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Myrddin – Gli Anelli Testo di Alfredo De Pietra Un’opera matura, un viaggio affascinante della prestigiosa band ligure nell’incantevole scenario Tolkeniano. Ci sono dischi che colpiscono ancor prima di iniziare ad ascoltarli. Gli Anelli dei Myrddin, album a tema i cui testi sono liberamente tratti dal romanzo “Il Signore degli Anelli” di J.R.R. Tolkien, è uno di questi. Merito della splendida illustrazione di copertina, “A friend to remember” di Tom Cross, una bellissima interpretazione di Gandalf dell’artista di “The way of Wizard’s”. Quando poi si passa all’ascolto dell’album si ha subito la sensazione di un’opera realmente matura, che testimonia il grande spessore artistico raggiunto dai Myrddin, gruppo savonese presente sulla scena “celtica” italiana e internazionale sin dalla metà degli anni Novanta. Gli Anelli è anche, per diversi motivi, un album di svolta per la formazione ligure, che questa volta si allontana in buona parte dal consueto repertorio della musica celtica: innanzitutto il disco è costruito intorno ai personaggi e alle situazioni del “Signore degli Anelli”, e ciò ha comportato una attenta opera di adattamento – per così dire – filologico della musica nei confronti dei testi tolkeniani. A sua volta ciò ha reso necessario la composizione originale di tutte le tracce, tranne una, che compongono il CD, come ci racconta in questa intervista Fabio Pesenti, chitarrista dei Myrddin. Quando e come nasce nei Myrddin
l'interesse nei confronti di Tolkien e della sua opera? Inoltre, ci racconti di
questa collaborazione con la Società Tolkeniana Italiana . “Per noi è stata una novità
assoluta sotto tutti i punti di vista. Non avevamo mai affrontato un lavoro di
composizione così impegnativo: su quattordici tracce, tredici sono interamente
musiche di nostra composizione, più il testo di “L'Ultima Notte”. Non ci
eravamo mai cimentati con canzoni, e quindi con il lavoro di adattamento dei
testi anche se, dove abbiamo potuto, abbiamo lasciato i versi originali.
Un'altra difficoltà è stata la scelta stilistica delle musiche: il problema era
contestualizzare ogni situazione in modo appropriato. Faccio alcuni esempi: le
musiche per il compleanno di Bilbo hanno una chiara ispirazione celtica (polka);
per rendere l'atmosfera di “A Elbereth” in elfico abbiamo usato delle
scale diverse e inconsuete (nello strumentale: Si minore naturale con con 6°
grado diesizzato). Ancora, “L'Addio a Gandalf” è in stile ballata,
“celtizzata” dallo strumentale del violino, “La rota” ha un inizio stile
Entrada medievale per poi trasformarsi in danza di sapore mediterraneo, “Terra
dura”, la canzone di Gollum, è di ispirazione jazzistica; ancora di
ispirazione celtica i reel “Grido di Theoden” (un richiamo alla
carica dei cavalli e al combattimento, l’idea originaria era di inserire
declamati i versi: “Avanti, Cavalieri di Theoden, gesta crudeli vi
attendono...”, abbandonata per banali disguidi tecnici: la traccia della voce è
andata persa!) e “Mag More.”
“Sì,
il tema letterario ha sicuramente influito, e inoltre non dimentichiamo che le
nostre esperienze musicali ci hanno condottto spesso in viaggi musicali con
concerti e dischi di musica antica: sia io che mio fratello Luca abbiamo inciso
per la Arion di Parigi in opere varie (Teuzzone di Vivaldi, Suites per
chitarra barocca di Lodovico Roncalli ecc.); Marco Pietrasanta e Luciano Puppo
hanno alle spalle, oltre svariate esperienze jazzistiche, anni di studio
rispettivamente con liuto e fiati rinascimentali, senza dimenticare Eliana
Zunino, sempre alla ricerca di nuovi stage e seminari di vocalità antica e folk
da frequentare.” “Siamo stati sorpresi anche noi
dalle ottime reazioni del pubblico. Ci attendevamo un risultato simile
presentandolo nel circuito tolkieniano, ma la sorpresa è arrivata dai concerti
esterni alla Società Tolkeniana Italiana. Ad esempio in Liguria il concerto
“Musiche della Terra di Mezzo”, che prevedeva l’esecuzione integrale del disco,
è stato inserito nel circuito regionale “Insieme in Liguria” con dieci date
estive da La Spezia a S. Remo, riscontrando ovunque entusiasmo e Gli Anelli è un album di ottima fattura. Vi si respira la passione per l’argomento affrontato, ma si avverte anche l’intenso sforzo compositivo e di arrangiamento che la sua realizzazione ha comportato, con un risultato complessivo che lo pone ai vertici della produzione italiana più recente. I Myrddin sono composti da Luca Pesenti (fiddle), Fabio Pesenti (chitarra), Eliana Zunino (voce e bodhrán), Marco Pietrasanta (flauto, border pipes e sax), e da Luciano Puppo al contrabbasso. Il loro sito ufficiale è www.myrddin.it; l’indirizzo di posta elettronica myrddin@myrddin.it, ed un recapito telefonico (Fabio Pesenti) è: 335 8044226. Sul sampler di “Keltika” di questo mese troviamo, tratti da Gli Anelli, due brani, la strumentale “Eowyn Lament/Grido di Theoden/Mag Mor”, e la canzone “L’addio a Gandalf/Gandalf Reel”. |