Come
ebbe inizio la proscrizione
Nel mese
di maggio del 1933 un uomo chiamato Ewald Vorsteher venne
arrestato dalla Gestapo.
La famigerata polizia tedesca aveva trovato nella sua abitazione
degli scritti nei quali egli denunciava senza mezzi termini l'ideologia
nazista. In questi scritti si dichiarava che il regime era
corrotto e bugiardo e si descrivevano Hitler, Göring e Frik come
delle belve assetate di sangue, dei mostri simili a Nerone, il
cui unico obiettivo era quello di mettere a morte tutti coloro che non
erano d'accordo con il regime e con la loro ideologia. Venivano
denunciate anche le atroci sofferenze inflitte ad alcune
minoranze ad opera del regime.
Ewald Vorsteher fu quindi un uomo
coraggioso e non ebbe timore delle conseguenze che avrebbe potuto
subire per questa sua esplicita denuncia delle atrocità naziste.
Ewald Vorsteher era un tedesco del Wuppertal che negli anni
1921/22 faceva parte del personale della sede ("Betel")
dei TdG in Germania, nei cui uffici lavorò fino al 1923, anno in
cui venne disassociato. Vorsteher non riusciva più a sottostare
alle direttive del secondo presidente della Società Torre di
Guardia, Rutherford, e per questo venne disassociato (scomunicato)
dall'Organizzazione dei Testimoni, allora conosciuta con il nome di
Studenti Biblici Internazionali.
Allontanatosi dagli "Studenti Biblici" Ewald Vorsteher
fondò un suo gruppo, denominato «Amici della Verità».
Quando i
nazisti lo arrestarono credettero erroneamente che egli fosse
ancora un membro dell'Organizzazione dei TdG e che la Watch Tower
fosse quindi responsabile dei suoi scritti e della sua attività. I nazisti commisero così un clamoroso errore, ma questo
episodio diede loro un ulteriore motivo per mettere al bando il
movimento degli Studenti Biblici.
Come
reagirono i testimoni di Geova? Avrebbero almeno potuto
mostrarsi solidali con Vorsteher, condividendo le sue veementi
accuse contro il disumano regime di Hitler. Invece la Watch Tower
si dissociò apertamente da lui e ne condannò il comportamento
in maniera estremamente dura. Per convincere la Gestapo della
loro completa estraneità alle attività del loro ex
correligionario, nel gennaio 1935 (due anni dopo la messa al
bando), il rappresentante ufficiale della Società Torre di
Guarda in Germania, Hans Dollinger, scrisse due lettere, una all'ufficio
centrale del partito nazista ed un'altra al Ministero degli
Interni di Prussia. Queste lettere sono riportate nelle pagine
153-157 del volume intitolato Die Zeugen Jehovas,
pubblicato nel 1970 dalla casa editrice tedesca Urania Verlag.
Ecco
alcuni brani della prima lettera, datata 29 gennaio 1935:
La causa
della proscrizione del 24 giugno 1933 [dei Testimoni di
Geova da parte del governo tedesco], e l'unico specifico
incidente che ha determinato tale provvedimento è stato il
rapporto redatto dal capo della polizia di Wuppertal il
31 maggio 1933 [Rif. N.I Ad 60001]. Questo rapporto fu
frutto di un errore, così come è stato ammesso dalla
stessa polizia di Wuppertal. Il rapporto inviato alla
sede centrale della polizia di Wuppertal fu stilato sull'assunto
che l'incidente in questione riguardasse l'Associazione
degli Studenti Biblici. Ciò fu riconosciuto in
seguito come un errore.
L'incidente
di cui al rapporto della sede centrale della polizia, che
successivamente portò all'emanazione del bando contro la
Società, consisteva nelle velenose accuse rivolte il 31
maggio 1933 contro il cancelliere del Reich [Hitler] da
parte di un certo Ewald Vorsteher di Barmen che fu
immediatamente arrestato.... Già sin dal 1923 egli aveva
interrotto ogni contatto con l'Associazione degli
Studenti Biblici, e la Società, da parte sua lo aveva
disassociato ufficialmente... L'unico motivo che condusse
all'emanazione del bando fu quest'incidente [di Vorsteher].
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I
testimoni di Geova vogliono ora far credere che furono messi al
bando anche per le loro vibrate proteste contro le atrocità del
regime nazista (si veda per esempio Svegliatevi! dell'8
luglio 1998, pp.10-14). In realtà, anziché unire la loro voce a
quella di quest'uomo coraggioso, essi si dissociarono apertamente
da lui.
Il documento ufficiale riportato sopra dimostra che il bando sui
Testimoni non fu affatto causato dal loro «eroico comportamento»,
ma fu semplicemente la conseguenza di un errore, di un equivoco,
le cui conseguenze si protrassero purtroppo fino alla fine della
guerra.
Quella
che segue è la lettera che il responsabile della Wacth Tower in
Germania, Hans Dollinger, scrisse al Ministero degli Interni di
Prussia il 29 gennaio 1935:
Berlino,
29 gennaio 1935
Gentilissimo
Signor Ministro,
Come Le
avevo promesso, mi onoro di farLe pervenire copia del
rapporto del Signor Capo della polizia di Wuppertal.
Dalla sua lettura mi sono reso dolorosamente conto di
quanto sia stata oltraggiosa la condotta di quest'uomo di
nome Vorsteher. Convengo, senza alcun'ombra di dubbio,
che lo Stato Nazional Socialista [Nazista] non può
tollerare cose del genere. Nessuno Stato della terra
potrebbe farlo.
Sono
profondamente addolorato dal fatto che quest'atto di
follia compiuto da questo pazzo che sembra che abbia
fatto pervenire i suoi «prodotti» a tutti gli indirizzi
che ha potuto raccogliere, abbia potuto in qualche modo
contribuire all'emanazione del provvedimento restrittivo
emanato contro l'organizzazione religiosa di sinceri
cristiani, denominata Associazione degli Studenti Biblici.
Sono convinto che le autorità non abbiano
sufficientemente verificato il fatto che gli Amici della
Verità non hanno assolutamente nulla a che spartire con
l'Associazione degli Studenti Biblici, e che questo
errore sia il solo motivo per cui è stato emesso l'ordine
restrittivo nei confronti della nostra Associazione. Mai,
durante tutto il tempo che il Nazional Socialismo ha
combattuto a favore della Germania, l'Associazione degli
Studenti Biblici ha cercato di interferire con la sua
attività. Né in alcun discorso, né in forma scritta, né
in alcuna delle sue attività l'Associazione si è
espressa negativamente nei confronti del Nazional
Socialismo. E questo vale sia per l'Associazione degli
Studenti Biblici in Germania che per le centinaia di
migliaia di loro conservi sia qui che nei paesi stranieri
in generale.
Dobbiamo
quindi vigorosamente confutare l'accusa di essere in
qualche modo responsabili di ciò che ha fatto questo
Vorsteher. Egli ha agito da solo, ed è stato
disassociato da noi nel 1922 o nel 1923 a motivo del
fatto che non seguiva le direttive dell'Associazione, che
sono in piena armonia con la legge. Dovrebbe
rappresentare un elemento a favore dell'organizzazione
il fatto che assolutamente in nessuna circostanza essa
tollererebbe delle persone che agiscono indipendentemente
riguardo al pieno rispetto della legge. Il fatto che l'Associazione
abbia sempre prestato una grande attenzione a questo
fatto è una garanzia per le Autorità che
nessun elemento sospetto di alcuna sorta viene da noi
tollerato e che a nessun individuo, che agisca
indipendentemente, è consentito di usare l'organizzazione
come punto d'appoggio e tribuna per diffondere le proprie
idee.
Nel corso
degli anni noi abbiamo curato in modo particolare questo
aspetto, e non si è mai verificato che dei seguaci della
nostra Associazione siano entrati in conflitto con le
leggi dello Stato o abbiano coinvolto l'organizzazione in
situazioni del genere.
Così
possiamo solo deplorare come sia veramente tragico il
fatto che un caso in cui l'Associazione ha chiaramente
mostrato la sua volontà di attenersi strettamente alla
legge sia stato sottovalutato a causa di circostanze
delle quali non siamo assolutamente responsabili.
Io spero e
faccio voti che Ella vorrà esaminare quanto Le ho
sottoposto, affinché ci venga data l'opportunità di
spiegarci e così possa finalmente cessare la grandissima
sofferenza alla quale i miei compagni di fede sono
sottoposti e affinché la nostra Associazione possa
essere pienamente riabilitata agli occhi delle Autorità.
Saluti
tedeschi!
Hans Dollinger
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Il
documento di per sé è chiarissimo e non necessiterebbe di
ulteriori commenti. Mi limito a sottolineare solo alcuni punti.
Il
portavoce della Watch Tower scrisse che «mai, durante tutto il
tempo che il Nazional Socialismo ha combattuto a favore della
Germania, l'Associazione degli Studenti Biblici ha cercato di
interferire con la sua attività. Né in alcun discorso, né in
forma scritta, né in alcuna delle sue attività l'Associazione
si è espressa negativamente nei confronti del Nazional
Socialismo».
In realtà
la Società aveva pubblicato alcune dichiarazioni di condanna nei
confronti del regime. Per esempio, nella rivista L'Età d'Oro
del 15 ottobre 1929 si leggeva che "il Nazional
socialismo è... un movimento che sta agendo... direttamente al
servizio del nemico dell'uomo, il diavolo". Alla vigilia
dell'ascesa al potere di Hitler, nella stessa rivista si leggeva:
«Incombe la minacciosa ombra del movimento nazionalsocialista.
Sembra incredibile che un partito politico dalle origini così
insignificanti e dalla politica così poco ortodossa possa nel
giro di pochi anni assumere proporzioni tali da eclissare la
struttura di un governo nazionale. Eppure Adolf Hitler e il suo
partito nazionalsocialista (i nazisti) hanno compiuto questa rara
impresa» (L'Età d'Oro, 4 gennaio 1933).
Risulta quindi falsa la dichiarazione del portavoce della Società.
Forse confidava nel fatto che erano passati alcuni anni dalla
pubblicazione di queste riviste e quindi le Autorità potevano
non esserne a conoscenza. In ogni modo queste espressioni di
condanna dovettero essere rare e poco conosciute (almeno in
Germania) se Hans Dollinger poteva permettersi simili
dichiarazioni senza il timore di essere prontamente smentito.
«Se oggi
l'Organizzazione ci mostra attacchi virulenti contro Hitler e il
suo regime, essi sono il frutto della politica personale [del
presidente della Watch Tower] Rutherford che, lontano dal
pericolo, si sbizzarriva con volgari vignette delle quali sono
ricche le pagine della rivista L'Età d'Oro del tempo.
In Europa, invece, i suoi rappresentanti cercavano in ogni modo
di dimostrare al regime le loro assoluta fedeltà e devozione» (Scontro
tra totalitarismi: Nazifascismo e Geovismo, A. Aveta - S.
Pollina, Libreria Editrice Vaticana, p.79).
A conferma di ciò ecco la dichiarazione che venne pubblicata
nell'edizione tedesca del periodico Consolazione del 1
ottobre 1943: «Centinaia di nostri
affiliati e simpatizzanti hanno adempiuto ai loro doveri militari e
continuano a farlo. Non abbiamo mai avuto né mai avremo la pretesa di
dichiarare che l'adempimento dei doveri militari sia in contrasto con i
principi e gli scopi dell'Associazione dei Testimoni di Geova così come sono
esposti nei suoi statuti. Noi preghiamo tutti i nostri associati e amici nella
fede impegnati nel proclamare il regno di Dio (Matteo 24:14) di
attenersi - come è sempre stato fatto finora - fedelmente e saldamente alla
proclamazione delle verità bibliche evitando tutto ciò che possa dar adito a
malintesi o addirittura interpretato come un incitamento alla disubbidienza
verso le disposizioni militari». (Nel 1948, a guerra finita, il
successivo presidente della Società, N. Knorr, sconfessò questa
dichiarazione fatta dall'ufficio svizzero su Consolazione. Si
veda La Torre di Guardia del 15 maggio 1948, pp.156,157
e la lettera della Società siglata SA/SCF dell'11/11/1982)
Un ultimo
dettaglio: Dollinger concluse la sua lettera con un enfatico
"Saluti tedeschi!", l'equivalente del saluto nazista
"Heil Hitler"...
Qui
le fotocopie della lettera originale:
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