - Distanza Mt 50

368-N°16 HIZADAI Individuale Categorie A e B - non a squadre

A - Arma: Originale:Fucile libero a miccia canna liscia, calciatura da guancia, calibro libero

Replica: moschetto a miccia, canna lisci, calciatura da guancia o spalla, calibro libero

B - Mire: Originali o repliche di mire originali

C - Bersaglio Militare di tipo francese per tiro a m 200

D - Posizione In ginocchio

E - Distanza Mt 50

369-SPECIALITA' A SQUADRE PER ARMI LUNGHE

n° 9 GUSTAF ADOLPH Squadra di 3 tiratori, regole della n° 1 Miquelet, solo A

n°10 PAULY Squadra di 3 tiratori, regole della n° 3 Miniè, solo A

n°11 VERSAILLES Aggregato della n° 9 + n° 10

n°17 AMAZONS Squadra di 3 tiratrici,i regole della n° 8 Walkyrie A e B

n°19 NAGASHINO Squadra di 3 tiratori, regole della n° 14 Tanegashima A e B

n°20 RIGBY Squadra di 3 tiratori, regole della n° 4 Withworth A e B

n°24 PFORZHEIM Squadra di 3 tiratori, regole della n° 15 Vetterli A e B

n°? LUCCA Squadra di 3 tiratori, regole della n°2 Maximilian solo B

370-SPECIALITA' PISTOLE

371-N° 5 COMINAZZO Individuale Categorie A e B - a squadre n° 25 Wogdon (mista A e B)

A - Arma Pistola libera a pietra focaia o a miccia o a ruota, canna liscia, calibro min. mm 11

B - Mire dell’epoca

C - Bersaglio UIT da PL

D - Posizione In piedi

E - Distanza Mt 25

372-N° 6 KUCHENREUTER Individuale A e B - a squadre n° 18 Boutet (solo A)

A - Arma Pistola libera monocolpo a percussione rigata calibro libero

B - Mire In stile del 1800

C - Bersaglio UIT da PL

D - Posizione In piedi

E - Distanza Mt 25

373-N° 7 COLT Individuale solo A - non a squadre

A - Arma Revolver libero a percussione originale

B - Mire Modello contemporaneo all'arma, permessa qualsiasi altezza di mirino ma il profilo deve essere quello originale

C - Bersaglio UIT da PL

D - Posizione In piedi

E - Distanza Mt 25

374-N°12 MARIETTE Individuale solo B - a squadre n° 13 Peterlongo (solo B)

A - Arma Revolver libero a percussione replica

B - Mire Di modello contemporaneo all'originale, è permessa qualsiasi altezza di mirino ma il profilo deve esse re quello originale

C - Bersaglio UIT per PL

D - Posizione In piedi

E - Distanza Mt 25

374 bis- N° ? TANZUTSU Individuale A e B

A – Arma Pistola a miccia

B - Mire Contemporanee

C – Bersaglio da PL

D - Posizione In piedi

E - Distanza Mt 25

375-SPECIALITA' A SQUADRE, PISTOLE

N°13 PETERLONGO Squadra di 3 tiratori della n° 12 Mariette

N°18 BOUTET Squadra di 3 tiratori della n° 6 Kuchenreuter, solo A

N°25 WOGDON Squadra di 3 tiratori della n° 5 Cominazzo, A e B

N° ? ADAMS Squadra di 3 tiratori nella n° 7 Colt solo A

376-SPECIALITA' SOLO NAZIONALI

377-N°40 GUARDIA NAZIONALE Individuale solo armi originali

A - Arma Fucile militare a percussione canna liscia calibro minimo mm 13,5

B - Mire Regolamentari del modello

C - Bersaglio UIT per PL

D - Posizione In piedi

E - Distanza Mt 50

F - Proiettile Palla sferica o palla Nessler

378-N°41 PENNSYLVANIA Individuale, armi originali e repliche assieme

A - Arma Carabina rigata a pietra focaia utilizzabile per la n° 2 Maximilian

B - Mire Contemporanee al modello dell'arma

C - Bersaglio UIT da PL

D - Posizione In piedi

E - Distanza Mt 50

379-N°42 LAMARMORA Individuale, armi militari a percussione originali e repliche assieme

A - Arma Fucile militare rigato a percussione utilizzabile per la n° 3 Miniè

B - Mire Regolamentari del modello

C - Bersaglio UIT per PL

D - Posizione In piedi

E - Distanza Mt 50

380-N°43 GARIBALDI Squadra di 4 tiratori della n° 40

400-REGOLAMENTO DI TIRO AL PIATTELLO

402-N°21 MANTON Individuale A e B

A - Arma Fucile libero a pietra focaia, di ogni calibro

Modalità: 50 piattelli da 3 piazzole in due riprese da 25 piattelli di 60', la seconda nel pomeriggio dello stesso giorno. Il 25° piattello verrà tirato dalla piazzola centrale

403-N°22 LORENZONI Individuale A e B

A - Arma Fucile libero a percussione, di ogni calibro

Modalità: 50 piattelli da 5 piazzole in due riprese da 25 piattelli di 60’, la seconda nel pomeriggio dello stesso giorno

404-N°23 HAWKER Squadra di 2 tiratori della n° 21 e 2 della n° 22, mista A e

410-REGOLE

411-PIAZZOLE:

1- La pedana di tiro dovrà essere al livello superiore della fossa di lancio

2- La pedana dovrà essere delimitata da un quadrato o cerchio di 70 cm. circa

3- Pietra focaia: 3 piazzole a 5 metri dal punto d'intersezione della traiettoria del piattello col livello del terreno, la prima angolata di 60° a sinistra del prolungamento posteriore della traiettoria e la terza angolata di 60° a destra dello stesso.

4- Percussione: 5 piazzole a 8 metri dal punto d'intersezione della traiettoria del piattello col livello del terreno, la prima angolata di 70° a sinistra, la seconda angolata di 35° a sinistra, la centrale sul prolungamento posteriore della traiettoria del piattello, la quarta angolata di 35° a destra e la quinta angolata di 70° a destra.

5- Tavole di caricamento, una per piazzola, devono essere qualche metro dietro le piazzole stesse.

6- Phono-pul: quando possibile il sistema di sgancio automatico phono-pull dovrà essere usato.

412-MACCHINA LANCIAPIATTELLI:

1- La posizione d'uscita del piattello dalla fossa deve essere segnalata chiaramente a livello del terreno in modo visibile da tutte le piazzole.

2- La macchina deve essere regolata in modo da lanciare in posizione centrale, ad una distanza di 60 metri, più o meno 5 metri; dal punto d'intersezione della traiettoria col terreno e a 10 metri da detto punto, il piattello deve trovarsi a 2 metri dal livello delle piazzole.

I malfunzionamenti della macchina saranno segnalati al Direttore diTiro che deciderà se cambiare macchina, proseguire o fermare la gara.

413-PIATTELLI: Debbono essere del tipo standard usato per il Piattello Fossa Olimpica.

414-SPETTATORI:

Devono stare ad almeno 3 metri dietro le tavole di caricamento.

Non devono parlare ai tiratori né aiutarli in alcun modo.

415-DIRETTORE DI TIRO ED ARBITRI:

Il Direttore di Tiro controlla lo svolgimento della gara, con l'aiuto di 3 Arbitri che si occupano del punteggio. Queste sono le sole persone autorizzate ad aiutare i tiratori in difficoltà.

Gli Arbitri segnalano il piattello mancato alzando un braccio o, meglio, una bandierina rossa. E’ consigliato l’ausilio di un segnale acustico tipo fischietto.

Il Direttore di Tiro osserva i segnali degli Arbitri e dalla loro maggioranza dichiara in modo chiaro e udibile da tutti il risultato del tiro.

416-REGOLE DI TIRO:

1- Ogni serie sarà di 25 piattelli da tirare in 60'.

2- Si spara un solo colpo per piattello; i fucili a 2 canne possono essere usati caricando una sola canna alla volta.

3- Senza causare penalità per ogni serie sono ammesse le seguenti cilecche:

3 cilecche per serie per le armi a pietra focaia

1 cilecca per serie per le armi a percussione

1 cilecca per ogni serie aggiuntiva di spareggio sia a pietra che a percussione

Per ogni cilecca consentita sarà lanciato un nuovo piattello dalla stessa piazzola.

Tutte le altre cilecche saranno conteggiate 0.

Se una cilecca è dovuta ad un difetto meccanico , diverso da problemi di innesco, sarà considerata cilecca ammessa extra.

4- Se il Tiratore spara prima del comando "pull,gli sarà contato 0.

5- Prima dell'inizio di ogni serie sarà lanciato un piattello di prova in piena vista di tutti i Tiratori di quella serie.

6- In caso di riparazione della macchina sarà lanciato un altro piattello di prova.

7- Se un piattello non viene lanciato immediatamente al comando "pull", il Tiratore può rifiutare di sparare, ma deve rendere chiara questa decisione alzando il fucile.

8- In ogni serie le piazzole di partenza saranno tirate a sorte tra i Tiratori. Dopo che i Tiratori avranno sparato il primo piattello nell'ordine di sorteggio, proseguiranno a sparare nell'ordine in cui verranno a trovarsi pronti a farlo.

9- Dopo ogni colpo i tiratori passeranno alla postazione successiva seguendo il senso antiorario

10-Il Tiratore deve avere l'autorizzazione del Direttore di Tiro prima di dare il "pull".

11- Il tiro procederà senza interruzione a meno che non sopravvengano difficoltà tecniche, ma il Direttore di Tiro può fermare il fuoco per forte pioggia o tempesta e riprendere da dove si era interrotto,appena possibile.

12- Se un Tiratore non è presente alla chiamata della sua serie, il Direttore di Tiro chiamerà il suo nome per 3 volte ad alta voce in un minuto, se non ci sarà risposta, il tiro procederà senza di lui ed al Tiratore sarà permesso di sparare solo se gli verrà trovato un posto in un'altra serie.

13- In caso di grave guasto meccanico dell'arma non prontamente riparabile, il Tiratore dovrà lasciare la propria serie e potrà completarla solo se gli sarà trovato posto in un turno successivo.

Se il fucile fosse riparato prima della fine del turno, il Tiratore potrà riprendere la sua serie, col permesso del Direttore di Tiro ma dovrà dare per persi tutti i piattelli che non riuscirà a sparare entro il limite di tempo del turno.

14- Dopo una cilecca, il fucile può essere scaricato anche sparando a terra dietro autorizzazione del Direttore di Tiro.

15-Normalmente il numero massimo di Tiratori per turno è fissato in 4 per la n° 21 Manton ed in 6 per la n° 22 Lorenzoni. Qualora fosse assolutamente necessario si potrà portare il numero rispettivamente a 6 per la n° 21 od a 8 per la n° 22; il tempo di gara sarà aumentato di 10' per ogni Tiratore in più rispetto ai limiti normali.

417-SPAREGGI:

1) -In caso di parità entro i primi 3 posti in classifica, i Tiratori a pari punti proseguiranno la loro gara passando da una piazzola all'altra fino al primo errore di uno di loro (spareggio all'americana). I tiri di spareggio saranno: -Pietra focaia: un piattello da ognuna delle tre pedane

-Luminello: un piattello da ognuna delle cinque pedane

Se entrambi i tiratori sbagliano il piattello, lo spareggio continua dalla pedana successiva.

2) - Le parità tra i punteggi per le gare a squadre saranno risolte con un "conto alla rovescia". La squadra vincente sarà quella che ha la serie più lunga di piattelli rotti analizzando dall’ultima serie, via via verso le precedenti. Es.: per prima la penultima serie, poi la terzultima serie, ecc...

418-ARMI:

1) -Fucili a pietra o a percussione, militari o civili, ad una o due canne lisce, calibro libero.

Non sono ammesse repliche con le canne strozzate.

2) - sono consentiti calcioli e guanciali di cuoio o altri materiali contemporanei, non di gomma. Ogni altra aggiunta al calcio è vietata.

3) - Si definisce Originale, qualsiasi fucile ad avancarica che sia in condizioni inalterate.Si definisce replica, una riproduzione di fabbricazione attuale di un'originale antica.

419-CARICHE:

1) -E' ammessa solo polvere nera di fabbricazione industriale.

2) - I pallini di piombo devono avere un diametro non superiore a 2,5 m/m (N°7,5)

3) -Le cariche non devono eccedere quelle definite dal Banco di Prova del calibro del fucile, con un max di grammi 6,2 (97,7 grains) di polvere nera e gr 35 (1,25 once) di pallini.

4) - Le cariche di polvere devono essere predeterminate in contenitori monodose.

5) - Fiaschini da innesco con meno di gr 16,2 (250 grains USA) di polvere sono permessi solo per innescare le armi a pietra.

6) - I pallini devono essere in contenitori monodose in quantità predeterminata.

7) - Il caricamento deve essere in accordo con i metodi ed i materiali d'epoca, sono vietate le borre di plastica.

420-REGOLE DI TIRO:

1) -Il caricamento deve essere effettuato esclusivamente agli appositi tavoli.

2) - Negli spostamenti di andata e ritorno tra i tavoli di caricamento e le piazzole di tiro, il fucile deve essere tenuto in posizione verticale con la bocca in alto.

3) -E'permesso innescare l'arma solo sulla piazzola di tiro e tenendo l'arma puntata al di là della macchina lanciapiattelli.

4) -Se possibile deve essere usato un distributore di capsule per le armi a percussione.

5) - I fucili devono essere armati a tutta monta solo sulla piazzola di tiro e quando si è pronti a sparare.

6) -E' vietata la bretella.

7) - La massima attenzione deve essere sempre osservata nel maneggio delle armi.

8) - Quando non si stanno usando i fucili devono essere lasciati nelle apposite rastrelliere e non devono essere toccati senza il permesso del proprietario.

9) - Il Tiratore può sparare solo al proprio turno e quando il piattello sia stato lanciato.

10) - Mirare o tirare al piattello di un altro concorrente è strettamente vietato.

11) - Il fucile può essere imbracciato o meno prima dell'ordine "pull".

12) - Il Tiratore deve restare entro i limiti della piazzola.

13) -Quando si spara devono essere portati occhiali di sicurezza e protezioni auricolari.

14) - Quando il Tiratore è pronto a sparare, col permesso del Direttore di Tiro, può dare l'ordina "pull", può anche dire "ready?", ma null'altro.

15) - Un piattello sarà giudicato rotto quando, dopo essere stato correttamente lanciato e dopo che gli si sia tirato secondo le regole, ne voli via almeno una parte visibile.

16) - Un piattello sarà giudicato mancato e contato 0 quando:

non sia stato rotto durante il volo,

il Tiratore non abbia potuto sparare perché il fucile era in sicura o in mezza monta, si sia dimenticato di caricarlo, di innescarlo, di armare il cane, si sia perso l'innesco, il Tiratore non abbia visto il piattello, sia avvenuta un'ulteriore cilecca oltre quelle ammesse,il Tiratore abbia toccato l'acciarino del fucile prima che il Direttore di Tiro abbia controllato il fucile dopo una cilecca o un mancato funzionamento.

17) - Un piattello verrà dichiarato "no bird" e ne sarà lanciato un altro per lo stesso tiratore, abbia egli sparato o meno, se:

il piattello si rompe nel lanciarlo,

il volo del piattello non sia rettilineo o sia irregolare o troppo lento,

due o più piattelli vengono lanciati contemporaneamente,

il piattello è di colore diverso,

il piattello viene lanciato prima del comando "pull",

il piattello non viene lanciato immediatamente al comando "pull"ed il Tiratore lo rifiuta alzando il fucile,

la cilecca o il difetto sia dovuto a rottura del fucile, del cane o dell'acciarino,

il Tiratore sia stato disturbato da una terza persona.

421-RECLAMI:

1) -Se il Tiratore, o il suo Capitano, non è d'accordo con una decisione del Direttore di Tiro, può immediatamente presentare reclamo alzando un braccio e gridando "protest". il Direttore di Tiro sospenderà il tiro, si consulterà con gli Arbitri e darà quindi la sua decisione definitiva; la protesta deve essere registrata nel rapporto di gara.

2) -Non sarà permesso recuperare un piattello per vedere se sia rotto o meno.

3) - Se un Tiratore, o il suo Capitano, non è d'accordo sul punteggio attribuito, deve presentare immediatamente reclamo al Direttore di Tiro che, consultatigli Arbitri, comunicherà una chiara e definitiva decisione.

4) - Un appello contro le decisioni del Direttore di Tiro può essere presentato al Comitato di Arbitraggio per iscritto. Tale appello non potrà riferirsi al fatto che un piattello fosse stato o meno rotto o che fosse difettoso, su questi argomenti la decisione del Direttore di Tiro è comunque definitiva.

5) - Se un Tiratore, o il suo Capitano o un Ufficiale di Gara, vede qualcosa di contrario al Regolamento, deve immediatamente farlo presente al Direttore di Tiro che prenderà immediatamente le misure necessarie e porre termine alla violazione del Regolamento. Se ciò non fosse possibile, un reclamo potrà essere presentato con la procedura di cui sopra.

422-PENALITA':

1) - Si dà per scontato che tutti i Tiratori conoscano il Regolamento e debbano perciò accettare tutte le penalità conseguenti alle violazioni del suddetto o a disubbidienze agli ordini del Direttore di Tiro.

2) -Se un Tiratore usa un'arma o munizionamento non permessi dal Regolamento, tutti i piattelli tirati con tale arma o munizioni verranno considerati mancati.

3) - Se la violazione risulterà deliberata, il Tiratore verrà squalificato.

4) - Se un Tiratore ne ostacola un altro col proprio atteggiamento, condotta o parole, verrà richiamato dal Direttore di Tiro, in caso di recidiva verrà penalizzato con uno o due zeri in accordo col Comitato di Arbitraggio.

5) -Se un Tiratore spara prima di aver raggiunto la piazzola di tiro, potrà essere squalificato per questa grave infrazione al Regolamento.

423- Per motivi di sicurezza le armi a pietra focaia e quelle a percussione non possono essere usate nella stessa serie.

500-NORME DI SICUREZZA

501-E' assolutamente proibito fumare sulle linee di tiro.

502-Durante le gare è vietato provare l'accensione con capsule o innesco o caricare le armi prima del segnale di Aprire il Fuoco. Le armi devono essere innescate solo dopo essere state puntate al bersaglio.

503-Tutte le armi devono essere private dell'innesco e poste in posizione di sicurezza durante le sospensioni temporanee del fuoco.

504-Tutte le armi devono essere scaricate al segnale di Fine Gara e prima di allontanarsi dalla linea di tiro.

505-E' vietato tenere polvere sfusa o in contenitori, in poligono; tutte le cariche devono essere confezionate in contenitori monodose.

I fiaschini d'innesco non devono contenere più di gr 16 di polvere.

Tenere le cariche e gli inneschi al riparo dal sole.

506-Le capsule sono molto sensibili, tenetele in scatole chiuse e portatene, sulle linee, solo la quantità necessaria in una scatola chiusa.

507- Il proiettile deve essere spinto bene contro la polvere, senza comprimerla, per evitare danni alle canne.

508-l'uso di occhiali di sicurezza, colorati o meno, è obbligatorio, sono ammessi gli occhiali da tiro.

509-Le protezioni auricolari sono obbligatorie per i Tiratori e gli Ufficiali di Gara.

510-Le Armi Originali devono essere in condizioni di sicuro impiego.

511-Le repliche devono essere di buona e sicura costruzione.

512-Non eccedere le normali tabelle di caricamento per la moderna Polvere Nera.

513-In caso di mancata accensione, l'arma deve essere mantenuta puntata al bersaglio per almeno 10", ogni operazione successiva deve essere compiuta tenendo la bocca rivolta al campo di tiro.

514-Se un malfunzionamento non può essere immediatamente risolto dal Tiratore stesso, questi deve informare il Direttore di Tiro prima di intraprendere qualsiasi ulteriore azione.

515-Nelle gare per armi a miccia o a pietra focaia, gli organizzatori devono assicurare ai tiratori protezione dalle scorie dei foconi con l’uso di paratie

516- Armi a miccia: -durante il caricamento la parte accesa della miccia dovrà essere tenuta in un contenitore di sicurezza

-al momento dello sparo la miccia dovrà essere saldamente vincolata all’arma in modo da non poter essere proiettata lontano da essa

517-Durante il tiro gli spettatori devono rimanere almeno tre metri dietro la linea di tiro e restare in silenzio. Solo il Commissario di tiro può parlare al concorrente durante lo svolgersi della gara.

518-Nel caso di errore di caricamento il tiratore, prima di scaricare l’arma, dovrà chiedere l’autorizzazione del Direttore di tiro.

519-Ogni tiratore è responsabile del corretto funzionamento della sua arma e della sua attrezzatura.

520-Potrà essere usata solo polvere nera di fabbricazione industriale. Non sono ammesse polveri alternative.

521-E' obbligatorio sigillare le camere del tamburo dei revolver, sopra i proiettili, con grasso.

600-REGOLAMENTO PER IL TIRO STORICO

601-ORIGINALI

Qualsiasi intervento o alterazione apportato ad un'originale che la spogli del suo valore storico o che modifichi il significato storico di testimonianza di tecniche costruttive d'epoca, provoca la squalifica dell'arma. In particolare sono strettamente vietati:

1-il barrel bedding comunque eseguito

2-la ritubatura della canna

3-l'allegerimento delle molle dell'acciarino mediante: limatura, snervamento, rinvenimento o qualsiasi altra tecnica

4-l'alleggerimento del peso di scatto mediante limatura o qualsiasi altra operazione che comporti asportazione di materiale o cambiamento di profilo di noce o leva di scatto

5-la sostituzione integrale di canna o acciarino

6-l'installazione di: diottre, pomi o altri accessori su singole armi che ne fossero originariamente sprovviste (se l'arma era originariamente dotata di tali accessori che sono stati successivamente persi, ne è permessa la sostituzione seguendo le regole per il restauro (art. 378).

N.B. Allo scopo di ridurre la corsa di scatto, è consentito unicamente applicare alla noce, in corrispondenza della tacca di scatto, una piastrina metallica rimovibile, senza alterare in alcun modo il profilo della noce stessa. Il peso di scatto minimo ammesso è comunque di Kg. 2.

A- ARMI LUNGHE MILITARI

Fucili d'ordinanza di ogni modello e calibro usati nelle Categorie "O" delle Specialità di Tiro Storico. Armi costruite secondo modelli d'ordinanza, non modificati, dotati di mire militari d'ordinanza ed in condizioni di normale impiego militare.

1) Gli scatti sensibilizzati (stecker) sono permessi se di normale dotazione militare per il modello (es. Federale 51).

2) Sono vietati: calcioli e guancioli aggiuntivi, la pulizia della canna tra un colpo e l'altro e l'uso dell'imbuto, anche corto, di caricamento.

3) Le canne non devono essere piegate per adattarle alla distanza di tiro.

4) E' vietato modificare il profilo e le misure degli organi di mira.

B- CARABINE LIBERE

Fucili e carabine di produzione civile o militare di ogni modello e calibro dotati di sistemi di mira d'epoca, non telescopici od ottici, usati nella Specialità Wimbledon "O". Diottre e mirini ad anello, anche se repliche di nuova costruzione, sono permessi se di tipo compatibile con il periodo e la zona geografica di produzione dell'arma.

C- PISTOLE E REVOLVER

Resta invariato quanto stabilito dal Regolamento per il Tiro Sportivo

602-REPLICHE

Sono ammesse solo le repliche che siano riproduzioni fedeli di specifiche armi originali esistenti e di cui sia dimostrata l'esistenza.

A- REPLICHE DI ARMI LUNGHE MILITARI

Fucili d'ordinanza usati nelle Categorie "R" delle Specialità di Tiro Storico.

1) Le repliche di fucili militari devono corrispondere alle originali specifiche militari ed avere approssimativamente le stesse tolleranze. Il passo di rigatura ed il numero delle righe devono essere gli stessi dell'originale mentre la profondità delle righe può essere diversa.

2) Gli organi di mira devono avere esattamente lo stesso profilo misure e collocazione degli originali.

3) Il peso di scatto delle armi, non dotate di scatto sensibilizzato, non deve essere inferiore a Kg. 2. Gli scatti sensibilizzati sono permessi solo se di normale dotazione militare per il modello (es. Federale 51).

4) Sono vietati: calcioli e guancioli aggiuntivi, la pulizia della canna tra un colpo e l'altro e l'uso dell'imbuto, anche corto, di caricamento.

5) Le canne non devono essere piegate per adattarle alla distanza di tiro.

B- REPLICHE DI CARABINE LIBERE

Repliche di fucili e carabine di produzione civile o militare di ogni modello e calibro dotati di sistemi di mira d'epoca, non telescopici od ottici, usati nella Specialità Wimbledon "R".

Diottre e mirini ad anello sono permessi se di tipo compatibile con il periodo e la zona geografica di produzione dell'arma originale replicata.

C- REPLICHE DI PISTOLE E REVOLVER

Resta invariato quanto stabilito dal Regolamento per il Tiro Sportivo.

603-MUNIZIONAMENTO E CARICAMENTO

1-E' ammesso solo l'uso di polvere nera di produzione industriale; è vietato l'uso di qualsiasi sostanza, materiale o prodotto che non fosse già noto ed utilizzato per il caricamento delle armi all'epoca di costruzione dell'arma originale.

2-Per motivi di sicurezza, durante le operazioni di caricamento delle armi a pietra focaia, il cane deve essere abbattuto, la martellina deve essere tenuta in posizione aperta ed il focone otturato con l'apposito spillone. Tali armi devono essere innescate solo dopo aver caricato la canna e tenendole con la bocca rivolta al campo di tiro.

3-In alternativa è consentito caricare l'arma tenendo il cane a mezza monta, a condizione che sulla martellina, chiusa, sia calzata un'idonea protezione di cuoio di sufficiente spessore; in questo caso è consentito innescare il bacinetto con la cartuccia prima di caricare la canna secondo la procedura d'epoca.

604-ARMI D'ORDINANZA

1-Il caricamento deve sempre essere eseguito secondo le originali procedure militari previste per il modello di arma usato (cartuccia di carta ecc.) e servendosi della bacchetta originale o di una replica fedele.

2-Quando la procedura originale prevede l'uso della fiaschetta, questa può essere usata per riempire un piccolo contenitore monodose che sarà a sua volta usato per caricare la canna.

3-La cartuccia deve essere strettamente di modello adottato per l'arma nel suo paese d'origine.

4-Il proiettile deve essere il più possibile simile a quello originale e deve comunque funzionare sul principio originale (Minié, compressione, stelo, ecc.).

5-La giberna ed, eventualmente, il gibernino portacapsule devono sempre essere usati in gara.

605-ARMI CIVILI

1-Il caricamento deve sempre essere eseguito secondo le procedure normalmente usate alla loro epoca; il proiettile deve essere del tipo originale dell'epoca.

2-Quando la procedura originale prevede l'uso della fiaschetta, questa può essere usata per riempire un piccolo contenitore monodose che sarà a sua volta usato per caricare la canna.

3- Il Direttore di Tiro preleverà a caso immediatamente prima della gara una cartuccia, o tutti gli elementi componenti una carica, che verrà posta in un contenitore sigillato e, la cui aderenza alle presenti norme, sarà controllata a fine gara dalla Giuria. Tale controllo è obbligatorio per tutti.

606-RIPARAZIONI

Ogni e qualunque restauro deve essere eseguito usando tecniche e materiali già conosciuti ed usati all'epoca e nella zona di costruzione dell'arma. E' ammesso l'uso di parti minori di repliche a condizione che abbiano esattamente lo stesso disegno dell'originale.

607-ABBIGLIAMENTO

Durante le gare di Tiro Storico è vietato indossare capi appositamente studiati per il Tiro come: giacca da tiro, scarpe da tiro, guanti o berretti da tiro ecc. Sono invece permessi gli occhiali da tiro e qualsiasi altra protesi finalizzata a ripristinare la perfetta efficienza visiva o sensoriale del tiratore.

608-UNIFORMI

L'uso di uniformi o costumi storici, durante il tiro, è fortemente raccomandato ma non obbligatorio. In caso di parità di punteggio, il tiratore in uniforme o costume storico sarà considerato vincente su quello che ne fosse privo.

609-SPECIALITA'

610-N°51 LEIPZIG Individuale Categoria A e B

Arma Fucile militare a pietra focaia canna liscia

Distanza Mt 50

Posizione In piedi "Offhand" (gomito sinistro lontano dal corpo)

Bersaglio CNDA TS 93

Colpi 13 in 30' classifica sui 10 migliori

611-N°52 ALMA ABOLITA

612-N°53 SEBASTOPOLI ABOLITA

613-N°54 GETTYSBURG Individuale Categoria A e B

Arma Fucile militare di qualsiasi calibro caricato a palla nuda o avvolta in pezzuola di stoffa o pelle

Distanza Mt 100

Posizione In piedi

Bersaglio CNDA TS 93

Colpi 13 in 30' classifica sui 10 migliori

614-N°55 NOCK ABOLITA

615-N°56 GASTINNE-RENETTE ABOLITA

616-N°57 CRIMEA ABOLITA

617-N°58 WIMBLEDON DIVENTATA DISCIPLINA MLAIC/CNDA COL NOME WITWORTH LONG RANGE (vedi capitolo Long Range)

618-N°59 PALESTRO ABOLITA

619-N°61 BORODINO': diventa AUSTERLITZ Squadra di 4 tiratori come per LEIPZIG 10 colpi

Arma come la Leipzig

Distanza Mt 50

Posizione In piedi

Tempo

Bersaglio come per LEIPZIG, un bersaglio per ciascun tiratore

Modalità: Fuoco a comando. Il Direttore di Tiro ordina "Lord!"(caricate!) quando tutti hanno caricato assumono la posizione di "pronti e il Direttore ordina "Aie!"(puntate!) ed entro 30" "Fire!"(Fuoco!), da questo ordine i tiratori hanno 10’ per far partire il colpo.

Le cilecche contano per zero. Spareggi decisi secondo le regole MLAIC

Per motivi di sicurezza, durante il caricamento, la martellina deve essere in posizione aperta ed il focone otturato con l'apposito spillone. Il bacinetto deve essere innescato dopo aver caricato.

620-N°62 SOLFERINO ABOLITA

621-N°63 MARENGO ABOLITA

622-N°64 INKERMANN Squadra di 4 tiratori come per Gettysburg

Modalità: come per Austerliz

700- REGOLAMENTO PER IL TIRO CON ARMI ANTICHE A CARTUCCIA METALLICA

701- CONSIDERAZIONI GENERALI.

1- Queste discipline sono state ammesse in via definitiva dall’Assemblea del 20 Gennaio 2001 con le regole che seguono.

2- Queste armi devono sparare alla distanza di 100 mt a terra. Dove tale distanza non sia disponibile, la stessa specialità potrà sparare a 50 mt in piedi ma in questo caso il risultato è valido solo ai fini della classifica della gara e non per il Titolo Italiano o i Records.

3- Le armi più corte del fucile (moschetti e carabine) non devono comportare differenti distanze di tiro in quanto non ci sono grandi differenze di prestazioni fra le diverse tipologie.

702- PRINCIPI GENERALI.

1- Si considerano le armi il cui modello è anteriore al 1880. Sono ammesse le armi del modello considerato anche se costruite dopo l’anno in oggetto a condizione che ne abbiano le stesse caratteristiche.

2- La cartuccia deve essere metallica caricata a polvere nera. La palla deve essere in piombo, anche se in lega. E’ vietato ogni tipo di blindatura e gas check. E’ ammessa la palla incartata. Può essere ammessa anche la cartuccia di carta retrocarica col vincolo temporale massimo del 1885.

3- Se richiesto, una cartuccia deve essere consegnata per l’eventuale controllo ma il bossolo deve essere reso non danneggiato.

4- La munizione deve essere del tipo in uso all’epoca e nei calibri per i quali l’arma è stata camerata. In nessun caso è ammesso il cal.22 e le armi per il tiro da sala a cartuccia Flobert. La cartuccia deve tassativamente contenere polvere nera. E’ ammessa l’aggiunta di un inerte, tipo farina di polenta o semolino, per ottenere il riempimento del bossolo.

5- Nelle armi a percussione anulare è ammessa la trasformazione a percussione centrale purchè sia possibile farlo senza danneggiare l’arma irreversibilmente.

6- Come da Regolamento MLAIC/CNDA, è ammesso sostituire gli organi di mira per adattarli alla distanza di tiro attuale purchè ciò sia possibile senza alterare irreversibilmente l’arma e i nuovo organi di mira siano della stessa foggia di quelli originali.

7- E’ ammesso l’uso di una bretella di trasporto per tenere più saldamente l’arma come nelle discipline Miniè e Withworth, purchè in pelle o materiale del tipo in uso all’epoca. E’ vietata la plastica e il sintetico.

8- Le armi a ripetizione devono essere usate caricando almeno 5 colpi alla volta (o meno, secondo la capienza del serbatoio) e facendo uso del meccanismo di ripetizione.

9- La gara viene disputata su 15 colpi tutti validi in 30’ su bersaglio tipo PL internazionale.

10- Sono ammessi strumenti ottici solo per il controllo dei colpi nel bersaglio. Sono obbligatori gli occhiali protettivi o da vista.

11- Il Tiratore ha la responsabilità di produrre la documentazione per l’ammissibilità di un’arma o cartuccia dubbia. L’Associazione Organizzatrice può tuttavia agevolarlo mettendo a disposizione i testi di cui dispone che trattano l’argomento.

703- N°70 CARCANO

A- Arma:Fucile militare con scatto semplice non sensibilizzato. Divieto di stecker e simili

B- Mire: Militari, tacca e mirino con alzo anche regolabile. Divieto di diottra o simili

C- Bersaglio: da PL internazionale a 50 mt

D- Distanza: 100 metri - ammissibile ma non valida per la finale 50 mt

E- Posizione: Prona se a 100 mt, in piedi se a 50 mt

Categoria unica, originali e repliche

704- N°71 SHARPSHOOTER

A- Arma: Fucili liberi con scatto sensibilizzato non qualificabili per il N°70

B- Mire: Libere purchè del tipo d’epoca

C- Bersaglio: da PL internazionale a 50 mt

D- Distanza: 100 mt - ammissibile ma non valida per la finale 50 mt

E- Posizione: Prona se a 100 mt, in piedi se a 50 mt

Categoria unica, originali e repliche. Vengono incluse in questa disciplina tutte quelle armi militari di cui al N°70 in cui gli organi di mira sono stati sostituiti con la diottra o altro e lo scatto è stato sensibilizzato con o senza stecker e per questo non possono essere ammesse in tale disciplina.

705- N°72 HENRY ABOLITA. Le armi di questa categoria verranno ammesse alla Carcano o alla Sharpshooter secondo le loro caratteristiche ivi descritte.

706- N°73 SMITH & WESSON

A- Arma: Revolver e pistole del calibro in cui vennero camerate in origine, militari e civili

B- Mire: originali o comunque compatibili con la tipologia del’arma

C- Bersaglio: da PL internazionale a 50 mt

D- Distanza: 25 mt

Categoria unica, originali e repliche

800- NORME PER L'ORGANIZZAZIONE DELLE GARE NAZIONALI

801- PREMESSA

L'osservanza delle norme seguenti è obbligatoria per tutte le Gare Nazionali di Tiro ad Avancarica, siano esse valide o meno per il Campionato Nazionale degli Archibugieri. Ne è raccomandata l'osservanza anche per le Gare Intersocietarie e locali.

802- ORGANIZZAZIONE

1)-L’Associazione che intende organizzare una o più gare, ne deve dare comunicazione al Consiglio Direttivo che ne delibera l’approvazione e ne stabilisce la data d’accordo con l’Associazione. Nel caso la stessa data venga richiesta da due o più Associazioni la decisione spetta inappellabilmente al Consiglio Direttivo. Lo stesso ne cura l’inserimento nel Calendario Nazionale per l’anno in corso.

2)-L’Associazione che, richiesta dal Consiglio, rifiuta senza giustificato motivo di organizzare una gara potrà essere in futuro esclusa dall’organizzarne altre, a discrezione del Consiglio Direttivo.

3)-Le Gare di Tiro ad Avancarica ad estensione nazionale saranno indette dalla Sezione TSN presso il cui poligono avranno luogo ed organizzate dall'Associazione di volta in volta incaricata dalla C.N.D.A., con la collaborazione o il supporto della Sezione TSN ospitante. Tale Associazione è nel prosieguo definita Associazione Organizzatrice.

4)-Per detta collaborazione o supporto l'Associazione organizzatrice riconoscerà alla Sezione TSN una percentuale sull'incasso della gara, al netto dei costi e della quota C.N.D.A. da stabilire di volta in volta di comune accordo tra l'Associazione organizzatrice e la Sezione TSN ospitante.

5)-Salvo diversi accordi, le spese per l'organizzazione, premiazioni incluse, sono a carico dell'Associazione organizzatrice.

6)-L'Associazione organizzatrice sarà, in ogni caso, l'unico referente e responsabile nei confronti della C.N.D.A. per tutta l'organizzazione della Gara e per l'integrale osservanza delle presenti norme e del Regolamento di Tiro.

7)-In caso di infrazioni alle suddette norme ed al Regolamento di Tiro che inficino la validità della Gara, il Consiglio della C.N.D.A. potrà invalidarla in toto o limitatamente ad alcune Specialità e Categorie, e dichiararne nulli i risultati.

803- BANDO DI GARA

1)-Il Bando di Gara dovrà essere inviato dalla Associazione organizzatrice a tutte le altre Associazioni aderenti ed alla C.N.D.A. almeno un mese prima della data prevista per lo svolgimento della Gara; il bando dovrà altresì essere trasmesso per conoscenza, all'U.I.T.S. a cura della Sezione TSN presso cui si svolgerà la gara.

2)-Il Bando di Gara deve contenere l'indicazione dell'orario d'inizio dei turni di tiro e delle Specialità e Categorie in competizione ed il numero di linee di tiro disponibili alle varie distanze.

Nelle Gare C.N.D.A. non potrà essere esclusa, salvo previa autorizzazione dell'esecutivo della CNDA, nessuna Specialità o Categoria prevista dal Regolamento CNDA per la quale il poligono disponga di linee idonee.

804- QUOTA D’ ISCRIZIONE

La quota di iscrizione alle Gare C.N.D.A. è fissata annualmente dall'Assemblea della C.N.D.A., la quota di iscrizione alle altre Gare, sia nazionali che ad estensione limitata, sarà fissata dall'Associazione organizzatrice.

La quota C.N.D.A. sulla quota di iscrizione alla Gara è dovuta per tutte quelle gare che stabilisce l'Assemblea della C.N.D.A.

805- SERVIZIO ISCRIZIONI

1)-Il servizio iscrizioni deve essere predisposto dall'Associazione organizzatrice.

2)-Gli Archibugieri potranno inviare alla Associazione organizzatrice, direttamente o tramite la propria Associazione, le iscrizioni con l'indicazione dei turni di tiro desiderati. Le iscrizioni devono essere inviate per Posta o Fax e devono pervenire alla Associazione organizzatrice almeno 10 giorni prima della gara.

3)-L'Associazione organizzatrice può rifiutare di ricevere iscrizioni per telefono.

4)-Le iscrizioni vengono accettate per posta o fax e vengono confermate con l’intesa che il Responsabile della Società di appartenenza del tiratore si rende garante per il versamento delle quote relative ai turni richiesti.

5)-L'assegnazione dei turni e delle linee di tiro avverrà ad insindacabile giudizio dell'Associazione organizzatrice sino al completamento del Planning di gara. In caso d'insufficiente capacità del poligono, il Servizio Iscrizioni potrà accettare un massimo di 4 iscrizioni da ciascun tiratore, eventuali ulteriori iscrizioni saranno accettate con riserva e soddisfatte solo se vi saranno linee e turni di tiro sufficienti.

6)- Qualora il Tiratore non si presentasse al Servizio Iscrizioni almeno 30' prima dell'inizio del turno assegnatogli, questo potrà essere assegnato ad altro Tiratore ed al ritardatario verrà assegnato un altro turno solo se disponibile.

7)- E' facoltà dell'Associazione organizzatrice di accettare anche le iscrizioni sul campo nel giorno di gara a condizione che siano comunque garantite le iscrizioni inviate per iscritto in precedenza.

8)- I Tiratori devono presentarsi al Servizio iscrizioni con la scheda iscrizione gare CNDA 001 debitamente compilata in tutta la sua parte superiore riguardante i dati personali ed i dati dell'arma. Non saranno accettate schede di diverso formato, con diversa disposizione dei dati, illeggibili, incomplete o errate. Il tiratore che si firma sulla scheda di gara per una Società diversa da quella risultante dal tesseramento per l’anno in corso verrà attribuito d’ufficio a questa. Potrà cambiare Società alla fine dell’anno agonistico. Il cambio di Associazione dovrà risultare dall’elenco fornito dalle Società Interessate.

9)-L'Associazione organizzatrice ha facoltà di decidere se organizzare turni suppletivi nella giornata di sabato, in tali turni hanno la precedenza i membri dello staff organizzativo di gara.

10)-Il Servizio Iscrizioni deve controllare l'iscrizione alla U.I.T.S. dei Tiratori anche chiedendo l'esibizione della tessera federale o della ricevuta provvisoria. Sulla scheda d’iscrizione deve essere apposto il N° di tessera CNDA nello spazio riservato finora al N° UITS.

806- CONTROLLO ARMI

1)- Il controllo armi è regolato dagli artt. 260/269 del presente Regolamento

2)-il controllo viene effettuato prima della gara; vengono fermate e scartate prima della gara solo quelle armi che vengono giudicate palesemente NON SICURE,

3)-per la sicurezza dello scatto: con l'arma in posizione verticale, si applicherà un peso di Kg. 4(quattro) sul grilletto, con il cane in monta di sicura e il cane non dovrà scattare, con l'arma in posizione verticale, si applicherà un peso di Kg. 0,5 (zero virgola cinque) sul dorso del cane nella posizione di sparo,e, sotto la sollecitazione del peso, il cane non dovrà scattare

4)- Nelle armi che in origine non prevedevano monta di sicura, il controllo di cui al punto 3)- non viene effettuato

5)-In mancanza dei suddetti pesi, non si procede con pressioni manuali che hanno dato luogo a spiacevoli inconvenienti, ma ci si attrezza

6)-il controllo segnala al tiratore l’irregolarità riscontrata: se riguarda la sicurezza, l’arma non potrà venire ammessa alla gara. Se riguarda altri problemi, il tiratore potrà disputare la gara con riserva di squalifica; l’irregolarità riscontrata viene annotata sulla scheda.

7)--al termine delle gare, il Direttore di Gara ed eventualmente il Responsabile Sportivo controllano l'arma in questione e, nel caso l'irregolarità non sia accettabile, procedono alla squalifica del tiratore. Questi ha la facoltà di ricorrere alla Commissione di Arbitraggio: se il ricorso è accolto, la gara è tenuta valida, diversamente la squalifica resta confermata.

8)-in caso di recidiva il tiratore potrà essere squalificato per la durata stabilita dal Consiglio Direttivo in veste di Commissione di Disciplina

807-UFFICIALI DI GARA

1)-Il Direttore di Gara, oltre a quanto disposto dagli artt. 257/302, non ha, salve le infrazioni alle norme di sicurezza, potere di sanzioni disciplinari, egli segnalerà tutte le infrazioni al Regolamento di Tiro e all'etica sportiva alla Commissione di Arbitraggio per i provvedimenti del caso.

2)-Il Direttore di Gara è nominato dall'Associazione organizzatrice e può appartenere anche ad altra Associazione.

3)-Il Direttore di Tiro, oltre a quanto disposto dall’art.302, ha il dovere d'intervenire immediatamente con tutti i passi necessari, ivi compresi la sospensione della gara o l'allontanamento del Tiratore, in caso di infrazioni alle norme di sicurezza; inoltre segnalerà l'accaduto al Direttore di Gara.

4)-I Direttori di Tiro dovranno essere forniti dalla Sezione TSN ed essere regolarmente abilitati dalla Prefettura competente, devono altresì avere una completa conoscenza del Regolamento di Tiro M.L.A.I.C./C.N.D.A. e delle presenti norme. A tal fine si raccomanda alle Associazioni aderenti di prendere gli opportuni contatti con le Sezioni TSN presso cui abitualmente operano al fine di far nominare Direttori di Tiro propri soci adeguatamente preparati a tal compito. Si ricorda che l’Associazione Organizzatrice è tenuta a disporre di una copia del presente Regolamento nel Poligono dove si disputa la gara.

Nel caso di Poligoni con più impianti separati (tettoie), è richiesta la presenza di un Direttore di Tiro in ciascun impianto.

NEL POLIGONO DEVE ESSERE ESPOSTO IN LUOGO BEN VISIBILE UN CARTELLO CON BENE EVIDENZIATI I NOMI DEL DIRETTORE DI GARA, DEI DIRETTORI DI TIRO E DELLA GIURIA.

808-COMMISSIONE DI ARBITRAGGIO

La Commissione di Arbitraggio, oltre a quanto disposto dall'art.252 e 253 (viene sostituito il membro quando la controversia riguarda un concorrente della sua stessa compagnia oppure una gara nella quale lo stesso è concorrente), può comminare al Tiratore la squalifica per la gara in oggetto in caso di comportamento gravemente irregolare.

In caso di recidiva o di fatti di particolare gravità, la Commissione può deferire il Tiratore al Consiglio Direttivo CNDA, nella veste di Commissione di Disciplina, per le eventuali sanzioni che possono andare dalla sospensione per un anno alla squalifica a vita.

E’ compito dell’Associazione Organizzatrice verificare che nei giorni di gara siano presenti tre membri della Commissione di Arbitraggio, che costituiranno la Giuria di gara. Qualora manchino in tutto o in parte, la Direzione di Gara comporrà una Giuria scelta fra i Tiratori più esperti presenti, che ne esplicherà le funzioni. I membri della Giuria devono appartenere a diverse Associazioni e vanno sostituiti qualora si presentino le condizioni di cui agli artt.252/253 del Regolamento di Tiro. Se sono presenti il Presidente o Membri del Direttivo, questi vanno interpellati per la scelta della Giuria e il loro parere è vincolante.

809-CONTROLLO BERSAGLI

1-Si invitano le Associazioni organizzatrici a tenere a disposizione calibratoi adatti o le apposite mascherine trasparenti.

2-Nel locale dove avviene il controllo dei bersagli sono ammessi solo gli addetti al controllo, il Direttore di Gara, i Direttori di tiro e i Capitani o Responsabili di Squadra solo nel caso di reclami o richieste di verifica bersagli. I tiratori sono tassativamente esclusi. L’Associazione Organizzatrice deve apporre un cartello che specifica questo divieto.

3-Qualora un tiratore constati che gli è stato attribuito un punteggio diverso da quello a lui risultante, potrà richiedere un controllo al proprio Capitano o Responsabile di Squadra. Questi effettuerà la verifica assieme ad uno dei responsabili del controllo. Qualora ci sia disaccordo sul risultato, il Capitano o responsabile di Squadra presenterà un reclamo scritto versando una cauzione di £.20.000.= che verrà resa solo nel caso il reclamo sia accolto. Il bersaglio contestato verrà controllato dalla Commissione di Arbitraggio o dalla Giuria di cui al precedente N°808. Questo giudizio è definitivo ed inappellabile. La verifica va richiesta e il reclamo va sporto entro un’ora dalla pubblicazione del risultato. Qualora l’Associazione Organizzatrice non abbia curato la pubblicazione periodica dei risultati, tale termine decorre dalla pubblicazione della classifica finale.

4-L’Associazione Organizzatrice è tenuta a pubblicare per iscritto i risultati parziali almeno 3 volte durante la gara.

5-L’Associazione Organizzatrice è tenuta ad inviare al più presto la classifica finale al Presidente, al Segretario, al Responsabile Sportivo e a tutte le Associazioni aderenti incluse quelle che non hanno partecipato alla gara. La classifica deve essere obbligatoriamente compilata sul modello excell fornito dalla Segreteria.

810-BERSAGLI

1-Dovranno essere di carta di adeguato peso e resistenza, si raccomanda l'uso di bersagli in cartoncino e, quando possibile, dei doppi bersagli.

2-Nel caso non siano disponibili bersagli in cartocino ma solo in carta, si dovrà porre dietro il bersaglio un supporto rigido come legno compensato o cartone da imballaggio o simili.

811-CAMPIONATO NAZIONALE

1-La formula per il Campionato di Tiro Sportivo si articola in due fasi: di Qualificazione e Finale. Al termine della fase di qualificazione, costituita dalle gare C.N.D.A. di calendario, si stilerà, per ogni Specialità e Categoria, una classifica dei Tiratori sulla base stabilita ogni anno dall’Assemblea.

2-Avranno accesso alla fase Finale, costituita dalla sola Gara Finale stabilita sempre in calendario, i primi 8 Tiratori risultanti dalla media dei risultati migliori. I Tiratori eccedenti l’ottavo, ma con uguale media di questi, saranno parimenti ammessi. Il numero delle gare valide per l’ammissione alla finale e il numero dei risultati sui quali calcolare la media viene stabilito dall’Assemblea come prescritto dallo Statuto.

3-Il Vincitore della Gara Finale sarà proclamato Campione Nazionale indipendentemente dalla sua media di ammissione alla Finale.

4- I turni di tiro della Finale vengono assegnati dall’Organizzazione o dal Responsabile sportivo e non possono essere cambiati per nessun motivo (Assemblea del 25/1/2003)

812-PREMIAZIONI GARE C.N.D.A.

A cura, spese e a discrezione dell’Associazione Organizzatrice: i premi devono tuttavia essere decorosi.

813-PREMIAZIONI GARA FINALE

Premio specifico ai Campioni Nazionali per Specialità e Categoria.

Medaglia di partecipazione a tutti i Tiratori ammessi alla Finale.

900- NORME PER LA RAPPRESENTATIVA NAZIONALE CNDA.

901- FORMAZIONE DELLA RAPPRESENTATIVA NAZIONALE.

1- Il Consiglio Direttivo CNDA convoca i Tiratori sulla base delle medie migliori rapportate al Record Mondiale di categoria sentito il parere del Capitano della Squadra e del Responsabile Sportivo.

2- Ai Tiratori convocati spetta un rimborso spese commisurato alle disponibilità di bilancio.

3-Possono essere ammessi alla Rappresentativa Nazionale i Tiratori, non compresi nel precedente articolo, che ne facciano richiesta e che abbiano una media giudicata accettabile secondo quanto disposto al capo1.

4- Il Consiglio Direttivo ha la facoltà di rifiutare l’ammissione alla Rappresentativa Nazionale a quei Tiratori giudicati non idonei o poco affidabili.

5- Il Tiratore convocato che, senza giustificato motivo, rifiuti di partecipare potrà incorrere in provvedimenti disciplinari inclusa l’esclusione temporanea o definitiva dalla Rappresentativa Nazionale.

6- Per il solo fatto di essere ammesso a far parte della Rappresentativa Nazionale ogni Tiratore deve attenersi strettamente alle disposizioni del Direttivo e del capitano della Squadra. Qualsiasi atto di indisciplina o di assenteismo alle riunioni di squadra potrà comportare l’esclusione dalla stessa oltre ad eventuali provvedimenti disciplinari.

7- Le disposizioni relative alle logistiche ed alle prestazioni sportive vengono impartite esclusivamente dal Capitano della Squadra, il quale assegnerà i turni di tiro per gli allenamenti, comunicherà gli orari per il controllo armi ed accoglierà eventuali richieste di verifica dei bersagli o di ricorso per presentarle al Comitato Organizzatore o alla Commissione Arbitrale.

902- NORME PER L’ABBIGLIAMENTO.

1- La divisa ufficiale della Rappresentativa Nazionale è: giacca verde - pantaloni grigi - camicia bianca - cravatta CNDA - scarpe nere. Dovrà essere indossata da tutti i membri della Rappresentativa durante le cerimonie di apertura e chiusura della manifestazione sportiva o quando venga comunque prescritto. Sulla divisa ufficiale non è ammesso nessun distintivo di Associazione eccetto quello della CNDA uguale per tutti.

2- Durante tutto lo svolgimento dell’evento sportivo i Tiratori indosseranno la tuta ufficiale che sarà loro consegnata completa di berretto e T-shirt. Anche da questa tuta dovranno essere tassativamente esclusi distintivi o patches di Associazione eccetto quelli della CNDA e degli eventuali sponsor.

3- I Tiratori che andranno a podio dovranno indossare la divisa di cui al punto 1 o la tuta di cui al punto 2 secondo quanto verrà comunicato dal Capitano della Squadra.

4- E’ ammesso un abbigliamento informale durante la prestazioni di tiro.

5- Dalla tuta non deve essere rimosso nè coperto o nascosto, anche parzialmente, alcun logo degli eventuali sponsor. Non è ammesso altresì indossare altri indumenti o copricapo con pubblicità diverse dal logo degli sponsor.

6- I Tiratori che si faranno riprendere in foto o filmati che potranno essere resi pubblici, dovranno ugualmente rispettare le norme di cui ai punti precedenti per ciò che concerne l’abbigliamento.

7- La mancata osservanza delle presenti norme sull’abbigliamento può comportare l’esclusione dalle competizioni o altri provvedimenti disciplinari decisi dal Consiglio Direttivo CNDA. Può comportare altresì responsabilità civili qualora causassero le stesse alla CNDA da parte degli eventuali sponsor.