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Celtic Fiddle Festival – Play On… “Continuate a suonare…” testo di Alfredo De Pietra Un’affascinante contrapposizione di stili violinistici, tre fiddler eccezionali provenienti da tre diverse realtà geografico-culturali del mondo celtico, un entusiasmente album live. Ma soprattutto una testimonianza di affetto e rimpianto per il grande Johnny Cunningham. L’improvvisa scomparsa, nel dicembre del 2003, del grande fiddler scozzese Johnny Cunningham si rivelò sin dal primo momento una gravissima perdita, e per qualche tempo si pensò che la sua morte avrebbe decretato indirettamente anche la scomparsa del Celtic Fiddle Festival, gruppo di musica celtica di cui era stato, nel 1992, uno dei membri fondatori, e di cui era a ragione considerato “l’anima”, grazie alla sua personalità magnetica e a una presenza scenica di prim’ordine. Impossibile anche solo pensare di “sostituire” uno come Cunningham. Tuttavia, come ricorda Kevin Burke, altro pilastro del Celtic Fiddle Festival: “A un certo punto abbiamo pensato che ci piaceva immaginare che Johnny fosse in qualche modo ancora qui, a scherzare con noi, a strizzarci l’occhio e a esortarci a continuare a suonare…” In questo senso non si deve pensare al franco-canadese André Brunet come a un sostituto di Cunningham; il paragone non si pone, soprattutto dal punto di vista stilistico, non entriamo volutamente in un discorso di valori. No, semplicemente Brunet è stato invitato a far parte di questo super-group di fiddler, e anche se occupa la sedia prima destinata a Cunningham (sedia vuota non a caso presente sul retro ci copertina), porta alla formazione panceltica la sua grande esperienza, maturata all’interno della celebre band La Bottine Souriante. Ancora Burke: “Una volta che il tour ebbe inizio, divenne evidente che l’avere invitato Brunet a far parte del gruppo si era rivelata una decisione azzeccata. C’era grande eccitazione ed energia nella nostra musica, ciascuno di noi era entusiasta di come suonavano gli altri, e a giudicare dalla reazione del pubblico, era chiaro che stavamo realizzando qualcosa di veramente particolare. Certo, Johnny ci manca ancora terribilmente, ma credo che se fosse lì ad ascoltarci, si divertirebbe anche lui…” Così, l’album Play On… è evidentemente dedicato proprio a Johnny Cunningham. Pubblicato da Green Linnet (http://greenlinnet.com/) è stato registrato durante tre concerti realizzati a marzo dello scorso anno all’Hollywood Theatre e all’Artichoke Music di Portland, nell’Oregon. La presenza di André Brunet si avverte nettamente proprio nel brano iniziale dell’album, quel “La Belle Catherine/Le Step á Ti-Phonse/Reel á Toto” presente anche sul nostro sampler mensile: si tratta di una serie di brani tradizionali originari del Quebec in cui Brunet conduce le danze, spalleggiato dagli altri membri del Celtic Fiddle Festival, ovvero l’irlandese Kevin Burke il bretone Christian Lemaitre ai fiddle, e l’inglese Ged Foley alla chitarra. In origine, nel 1992, si sarebbe dovuto trattare di un semplice touring project, ma il successo del Celtic Fiddle Festival fu tale che venne pubblicato un album dal vivo con alcuni brani tratti dai migliori concerti. Le vendite del CD andarono oltre ogni previsione, e quindi il progetto di “violini celtici” ebbe un seguito sia in termini di tour mondiali che di pubblicazioni discografiche. In concerto ciascun artista si esibisce in un set solistico, cui segue in genere un brano in comune con gli altri due fiddler: insieme, i tre violinisti suonano con un’incredibile precisione e con una energia tale da trascendere qualsiasi barriera geografica e culturale, lasciando al pubblico la sensazione di avere assistito a qualcosa di unico. Si è già detto di André Brunet. Kevin Burke, originario della contea irlandese di Sligo, è forse quello che meno necessita di presentazioni, essendo stato tra l’altro il fiddler della celeberrima Bothy Band, oltre che dell’altro supergruppo di musica irlandese, ovvero Patrick Street. Le credenziali del bretone Christian Lemaitre rimandano invece alle esperienze con band di grande importanza come Pennoù Skoulm e Kornog. Il chitarrista Ged Foley infine, oltre che presente in alcuni dischi della Battlefield Band, è attualmente una delle colonne portanti dei Patrick Street, proprio insieme a Kevin Burke. Il repertorio di Play On… oscilla continuamente, e con gusto, da un capo all’altro della musica tradizionale delle varie nazioni – e regioni – di origine celtica, ma un cenno particolare va a nostro avviso riservato al set finale dell’album, “An Droiou”, composto da quattro brani tradizionali molto amati dal compianto Johnny Cunningham, e che si conclude con la sensazione che l’attuale formazione del Celtic Fiddle Festival è pronta a tramandare l’eredità musicale del musicista scozzese scomparso ancora per molti anni a venire. |