Logo del Corso

Il logo del Corso nasce da una proposta proggettuale del professore agli studenti, a mo' di concorso. Quest'anno il tema scelto dal professore, sempre del campo degli ortaggi, è stato il carciofo. Esso rappresenta metaforicamente il tema centrale del corso, cioè il catalizzatore.>>
La mia elaborazione parte allora dalla stilizzazione del carnuto fiore; esso diventa una serie di segni poligonali a raggiera, una ragnatela vegetale, la cui astrazione può portare alla metafora della rete informatica, ma anche al disegno urbanistico della città. In particolare Roma, così tipicamente legata alla sua cucina semplice e saporita, fatta di ingredienti poveri, di cui i carciofi fritti, alla romana o alla giudea sono un tipico esempio, ebbene Roma si avvia finalmente a svilupparsi secondo uno schema a raggiera multicentrica. Mi è venuto naturale allora cercare di vedere cosa sarebbe successo a dare al disegno urbano di Roma la forma del carciofo.



Dopo di che ho messo in evidenza il tracciato del Tevere, che traversa da nord a sud la città; questo tracciato infine, così caratteristico, mi è apparso come il profilo di un volto in atteggiamento di assaggio, quindi la soluzione finale era a portata di mano. In più l'esame che sto seguendo insieme a questo è il corso di Percezione e Comunicazione Visiva, tenuto dal Prof. Giorgio Stokel, il cui tema annuale è appunto il fiume Tevere.

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Lapo Pazzaglini

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“Un Cynar contro
il logorio della vita
moderna…”
sbofonchiava
Ernesto Calindri