La storia di Fabio
Questa è la mia storia come Testimone di Geova. Non narrerò tutti i particolari e i dettagli, altrimenti dovrei scrivere un libro; in effetti lo sto già scrivendo e spero che presto qualcuno me lo pubblichi. Qui mi limiterò a riportare i punti più salienti della mia esperienza .
Il mio primissimo contatto con i testimoni di Geova (TdG) l'ho avuto all'età di 18 anni, nell'aprile del 1988. In quel periodo mio fratello e sua moglie frequentavano i TdG e ogni tanto mi invitavano alla Sala del Regno per assistere alle adunanze. Dopo miei ripetuti rifiuti, infine, una domenica pomeriggio, accettai di andare ad una riunione. Furono due lunghe ore delle quali non ricordo nemmeno una parola di tutto quello che venne detto: le uniche cose che ricordo furono che tutti i TdG mi si avvicinarono per salutarmi e tutti mi rivolgevano le stesse domande: "E' la prima volta che assisti ad una adunanza? Stai già studiando con qualcuno? Il tempo rimasto è breve, devi affrettarti...". Il tutto era accompagnato da tanti bei sorrisi (tutti ben costruiti) e tanta cordialità. Comunque, dopo quel giorno, non rimisi più piede lì dentro per più di un anno.
Dopo
quella breve esperienza arrivò l'ottobre del 1989 e in quel
periodo venni nuovamente in contatto con i TdG, sempre tramite
mio fratello che studiava con loro; iniziai così anch'io ad
esaminare quello che dicevano i Testimoni, semplicemente perché
parlavano di Dio ed io ero molto credente. La cosa andò avanti
per un certo tempo tra alti e bassi: un po' studiavo e un po'
smettevo, questo perché c'erano troppe cose che non condividevo.
Comunque, per farla breve, nel febbraio del 1990 mio fratello e
sua moglie smisero di studiare, mentre io continuai.
Ero fidanzato da tre anni e la mia ragazza non condivideva tutto
ciò, così, dopo vari litigi, ci lasciammo per sempre. A un
certo punto della mia vita, nel luglio del 1991 (in quel periodo
avevo sospeso ancora una volta lo studio), passando davanti alla
Sala del Regno, vidi una TdG che conoscevo e mi fermai a parlare
con lei. Mi disse che era disassociata ma che aveva intenzione di
ritornare nella "verità". Ci scambiammo i numeri di
telefono, dato che volevamo rimanere in contatto. Dopo qualche
giorno ci vedemmo e decidemmo di fidanzarci; io le promisi che
sarei ritornato in Sala e avrei ricominciato lo studio biblico, e
così feci.
Iniziarono i primi problemi, in quanto chi mi faceva lo studio
disse che io non potevo fare progresso spirituale perché
frequentavo una disassociata, e a lei gli anziani dissero che non
poteva essere riassociata perché io ero una persona "del
mondo". Praticamente ci stavano dicendo che non dovevamo più
frequentarci. Rimasi decisamente sconcertato e disgustato da
tutto ciò. L'unica soluzione, ci disse un anziano, era quella di
sposarci e così potevamo sia stare insieme e sia fare progresso.
Optammo per questa soluzione e nel giro di cinque mesi ci
sposammo. Questo avvenne nel novembre del 1991.
Non parlo di tutto quello che è successo nella mia famiglia, nella quale nessuno è TdG, e anche nella famiglia della mia ragazza, che al contrario è composta da TdG. Dico solo che i miei genitori, alla fine, ci aiutarono a sposarci e si resero disponibili, mentre invece i miei suoceri non ci aiutarono per niente e addirittura non vennero nemmeno al matrimonio. Comunque, da quando ci sposammo, andammo avanti nell'organizzazione: mia moglie fu riassociata e io mi battezzai. In seguito venni nominato servitore di ministero e mia moglie divenne pioniera regolare e, dopo qualche tempo, anch'io divenni pionere. Insomma, eravamo una coppia modello da prendere come esempio.
Nel corso di questi anni, dal 1991 al febbraio del 1999 (data della nostra dissociazione), fummo sempre TdG attivi. Nel febbraio del 1998 però cominciò a "svegliarsi" qualcosa in me. Avevo assistito ad una trasmissione televisiva dove parlavano degli ex TdG; anche se la Società sconsiglia questi programmi io la guardai lo stesso. Tra le varie cose che venivano dette una mi colpì in particolare, quando dissero che fino al 1980 ai TdG erano vietati i trapianti d'organo e che, da quella data in poi, accettarli era invece diventata una questione di coscienza. Riflettei molto su quanto era stato detto perché pensavo che non c'era nessuna base scritturale per tutto questo e soprattutto mi chiesi: quante persone sono morte prima del 1980 per non aver accettato un trapianto? Da quel momento iniziai a documentarmi in tutti i modi sui TdG, all'insaputa di mia moglie e così, dopo un anno di studi e ricerche, decisi di dissociarmi dai TdG e anche mia moglie decise di fare la stessa cosa.
Dopo aver inviato la lettera di dissociazione gli anziani cercarono di dissuaderci in tutti i modi, ma senza risultato. La nostra dissociazione fu un colpo per tutti i fratelli, non solo della nostra congregazione; se ne parlò anche in altre congregazioni proprio per il fatto che noi rappresentavamo una coppia teocratica esemplare. Il giorno dopo l'annuncio incontrammo tanti nostri ex fratelli, con alcuni dei quali avevamo condiviso pranzi, vacanze, confidenze: nessuno di loro ci degnò di una parola o ci chiese il motivo della nostra dissociazione.
Ci ritrovammo soli senza amici e con tutto da ricominciare. A distanza di un anno e mezzo stiamo piano piano ricostruendoci una vita, amicizie e tutto il resto. Alcune volte penso di aver buttato via otto anni della mia vita e così, per non pensare questo, ho deciso che questi otto anni possano servire come esperienza personale per aiutare altri a non cadere vittime del geovismo e ad aiutare altri TdG a comprendere in che tipo di organizzazione si trovano.
Sarei lieto di corrispondere con altre persone che hanno avuto esperienze simili alla mia o che desiderano conoscere meglio i testimoni di Geova.