Scheda Granchio

Le spiagge

ORGANISMI DELLE SPIAGGE
Obiettivi: sviluppare la capacità di osservazione, analisi, formulazione di ipotesi; far prendere confidenza con un ambiente caratterizzato da flora e fauna particolari, al confine tra ambienti differenti; creare la consapevolezza della ricchezza di un ambiente naturale quale la spiaggia.
Attrezzatura: abbigliamento adeguato e indumenti di ricambio per l'escursione. Macchina fotografica, quaderno di appunti, sacchetti per la raccolta del materiale.
FASE PRELIMINARE
1. Discussione ed eventuale escursione in un ambiente di prato o boscaglia, analizzando forma e struttura delle piante erbacee, arbustive ed arboree, la struttura del suolo, la consistenza del terreno, le specie di animali, ecc.
ESCURSIONE IN SPIAGGIA
2. Escursione in gruppo sulla spiaggia prescelta, che presenti caratteristiche di naturalità e possibilmente non venga "pulita" del materiale spiaggiato
3. Osservazione dell'ambiente della spiaggia, in un primo momento autonoma mente, favorendo l'esplorazione da parte dei ragazzi, anche a gruppetti spontanei
4. Osservazione tramite la discussione guidata di vari fattori: il suolo e la sabbia, bagnata ed asciutta, più o meno compatta; osservazione delle piante: consistenza e forma di fusti e foglie (per confronto con le specie erbacee di prato conosciute), presenza di spine, profondità delle radici
5. Osservazione degli animali presenti, anche se è spesso difficile, soprattutto per i vertebrati la cui presenza è solitamente limitata agli uccelli (ben riconoscibili i gabbiani, più difficili da osservare gli altri frequentatori tipici come fratino, piovanelli, alcuni passeriformi). Per gli invertebrati è richiesta grande attenzione, ma non è raro imbattersi in qualche Cicindela o Pimelianelle vicinanze di alghe o detriti spiaggiati, o ritrovare qualche grosso scarabeo o, ancora, ammirare la frenetica attività di qualche imenottero sfecide. Risulta più agevole, talvolta, ricercare la tracce che gli organismi lasciano sulla sabbia (piste, escrementi, tane) e formulare ipotesi sui possibili animali presenti.
6. Raccolta di materiale spiaggiato nel bagnasciuga, confine tra terra e mare: ipotesi sulla natura e provenienza del materiale. In particolare potranno trovarsi piante erbacee o alghe provenienti dal mare, di cui osservare la struttura; resti di animali vertebrati terrestri o pesci spiaggiati, resti di crostacei, molluschi, meduse, ecc. utili per una prima semplice classificazione degli animali, da approfondire eventualmente in classe. Conchiglie e resti raccolti dovranno essere lavati bene, trattati e seccati perfettamente per favorirne la conservazione.
7. Ipotesi sulla provenienza dei rifiuti spiaggiati, nel caso fossero presenti
8. Individuazione della linea di alta marea e di linee di mareggiata.
CONCLUSIONE DEL LAVORO
9. Raccolta delle impressioni sulla ricchezza di esperienze che può offrire questo ambiente e riflessione sulle differenze rispetto alle spiagge turistiche, nel caso che i ragazzi le conoscano
10.Discussione sull'importanza della conservazione.
ADATTAMENTI DELLA VEGETAZIONE DELLE SPIAGGE

Obiettivi: sviluppare la capacità di osservazione, analisi, confronto; comprendere la complessità degli adattamenti delle piante al loro ambiente; sviluppo della consapevolezza delle interazioni tra vegetazione e morfologia.
Attrezzatura: abbigliamento adeguato, manuale di riconoscimento dei vegetali, sacchetti per la raccolta di campioni.
FASE PRELIMINARE
1. Discussione sui fattori limitanti dell'ambiente di spiaggia: substrato sabbioso permeabile che non trattiene l'acqua piovana, falda salata in profondità, sale in aerosol, inquinanti in aerosol, temperature estive ed invernali, ecc.
2. Concentrazione dell'attenzione sulla poca disponibilità di acqua dolce nel substrato sabbioso e sull'elevata traspirazione delle piante nei climi caldi: studio dei particolari adattamenti della vegetazione all'ambiente arido. Ricerca tramite differenti fonti bibliografiche
3. Stesura di una check-list da utilizzare nell'escursione, al fine di valutare sul campo quali e quanti adattamenti sono osservabili nelle piante dell'ambiente prescelto.
Esempio di lista:
- Succulenza
- Pelosità
- Foglie coriacee
- Rizomi striscianti sotto la sabbia
- Annualità (previo riconoscimento).
ESCURSIONE IN SPIAGGIA
4. Scelta di un ambiente di spiaggia con dune la cui vegetazione si presti alle osservazioni richieste
5. Osservazioni sul campo, a gruppi e/o in gruppo unico, e verifica delle voci della lista su varie piante della zona. Annotazione delle anomalie riscontrate (ad esempio in specie di lacuna interdunale).
CONCLUSIONE DEL LAVORO
6. Analisi dei dati e discussione sulle osservazioni.
7. Stesura di una relazione finale e confronto tra osservazioni e risultati attesi.
L'AMBIENTE DUNALE
Obiettivi: sviluppare le capacità di analisi e confronto dei parametri ambientali; sviluppare la capacità di cogliere le relazioni causa - effetto nello studio dell'ambiente; conoscere la complessità e la ricchezza dell'ambiente di spiaggia e duna; creare la consapevolezza dei delicati equilibri che ne regolano lo sviluppo; formare la sensibilità e la coscienza della conservazione.
Attrezzatura: abbigliamento adeguato, stivali alti, bussola, banderuola per direzione del vento, sonda o metro graduato, setacci a maglie differenti.
FASE PRELIMINARE
1. Introduzione teorica in classe sull'ambiente di spiaggia e duna e sui fenomeni che ne regolano la morfologia e l'evoluzione (vento, moto ondoso, vegetazione, ecc.)
2. Scelta di un ambiente adeguato con buon livello di naturalità e adeguato sviluppo delle zone dunali ed eventualmente retrodunali
3. Stima della distanza dell'ambiente dagli estuari, per mezzo di una carta topografica o geografica. Ricerca delle direzioni delle correnti ordinarie su una carta nautica, o sulla rete informatica
4. Definizione di parametri di osservazione e costruzione di una scheda di rilevamento.
ESCURSIONE IN SPIAGGIA
5. Misurazione delle varie zone della spiaggia: pendenza approssimata della zona sommersa (con stivali e sonda graduata, misure a distanza fissa dalla riva, ad esempio ogni metro); lunghezza e pendenza approssimata della zona intertidale ed emersa (costruzione di un profilo); individuazione della berma ordinaria e di quella di tempesta, di barre e truogoli
6. Analisi semplificata della granulometria delle sabbie presenti (generalmente comprese tra 2 e 0,03 mm), osservazione del colore e della presenza di granuli di dimensioni maggiori (ciottoli, ecc.)
7. Annotazione dell'eventuale presenza di materiale spiaggiato, della sua natura e probabile origine
8. Misura della direzione del vento rispetto al Nord
9. Misura della distanza delle dune rispetto alla linea di costa, stima della loro altezza, osservazione della forma e direzione (trasversali o paraboliche) rispetto alla linea di costa, al vento, al Nord
10.Annotazione delle tipologie di vegetazione, e se possibile delle specie, sulle prime dune. Osservazioni sull'esteso apparato radicale. Osservazione della consistenza della sabbia
11.Osservazione degli stessi parametri su dune consolidate retrostanti: confronto sulla compattazione della sabbia, grado di copertura della vegetazione, morfologia delle piante, specie presenti
12.Osservazione degli stessi parametri nelle lacune interdunali ed eventualmente nella selva litorale retrostante.
CONCLUSIONE DEL LAVORO
13.Analisi dei dati e discussione guidata sulla peculiarità di questo ambiente, sull'enorme importanza della sua conservazione e sulla necessità di porre limiti all'antropizzazione selvaggia delle coste
14. Ipotesi sull'evoluzione dell'ambiente e riflessioni sulla sua dinamica, sui fattori che influenzano la morfologia, sulle influenze antropiche.

Note per tutte le attività

1) Se possibile, ripetere le stesse misurazioni nella stagione invernale ed estiva, annotando le differenze.

2) Nell'escursione, durante la raccolta dati attenetevi alle seguenti indicazioni:

Fate una passeggiata lungo la riva; all'andata scoprirete quali organismi ci vivono, al ritorno quali rifiuti la contaminano.
Prima di tutto:
Quanto è lungo il vostro tragitto? _____ metri (Max 100 metri, Min. 50 metri)
Quanto è largo? _____ metri (Max 10 metri, Min. 2 metri)
All'andata osservate gli organismi, vegetali e animali, vivi, morti e le tracce che hanno lasciato.
Man mano che li trovate identificateli con l'aiuto delle tavole di riconoscimento che trovate allegate e per ogni specie contate il numero degli individui.
E' importante che scriviate i dati in due tabelle distinte, una per gli animali e una per i vegetali in cui riportate il nome comune e quello scientifico il numero delle osservazioni e la qualità

Realizzate le tabelle con Excel

Torna alla scheda Granchio

Torna alla Home page