Nel novembre 1999, la casa editrice Koinè ha pubblicato il libro
Corruzione ad Alta Velocità - Viaggio nel governo invisibile, scritto da Ferdinando Imposimato e da altri suoi collaboratori.
Il 21 gennaio del 2000, a Genova, è stato organizzato il convegno Corruzione ad Alta Velocità.
POCA ATTENZIONE
Sarà stato un caso, ma sia il libro che lincontro pubblico non sono stati certamente oggetto della dovuta attenzione da parte dei mass media a livello nazionale, impegnati a giustificare sotto tutti gli aspetti (politici, economici e tecnici) la Grande Opera dellAlta Velocità.
Lopera di Imposimato è passata quasi inosservata; forse, per questo motivo, è stata organizzata la conferenza nella quale, oltre a numerosi interventi, furono letti alcuni passi:
- Treno ad Alta Velocità. Una sfida europea, non solo italiana. Un investimento di migliaia e migliaia di miliardi per rendere più moderno un sistema ferroviario e di conseguenza il paese che lo ospita.
Eppure, anche in questo come in mille altri casi, i predoni hanno assaltato la diligenza, svuotandone le casse che trasportava.
Ma mai come in questo caso i predoni si sono coalizzati ai più alti livelli: imprenditori, affaristi di ogni risma, dirigenti dazienda ma anche politici e burocrati, mafiosi ed avvocati.
Essi si sono assicurati la protezione di alcuni magistrati incaricati di indagare sul grande imbroglio: controllori che colludevano coi controllati.
IL GIRO DEI BUROCRATI SI E ALLARGATO
Il giro dei burocrati si è allargato sino a comprendere alti ufficiali incaricati di svolgere le indagini e burocrati deputati a controllare la regolarità delloperazione.
Qualsiasi grande scandalo dellera di Tangentopoli impallidisce di fronte a questo assalto predatorio che alcuni esperti hanno valutato nellastronomica cifra di 140 mila miliardi di lire.
Uno scandalo svelato solo grazie allazione della magistratura e di chi, nella società civile, si batte per una gestione trasparente della cosa pubblica ... Lazione dei magistrati di La Spezia e Perugia è andata avanti nellindifferenza generale (pag. 29).
- ... Dovendo le FS apparentemente finanziare solo il 40% delle opere, la sola forma contrattuale possibile era la concessione per sfruttamento economico ... La Snamprogetti (Eni) costituisce due consorzi di imprese, il Cepav Uno (Milano-Bologna) e il Cepav Due (Milano-Verona).
LIritecna costituisce altri due consorzi, lIricav Uno (Roma-Napoli) e lIricav Due (Verona-Venezia).
Nei quattro consorzi vengono cooptate altre imprese di altrettanti gruppi imprenditoriali.
La Fiat, solo dopo aver avuto certezza della copertura totale del pagamento dei lavori, autorizza la controllata Cogefar Impresit a costituire altri due consorzi, Cavtomi (Milano-Torino) e Cavet (Bologna-Firenze). ... Tutti i gruppi imprenditoriali di Tangentopoli erano stati accontentati, eppure vi erano ancora dei problemi, risolti in seguito con la costituzione dellultimo consorzio per la tratta più incerta, il Cociv per la Genova-Milano (pag. 116).
I NUMEROSI INTERVENTI
Gli interventi durante la conferenza furono numerosi e, fra di essi, ci furono non pochi rappresentanti dei comitati territoriali, tecnici e uomini politici, ovviamente contrari a questo progetto.
Nelloccasione Giordano Bruschi, del comitato Val Bisagno e segretario provinciale genovese di Rifondazione Comunista, ha parlato di un potere politico molto ambiguo, facendo i nomi di Mori, Mazzarello e Sansa, allepoca rispettivamente presidente della Regione Liguria, vice presidente Regione e sindaco di Genova.
Bruschi ha parlato inoltre del fatto che dietro la Milano-Genova ci siano stati (e ancora oggi ci sono, è chiaro) il plurinquisito Marcellino Gavio, socio in affari di Primo Greganti, vari settori dei Democratici di Sinistra e Ligresti.
IL PARERE DI TARTAGLIA
Angelo Tartaglia, del Politecnico di Torino, ha affermato che lAlta Velocità non ha motivazioni trasportistiche, poiché non ci sarebbero i passeggeri per una linea dai costi così grandi.
Secondo Tartaglia, lAlta Capacità di cui si parlava e si parla significa pluralità di linee ferroviarie con tanti treni.
Ma questa sarebbe contraddetta dalla velocità di punta di 300 km orari (con la velocità aumenterebbero esponenzialmente costi ed impatto ambientale) e dallalimentazione, 25.000 volts in alternata invece dei 3.000 in continua esistenti in tutta la rete.
Ciò vorrebbe dire costruire reti separate nelle quali i treni attuali non possono entrare.
NIENTE LINEE MISTE
Le linee dedicate ad esercizio misto sono da escludere; sono già state giudicate fallimentari in Germania, per gravi problemi di compatibilità fra le velocità del passeggeri e del merci.
Per quanto riguarda il porto di Genova la direzione ottimale non è Milano ma il Sempione (e lì cè la Voltri-Ovada già ammodernata).
SI VA AVANTI A PEZZI
Una giornalista della Gazzetta del Lunedì ha chiesto, perché, per quanto riguarda la Milano-Genova, per la quale si va avanti per pezzi, sia stato scelto il Cociv; le ha risposto Enrico Fedrighini, responsabile ambiente per Rifondazione Comunista:
Cè una forte continuità con la prima repubblica.
Ora non presentano più tutto il progetto ma vanno avanti pezzo per pezzo.
Pensate che, inoltre, esiste un parere di Cassese (famoso giurista) che dichiara opportuno lazzeramento dei contratti con i consorzi per lAlta Velocità senza onere per lo Stato.
La stessa giornalista ha chiesto come mai lo scandalo non sia stato recepito dallopinione pubblica, nonostante le dimensioni del progetto.
Ha risposto Ugo Boghetta, (allepoca parlamentare di Rifondazione e membro della commissione trasporti):
Tutta limprenditoria è stata coinvolta e ciò ha significato un forte controllo sui media.
Quasi tutte le forze politiche sono state normalizzate e il progetto, partito con il CAF (Craxi, Andreotti, Forlani e, in sottordine, Balzamo, Citaristi, ecc.), prosegue con il mutato quadro politico dopo il 1992, poiché la continuità la danno le aziende.
Infine Stefano Lenzi del WWF:
Cè un accordo politico-istituzionale per cui, anche unopera senza calcoli economici, va avanti lo stesso.
Un grave problema saranno gli inerti che verranno spalmati sulla pianura padana.
Come si può vedere, gli argomenti trattati furono piuttosto interessanti.
Nonostante ciò, il convegno è passato inosservato, interessando, al massimo, la città di Genova, dove viene pubblicata la Gazzetta del Lunedì.
LA COSA E POCO GRADITA
Altro fatto inquietante, in data 22 febbraio 2001, allAssociazione Alta Voracità - contro questo Terzo Valico - viene segnalato, nel centro di Genova, il caso di un negozio che esponeva il libro di Imposimato.
Agli operatori dellesercizio è stato fatto presente, in maniera velata, che il libro in vetrina era cosa poco gradita.
Costoro hanno preferito soprassedere e non esporre più il libro.
Giampiero Carbone
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24 NOVEMBRE 2001 ANNO VIII- N. 44 - L. 1.500 (Euro 0,77)