PREMESSE
Il lavoro di ricognizione svolto precedentemente aveva
tralasciato alcune aree che sono state definite nel corso dell'anno e
poste in progetto per essere attrezzate a verde (2° P.D.Z. e Scuola
elementare Alighieri); mentre alcune aree che erano già destinate
a verde e rimanevano solo da attrezzare sono state effettivamente sistemate
(C.10); pertanto si è provveduto ad aggiornare l'elenco delle aree
verdi e delle loro componenti.
In questa sede viene pertanto proposto l'elenco aggiornato in ordine alfabetico
delle aree verdi.
Inoltre per quanto riguarda le essenze sono state eseguite differenziazioni
ulteriori a carico di alcune specie che nel precedente lavoro erano state
censite insieme (le diverse specie di pini e di cipressi).
Pertanto vengono presentate le tabelle riassuntive delle essenze interessate
dagli interventi.
RISULTATI DEL LAVORO
SUPERFICI ED ESSENZE
Dalla lettura comparata dei documenti dei due inventari si può
verificare come si stia realizzando l'aumento della superficie complessivamente
destinata a verde attrezzato: ben 22.650 mq. in più, che, unitamente
alle nuove alberature, hanno consentito di elevare il valore dell'indice
verde pubblico/abitante da 3,10 a 3,53 mq/ab.; l'incremento è avvenuto
realizzando interventi di arredo verde nelle zone marginali. Inoltre si
sono inserite nuove aree da attrezzare che portano l'indice complessivo
potenziale da 4,8 a 5,27 mq./ab.
Per quanto attiene alle essenze è interessante osservare come in
un anno siano stati messi a dimora 1178 alberi (16.1% del totale), e 1088
arbusti (88.7% del totale); per i tappeti erbosi e le superfici a tappezzanti
vi è stato un modesto incremento di superfici (45 mq) ma un certo
salto di qualità per tipo di essenza e per valore estetico: i prati
di graminacee sono passati dal 6.2% del totale al 13.9% a scapito delle
superfici incolte.
Tra l'altro vi saranno da aggiungere gli ulteriori lavori di arredo verde
appaltati, che contribuiranno ad innalzare ancora tali valori.
A proposito degli obblighi imposti dalla legge 213/92, sulla messa a dimora
di un albero per ogni nuovo nato, si può rilevare come, con le
piantumazioni eseguite e quelle in corso d'opera, l'Amministrazione abbia
sostanzialmente ottemperato alla legge per i due anni trascorsi (96/97).
STANDARDS URBANISTICI DEL VERDE PUBBLICO
Con la legge 765 del 1967 e il successivo d.m. ll.pp. del 2.4.68 n.1444
sono stati introdotti i seguenti standards urbanistici:
18 mq di spazi liberi per abitante di cui
9 mq per spazi pubblici attrezzati a parchi e/o giardini, per gioco e
per lo sport;
4.5 mq per asili e scuole dell'obbligo;
2 mq per attrezzature di interesse collettivo;
2.5 mq per parcheggi.
Pertanto il settore del verde pubblico ai fini del rispetto di tali standards
deve comprendere ben 9 mq per abitanti e ciò escludendo: le alberature
e gli spazi verdi di arredo stradale; il verde scolastico e quello a servizio
di cimiteri e strutture sociali.
Nell'inventario prodotto si sono inserite anche queste aree in quanto
oggetto di manutenzione al pari delle altre e per comprendere anche le
aree che nel prossimo futuro verranno attrezzate a verde pubblico o a
scopi sociali con presenza di arredo verde.
Volendo, invece analizzare la rispondenza a tali standards, vanno riviste
le superfici e analizzate le relative superfici. Da tale verifica, utile
oltre che per la comparabilità dei dati con gli standards, anche
con situazioni di altri comuni italiani, si è ottenuta una superficie
complessiva di mq.79.705 che, suddivisa tra i 58.500 abitanti, da un indice
pari a 1,36 mq/ab. Tale situazione è quella riferita a fine 1996.
Successivamente, gli interventi eseguiti nel 1997/98, hanno portato la
superficie a mq.91.715 (+ 12.010 mq) e ad un indice di 1,57 mq/ab. L'incremento
dell'indice è stato del 15%.
La comparazione con altre realtà italiane è stata possibile
grazie ai dati forniti dal rapporto Ecosistema Città 97 edito da
Legambiente.
In questa graduatoria dei 103 capoluoghi di provincia italiani con i dati
di partenza del 1996, Manfredonia verrebbe posizionata tra l'ottantottesimo
e l'ottantanovesimo posto (subito prima di Bari); mentre, già grazie
alle iniziative del 1997, a parità delle posizioni delle altre
città, si troverebbe tra l'ottandaduesimo e l'ottantatreesimo posto
(subito prima di Foggia).
Analizzando solo la situazione meridionale invece la posizione attuale
dovrebbe essere tra il quattordicesimo ed il quindicesimo posto su trentadue;
infine a livello regionale seguirebbe Brindisi (3,78) e Taranto (3,71)
e precederebbe Foggia (1,47), Bari (1,29) e Lecce (0,50).
Volendo commentare i risultati di questa lettura, è possibile porre
Manfredonia alla metà delle classifiche meridionali e regionali,
che consentono di intravedere spazi concreti di miglioramento, se si leggeono
in chiave ottimistica, o di sentirsi risucchiati dal gorgo delle città
da terzomondo, se si leggono in chiave pessimistica.
La nostra lettura, alla stregua degli intenti politici e tecnici già
progettati e messi in cantiere, è sicuramente quella positiva che
intravede Manfredonia ricca di verde.
dott. agronomo Alfredo De Luca
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