Tommy O'Sullivan
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Tommy O’Sullivan – Legacy 

Testo di Alfredo De Pietra

Sei corde & tradizione irlandese

La ristampa su CD del primo album del chitarrista di Dingle ne conferma la statura artistica. Due ottimi brani sulla nostra compilation mensile.

Abbiamo conosciuto personalmente Tommy O’Sullivan due anni or sono. Era l’estate del 2001, e il celebre piper (ex-Bothy Band) Paddy Keenan scendeva in tour in Italia accompagnato da questo giovane chitarrista, semi-sconosciuto ai più.

La sua tecnica, la sua precisione, l’uso quasi “percussivo” della chitarra furono una piacevolissima sorpresa per tutti. Lungi dall’essere solo il classico “accompagnatore della star”, questo chitarrista, londinese di nascita ma originario di Dingle, nella contea di Kerry, si mostrava musicista finissimo: ricordiamo ad esempio una “Stranger To Himself” da brivido…Scoprimmo solo in seguito che O’Sullivan è ormai da molti anni uno dei musicisti delle sei corde più apprezzati in Irlanda.

Torniamo alla sua storia. All’età di undici anni la sua famiglia decise di tornare nella penisola di Dingle, e solo l’anno prima O’Sullivan aveva iniziato a studiare la chitarra. Il ritorno in patria costituì uno stimolo non indifferente per il giovane chitarrista: grande era la tradizione musicale di quella zona del Kerry, ma le sei corde erano pressochè assenti in quel panorama. Fu così che iniziarono i suoi primi esperimenti di fondere lo strumento all’Irish traditional (e in questa operazione si può senz’altro definire uno dei pionieri): il suo primo concerto risale al 1977, all’età di sedici anni.

O’Sullivan tornò poco tempo dopo a Londra, dove si fermò per quasi tutti gli Ottanta, intento a lavorare in vari ambiti del music business, e naturalmente continuando a suonare la chitarra. La sua attività principale era un’occupazione da tecnico del suono, ma faceva anche il manager per “The Weavers Arms”, uno dei pub della zona nord di Londra dove si poteva ascoltare dell’ottima musica folk. La sua vera passione era però il canto, e spesso in quegli anni lo si poteva incontrare in session assieme a grandi come Barry Dransfield e Martin Simpson.

Nel 1992 O’Sullivan fece ritorno a Dingle, e poco tempo registrò su cassetta Legacy, il suo primo album. Il successo di quelle registrazioni andò ben oltre il pensabile, e soprattutto impose quel giovane chitarrista all’attenzione della scena musicale irlandese: tre anni dopo formò con Matt Cranitch e Donal Murphy il gruppo Sliabh Notes (ospite di “Keltika” alcuni mesi addietro con l’ultimo album Along Blackwater’s Banks), e in parallelo iniziò la lunga collaborazione in tour con Paddy Keenan, che ha portato alla pubblicazione dello splendido The Long Grazing Acre, anch’esso già ospite del nostro magazine).

Le ultime vicende artistiche di O’Sullivan lo hanno visto impegnato solo alcuni mesi fa (maggio 2003) in un lungo tour australiano in compagnia dell’armonicista Justin Brady, e per celebrare il decennale della pubblicazione di Legacy, nel luglio del 2003 lo stesso album è stato ri-masterizzato digitalmente e pubblicato su CD, ed è questo mese ospite del nostro sampler. Va tra l’altro sottolineato, a proposito di Legacy, che tre dei suoi brani sono comparsi anche su altri dischi: “The Welcome”, scritta da Tony Small, era presente sul secondo disco degli Sliabh Notes, mentre sia “The Maids Of Culmore” che “Jutland” (quest’ultima presente sulla compilation di questo mese) sono state reinterpretate sul già citato The Long Grazing Acre.

Legacy è un eccellente album che farà innanzitutto la gioia degli appassionati di musica irlandese per chitarra: l’altro brano tratto da esso, il set “The Little Beggarman/The Wise Maid” è uno splendido esempio di ciò che mani esperte come quelle di O’Sullivan riescano a trarre dalla accordatura DADGAD. Ma non è solo un album per chitarristi: le qualità vocali del suo autore risaltano in song come “The Factory Girl” e “The Water Is Wide”.

Per ulteriori dettagli sulla attività del chitarrista di Dingle, il suo sito web è www.tommyosullivan.net, mentre lo stesso O’Sullivan è raggiungibile all’indirizzo email tommy@tommyosullivan.net