CAPRAIA

di Roberto Marcon (www.robertomarcon.com)

La mulattiera s’inerpica decisa, inoltrandosi sempre più all’interno della macchie di vegetazione mediterranea che sorgono ai lati, a volte talmente folte e alte, da formare vere e proprie gallerie di vegetazione. Avanzo immerso in quest’angolo di natura allo stato puro in cui, il rumore dei miei passi piano piano entra in armonia con quello che mi circonda. Scopro l’essenza del camminare in luoghi in cui il ritmo del tempo è semplicemente cadenzato dal mio respiro, dai miei passi, dal fermarsi e osservare.



Avanzo respirando i profumi delle centinaia di fioriture, del terreno ancora umido, della macchia mediterranea che il vento diffonde come brezza, i sensi la percepiscono come parte del luogo, del paesaggio.. la sento apparire e scomparire come i bei ricordi della vita. Un profumo a volte inebriante come gli scorci di paesaggio, sempre diversi, che si rivelano lungo il sentiero.

La vegetazione si è letteralmente risvegliata in quest’ultimi giorni di Maggio. Il sole ha finalmente deciso di apparire dopo un lungo periodo di tempo molto variabile e l’isola di Capraia si svela in tutta la sua bellezza. Di origine vulcanica, fa parte del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Le aree protette coinvolgono sia la parte terrestre dell’isola che quella sottomarina. Pur essendo un’isola non particolarmente estesa raccoglie notevoli ricchezze naturali sia vegetali che animali. Un piccolo paradiso ancora realmente selvaggio a pochi chilometri dalla costa.



In questo periodo la macchia mediterranea è un tripudio di colori e di odori. La mulattiera che sto percorrendo fa parte di un anello di sentieri che permette di vedere alcuni dei punti più caratteristici dell’isola.



E’ ormai metà pomeriggio quando arrivo alla sella dell’Acciattore. Il paesaggio si distacca dalla macchia vista finora, con un pianoro di erba bassa e rocce di origine lavica. Lo sciabordio del mare è ben udibile, e arrampicandomi per pochi metri su di uno spuntone, riesco a vedere le scogliere coperte di vegetazione andar giù a perdifiato verso il mare. In volo i numerosi gabbiani reali sembrano giocare con il vento, il loro richiamo si ripercuote a lungo sulle rocce, incessante e ripetitivo. Capita però che questo idillio sia interrotto da una picchiata improvvisa di un falco pellegrino o il passaggio di un corvo imperiale, entrambi alla ricerca di qualche preda.



Lascio a malincuore questa parte dell’Isola riprendendo il sentiero che mi dovrebbe condurre al porto, e lungo il cammino non posso non pensare alla varietà morfologica di queste coste. Proprio ieri ne parlavo in barca con Fabio, che da marzo a fine ottobre organizza dei tour con la sua imbarcazione attorno al perimetro dell’isola. Al pari dell’entroterra la costa rivela piccoli gioielli che al viaggiatore vengono svelati a poco a poco. Vi sono piccole spiaggette, rocce a picco sul mare, rigagnoli d’acqua dolce che finiscono in piccole cascatelle direttamente nel mare, grotte ( si dice che anni addietro vivesse in una di queste, la foca monaca ), e rocce che assumono con la luce del sole delle tonalità di colore bellissime (la Cala Rossa).



La luce del tardo pomeriggio illumina il sentiero che passa a fianco dell’unico specchio d’acqua dolce naturale dell’isola (e dell’arcipelago toscano) e prosegue con l’ennesima salita verso un altro interessante punto panoramico. Ora le ultime luci del giorno illuminano vallate e scogliere, e con il passar del tempo la luce sembra quasi il pennello di un pittore tanto è il suo contributo nel cambiare le forme e i colori. Chiudo gli occhi e lascio andar via i pensieri e la stanchezza.



Capraia può essere tutto questo e molto di più. Dipende solo da come si vuole viverla.



L’isola si rivolge ad un turismo non invadente e assordante. L’unica strada asfaltata è quella che dal porto conduce al paese di Capraia. Il resto delle strade sono sentieri e mulattiere (in parte costruiti dai detenuti della ex Colonia penale chiusa nel 1986) che tramite vari percorsi permettono di vedere i luoghi più interessanti. Non è necessario camminare molto per raggiungere luoghi veramente suggestivi. La punta Bellavista, per esempio, è uno di questi: una stupenda terrazza naturale con un panorama mozzafiato a pochi minuti dal paese.

(31 Ottobre 2011)
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