GameZone, Playground tra scenari virtuali e realtà
di Alberto Iacovoni
edizioni Edilstampa srl
Roma, Gennaio 2006
Questo volume fa parte della collana “The IT Revolution in Architecture” edito da Antonino Saggio, docente della facoltà di Architettura “Ludovico Quaroni” a Roma. È una visione molto interessante del rapporto tra uomo, Architettura, gioco e spazio, nelle varie combinazioni e interazioni possibili tra questi oggetti e concetti.
Il contenuto si sviluppa sostanzialmente in due temi, il play e il playground. Si comincia con un’analisi delle varie tipologie di gioco, intese sia in senso stretto che in astratto. Ciò permette di trovare il principio guida attraverso cui reinterpretare quella che è una delle attività principali per lo sviluppo, la crescita e la convivenza del genere umano. Il gioco infatti non è solo prerogativa del bambino, inteso come essere giovane in via di formazione, ma fa parte integrante del nostro essere; attraverso di esso si possono, per esempio, rileggere le varie attività, relazioni, nonché la cultura dell’uomo.
Nella seconda parte si assiste all’analisi delle varie relazioni tra uomo, spazio e Architettura con il gioco. Da gioco puro, frutto dell’immaginazione e della visione decontestualizzata e ricontestualizzata che può avere un bambino (di qualsiasi età beninteso), si passa al rapporto corpo-spazio, passo necessario e indispensabile per arrivare all’integrazione del gioco con la città. Essa è lo spazio per antonomasia nel quale le nostre entità fisiche concrete sono costrette a muoversi. Si scopre dunque che lo spazio urbano si può specializzare ad accogliere esclusivamente le attività così dette ri-creative: ecco la Architettura del gioco. Invertendo i fattori il prodotto cambia; il gioco passa da oggetto di un’Architettura a sua caratteristica principale, o piuttosto a una maniera di interpretarla o addirittura una sua poetica. Come studente di questa Facoltà trovo tale parte di estremo interesse.
Infine un’ultima riflessione riguarda l’ultima conquista rivoluzionaria del mondo contemporaneo: l’informatica. Essa ha permesso di aprire nuovi mondi in ogni aspetto della vita di oggi; per quanto riguarda il gioco viene da se pensare al videogame. Esso viene descritto nelle sue caratteristiche e nella sua storia, un percorso parallelo che si è sviluppato anche nell’Architettura dalla seconda metà del secolo scorso ai giorni d’oggi. Infatti l’informatica attraverso i suoi strumenti come le reti telematiche ha portato alla possibilità di creare vere e proprie comunità che non si muovono più nel mondo “reale”, ma nella realtà virtuale. Come ogni cosa perciò anche l’Architettura si è evoluta in tal senso; all’architetto oggi non si chiede solo la composizione di spazi reali, ma anche la progettazione ad un livello virtuale, cioè fruibile solo attraverso gli strumenti informatici.