- Da IL SECOLO XIX di Genova del 16 marzo 2002 -
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Pag. 17 - LETTERA A BIASOTTI
Le rassicurazioni del ministro
Lunardi: "Già pronti tutti i finanziamenti per il terzo valico"
Lunardi
Genova. "I soldi per il terzo valico ci sono. L'asse ferroviario Ventimiglia - Genova - Novara - Milano - Sempione è tra gli interventi strategici di preminente interesse nazionale. Per quest'opera sono previsti 4.379 milioni di euro (oltre ottomila miliardi e mezzo di lire). Nel prossimo triennio, è prevista un'attivazione della spesa di 246 milioni di euro (circa cinquecento miliardi di lire).
Soldi pubblici, ma non dell'Unione europea, bensì dello Stato italiano.
Quindi, gli eventuali contributi comunitari andranno ad aggiungersi a questa somma".
Per dare un taglio alle polemiche di questi giorni, seguite alla firma dell'accordo programma tra Governo e Regione, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Lunardi, giovedì scorso ha scritto al presidente della Regione Sandro Biasotti.
Una lettera breve, con lo scopo di sciogliere tutti i dubbi sul fatto che il terzo valico si farà.
E che non possono esserci dubbi sulla volontà del governo nel realizzare il terzo valico ferroviario.
"Penso che ci sia un equivoco sostanziale - scrive Lunardi a Biasotti - nella lettura dei documenti ufficiali del governo. Se si effettua, infatti, una attenta lettura del documento di programmazione economica e finanziaria, della legge finanziaria 2002, della legge Obiettivo e, in modo particolare, della delibera Cipe (comitato interministeriale per la programmazione economica) del dicembre 2001, sicuramente si evince che non ci sono dubbi sulla volontà del governo nel realizzare il terzo valico ferroviario.
Come tu hai avuto modo di verificare in occasione della sottoscrizione dell'Intesa Generale Quadro presso la Presidenza del consiglio, nella delibera del Cipe tra gli interventi strategici di preminente interesse nazionale, è previsto l'asse ferroviario Ventimiglia - Genova - Novara - Milano - Sempione.
Per tale opera, o meglio per tale corridoio strategico, sono previsti 4.379 milioni di euro, di cui già nel prossimo triennio è prevista una attivazione della spesa pari a circa 246 milioni di euro. Queste mie brevi considerazioni sono già state formulate nelle apposite sedi comunitarie e, se necessario, quindi non solo saranno ribadite ulteriormente, tuttavia penso sia sufficiente che lo Stato italiano abbia sancito in modo irreversibile ciò che, come ben sai, purtroppo la passata legislatura aveva intregralmente azzerato".
Questo il testo integrale della missiva.
"Questo preciso impegno di un ministro - commenta con soddisfazione Biasotti - è un passo avanti. Il terzo valico non solo è stato inserito nel libro bianco del governo delle opere prioritarie da realizzare, ma è quantificata anche la somma necessaria".
Eppure, la firma siglata a Roma non solo dal ministro Lunardi, ma anche dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi, per l'accordo programma non è bastata a chiudere le polemiche.
L'opposizione di centrosinistra dice che non esiste un documento in cui sia documentato e previsto a bilancio l'impegno economico del governo.
"La lettera e la discesa in campo del ministro Lunardi - riprende Biasotti - è una risposta a tutte le obiezioni che sono state sollevate dalla minoranza di centrosinistra.
Posso dire che, quando siamo arrivati al governo della Regione, non abbiamo trovato un progetto esecutivo.
L'unica opera per cui esisteva già un progetto e un finanziamento era la tratta San Lorenzo al mare - Andora.
Ma del terzo valico, del nodo autostradale di Genova non c'era nulla. Siamo partiti da zero. Eppure c'è stata un ministro dei Trasporti genovese.
Questo cambiamento è avvenuto perché la Liguria, ora, conta.
Alla minoranza di centrosinistra rinnovo l'invito di abbandonare le polemiche e di fare convergere gli sforzi nell'obiettivo finale e comune, l'apertura dei cantieri".
Giuliano Macciò
IL SECOLO XIX - Anno CXVII - NUMERO 73 - Sabato, 16 marzo 2002 - pag. 17
al Quadro delle grandi opere strategiche
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