Introduzione
La finalità del lavoro svolto nel 1996, di
ricerca, catalogazione e descrizione del verde pubblico esistente nel
Comune di Manfredonia è destinata alla previsione delle opere di
manutenzione straordinaria, necessarie a ripristinare le numerose zone
verdi abbandonate e, successivamente, a quella delle opere ordinarie di
manutenzione, predisponendo i calendari dei lavori necessari per ogni
essenza vegetale, per ogni area e per ogni sistema e sottosistema: insomma
se non un Piano generale del verde, almeno la sua parte di gestione dell'esistente.
Dall'analisi dei dati del censimento sarà possibile, inoltre, estrarre
le indicazioni per successive progettazioni del verde pubblico che potranno
tenere conto dell'analisi svolta per completare i "sistemi"
carenti; i progetti che ne scaturiranno non saranno solo un riempimento
di zone a verde stabilite da standards urbanistici ma progetti di qualità
che renderanno il verde cittadino utile e bello e non un coacervo di aree
abbandonate ed inutilizzate
Oggetto del lavoro
Il lavoro di ricognizione svolto su incarico del Comune
di Manfredonia è partito da un'analisi dei sistemi di verde presenti:
Alberature stradali ed arredi di piazze e strade; Giardinetti pubblici;
Parchi pubblici; Verde di arredo scolastico e di edifici pubblici; Verde
cimiteriale; Verde sportivo; Aree marginali ed Aree da attrezzare che
per destinazione urbanistica sono già destinate a verde pubblico.
Inoltre è stata analizzata la ripartizione amministrativa del Comune
(Circoscrizioni 1..5) a cui sono stati aggiunti i sistemi territoriali:
Villa Comunale e Cimitero Comunale, che per le loro caratteristiche sono
patrimonio dell'intera Città, nonchè Siponto che dal punto
di vista del verde ha una sua autonomia funzionale rispetto alla Circoscrizione
di appartenenza.
Dall'analisi delle aree verdi si è poi passati al censimento di
tutte le componenti vegetali presenti: Alberi, Arbusti, Siepi, Tappeti
erbosi, Arredi curati e Rampicanti.
Per meglio cogliere le differenti destinazioni delle aree verdi sono stati
individuati dei "sistemi" di verde e precisamente:
Sistema delle alberature
Alberature stradali (ALB)
Arredi di piazze e strade (APS)
Sistema dei parchi
Aree verdi storiche ed archeologiche:
- aree circostanti monumenti o reperti archeologici
Pubblici giardini:
- giardini di quartiere (GPU)
- parchi urbani attrezzati (PPU)
Campi gioco
- per bambini (PPU)
- per ragazzi
- centri sportivi di base (IMP )
Sistema del verde di salvaguardia
Aree verdi per igiene urbana:
- fasce frangivento
- fasce per abbattimento di rumori
Aree di separazione per usi del suolo conflittuali
Aree di salvaguardia:
- aree di rispetto cimiteriali (CIM)
- aree di rispetto stradali
- aree di rispetto fluviali e marittime
Spazi per servizi sociali
- aree a servizio di ospedali o case di riposo (PER)
- aree a servizio di scuole (VSC)
- aree a servizio di impianti sportivi (IMP)
- aree a servizio di spettacoli di massa
- aree a servizio di edifici pubblici (PER).
Le sigle tra parentesi corrispondono al tipo di verde individuato nel
Censimento o le singole aree; da ciò si può già notare
che non tutti i sistemi sono presenti nella realtà locale: segnale
importante per le future azioni da intraprendere per aumentare le superfici
delle aree dei sistemi più carenti.
Tutti questi sistemi possono essere suddivisi in sottosistemi territoriali
per decentrare alle Circoscrizioni o per affidare in appalto parte o tutte
le funzioni di manutenzione.
Oltre ai sistemi descritti nell'inventario si è tenuto conto delle
aree in concessione a privati (CON), che esulano dalle esigenze di manutenzione
dell'amminiztrazione e delle aree marginali (ARE) e da attrezzare a verde
(ATR). In particolare queste zone saranno oggetto di studi e progetti
particolareggiati per riqualificarle e/o attrezzarle.
Risultati
del lavoro (Tabelle)
Dalla Tabella 1 si lindividua la superficie complessiva
destinata a verde (compresa la zona sottostante la chioma delle alberature
stradali ed escluse le zone non attrezzate), pari a mq.183.511. Tale superficie,
suddivisa per gli abitanti di Manfredonia dà un indice di 3,2 mq/ab
di verde pubblico realizzato.
Le aree da attrezzare hanno una superficie di mq.43.391 mentre le aree
marginali non esattamente definite hanno una superficie di mq.57.275.
Pertanto, nel tessuto urbano sono presenti superfici che potrebbero portare
l'indice a circa 5 mq/ab.; Sarebbe opportuno che le aree marginali prendessero
indirizzi diversi da quelli ordinari: in particolare verso forme dalla
gestione meno intensa, con funzione igienica (non è presente alcuna
superficie attrezzata), o sociale, sportiva e ricreativa (con superfici
modeste).
Infine per portare l'indice in prossimità del limite minimo previsto
dalla legge (18 mq/ab), è assolutamente necessario predisporre
un nuovo parco urbano di notevoli dimensioni, come quello previsto nel
vallone di V.Orto Sdanga.
Dalla Tabella 3 si evince un eccessivo affollamento di alberi in quanto
la superficie per albero sarebbe corretta se non fossero presenti spazi
erbosi scoperti. invece gli arbusti sono ben poco utilizzati, tanto da
avere a disposizione una superficie enorme.
Dall'analisi delle Tabelle 12-9-4 si possono trarre indicazioni sulle
essenze scelte e sulla loro gestione: difatti il valore estetico non di
alberi, arbusti e siepi non è esaltantante attestandosi soprattutto
nei valori medio-bassi. A diversi risultati si arriva leggendo i risultati
della Tabella 14 sul valore estetico dei tappeti erbosi: in questo caso
le indicazioni sono pressochè negative.
Le altre Tabelle proposte interessano soprattutto aspetti particolari
di manutenzione, ad esempio al 45% di alberi con altezze modeste (<ml.5)
corrispondono solo il 38% di circonferenze del tronco adeguate (<cm.50),
tanto da far intravedere una gestione a tagli riduttivi di chioma oltremodo
frequente. Inoltre gli alberi con altezze ragguardevoli sono davvero scarsi.
Altrettanto si può dire degli arbusti che sono nella quasi totalità
di modeste dimensioni.
Discorso a parte si può fare per le siepi che si mostrano spesso
ben curate e ciò, associato alla loro notevole estensione denota
forse un abuso di questa forma di coltivazione a scapito delle formazioni
arbustive
Conclusioni
Dall'analisi del lavoro svolto sulle essenze si possono trarre utili indicazioni
di lavoro futuro: una maggiore cura dei tappeti erbosi, una gestione degli
alberi e degli arbusti volta ad incrementarne la dimensione e una riduzione
delle siepi al necessario, promuovendo la messa a dimora di arbusti rustici
e vigorosi tipici della macchia mediterranea o naturalizzati.
Invero un'impostazione solo quantitativa del problema "gestione del
verde pubblico" è sicuramente riduttiva, soprattutto quando
non si suddividono gli standards nei sistemi e sottosistemi sopradescritti
e, comunque, l'estrema frammentazione, la posizione scomoda, a volte la
mancata attrezzatura o la malagestione di aree verdi, rendono di fatto
nulle le superfici destinate a verde, a volte in maniera anche copiosa
dalle lottizzazioni più recenti.
Nel 1998 è stato realizzato
uno studio integrativo con i risultati
dei primi interventi realizzati e con uno studio sull'indice di verde
per abitante. |
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