19 aprile  Teatro di Epidauro

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L'architettura del Teatro Greco

Sotto il profilo architettonico, il t., nella sua espressione più matura, nacque nella Grecia antica. L'edificio teatrale di età classica (sec. V) era costituito da tre parti fondamentali:il kôilon, l'orchéstra e la skené. Il kôilon (lat. cavea) era la serie di gradinate destinate ad accogliere il pubblico. Disposte a pianta semicircolare e generalmente addossate a un pendio naturale, erano divise dai diazomi (lat. praecinctiones) in settori orizzontali e da scalette (klímakes) in settori radiali-verticali (kerkídes). Nel centro dell'orchéstra, spazio circolare riservato alle evoluzioni del coro e ricavato nella piana sottostante al pendio, si innalzava di solito un altare. La skené, infine, era una costruzione rettangolare, utilizzata come deposito e ridotto, separata dal kôilon da due passaggi detti párodoi. Gli attori recitavano sul logéion, una pedana dapprima in legno quindi in pietra posta tra la skené e l'orchéstra e limitata ai lati dai parasceni. Tra i numerosi t. della Grecia propriamente detta (Atene, Pireo, Corinto, Delfi), della Sicilia (Siracusa, Segesta, Taormina) e dell'Asia Minore (Pergamo, Priene), il più antico e il più famoso è quello di Dioniso ad Atene, che risale al sec. VI a. C.; quello meglio conservato è il t. di Epidauro del sec. IV a. C

  

Epidàuro

Città dell'Argolide, nel Peloponneso nord-orient., 32 km a NE di Nauplia, presso gli attuali centri di Néa Epídauros e Palaiá Epídauros. Fondata da un mitico eroe omonimo e già abitata in età preistorica, fu poi occupata dai Dori di Argo ai quali rimase sottomessa finché non se ne liberò entrando nella Lega del Peloponneso. Il periodo del suo maggior splendore ebbe inizio nel sec. VI a. C. con l'affermazione del culto di Asclepio e toccò il suo culmine nel sec. IV. Fece quindi parte della Lega Achea dal 243 a. C. fino alla conquista romana nel 146 a. C. che causò anche la distruzione del tempio di Asclepio. Il santuario sorgeva a qualche chilometro dalla città. Comprendeva il tempio del dio, opera dell'architetto Theodotos (380-375 a. C.), quello di Artemide, la thólos (cella circolare con colonnato corinzio esterno), opera di Policleto il Giovane (seconda metà del sec. IV a. C.), tempietti, sacelli, statue, oltre a vari edifici per accogliere i malati. Era collegato a E. da una strada anch'essa ornata di monumenti. Il monumento più insigne di E. è il teatro, uno dei più perfetti del mondo greco, anch'esso di Policleto il Giovane (350 a. C.), tuttora in uso per rappresentazioni drammatiche e musicali grazie all'eccellenza della sua acustica.

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