Quando la "legge del mondo" è superiore a quella di Geova

La drammatica testimonianza inviatami da un medico che ha frequentato e conosciuto a fondo i TdG. 
Per ragioni di privacy questa persona desidera mantenere l'anonimato. 
Per ulteriori informazioni scrivere all'autore del sito.


Vorrei raccontarvi una  storia "edificante" che tuttavia non verrà mai pubblicata sulla Torre di Guardia: un bambino di tre anni è stato salvato da una vita di sofferenze e da una morte prematura. Perché non verrà mai pubblicata sulla Torre di Guardia, direte voi? perché il bimbo è figlio di genitori TdG i quali, in nome di una religione che li ha condizionati a credere in un un dio cinico e burocrate, l'avrebbero condannato ad una vita di continue e ingravescenti sofferenze che sarebbero terminate solo con la sua morte prematura. Questo infatti è ciò che prevedeva per il loro bambino la "verità" made in Brooklyn! Ma questo non accadrà grazie all'intervento di un apostata (che sarei io) un "nemico della verità", un "oppositore" che si rifiuta di credere in un dio così tribale. 

La Bibbia insegna che il vero Dio è Amore. Ma se Dio è Amore non può desiderare le sofferenze e la morte di un bambino in nome di un rispetto formale di una legge. Non ha forse insegnato Cristo che la legge è per l'uomo e non l'uomo per la legge? Chi insegna il contrario annuncia  quindi un dio che è "in opposizione" al Dio/Amore proclamato da Cristo. Questo "dio in opposizione" viene comunemente definito nella Bibbia come "Satana".

Vengo ai fatti: qualche settimana fa giungono all'ambulatorio delle malattie congenite del sangue del mio ospedale due genitori con un bimbo affetto da Thalassemia Major. Questa è una grave forma di anemia congenita che attualmente (a differenza di qualche anno fa) ha una prognosi favorevole a condizione tuttavia che venga tempestivamente trattata con una terapia prevalentemente trasfusionale con globuli rossi. Se non adeguatamente trattata, la prognosi di vita del bambino diventa invece severa e può portarlo a morte nella prima decade di vita. Pertanto, pur non esistendo una situazione di immediato “pericolo di vita”, il ritardare l’inizio di una terapia adeguata determina alterazioni irreversibili a carico di diversi organi ed apparati andando a pregiudicare comunque l’attesa e la qualità di vita. 

I medici fanno presente quanto sopra ai due genitori i quali dichiarano le loro contrarietà per motivi "religiosi" all'emoterapia, anche se tuttavia non apparivano del tutto convinti che fosse la cosa "giusta" avendo saputo a cosa andava incontro il loro bambino. Suggerisco quindi ai medici dell'ambulatorio di contattare il Comitato Sanitario dei TdG, sapendo che ultimamente la posizione "ufficiale" sulle trasfusioni era apparentemente cambiata da parte dell'Organizzazione geovista, al fine di rimuovere uno degli ostacoli all'attribuzione del tanto sospirato otto per mille (cosa non si fa per i soldi!). Infatti, come già era successo in un altro caso recente sempre nel mio ospedale, il Comitato manifesta ogni apprezzamento per l'operato dei medici e dichiara di comprendere bene che in questo caso non vi sono alternative all'emoterapia e li invita a fare pure ciò che essi ritenevano giusto. I medici, stupiti, mi informano di questo mutamento radicale della posizione dei TdG, ma io, che ben conosco le finezze della "strategia teocratica" (alcuni la chiamano più semplicemente "menzogna", altri "ipocrisia") spiego loro che in realtà non è cambiato nulla ma i vertici geovisti vogliono solo far credere che i singoli TdG sono liberi di scegliere se ricorrere all'emoterapia (come se andare a votare, ecc.) e che non vi è nessuna imposizione dall'alto, anzi ...sono solo loro, i singoli TdG che, poveri polli, si ostinano a voler far morire i loro figli, ma i loro capi non sono mai sognati di imporre certe assurdità!

Come da me previsto, all'appuntamento successivo in ambulatorio, i due genitori si dimostrano ancor più risoluti nel rifiutare il consenso alla trasfusione come se qualcuno (indovinate chi) avesse provveduto a "ricordare" loro quale è il volere di ...Geova! Nello stesso tempo i due poveri genitori sembravano quasi spaventati e sicuramente preoccupati della sorte del loro figlio. Ai medici del reparto appariva ancora più strano questo comportamento dal momento in cui, pur dichiarandosi contrari in modo risoluto all'emoterapia, ciò nonostante continuavano a portare regolarmente (ma inutilmente) una volta alla settimana il loro figlio all'ambulatorio. Nel frattempo il bimbo cominciava ad evidenziare i primi segni della talassemia non trattata per cui sentivamo il dovere morale e professionale di fare qualcosa. Ben conoscendo le "strategie teocratiche", e la concezione legalistico-formale della religione geovista, so bene cosa nasconde l'atteggiamento apparentemente contraddittorio dei due genitori. Decido quindi di scrivere al Presidente del Tribunale dei Minori spiegando il caso e chiedendo disposizioni in merito. Non era infatti il classico caso di urgenza e stato di necessità per cui il medico è già legalmente autorizzato ad intervenire subito anche contro il parere dei genitori. Dopo una settimana giunge dal Tribunale l'autorizzazione per i medici ad intervenire ed effettuare ogni cura necessaria anche contro il parere dei genitori. A questo punto rimaneva il dubbio se i genitori sarebbero tornati. "Profetizzai" ai colleghi che non solo sarebbero puntualmente tornati ma che avrebbero accolto la "notizia" favorevolmente. A differenza del Corpo Direttivo, azzeccai in pieno la mia "profezia": non solo tornarono puntualmente, ma i due poveri genitori accolsero la notizia con evidente gioia ed il bimbo fu finalmente trasfuso! Di fronte allo stupore dei medici, digiuni di geovismo, per questo atteggiamento sempre più contraddittorio dei genitori, spiegai loro che il dio dei TdG è come un grande burocrate: l'importante è rispettare formalmente tutte le norme ed avere tutti i documenti in regola. I due poveri genitori, come TdG non potevano infatti esplicitamente autorizzare la trasfusione anche se in realtà, come qualunque genitore "normale" lo desideravano per salvare la vita al loro figlio. Gli "anziani" da un lato avevano quindi ricordato loro il divieto "assoluto" (sic!) imposto da Geova, ma dall'altro avevano indicato anche la scappatoia: la trasfusione poteva essere fatta solo se "imposta" dai medici. Da qui il motivo per cui portavano continuamente il bimbo in ambulatorio, in modo apparentemente inutile, ma nella speranza che i medici compissero per il loro figlio ciò che il loro dio impediva loro!

E così, grazie ad un "apostata" esperto nelle contorsioni teologiche di Brooklyn, un bambino avrà una vita quasi normale, ed i suoi genitori non avranno sulla loro coscienza, per tutta la vita, un figlio che avrebbe loro chiesto ogni giorno: in nome di quale dio mi avete condannato a soffrire ed a morire prematuramente? Ma forse un giorno questi genitori capiranno che nessun vero Dio avrebbe mai preteso un'assurdità del genere e ringrazieranno allora un "nuovo" Dio per aver messo sulla loro strada..."un nemico della Verità".

"Tantum religio potuit suadere malorum" (Lucrezio: De rerum natura, I, v.101)