Myrddin
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Myrddin – Gli Anelli

Testo di Alfredo De Pietra

Un’opera matura, un viaggio affascinante della prestigiosa band ligure nell’incantevole scenario Tolkeniano.

Ci sono dischi che colpiscono ancor prima di iniziare ad ascoltarli. Gli Anelli dei Myrddin, album a tema i cui testi sono liberamente tratti dal romanzo “Il Signore degli Anelli” di J.R.R. Tolkien, è uno di questi. Merito della splendida illustrazione di copertina, “A friend to remember”  di Tom Cross, una bellissima interpretazione di Gandalf dell’artista di “The way of Wizard’s”.

Quando poi si passa all’ascolto dell’album si ha subito la sensazione di un’opera realmente matura, che testimonia il grande spessore artistico raggiunto dai Myrddin, gruppo savonese presente sulla scena “celtica” italiana e internazionale sin dalla metà degli anni Novanta.

Gli Anelli è anche, per diversi motivi, un album di svolta per la formazione ligure, che questa volta si allontana in buona parte dal consueto repertorio della musica celtica: innanzitutto il disco è costruito intorno ai personaggi e alle situazioni del “Signore degli Anelli”, e ciò ha comportato una attenta opera di adattamento – per così dire – filologico della musica nei confronti dei testi tolkeniani. A sua volta ciò ha reso necessario la composizione originale di tutte le tracce, tranne una, che compongono il CD, come ci racconta in questa intervista Fabio Pesenti, chitarrista dei Myrddin.

Quando e come nasce nei Myrddin l'interesse nei confronti di Tolkien e della sua opera? Inoltre, ci racconti di questa collaborazione con la Società Tolkeniana Italiana .
A parte gli interessi personali verso l'opera letteraria di Tolkien, abbiamo avuto (come Myrddin) un primo contatto con la Società Tolkieniana Italiana nell'inverno 2000. Nell'estate 2001 è iniziata una collaborazione, con la nostra partecipazione musicale agli eventi organizzati dalla stessa Società, e l'amicizia con il presidente Paolo Paron. A quel tempo il nostro repertorio era tradizionale: danze e ballate delle aree celtiche accanto a brani strumentali di nostra composizione; inoltre non c'era ancora stato il boom mediatico del film, ma si respirava (sto pensando soprattutto all'Hobbiton 2001, la mega festa annuale per il compleanno di Bilbo) un’atmosfera magica e culturalmente molto viva, fatta di concerti, conferenze, mostre, duelli in costume ecc. Non ricordo il momento e le parole esatte, ma un giorno Paolo Paron ci propose di musicare alcuni testi tratti dal "Signore degli Anelli": questo è stato l'inizio...Per nostra fortuna Paolo ci ha seguiti durante il lavoro, fornendoci supporto ed entusiasmo: ad esempio grazie a lui abbiamo potuto lavorare con la voce registrata di Tolkien in persona per la pronuncia corretta della lingua elfica.”
Come vede questo disco in rapporto ai vostri lavori precedenti?

Per noi è stata una novità assoluta sotto tutti i  punti di vista. Non avevamo mai affrontato un lavoro di composizione così impegnativo: su quattordici tracce, tredici sono interamente musiche di nostra composizione, più il testo di “L'Ultima Notte”. Non ci eravamo mai cimentati con canzoni, e quindi con il lavoro di adattamento dei testi anche se, dove abbiamo potuto, abbiamo lasciato i versi originali. Un'altra difficoltà è stata la scelta stilistica delle musiche: il problema era contestualizzare ogni situazione in modo appropriato. Faccio alcuni esempi: le musiche per il compleanno di Bilbo hanno una chiara ispirazione celtica (polka); per rendere l'atmosfera di “A Elbereth” in elfico abbiamo usato delle scale diverse e inconsuete (nello strumentale: Si minore naturale con con 6° grado diesizzato). Ancora, “L'Addio a Gandalf” è in stile ballata, “celtizzata” dallo strumentale del violino, “La rota” ha un inizio stile Entrada medievale per poi trasformarsi in danza di sapore mediterraneo, “Terra dura”, la canzone di Gollum, è di ispirazione jazzistica; ancora di ispirazione celtica i reelGrido di Theoden” (un richiamo alla carica dei cavalli e al combattimento, l’idea originaria era di inserire declamati i versi: “Avanti, Cavalieri di Theoden, gesta crudeli vi attendono...”, abbandonata per banali disguidi tecnici: la traccia della voce è andata persa!) e “Mag More.
Mi sembra abbastanza evidente ne Gli Anelli un approccio musicale per molti versi abbastanza vicino alla musica medievale. E' una conseguenza del tema dell'album?

Sì, il tema letterario ha sicuramente influito, e inoltre non dimentichiamo che le nostre esperienze musicali ci hanno condottto spesso in viaggi musicali con concerti e dischi di musica antica: sia io che mio fratello Luca abbiamo inciso per la Arion di Parigi in opere varie (Teuzzone di Vivaldi, Suites per chitarra barocca di Lodovico Roncalli ecc.); Marco Pietrasanta e Luciano Puppo hanno alle spalle, oltre svariate esperienze jazzistiche, anni di studio rispettivamente con liuto e fiati rinascimentali, senza dimenticare Eliana Zunino, sempre alla ricerca di nuovi stage e seminari di vocalità antica e folk da frequentare.
Che tipo di reazioni avete avuto presentando Gli Anelli in concerto? E più in generale, che riscontro sta avendo il vostro album?

Siamo stati sorpresi anche noi dalle ottime reazioni del pubblico. Ci attendevamo un risultato simile presentandolo nel circuito tolkieniano, ma la sorpresa è arrivata dai concerti esterni alla Società Tolkeniana Italiana. Ad esempio in Liguria il concerto “Musiche della Terra di Mezzo”, che prevedeva l’esecuzione integrale del disco, è stato inserito nel circuito regionale “Insieme in Liguria” con dieci date estive da La Spezia a S. Remo, riscontrando ovunque entusiasmo e
critiche positive...i dischi sono  già in ristampa!

Gli Anelli è un album di ottima fattura. Vi si respira la passione per l’argomento affrontato, ma si avverte anche l’intenso sforzo compositivo e di arrangiamento che la sua realizzazione ha comportato, con un risultato complessivo che lo pone ai vertici della produzione italiana più recente.

I Myrddin sono composti da Luca Pesenti (fiddle), Fabio Pesenti (chitarra), Eliana Zunino (voce e bodhrán), Marco Pietrasanta (flauto, border pipes e sax), e da Luciano Puppo al contrabbasso.

Il loro sito ufficiale è www.myrddin.it; l’indirizzo di posta elettronica  myrddin@myrddin.it, ed un recapito telefonico (Fabio Pesenti) è: 335 8044226. Sul sampler di “Keltika” di questo mese troviamo, tratti da Gli Anelli, due brani, la strumentale “Eowyn Lament/Grido di Theoden/Mag Mor”, e la canzone “L’addio a Gandalf/Gandalf Reel”.