La Session etiquette
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La “session etiquette” nei pub irlandesi 

L’estate è ormai alle porte, e certamente un buon numero di lettori di Keltika sta programmando la tanto agognata vacanza in Irlanda, sognando di fare il pieno di paesaggi, leggende, storia e…musica irlandese.

Dove si potrà gustare la tanto agognata jig, in quali posti potremo ascoltare le più sfrenate reel? Ma in un pub irlandese, of course! Sarà sufficiente entrare là dove ci avranno detto che ci sono delle session, sedersi un po’ dove capita, se suoniamo un qualche strumento iniziare a suonare insieme agli altri musicisti…No, signori, non ci siamo proprio! Naturalmente saremo ovunque bene accetti, ma faremo bene a non dare tutto per scontato: dovremo fare i conti con la famosa session etiquette!

Difficile definire cosa esattamente sia la session etiquette. Sostanzialmente è un termine che si riferisce a quella serie di comportamenti che regolano la partecipazione ad una session musicale, sia per quanto riguarda chi ascolta che chi intende partecipare attivamente alla session stessa, ovvero i musicisti. L’argomento potrebbe sembrare marginale, e invece esistono al riguardo corpose tesi di etnomusicologia che esaminano la session etiquette in tutte le sue molteplici sfaccettature.

Ad un osservatore distratto la session di musica tradizionale in un pub irlandese può sembrare un evento che si svolge in modo caotico e indisciplinato, privo di una logica interna: i vari set di tune iniziano quando meno te lo aspetti; alcuni musicisti non partecipano all’esecuzione musicale; negli intervalli tra i pezzi i musicisti parlano di argomenti che nulla hanno a che vedere con la musica, e in modo imprevedibile qualcuno che assiste alla session articola delle grida di incoraggiamento. Ebbene, tutto ciò potrebbe voler dire che nelle session qualsiasi comportamento è consentito: nulla di più errato. Anche nel mondo della musica irlandese esiste, al contrario, un complesso corpus di regole interne, che spesso hanno a che vedere con norme di comportamento non verbale, talora generali, altre volte riconducibili ad un contesto nazionale tipicamente irlandese.

Andiamo ora a considerare tutto ciò che dovremo – e non dovremo – fare quando andremo ad assistere (e per i dotati musicalmente, a partecipare) ad una session musicale irlandese. Il termine punter, molto usato in queste occasioni, indica lo spettatore che assiste alla session.

Innanzitutto la maggior parte dei pub riserva un settore particolare ai musicisti. In genere quest’area  risulterà abbastanza evidente già all’ingresso nel locale. Ebbene, è altamente raccomandabile non andarsi a sedere in questa zona del pub, anche in presenza di qualche posto libero: chissà, quella sedia potrebbe essere riservata per un musicista che arriverà in seguito…Se poi avrete voglia di parlare con qualche amico/a mentre la session è in corso, sarà buona norma spostarsi in posizione più defilata per non disturbare chi vuole solo ascoltare.

Andiamo agli applausi: naturalmente sono bene accetti, ma il consenso può essere dato anche con mormorii o gridolini. Il punter attento noterà che questi cenni di approvazione vengono espressi in determinati, precisi, momenti del brano musicale: la fine di un chorus, o una variazione particolarmente apprezzata. Per non sbagliare, ci sarà un modo universalmente valido per far capire ai musicisti che state apprezzando la loro session: pagare loro da bere. Naturalmente non dovrete andare a chiedere a ciascuno di loro cosa preferiscano: andrete piuttosto dal barman e direte che intendete offrire un “giro”. Al momento opportuno il barman comunicherà ai musicisti la notizia dell’offerta, e i musicisti ringrazieranno alzando il bicchiere, oppure sollevando l’archetto del violino, o il flauto. Sarà cosa apprezzata rispondere a vostra volta, sollevando il vostro bicchiere… 

L’uso dei registratori a cassette e dei mini-disk recorder è diventato un fenomeno sempre più diffuso, specialmente da quando le dimensioni dei recorder portatili li fanno somigliare sempre più a camuffabili pacchetti di sigarette. Il punter educato chiederà sempre il permesso di registrare la session, e ciò verrà acconsentito nella quasi totalità dei casi, anche perché i musicisti si sentiranno in obbligo nei confronti dell’educata richiesta. Anche in questo caso, evitate comunque di porre il microfono o il registratore in posizione troppo vicina al singolo musicista.

Va inoltre tenuto presente che lo stesso fatto che i musicisti sappiano della presenza di un registratore in funzione può avere un effetto inibente sulla spontaneità della musica: potrebbe in altri termini risentirne la draíocht, la “magia” della musica. In fondo è questo il motivo per cui alcune tra le migliori registrazioni sono state effettuate in modo furtivo, ma è pur vero che, oltre al fatto di compiere un atto scorretto, in questa maniera è ben difficile godersi la session, essendo il punter piuttosto concentrato sul registratore, sulla qualità dell’incisione, sul modo di passare inosservato e così via. Simili considerazioni possono applicarsi anche all’uso delle macchine fotografiche. A causa dell’oscurità dell’ambiente, l’uso del flash sarà praticamente obbligatorio: anche in questo caso sarà sempre meglio chiedere il permesso in anticipo.

Un’ultima cosa: mai, mai e poi mai vi venga in mente di toccare, spostare, o peggio ancora cercare di suonare lo strumento musicale di qualunque dei musicisti, magari lasciato momentaneamente su una sedia in un intervallo della session: si tratta di oggetti molto importanti per i musicisti, di cui essi sono – ovviamente – molto gelosi.

Bene, come potete vedere, in fondo non si tratta di regole particolarmente impegnative: basta attenervisi con un minimo di attenzione, e diventerete in breve tempo un perfetto punter.

E se siete un musicista?

Ci siamo, finalmente dopo tanta pratica in Italia è giunto il momento di mostrare il vostro valore di musicista direttamente in un’infuocata session nell’isola di smeraldo…

In questo caso le regole da osservare sono molto più numerose. Innanzitutto sarà opportuno comprendere il “livello” qualitativo della session. C’è infatti chi propone una classificazione delle session irlandesi in tre categorie:

bulletAdvanced session: i musicisti suonano, veloci come treni, lunghi set di brani che mostrano di conoscere a perfezione. A partecipare alla session sono esclusivamente strumentisti molto provetti, che preferiscono la compagnia di altri musicisti dello stesso livello.
bulletIntermediate session: sono session con frequenti “fermate e ripartenze” tra i vari brani. Il livello dei partecipanti non sembra uniforme. L’atmosfera generale è meno seria e incoraggia maggiormente il musicista “esterno” alla partecipazione.
bulletBeginners session: i partecipanti avranno all’incirca un paio di anni di pratica sullo strumento, e stanno iniziando a costruirsi un proprio repertorio. In queste session è accettato e incoraggiato l’uso di spartiti. In genere sono session condotte da uno (o più) musicisti esperti, che “chiamano” le varie tune e stabiliscono la velocità delle stesse.

Ciò premesso, e considerato che vi troverete nella classica situazione dell’”ultimo arrivato”, farete bene a considerare le seguenti norme di comportamento:

bulletNon intromettetevi a sproposito e ad ogni costo: è un comportamento che indispettisce i “regulars”, ovvero gli habituè della session. Se si tratta di una session con pochi musicisti, provate a chiedere il permesso di “entrare” nella session al musicista che vi sembra più esperto. Tutto ciò ancora di più se vi rendete conto che si tratta di una advanced session. Le intermediate session saranno in generale più “aperte”, ma ricordate comunque di chiedere sempre il permesso, prima di entrare. Tutto sarà ovviamente più semplice se sarete voi ad essere invitati a suonare da qualcuno dei musicisti regular.
bulletDiamo per scontato che siate finalmente entrati attivamente nella session. Dovrete fare attenzione a diverse altre questioni. Innanzitutto, visto che siete “nuovi”, lasciate sempre che sia qualcun altro ad iniziare le tune. Solo se diventerete regular nessuno si stupirà se sarete voi a dare inizio ad un set. Sarà più semplice iniziare una tune in una intermediate session, ma aspettate comunque che ci sia un’interruzione nella session. E in questo caso cercate anche di capire se gli altri gradiscono la vostra scelta: se gli altri musicisti  vi sembrerano disinteressati alla vostra proposta musicale, verosimilmente è perché lo sono.
bulletEvitate di suonare, se non conoscete bene la tune. Tutt’al più potrete mettervi in disparte e suonare a basso volume per iniziare ad imparare il brano in questione. Inoltre non date per scontato che i musicisti vi insegneranno a suonare la tune: potrà capitare, ma non è assolutamente la regola.
bulletNon iniziate tune di cui non siete profondi conoscitori. Se vi rendete conto che quasi nessun altro musicista vi segue, fate seguire alla prima tune un brano più noto: ciò ricondurrà gli altri musicisti all’interno della session e fornirà ad essi l’informazione che voi desiderate che anche loro partecipino alla session. In generale scegliete set di tune che “si sposino” bene tra di loro.
bulletNelle beginners session ci saranno verosimilmente dei set fissi, per permettere ai partecipanti di acquisire la pratica necessaria. In genere ci sarà un leader che chiamerà le tune: è a lui che dovrete chiedere il permesso, prima di inziare una nuova tune.
bulletIn Irlanda la convenzione generale è di suonare ogni tune per tre volte: prima di iniziare a suonare sarà bene ascoltare con attenzione il comportamento degli altri musicisti, per accertarsi se questa regola è in uso anche nella session cui state partecipando.
bulletNon rallentate o accelerate una tune. È il musicista che ha dato inizio al set che ne stabilisce il tempo, tempo che non dovrebbe variare fino alla fine del brano.
bulletSempre in tema di tempo, e anche alla luce di quanto appena detto, evitate di iniziare un brano ad una velocità troppo elevata rispetto alle vostre capacità: meglio suonare una tune lentamente (ma bene!) che velocemente e male!
bulletLe session in genere consistono di musica da ballo, ma occasionalmente possono anche comprendere alcune esibizioni solistiche, in genere song non accompagnate: anche per quanto riguarda le song, se desiderate esibirvi in una performance solistica, aspettate ad essere invitati in tal senso dagli altri musicisti. Durante le solo performance ci si aspetta da parte di tutti – musicisti e punter - un rispettoso, attento silenzio.
bulletNon iniziate ad accordare il vostro strumento mentre gli altri suonano: ciò fa distrarre gli altri musicisti. Il tempo giusto per accordare è l’intervallo tra due set, possibilmente mettendosi brevemente in disparte dal resto del gruppo, per non disturbare gli altri musicisti.
bulletNon parlate ai musicisti – neanche della musica che stanno eseguendo – mentre la session è in corso: è un atto che distrae dalla musica e mostra ignoranza e cattiva educazione. Aspettate piuttosto l’intervallo tra due set.
bulletI suonatori di bodhrán dovrebbero osservare una certa “discrezione”: una partecipazione non molto invadente sarà particolarmente gradita agli altri musicisti, e se vi è già un bodhránist nella session, astenetevi dall’entrare, a meno che l’altro percussionista non decida di abbandonare la session. Ciò vale anche per la chitarra e per gli altri strumenti di accompagnamento.

Bene, a questo punto siete preparatissimi sul comportamento che andrà tenuto nei pub…non vi resta che andare a prenotare il volo per Dublino, per fare il pieno di buona musica. E per chi se la sente, non dimenticate di mettere in valigia il vostro fiddle o i tin whistle…ma sempre occhio alla session etiquette!

                                                                                                           Testo di Alfredo De Pietra

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