FOTOGRAFIA

ATTREZZATURA PER FOTOGRAFARE ANIMALI

Roberto Marcon


Gli articoli recentemente pubblicati sulle volpi e sui cavalieri d’italia hanno suscitato parecchio interesse. Ho infatti ricevuto numerose mail dove mi si chiedeva che tipo di attrezzatura avessi usato. Da qui lo spunto per aprire delle schede dedicate alla fotografia.



Iniziamo dunque illustrando il tipo attrezzatura più idonea per fotografare gli animali.

Il primo passo da fare è l’acquisto di una reflex digitale, perché, oltre ad offrire la possibilità di cambiare l’obiettivo, cosa che le fotocamere compatte non hanno, implementano funzioni evolute, che sono basilari per la buona riuscita della foto.

Quale marca scegliere?. Tutte le marche sono buone, ed offrono per modelli di costo medio – basso (400 – 500 euro) più o meno le stesse prestazioni.

Ma andiamo con ordine. Quali queste principali funzioni?

L’Autofocus: a dispetto delle fotocamere compatte, l’autofocus delle reflex è molto veloce e reattivo, inoltre essendo distribuito in molti punti riesce più facilmente a agganciare il soggetto.

Gli Scatti in sequenza continua: La possibilità di scattare 2,5 o 3 fotogrammi al secondo permette di catturare una sequenza interessante o uno scatto nell’ambito di un avvenimento molto rapido.

Iso: Nelle fotocamere compatte scattare oltre 200 iso porta già ad un decadimento dell’immagine. Nelle reflex entry level ci si può spingere a 800 iso con una qualità d’immagine ancora molto buona.

Bisogna però sapere, che se si sceglie marche meno conosciute, la possibilità di poter acquistare un ottica non originale è fortemente compromessa.



Mi spiego meglio: all’acquisto della reflex ci verrà sicuramente data un ottica adatta a vari usi. Di solito si tratta di zoom con escursione focali che vanno dai 18-55 ai 18-105. Sono obiettivi adatti a fotografare disparati soggetti, dalla fotografia di paesaggio al ritratto. Insomma un ottimo obiettivo tuttofare.

Se però vogliamo fotografare animali che non siano il cane o il gatto di casa o quelli in un parco pubblico, ci dobbiamo rivolgere a focali diverse.

Gli animali nel loro ambiente sono molto elusivi e sospettosi, ne va della loro sopravvivenza. Alcuni si lasciano avvicinare, ma la maggior parte si tengono ad una “distanza di fuga” dettata dalla loro esperienza. Quindi per poterli avvicinare bisogna avere obiettivi che avvicinino i soggetti: i teleobiettivi(*).

Gli obiettivi originali hanno costi elevati e di solito, all’inizio, ci si rivolge a costruttori di ottiche universali che hanno in catalogo diverse proposte a costi inferiori. E qui ritorno al discorso fatto poche righe sopra: l’avere una reflex di una marca nota offre la possibilità di avere un ampia scelta a prezzi inferiori.

Le focali più indicate vanno dai 300 ai 400 mm, per il costo la trasportabilità e qualità.

I 300 mm sono indicati per la fauna i 400mm per gli uccelli. Attualmente i costruttori si sono indirizzati sugli zoom. A scapito di una qualità un po’ inferiore offrono una versatilità migliore.

Un ultima ma importante annotazione. Non è conveniente ,se non con ottiche professionali, anteporre moltiplicatori o duplicatori di focale. La qualità dell’immagine ne risentirà parecchio.

Allego infine delle tabelle che non hanno la presunzione di indicare il prodotto migliore, ma possono servire come idea e metro di paragone.

(*)Teoricamente parlando, i teleobiettivi sono focali che superano i 60 mm. Da 50 a 55mm si dicono “Normali” perché hanno un angolo di campo di circa 45°,quasi pari a quello dell’occhio umano. Sotto i 50mm si definiscono grandangolari.

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(30 Aprile 2012)
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