LA CHIESETTA DI SAN QUIRICO 

(liberamente tratto dagli scritti di Giuseppre Spina e lorena Balbo)    

 

 

Situata sopra una verde altura, è dedicata al martire San Quirico che con Sant'Ambrogio è "compatrone",  della chiesa parrocchiale.    

E' una preziosa chiesetta campestre in puro stile romanico, uno delle poche ancora esistenti nel Basso Monferrato, edificata tra l'XI e il XII secolo e quasi certamente adibita a luogo di culto per gli abitanti di Arliate, l'antico sobborgo di Treville di cui non è rimasta traccia. Sulla facciata a capanna, un portale architravato sormontato da una lunetta immette nell'interno a navata unica. L'abside semicircolare presenta archetti pensili e tre suggestive monofore. Lievi resti di affreschi testimoniano come ne fosse completamente ornata.     

 

 
San Quirico (San Quili), 2003

«L'abside, all'interno, anticamente, era affrescata: di ciò rimane una tenue traccia. Presumibilmente, vi erano raffigurate le sembianze di S. Quirico» (Arch. Marco Spinoglio, Progetto tecnico relativo ai lavori di manutenzione straordinaria portati a termine nel 1992). 

 

La chiesetta, costantemente cara ai trevillesi, venne conservata in sufficienti condizioni tanto da poter restare per secoli un preciso punto di riferimento per il culto locale.    

Due volte, nel corso dell'anno, vi veniva celebrata la S. Messa: a Pentecoste e nella domenica della settimana in cui cadeva il 15 luglio (giorno della festa del Santo).

 

 Ancora una quarantina d'anni fa i paesani si recavano, a piedi o in calesse, ad assistere alla Messa in onore del loro «Compatrono». Poi la tradizione fu lasciata cadere e, per logica conseguenza, fině per cadere anche il tetto della costruzione.  

 

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Tra la fine degli anni 70 e l'inizio degli anni 80, anche noi del "Covo", con i fondi ricavati dall'organizzazione della festa patronale, ormai in disuso da tempo, partecipammo alla ricostruzione del tetto di questa chiesetta ormai completamente abbandonata dalle autorità ecclesiastiche.

San Quirico e sullo sfondo Sant'Ambrogio (foto GP Morano, 2005)