Karma
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Karma –  Liesliw

 

Il termine bretone “liesliw” significa “multicolore”: è questo il titolo del recente album – il terzo in ordine di tempo – del gruppo bretone Karma, e ascoltandolo si può ragionevolmente ammettere che si tratta di un titolo perfettamente appropriato al coloratissimo materiale sonoro offerto da questa interessante band, regina incontrastata della fest-noz bretone.

I Karma sono nati all’interno del college Diwan di Relecq-Kerhuon nel 1996, su iniziativa di Mikaël Le Bihannic (suonatore di bombarde), del percussionista Kaou Gwen e dell’accordionist Yann Le Corre. In seguito a un breve periodo di rodaggio, il gruppo ha acquistato una certa stabilità in seguito all’arrivo di Etienne Bescond (biniou): il primo concerto dei Karma è stato in occasione del festival interliceale di Lannion, nell’aprile 1997. Successivamente la band inizia a guadagnarsi una certa reputazione nel giro delle fest-noz, soprattutto nella regione centrale della Bretagna e nella regione del Trégor. Nel settembre dello stesso anno entra a far parte del gruppo il violinista Jonathan Dour.

Il 1998 è per i Karma l’anno dell’esordio discografico (con un album registrato dal vivo, intitolato semplicemente Fest-noz, e inciso per la casa discografica Coop-Breizh) e della conquista del primo premio al Kan ar Bobl a Pontivy. Nel settembre del 1999 Jean Louis Cadoret rimpiazza alla chitarra Erwann Le Goff, e l’anno successivo, ad aprile, è pubblicato (sempre dalla Coop-Breizh) il secondo album del gruppo, intitolato Nozata, registrato appena due mesi prima a Locarno: i Karma comprendono ormai sette musicisti, grazie all’ingresso nel gruppo del bassista Stéphane Rama e del percussionista Jean Marie Stéphant.

In definitiva quindi i Karma sono oggi formati da Jonathan Dour (violino); Yann Le Corre (accordion cromatico); Mikaël Le Bihannic (bombarde); Etienne Bescond (biniou); Jean-Louis Cadoret (chitarra); Stéphane Rama (basso elettrico) e Jean Marie Stéphant (batteria, percussioni, marimba e vibrafono). In più, a completare l’acquerello multicolore di – appunto – Liesliw, troviamo in qualità di musicisti ospiti il chitarrista Fred Boudineau, lo uillean piper e flautista Sylvain Barou, la violinista Hélène Callonnec e la violoncellista Kristina Omnes.

Leggendo gli strumenti adoperati da questa formazione ci si renderà facilmente conto di trovarci in presenza di un gruppo votato alla sperimentazione, ben lontana dagli atteggiamenti puristici di certa musica tradizionale. Intendiamoci, al centro dell’attività artistica dei Karma c’è – e rimane – la musica delle fest-noz, una musica popolare e semplice, e il loro compito, all’interno di queste realtà, è essenzialmente quello di fare ballare la gente: con ciò si vuole sottolineare che comunque la musica dei Karma è una musica semplice e spontanea, direttamente riconducibile, in ultima analisi, alla tradizione bretone.

Ma siamo al contempo in presenza di qualcosa di veramente nuovo, una musica interessante e gradevolissima: la musica dei Karma guarda anche al “nuovo”, a forme musicali come il jazz (alcune sonorità “alla Weather Report” o “alla John McLaughlin”, calate in un repertorio bretone, sono veramente stupefacenti…), il rock e anche la musica latino-americana: con i Karma l’eredità del passato sfocia in modo assolutamente naturale nelle sonorità proprie dei nostri tempi.

Il fascino di questa formazione, a ben vedere, sta proprio nella diversità e nella modernità degli arrangiamenti melodici e ritmici: una dimensione ritmica pulsante, spesso associata al suono delle conga, spinge ancora di più al movimento, alla danza. Chi ha avuto la ventura di assistere ai loro concerti narra anche di scorribande dei musicisti tra il pubblico, con la classica accoppiata bombarde-biniou accompagnata dal furioso suono delle percussioni, a spingere decisamente l’audience al ballo.

Torniamo così all’iniziale concetto di “multicolore” che commenta opportunamente la musica di Liesliw: una musica saldamente ancorata alla tradizione bretone, arricchita però dai colori di tante altre esperienze contemporanee, al punto che il critico del periodico Vendée Matin – Presse Océan, si spinge ad affermare che i Karma si avviano a diventare “i futuri grandi della Bretagna”, in virtù di una sonorità complessiva assolutamente inedita: la loro è comunque musica da danza, ma caratterizzata da un approccio differente, più ricco ed elaborato.

Liesliw, che è stato registrato nel luglio del 2000 a Muzillac, viene presentato ai lettori di Keltika dall’interessante “Gavotte Pourled”, ottimo esempio dell’eclettica musica di questo gruppo bretone degli anni 2000 (ma dobbiamo anche confessare che è stato difficile scegliere un brano in particolare delle dodici track di questo disco, tutte ugualmente interessanti e riuscite…).

Liesliw può essere acquistato per corrispondenza direttamente presso la casa discografica Coop-Breizh (Kerangwen, 29540 SPEZET France) e i due siti web dei Karma: http://karmabzh.com e http://karma.festnoz.free.fr/

 

                                                                                              Testo di Alfredo De Pietra

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