Roland Conq Trio
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Roland Conq Trio

 

“Sedici corde per trenta dita”: questo è il simpatico biglietto da visita dell’album di esordio del Roland Conq Trio, nostro ospite di questo numero di Keltika con il brano “Les Ridées De Kerfuns”.

Vediamo di fare un po’ di conti: sedici corde perché si tratta di due chitarre acustiche e di un contrabbasso, e le dita in questione sono quelle dei chitarristi Roland Conq ed Erwan Berenguer, e del contrabbassista Vincent Guerin.

Leader del gruppo è Roland Conq, musicista con alle spalle diverse esperienze di chitarrista e bassista in vari gruppi pop, ma appassionato da sempre di musica tradizionale (Roland è anche un esperto suonatore di scottish bagpipe). A seguito della sua partecipazione alla band di musica tradizionale irlandese Dancing Feet, Conq decide (è il 1991) che per il futuro la sua strada sarebbe stata esclusivamente quella della chitarra acustica nell’ambito della musica tradizionale. Come la maggior parte dei cosiddetti “Celtic guitarist”, anche Roland sposa l’ormai celebre accordatura aperta di Re (DADGAD tuning), applicandone le risorse tecniche alla riproposizione della musica bretone.

È naturale, a questo punto, la sua partecipazione a svariati gruppi di fest-noz, come i Kurun, gli Sharda e Filifala, a fianco di collaborazioni con altri artisti dell’area bretone come Alain Pennec, Jean-Michel Veillon e Stéphane Morvan.

Trascorrono alcuni anni, e l’interesse musicale di Roland Conq si espande verso la musica etnica di altre aree geografiche: il chitarrista francese prende a collaborare (soprattutto all’estero) con musicisti come il pianista polacco Woyzeck, il sassofonista nigeriano Dédé Mabiaco, i musicisti cinesi (della provincia dello Shandong) Zhang Yuan, Shaoli e Zong Rui Min e il cantante di musica tradizionale indiana Olivier Leroy.

Il secondo chitarrista del trio è Erwan Berenguer, fin da bambino studioso di chitarra classica, strumento che “tradirà” negli anni dell’adolescenza per dedicarsi, come molti altri chitarristi, all’hard rock e alle sonorità elettriche. Il suo interesse nei confronti della musica tradizionale risale al 1996 con la creazione del gruppo Spontus, specializzato in tal senso. In seguito Berenguer sarà presente in verie formazioni di musica tradizionale bretone come Skolvan, Kurun, Skeduz e Tan B’an Ty. Il suo panorama artistico è completato dalle esperienze con Audrey Le Jossec (musica del Quebec), con il trio chitarristico Triad e infine insieme a Y.-F. Perroches, Jean-François Roger e Véronique Bourgeo nei Jolie Vilaine.

Al contrabbasso troviamo un altro musicista eclettico e dallo spirito artistico irrequieto, Vincent Guerin, curioso e instancabile esploratore dei legami esistenti tra musica classica, tradizionale, rock e improvvisazione. Ciò che affascina maggiormente Guerin è però la voce umana, e non a caso le sue prime esperienze artistiche sono nella formula del duo Voice And Bass assieme alla cantante Mina Agossi, ed in seguito nel gruppo Three con la cantante Nathalie Herzog ed il batterista Régis Boulard. Vincent Guerin è infine un ricercatissimo session-man: all’attivo del contrabbasista sono  infatti da segnalare una serie di registrazioni discografiche insieme ai nomi migliori della musica francese degli ultimi anni.

Il disco di esordio dei tre, intitolato semplicemente Roland Conq Trio, è un’operazione audace e per certi versi abbastanza rischiosa. È infatti sempre pericoloso mettere insieme strumenti dalla sonorità abbastanza simile, sia in termini di sonorità complessiva risultante, sia perché esperienze simili del passato ci hanno spesso offerto uno stucchevole alternarsi di momenti solistici in cui il virtuosismo fine a se stesso ha spesso la meglio. Fortunatamente è un rischio abilmente evitato dai tre musicisti bretoni, e Roland Conq Trio si conferma disco estremamente godibile, e soprattutto molto “musicale”, nel senso che il connubio artistico tra i tre si mostra perfettamente integrato e soprattutto finalizzato alla creazione di una gradevolissima musica d’insieme.

Anche il materiale scelto dai tre spazia a 360 gradi sulla musica etnica dei quattro angoli del globo. Dato il “taglio” della nostra rivista, ci è parso naturale scegliere, per presentare l’album Roland Conq Trio, un brano di ispirazione bretone come “Les Ridées De Kerfuns”, ma anche ascoltando questa composizione del trio Conq/Berenguer/Guerin appare subito evidente come la linea melodica iniziale – dalla sonorità tipicamente bretone – diventa ben presto solo uno spunto per divagazioni armoniche e melodiche originali, piacevoli e assolutamente interessanti.

E tutto il resto del disco , ancora una volta un’ottima produzione della dinamica casa discografica bretone Coop-Breizh, si conferma come un’opera ad ampio respiro, con echi di musica irlandese (“Mick O’Connor’s/Sproggies Reel/Jenny Picking Cockles”); bretone, come nella solistica, splendida “À Saint-Nazaire/Rond De paludier”; araba (“Myriam”); greca (“Stin Arhi Tou Tagothiou”) e addirittura con un brano ispirato alla musica per gadulka di N. Ivanov.

Rimane comunque, pur nella diversità degli spunti di ispirazione, un gradevole senso di unicità e coerenza complessive. Un disco diverso dai soliti, ma realmente “intrigante”.

 

                                                                                                          Testo di Alfredo De Pietra

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