Lucia

La mia esperienza nei TdG non è stata lunga, in quanto non si è protratta in tantissimi anni. Prima di parlarne, però, bisogna che racconti un po' della mia vita, così si potrà capire meglio il perché della mia scelta di diventare TdG.

Provengo da una famiglia come tante, cattolica per modo di dire, solo quando ci si sposa si battezza e si muore: la chiesa era intesa così nella mia famiglia e io stessa entravo in chiesa solo in queste occasioni. La mia mamma divorziata, e il  mio Papa' fino a qualche tempo fa neanche sapevo dove stava di casa; sono la seconda di tre figli e sono cresciuta in un quartiere nella periferia di Milano, dove droga e delinquenza sono il pane di ogni giorno e studiare è un lusso di pochi fortunati con tutte le carte in regola. Quindi, anch'io parte di quella realtà, dopo la licenza media, decisi di non pesare sul bilancio familiare e andai a lavorare. Quel poco che ho studiato, l'ho studiato frequentando la scuola serale.

Ho conosciuto mio marito nel 1986;  la sua parentela è composta dal 90% di TdG. I genitori però stranamente non lo sono mai diventati; mio suocero non lo conobbi poiché morì di infarto prima che conoscessi mio marito; comunque si vede che ne avevano già fin sopra i capelli; pensa quindi che "gioia" ho dato a mia suocera quando diventai pure io TdG. Be' mio marito mi fece entrare nella sua casa come una regina, ridandomi il sapore di quella famiglia che mi era mancata tutta la vita a motivo del disinteresse di mio padre di cui sento ancora la mancanza a 35 anni suonati (anagrafici, mentali 15), anche se la mia Mamma, merita tutto il bene del mondo e tutto l'amore di cui sono stata e sarò capace di darle, ha lavorato tutta la vita per me e per i miei fratelli, dandoci tutto.

Be', in breve (però mica tanto breve) nel 1990 mi sposai con rito civile, così facevo contento mio marito ateo (così si definisce lui) e i suoi parenti TdG. Quando li conobbi mi sembrò di trovare una famiglia; quando mi sposai studiavo da un anno ed ero felice di intraprendere con loro lo studio sulla Traduzione del Nuovo Mondo (non oso più chiamarla Bibbia. Qui ci sarebbe un discorso lungo da fare sulle alterazioni di alcuni passi, di cui prima ero all'oscuro, data l'abbondanza di informazioni più che esaurienti non ritengo opportuno addentrarmi nello specifico, ...interpretazioni nel testo sacro, il testo nelle note... - ma guarda un po'!- , parentesi quadre, ecc).

Mio marito, anche se contrario, mi lasciava spazio nella convinzione che non mi sarei mai battezzata. Invece, al culmine del secondo anno, mi battezzai, nella piena in-coscienza di fare ciò che era giusto agli occhi di Dio. In seguito feci di tutto per convincerlo a studiare e diventare anche lui un TdG, ma non riuscii  nel mio intento.  Col passar del tempo cominciai a trascurarlo per i miei impegni di servizio e perché mi sentivo ostacolata dalle sue continue aggressioni. La situazione si faceva pesante giorno dopo giorno; lui cominciava a stancarsi, oppresso da questa situazione, e piano piano si dava all'alcool, usciva e rientrava giorni dopo. A nulla potevo replicare, non accettava nessun dialogo con me, mi tradiva, forse a dispetto delle mie scelte, forse lo faceva anche prima, ma ormai la situazione degenerava, litigavamo sempre più spesso. Dapprima i miei anziani di congregazione mi spingevano ad aiutarlo, sopportando gli insulti e anche qualche schiaffo, perché così rendevo testimonianza (a lui?) della mia fede in Geova (martirio per la causa di Geova?); poi, quando si avvidero dell'incredulità (tosta)  di mio marito e dei suoi tradimenti, solo quando ne ebbi le prove, (anche se lo sapevano tutti) mi spingevano a lasciarlo. I TdG accettano di buon grado il divorzio, se uno dei coniugi commette adulterio. Non è questo che mi meravigliava, ma il repentino cambiar modo di ragionare che mi sconcerta ancor ora: fino a che i suoi tradimenti (palesi) non erano più che provati, dovevo sopportare, sberle, insulti e disprezzo della mia religione; quando poi le prove dei suoi tradimenti erano sotto gli occhi di tutti, inconfutabili, allora basta: potevo smettere di essere una martire nel nome di Geova! Che razza di fede è?  Sono convinta ora, col senno di poi, che se Dio non accetta il divorzio non lo accetta e basta. E che dire della privacy? Tutti gli anziani sapevano le confidenze che io facevo ad uno solo: lo sapevano le mogli, e poi i figli, e poi tutta la congregazione; in men che non si dica sulla bocca di tutti. Certo, so bene che non è una cosa che il Corpo Direttivo consiglia sulle riviste, però in realtà succede spesso. Vorrei vedere chi dice di no, non sono poi così diversi e fuori dal "mondo"; io stessa so alcuni fatti personali di TdG che dovrebbero restare segreti, appunto, personali. Ma questi sono errori di uomini, nulla da dire su cosa dice il CD in merito; mi domando però con che criterio vengono scelti gli anziani. I TdG dicono per le loro doti e il rispetto della privacy. Queste sono doti che devono avere gli anziani? Perché allora gli anziani devono scambiarsi informazioni e consultarsi sui fatti personali della congregazione?  be'... che differenza abissale con la capacità di un prete di mantenere il segreto tra le pareti del confessionale, (opinione personale). E negli anni passati come venivano scelti gli anziani? Venivano scelti per alzata di mano. E' davvero incredibile!

Per quattro anni ho accettato questo stato di cose, finche si trattava di altri - si, è proprio un rimprovero che faccio a me stessa, non é giusto valutare certe cose solo quando ci bruciano sulla pelle.

Be', ritornando alla mia vita di prima... intanto era il 94 e mio marito beveva sempre di più, io piano piano aprivo gli occhi, mi domandavo cosa stava  accadendo al mio matrimonio e alla mia vita, capivo che bisognava che  facessi qualche cosa, mi logoravo dentro per la condizione di mio marito, così entrai in un brutto esaurimento nervoso che mi fece diventare quasi dipendente da psicofarmaci. Nel 1995 andai ad un'assemblea di circoscrizione con un cugino di mio marito. Durante il tragitto in auto, abbastanza lungo, accesi l'autoradio e il cugino mi parlò di un'emittente in cui parlavano molto spesso dei TdG (forse non sapeva neanche lui di cosa si trattasse). La sua curiosità, in quel frangente, è stata più forte della sua prudenza (be', io lo ringrazio). Guarda caso, mica era Radio Maria? Stranita ascoltavo, però dei TdG neanche l'ombra; invece mi colpiva la catechesi di Padre Livio  Fanzaga, che ora spesso vado a trovare ad Erba nella sede di Radio Maria, il  venerdì sera quando conduce la sua catechesi giovanile. Ora non ricordo esattamente cosa argomentasse quella mattina, non rammento, ma ricordo che le sue parole mi tuonavano nel cuore e nel cervello e persi la concentrazione necessaria per affrontare l'assemblea. Quando arrivai a casa me ne andai a dormire con una radiolina con auricolare per sentire Radio Maria. Ogni giorno, da quel giorno, ascoltavo di nascosto le catechesi Bibliche, fino a che non mi capitò anche quel mercoledì che diedero la conferenza di Don Lorenzo Minuti sui TdG (sulla persona dello Spirito Santo). Rimasi stranita e stordita, ma qualcosa nasceva dentro di me; ascoltavo e registravo ogni mese, così per parecchi mesi. Esplodevo dentro per l'ansia di confrontarmi con qualcuno, ma non trovavo nessuno. Mio marito oramai non mi dava più retta - non ne era capace in quel momento - però  intanto io abbandonavo l'idea di lasciarlo e meditavo una soluzione con lui e per lui. Non ce la facevo più per l'ansia di capire se ero nel giusto e per il desiderio di confrontarmi con i miei fratelli. Presi a parlare con loro di quello che stavo scoprendo, ogni volta che mi si presentava l'occasione, senza tuttavia essere troppo esplicita, per non turbarli. Oramai non avevo dubbi, avevo capito che si può adorare e pregare Gesù ed ero arrabbiata. Sul libro La verità che conduce alla vita eterna, i TdG si vantano che le loro dottrine hanno come unica base la Bibbia. Come mai allora, all'occorrenza, alterano certi passi pur di adattare le loro dottrine come vogliono a discapito di tutti i TdG? Per esempio, Gesù non ha mai insegnato a pregare se stesso? Per attestare questo, che bisogno hanno di sottrarre il «MI» di Gv 14,14 che lo prova? E se anche non lo provasse, perché avevano bisogno di sottrarlo? Il CD ha ottenuto di ripubblicare nel 1969 e nel 1985, un testo critico di due protestanti, Wescott e Hort, unico testo da loro elogiato come "autorevole", la loro pubblicazione: THE KINGDOM INTERLINEAR TRANSLATION OF THE GREEK SCRIPTURES, l'Interlineare insomma. Consiglio a tutti  TdG di consultarlo, è quasi sempre fedele al testo originale. Alcuni esempi: S.Stefano faceva "appello" al Signore? (Atti 7:59). Non stava forse pregando Gesù? E i re magi che si recavano dal bambinello? Gli 'rendevano omaggio'? (Matteo 2:2) Ma per favore dai!; e il verbo greco proskuneo? Non significa adorare? Ma come? Gesù ascende al cielo e i discepoli gli fanno un semplice inchino? Non è più probabile che lo adorassero?(Matteo 28:9) E gli angeli del cielo gli ...'rendevano omaggio'? (Ebrei 1:6)

Ho  compreso per benino le arti marziali del CD: la famigerata torre mascherata ha preso a colpi di karate' la Bibbia, un colpo qua un colpo là e il gioco è fatto, ai danni di 5.600.000 di TdG e 4.000.000 di simpatizzanti, come dice Don Sergio? ma ci facci il piacereeeeee...

Scusa questo incassamento ma quando ce vo' ce vo'.

Apprezzo davvero molto il lavoro che svolgi, Achille, lo trovo né più né meno che la verità "Vera" senza nessun tipo di invenzioni atte a screditare nessuno.

Ritorniamo a me: volevo confrontarmi sul fatto che queste "differenze" sostanziali mi allontanavano dal suo amore: mentre Geova mi appariva sempre più lontano, Gesù accendeva d'amore il mio cuore, (è stata una rivelazione per me), be', la morale è che "giustamente" venni denunciata agli anziani di congregazione; subii il  terzo grado a casa mia. Io, intimorita dalle conseguenze e dalle minacce velate del comitato, per un po' me ne stetti buona buona, nel senso che non parlavo con nessun TdG delle cose che avevo appreso; smisi anche di predicare di casa in casa, divenendo inattiva.

Passarono ancora dei mesi e io sentivo l'esigenza di ascoltare più di prima le catechesi di Radio Maria e soprattutto quelle di D.Lorenzo Minuti. Ho apprezzato sempre molto le sue conferenze, anche perché le fonti che usa per smascherare le frodi ai danni della Bibbia sono sempre al di sopra di ogni sospetto. Noo? come no! sono la famosa torre di guardia e tutte le altre pubblicazioni geoviste. Io credo che molti TdG ascoltino di nascosto  le sue conferenze su Radio Maria ogni primo mercoledì di ogni mese, ore 18, cominciando da mio cugino che ringrazio per avermi fatto conoscere... certo involontariamente, spero che non si senta in colpa per avermi fatto questo grande regalo, alla faccia dei frequenti avvertimenti degli 11 brookliniani che tirano le fila di questo teatrino, paragonando le  preziose informazioni di chi li ha studiati per benino, a pornografia. Ricordi quella rivista?  lo sai Achille che sei un pornografo? e io, che sarei? ah già io sono la cagna che ritorna al suo vomito, la scrofa che ritorna a rivoltarsi nel fango...  belle definizioni che danno a chi vuole semplicemente esprimere la sua idea su ciò che ha conosciuto, bel modo di citare la Bibbia. Purtroppo non ho più in casa mia tutta la Biblioteca di materiale cartaceo, non ho neanche il famigerato cd-rom così copiato-incollato sul NG [it.cultura.religioni] per fare delle appropriate ricerche. Ho preferito disfarmene, stupidamente devo dire, perché ho capito che non si può rinnegare il proprio passato,  meglio approfondire e da esso ricostruire (scusa questa parentesi un bel po' sarcastica a onor del vero, sarà che quando mi inca**o mi escono certe espressioni).

Tornando alla radio, ne ripresi a pieno ritmo l'ascolto: sembravo una pazza, 24 su 24 ore con l'auricolare, anche per strada, anche quando facevo la spesa, sempre in biblioteca (sai che ho trovato lì Crisi di coscienza di Raymond Franz?). Mio Marito intanto peggiorava nel suo stato di alcolista, con complicazioni al fegato, rifiutava ogni aiuto specialistico e ogni cura medica. Ancora non accettava questo problema...

Si fa il 1996: il 4 giugno presi la decisione di scrivere una  lettera agli anziani della congregazione nella quale spiegavo le mie ragioni, dottrinali e comportamentali, per cui  mi dissociavo. La consegnai la sera stessa; il giorno dopo ricoverano mio marito in ospedale e, al mio ritorno, trovo gli anziani davanti la porta. Volevano parlarmi di quella lettera, convincermi a ritornare sui miei passi citandomi l'illustrazione del figliuol prodigo (quanta gentilezza). Quando poi si resero conto oramai della mia ferma decisione in tal proposito, persero tutta la loro gentilezza; addirittura mi dissero queste parole: "Noi ci sputiamo sulla chiesa; le dottrine in essa contenute sono parte di babilonia la grande meretrice, quindi non è disdicevole per noi fare questo (sputare)". (Sono d'accordo: non è disdicevole, ma bestiale)  "Da ora in poi sei un'apostata, vedi che non puoi più parlare con i tuoi fratelli e neanche solo salutarli, pensaci bene, per noi sei come la cagna che ritorna al suo vomito", citandomi  i proverbi. Infuriata della poca, anzi nulla, delicatezza nei miei riguardi, per mio marito in ospedale, li ho condotti (di peso) fuori dall'uscio di casa mia.

Sono arrivata alla fine; io e mio marito non stiamo più insieme ed io aspetto, con fiducia in quel Dio che mi ha sottratta dalla strada svariati anni fa, per condurmi fino a qua. Ora vivo la svolta cruciale nella mia vita, abbandonare le mie ali per vivere la mia realtà di moglie che ancora aspetto dal giorno in cui mi sono sposata, che accetti da me quell'aiuto che non ho saputo dargli prima. Non ho voluto separarmi da lui, dal 96 non stiamo più insieme, sotto lo stesso tetto, ma siamo ancora ai sensi di legge marito e moglie. Lui, per l'apatia che lo sovrasta, non si pone neanche il problema; forse ora, con l'aiuto di Dio, rimetteremo ordine nelle nostre vite. Io continuo ad aspettarlo, rimproverandomi ogni giorno i miei errori che mi sono costati la mia famiglia. Sono convinta che lui ancora mi vuole bene come io ne voglio a lui, credo che riusciremo a cambiare le cose, il dialogo fra noi è più aperto ora, nonostante tutto. La libertà conquistata in questi ultimi anni è un bene che metto al di sopra di molte cose ed è cosa che ho imparato da poco, anche se qualche volta mi permetto di esprimere le mie idee. D'altronde è stata sempre un po' mia caratteristica farlo, anche quando ero testimone di Geova, pagando di persona.

Da qualche anno frequento la chiesa cattolica, ma solo da poco stò addentrandomi nel suo concetto più vivo. Ho conosciuto qualche prete, un po' destabilizzante qualche volta, ma spesso ho conosciuto preti  e uomini di chiesa che mi hanno meravigliata per l'amore che hanno nel presentarmi Gesù (quella stessa chiesa spesso riportata sulle copertine di riviste targate Watch Tower), cominciando dal mio confessore, uomo di 95 anni monaco benedettino in un  convento poco fuori dalla mia città. Quando andai da lui mi presentai come Testimone Geova, raccontandogli i fatti miei; lui mi parlò del Cristo come non avevo mai sentito parlare, con la chiara intenzione di riscaldare d'affetto la figura di Gesù che fino a prima mi appariva lontana, un po' fredda. Sono un'insicura per mia natura, ma la strada che sente il mio cuore è quella di Gesù. Ogni giorno cerco ciò che lui ha deciso per me, mi invita a seguire i suoi passi, conducendomi nel suo cuore. Sono sola per ora in questo mio cammino, ma in effetti non lo sono; aprire gli occhi e contemplare la sua Luce , è il mio proposito quotidiano ed è cosa che la chiesa cattolica mi ha insegnando dolcemente. Ho imparato dalla chiesa ad accettare le "diversità" delle persone cercando di mai cambiarle nella  loro personalità. Portare il Cristo nella vita di chi conosci non è presunzione di conoscenze che non mi sento di avere. Testimoniare quotidianamente con la propria vita, sofferenza e anche Gioia, l'esempio suo, sarebbe il mio proposito. Contemplazione e preghiera  prima mi apparivano in un significato diverso; ora mi appare, nella sua semplicità, il loro vero significato; l'amore basato sul principio (agape): ora mi sento di condividerne l'essenza e lo scopo primario della Carità Cristiana; quella stessa di Madre Teresa di Calcutta, capace di portare il Cristo, senza tuttavia violentare la cultura di chi ancora adesso, col suo esempio, ne riceve la Testimonianza. Mi dice sempre il mio parroco che la Santità non è presunzione, è per tutti, non è nel fare grandi cose, ma nel fare bene le piccole cose di tutti i giorni, facendosi carico anche di problematiche attuali come prostituzione, droga,..  Don Germini a Rimini, si fa il giro di tutte le prostitute accollandosi i loro problemi, strappandole qualche volta a quella vita infame. A Milano (la mia città) c'è una Suorina che anche lei si fa questo, è il caso di dirlo, "Benedetto" giretto di prostitute, portando loro un po' di acqua di Sorgente; ne ho sentito parlare spesso, vorrei tanto conoscerla, personalmente. Questa è la mia Chiesa, che io Amo di più, Testimoni di Cristo. E' l'esempio che il mio cuore sente di seguire. Mi fermo qui; non pretendo di convincere chicchessia con le mie parole. Mi mancano i miei fratelli Testimoni di Geova e se, qualche volta quando li incontro ho la faccia tosta di salutarli e loro fieramente girano il capo proseguendo nel loro percorso,...be' vi perdono, si, vi perdono. Non sono loro, è la Torre che disumanamente impone questo gesto crudele, anticristiano. 

Con affetto e stima,

Lucia