Tom Boyer & Friends
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Tom Boyer & Friends - A New Day 

Quando le sei corde vogliono dire solidarietà

Un album che è un gesto di affetto e di incoraggiamento nei confronti di un collega sfortunato: il top dei chitarristi californiani riunito al fianco di Tom Boyer in una difficile lotta per la vita. Con i migliori auguri di “Keltika” per una pronta guarigione.

Testo di Alfredo De Pietra

Ci sono dischi differenti. Dischi in cui la componente emotiva, per un motivo o per l’altro, la fa da padrona. E quando il nostro amico Christopher Dean ci ha mandato dalla California questo A New Day, ci è voluto poco per capire che era proprio questa la situazione.

Non conoscevamo Tom Boyer finora, ma ci siamo fatti l’idea che, oltre che raffinato chitarrista, deve essere proprio una gran brava persona, molto benvoluto dalla comunità in cui vive. Perché questo disco è soprattutto una testimonianza di amicizia, di affetto e di incoraggiamento nei suoi confronti, da parte dei suoi colleghi. Ma vediamo di andare con ordine.

Lo scorso 20 novembre si svolgeva un concerto, dalle parti di San Diego. Il meglio delle sei corde della zona si riuniva in onore di Tom Boyer, che da alcuni mesi aveva iniziato una dura guerra, a base di chemio e radioterapia, contro un cancro alle corde vocali. Boyer è noto in California per essere un asso del fingerpicking nello stile di Chet Atkins, ed è stato spesso testimonial delle famose chitarre acustiche Taylor.

Uno dei primi ad avere saputo del grave problema di salute era stato il Celtic guitarist Christopher Dean, già ospite della nostra testata alcuni mesi addietro. E gli venne immediatamente in mente il ricordo di un concerto di supporto, da lui organizzato proprio insieme a Boyer, per sostenere un altro giovane chitarrista, Evan Dresher, anch’esso colpito dal cancro. Quel concerto era stato di grande aiuto per Evan, e Dean decise di ripetere quell’esperienza, questa volta per Tom Boyer.

La risposta da parte dei chitarristi della zona, e della stessa fabbrica di chitarre Taylor, fu entusiastica: il meglio degli strumentisti della California, con il top delle apparecchiature disponibili, si sarebbe riunito per incoraggiare Tom. Il consenso fu tale che venne concessa una performance della durata di un massimo di dieci minuti per ciascun artista, e tutti accettarono di buon grado. Vennero stampate locandine sufficienti a pubblicizzare l’evento in tutta l’area di San Diego; tecnici del suono, addetti alla biglietteria e ai rinfreschi aderirono volontariamente in gran numero.

Boyer era stato informato del concerto, ed erano stati consultati anche i medici che lo hanno in cura, per concordare una data “possibile” in funzione delle dolorose cure necessarie. Lo stesso chitarrista, non avendo problemi di natura economica in rapporto alle terapie, aveva però chiesto che i proventi ricavati dal concerto fossero devoluti al servizio di oncologia pediatrica del San Diego Children’s Hospital.

Ora, uno dei primi a essere interpallati era stato Brian Baynes, musicista che ha anche uno studio di registrazione. Baynes ebbe l’idea di realizzare un CD che comprendesse una track da ciascuno dei chitarristi che avevano deciso di partecipare al concerto. Chris Dean decise di pensare alla grafica, e una fabbrica di CD offrì di stamparne mille copie al 50% del costo. Il progetto del CD venne tenuto nascosto a Tom Boyer.

Arrivò il giorno del concerto. Nonostante il desiderio di suonare, le condizioni di Boyer erano veramente precarie, e c’erano pertanto forti dubbi addirittura sulla sua presenza in sala. Un grande sforzo di volontà compì il miracolo; all’arrivo in sala il chitarrista venne accolto da una vera e propria ondata di simpatia da parte di tutti, e Christopher Dean gli si avvicinò presentandogli una copia del CD, A New Day, appunto. Boyer impiegò qualche secondo a comprendere di cosa si trattasse, e l’emozione per la grande testimonianza di affetto fece il resto: nessuno, in sala, riuscì a trattenere le lacrime…inutile dire che la performance di Boyer fu l’ highlight della serata!

Così, i nostri lettori ci perdoneranno se per una volta non presentiamo un “semplice” CD di musica celtica…o per meglio dire, non di “sola” musica celtica. Perché con le premesse di cui abbiamo parlato A New Day è ovviamente un ottimo disco di musica per chitarra acustica, che abbraccia un vasto panorama di generi musicali, dal bluegrass al jazz, dal folk al blues, sino alla musica di ispirazione irlandese e scozzese. Christopher Dean, in qualità di leader della Cairney Hill Music, casa produttrice della compilation A New Day, non ha avuto alcuna difficoltà a concederci l’OK per un paio di brani sulla nostra compilation…anzi, ad essere sinceri, quasi tutti gli artisti presenti sull’album in questione, interpellati in proposito, avevano offerto il loro brano, in modo che la loro testimonianza di affetto arrivasse al loro amico rimbalzata e amplificata anche dalle pagine di un magazine pubblicato in Italia, mille e mille miglia lontano dalla California.

Abbiamo quindi – dolorosamente – dovuto scegliere “solo” due brani per il nostro sampler, quelli evidentemente a maggiore “connotazione celtica”: la celeberrima “The Foggy Dew”, interpretata dal master of ceremonies Christopher Dean; e “The Skye Boat Song” nella versione di uno dei più grandi Celtic guitarist americani, Pat Kirtley.

Chi volesse acquistare A New Day può farlo online presso il sito web della Carney Hill,  www.cairneyhill.com : è comunque un eccellente disco per gli appassionati della “sei corde acustica”, e i soldi ricavati andranno in beneficenza. Meglio di così…