Aggiornamento 1998 al Censimento del Verde pubblico di manfredonia
PREMESSE

Il lavoro di ricognizione svolto precedentemente aveva tralasciato alcune aree che sono state definite nel corso dell'anno e poste in progetto per essere attrezzate a verde (2° P.D.Z. e Scuola elementare Alighieri); mentre alcune aree che erano già destinate a verde e rimanevano solo da attrezzare sono state effettivamente sistemate (C.10); pertanto si è provveduto ad aggiornare l'elenco delle aree verdi e delle loro componenti.
In questa sede viene pertanto proposto l'elenco aggiornato in ordine alfabetico delle aree verdi.
Inoltre per quanto riguarda le essenze sono state eseguite differenziazioni ulteriori a carico di alcune specie che nel precedente lavoro erano state censite insieme (le diverse specie di pini e di cipressi).
Pertanto vengono presentate le tabelle riassuntive delle essenze interessate dagli interventi.

RISULTATI DEL LAVORO

SUPERFICI ED ESSENZE
Dalla lettura comparata dei documenti dei due inventari si può verificare come si stia realizzando l'aumento della superficie complessivamente destinata a verde attrezzato: ben 22.650 mq. in più, che, unitamente alle nuove alberature, hanno consentito di elevare il valore dell'indice verde pubblico/abitante da 3,10 a 3,53 mq/ab.; l'incremento è avvenuto realizzando interventi di arredo verde nelle zone marginali. Inoltre si sono inserite nuove aree da attrezzare che portano l'indice complessivo potenziale da 4,8 a 5,27 mq./ab.
Per quanto attiene alle essenze è interessante osservare come in un anno siano stati messi a dimora 1178 alberi (16.1% del totale), e 1088 arbusti (88.7% del totale); per i tappeti erbosi e le superfici a tappezzanti vi è stato un modesto incremento di superfici (45 mq) ma un certo salto di qualità per tipo di essenza e per valore estetico: i prati di graminacee sono passati dal 6.2% del totale al 13.9% a scapito delle superfici incolte.
Tra l'altro vi saranno da aggiungere gli ulteriori lavori di arredo verde appaltati, che contribuiranno ad innalzare ancora tali valori.
A proposito degli obblighi imposti dalla legge 213/92, sulla messa a dimora di un albero per ogni nuovo nato, si può rilevare come, con le piantumazioni eseguite e quelle in corso d'opera, l'Amministrazione abbia sostanzialmente ottemperato alla legge per i due anni trascorsi (96/97).

STANDARDS URBANISTICI DEL VERDE PUBBLICO
Con la legge 765 del 1967 e il successivo d.m. ll.pp. del 2.4.68 n.1444 sono stati introdotti i seguenti standards urbanistici:
18 mq di spazi liberi per abitante di cui
9 mq per spazi pubblici attrezzati a parchi e/o giardini, per gioco e per lo sport;
4.5 mq per asili e scuole dell'obbligo;
2 mq per attrezzature di interesse collettivo;
2.5 mq per parcheggi.
Pertanto il settore del verde pubblico ai fini del rispetto di tali standards deve comprendere ben 9 mq per abitanti e ciò escludendo: le alberature e gli spazi verdi di arredo stradale; il verde scolastico e quello a servizio di cimiteri e strutture sociali.
Nell'inventario prodotto si sono inserite anche queste aree in quanto oggetto di manutenzione al pari delle altre e per comprendere anche le aree che nel prossimo futuro verranno attrezzate a verde pubblico o a scopi sociali con presenza di arredo verde.
Volendo, invece analizzare la rispondenza a tali standards, vanno riviste le superfici e analizzate le relative superfici. Da tale verifica, utile oltre che per la comparabilità dei dati con gli standards, anche con situazioni di altri comuni italiani, si è ottenuta una superficie complessiva di mq.79.705 che, suddivisa tra i 58.500 abitanti, da un indice pari a 1,36 mq/ab. Tale situazione è quella riferita a fine 1996.
Successivamente, gli interventi eseguiti nel 1997/98, hanno portato la superficie a mq.91.715 (+ 12.010 mq) e ad un indice di 1,57 mq/ab. L'incremento dell'indice è stato del 15%.
La comparazione con altre realtà italiane è stata possibile grazie ai dati forniti dal rapporto Ecosistema Città 97 edito da Legambiente.
In questa graduatoria dei 103 capoluoghi di provincia italiani con i dati di partenza del 1996, Manfredonia verrebbe posizionata tra l'ottantottesimo e l'ottantanovesimo posto (subito prima di Bari); mentre, già grazie alle iniziative del 1997, a parità delle posizioni delle altre città, si troverebbe tra l'ottandaduesimo e l'ottantatreesimo posto (subito prima di Foggia).
Analizzando solo la situazione meridionale invece la posizione attuale dovrebbe essere tra il quattordicesimo ed il quindicesimo posto su trentadue; infine a livello regionale seguirebbe Brindisi (3,78) e Taranto (3,71) e precederebbe Foggia (1,47), Bari (1,29) e Lecce (0,50).
Volendo commentare i risultati di questa lettura, è possibile porre Manfredonia alla metà delle classifiche meridionali e regionali, che consentono di intravedere spazi concreti di miglioramento, se si leggeono in chiave ottimistica, o di sentirsi risucchiati dal gorgo delle città da terzomondo, se si leggono in chiave pessimistica.
La nostra lettura, alla stregua degli intenti politici e tecnici già progettati e messi in cantiere, è sicuramente quella positiva che intravede Manfredonia ricca di verde.

dott. agronomo Alfredo De Luca

Risultati del lavoro (Tabelle)

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