|
|
Cold Blow These Winter Winds Per un Natale in chiave celtica… Testo di Alfredo De Pietra Il legame tra musica celtica e atmosfere natalizie si arricchisce di un nuovo capitolo: il concerto registrato a Edinburgo in occasione del Natale 2003 con il gotha della musica traditional britannica, capitanato dal piper Rory Campbell. Un brano sul nostro sampler di questo mese. Il numero di “Keltika” che avete in questo momento tra le mani arriva in edicola in prossimità delle feste di fine anno, e la presentazione di un album di riadattamenti di musiche natalizie in chiave celtica giunge quindi a puntino. Si tratta di un disco fresco di stampa, pubblicato da una delle case discografiche che maggiormente si distinguono nella diffusione della musica celtica, l’americana Green Linnet (http://greenlinnet.com/). Dobbiamo per la verità dire che l’arrivo di questo Cold Blow These Winter Winds – questo il titolo dell’album in questione – ci aveva lasciato inizialmente non poco perplessi: non mancano purtroppo gli esempi di “dischi celtici natalizi” di dubbia qualità sfornati con evidente intento commerciale; album che in fondo non hanno nulla da aggiungere alla collezione di un appassionato di questa musica, e che dopo qualche mese finiscono irrimediabilmente tra le offerte speciali dei negozi di dischi. D’altro canto l’associazione tra il Natale e le musiche di ispirazione celtica è indiscutibilmente forte, e che i prodotti di questo tipo vendano bene è dimostrato ad esempio dal successo ottenuto una decina di anni fa dal cosiddetto “disco natalizio” di Loreena McKennitt (To Drive the Cold Winter Away, ed è singolare l’assonanza del titolo con il disco recensito in questa sede…). Quindi, quando ci è arrivato dagli States questo ennesimo “Christmas album”, per giunta sottotitolato “A Celtic Celebration of Christmas”, non neghiamo di averlo guardato con un certo grado di perplessità. È però bastato poco a ricrederci: laddove le compilation “di cui dubitare” non sono altro che una serie di brani “a tema” tratti da vecchi album in circolazione da anni, qui ci troviamo in presenza di un progetto organico, che vede riuniti per l’occasione alcuni dei migliori nomi della musica tradizionale britannica del momento; tutto nuovo di zecca, quindi. E per giunta tutto dal vivo, perché Cold Blow These Winter Winds non è in realtà che la registrazione del concerto tenutosi il 21 dicembre del 2003 alla Queen’s Hall di Edinburgo, in Scozia. Ideatore e produttore del tutto è Rory Campbell, piper scozzese oggi tra i più attivi e apprezzati (ricordiamo tra l’altro la sua militanza in band storiche come Old Blind Dogs e Deaf Shepherd). Lasciamo che sia lui stesso a presentarci la storia di questa registrazione natalizia: “L’idea si è affacciata dopo avere ascoltato una splendida versione strumentale di “We Three Kings”, che in realtà si sarebbe potuta ascoltare in qualsiasi parte dell’anno. Il progetto iniziale era di realizzare un CD che sarebbe uscito per Natale, ma strada facendo è diventato un vero e proprio Christmas album, poi ancora trasformatosi in un concerto da cui trarre un album live, e che infine sarebbe stato trasmesso dalla BBC scozzese! Il primo brano a entrare in scaletta fu “Blue Christmas”, a opera di Tim Matthew e Mary McMaster. In seguito Dean Owens offrì una sua versione di “Santa Claus Is Coming To Town” in compagnia di Kevin McGuire. Un contributo maggiormente all’insegna della tradizione è invece arrivato da Eliza Carthy e dalle arpiste Mary MacMaster e Corrina Hewat, mentre Rory McLeod, Andy Lang e lo stesso Owens hanno contribuito con alcune composizioni originali. I brani strumentali vedono in azione, oltre me, Dave Milligan al piano e Marianne Campbell al fiddle. Abbiamo avuto un solo giorno a disposizione per le prove prima dello spettacolo, e tengo a sottolineare che tutti i musicisti sono stati d’accordo sul fatto che una parte dei proventi derivanti dalle vendite dell’album sarebbe stata devoluta alla fondazione per la lotta al cancro Marie Curie Cancer Care. Certo, si tratta di un materiale con una forte connotazione stagionale, ma è comunque musica che può ascoltarsi in qualsiasi parte dell’anno. Provate ad esempio a mettere su “Little Drummer Boy” a luglio. Io l’ho fatto!” Cold Blow These Winter Winds è in realtà una eclettica collezione di stili e di brani, che vanno dai tradizionali “Lullay Lullay” (carol inglese del XVI secolo), “Balulalow”, “Dives And Lazarus” e (non poteva mancare) “Silent Night”, a canzoni moderne ormai del tutto identificate con le atmosfere natalizie, come la già citata “Little Drummer Boy” e “Fairytale Of New York”, fino ad alcune composizioni originali a firma Dean Owens. Se proprio dovessimo trovare un difetto in questo suggestivo album, questo va ricercato in una certa malinconia di fondo: solo a tratti la tipica gaiezza di una festa come il Natale fa capolino in questa registrazione, in cui invece prevalgono le tinte oscure, caratteristiche del clima invernale presso quelle latitudini. Sul nostro sampler mensile presentiamo questo inconsueto disco natalizio con “Christmas Tunes”, un medley di brani tradizionali (“Hosanna In Excelsis”, “I Wish I Was At Home For Christmas” e “Deck The Halls”) eseguiti dal whistle di Rory Campbell e dal pianoforte (a tinte molto jazzy) di Dave Milligan: è il nostro augurio di un buon Natale e di un sereno anno nuovo agli affezionati lettori della nostra rivista.
|