VENTANNI DOPO
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(Aneddoti e Ricordi)
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Nella primavera 1997,
tra le cassette scampate ai vari traslochi, compaiono 5 o 6 nastri con
le registrazioni originali degli anni 1971-1974.
Non le avevo più riascoltate, per
mancanza di coraggio, e .... purtroppo lo feci. Nonostante fossero
registrate con i primi registratori portatili, i pezzi si sentivano
ancora decentemente.
Quando Gianni attaccò dicendo:
“Dedicato a tutte le belle ragazze del
mondo…” e Mauro, cugino di
Silvana, lo seguì avvisando:
”Silenzio si incide…”… il
“Covo” cominciò a “rinascere”.
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Riunii quelle che si sentivano meglio
nella cassetta: “Psychiatric Help! 1971-1974, Tears - Gli anni del
Covo”. Ne feci, per ricordo, qualche copia ad “uso e consumo” dei miei
compagni dei “tempi del Covo”: Arturo, Gian Piero, Gianni, Bertin, “Morsùn”,
Silvana.....
1997 - la composizione fotografica di Gian Piero e
il biglietto ricordo di Arturo
Dopo una prova con Arturo il 13 agosto, la sera di Ferragosto ci trovammo
nel cortile di casa mia con Gianni e Gian Piero e tutti gli strumenti.
Per l’occasione riesumai i “potenti” mezzi sopravvissuti agli anni ’70:
Amplificatore da 12 watt, microfono “a pagnotta” e chitarra HB nera
modello “Les Paul” (il modello Gibson, ambito da tutti, era economicamente
inarrivabile...).
Questa chitarra del 1976 non vide mai i fasti del Covo, ma mi aiutò alla
fine degli anni ‘70 ed '80 a comporre alcune canzoni, che appartengono
anche alla storia più recente (sezione "I nostri testi").
Iniziammo a suonare il nostro vecchio repertorio anni ’70 ed il cortile si
riempì di persone che cantarono con noi come ai vecchi tempi. Un pò
arrugginiti dagli anni ed un po’ emozionati per l’evento, riuscimmo per la
verità a completare solo pochi pezzi. Questa fu, però, la premessa per la
prima “Festa di fine estate”, avvenuta il 30 agosto successivo ed alla
quale invitammo tutto il paese e tutti gli amici di “tanti anni fa”, che
riuscimmo a rintracciare.
Sotto la severa “regia” musicale di Gian Piero, coinvolgemmo anche suo
figlio Daniele alla chitarra solista, Marco (che ritroveremo nella sezione
"La Musica dei miei amici") alla chitarra ritmica, mia cugina Manuela al
flauto traverso, Giulio al basso ed infine la giovane Simona (figlia di
Giorgio e Fernanda, già citati all’inizio di questa storia) alla voce.
L’organizzazione logistica fu affidata a Laura, Cristina e Franco.
1997 si comincia
1997 - la foto storica ...
Glauco: "Yesahel" si suona così !!!
1998 - I Ragazzi del Covo in .. "Come Mai"
1998 - "Gli Anni
" di Andrea
1998 - Giulio, Manuela, Gianni, Daniel, Marco, Gian
Piero, Simona e Alfredo
1998 - I ragazzi del Covo
Come una volta, il cortile e le strade
si riempirono di gente, conosciuta e sconosciuta, che portò ogni ben di
Dio (torte, vino, salami,…) per il brindisi finale.
Terminammo di suonare verso le
23.30. Gianni, diventato negli anni “cìvic” (guardia comunale) di Ozzano e
dintorni, era combattuto tra il continuare a cantare (la passione) o
fermare la musica (la professione). Alla fine prevalse quest’ultima
perché, si sarebbe dovuto “arrestare da solo” (come da "Psychiatric Rap",
Gian Piero, 1998).
Bevemmo, mangiammo e chiacchierammo con i vecchi amici fino alle due di
mattina…. per colmare
oltre 20 anni di vuoto.
Nei due anni seguenti, le Feste di Fine Estate andarono avanti con un
mega-impianto voce e strumenti nuovi (finalmente coronai il sogno di una
vera Fender Stratocaster, regalata dalla suocera) e con noi cantarono
tutto il paese e molti “foresti”.
(Le foto di questa
pagina sono di Cristina, Gabriella e Laura)
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