2 giugno 2005
Il nostro Matrimonio 

    Vicenza, dai Romani al Palladio

La città di Vicenza (anticamente Vicetia da vicus, ossia villaggio) affonda le proprie radici nell'era precristiana, in cui fu abitata dai Veneti in virtù della posizione alla confluenza di più corsi d'acqua - gli attuali Retrone, Astichello e Bacchiglione - che ne faceva un punto di interscambio lungo la via Postumia.

Nel 49 a.C. Vicenza diventa municipium romano, e di quell'epoca mantiene ancora oggi l'ossatura, con il Foro collocabile tra piazza dei Signori e piazza del Duomo. Vicenza fu ducato longobardo nell'alto Medioevo, conserva di quell'epoca il monastero di S. Pietro e la basilica dei SS. Felice e Fortunato.

Libero comune dagli inizi del XII secolo, la città fu conquistata da Federico II e consegnata agli Ezzelini, la cui dominazione durò fino al 1260; passata agli Scaligeri nella prima metà del XIV secolo, Vicenza diventa nel 1404 parte del territorio della Repubblica di Venezia; da allora inizia un periodo florido di arte e prosperità, in cui Vicenza segue le sorti della Serenissima. In questo arco temporale emerge, intorno al 1530, la figura del poeta e classicista Giangiorgio Trissino, primo committente di Andrea Palladio: si apre così il prestigioso ciclo delle ville e dei palazzi urbani rinascimentali.

Relativamente debole fu a Vicenza l'effetto della Controriforma: il barocco non lascia a Vicenza molte tracce, da ricercare soprattutto in alcuni edifici urbani e nella ristrutturazione interna di diverse Chiese. Fa eccezione la sezione seicentesca del santuario di Monte Berico.

A Vicenza, il Rinascimento e il gotico - quello romanico, più austero, a partire dal 1200 e più tardi il raffinato gotico veneziano - convivono armoniosamente le testimonianze dell'epoca romana e con le mura, le fortificazioni e i castelli dell'epoca comunale; vi suggeriamo la visita alla città, il cui centro è agevolmente percorribile a piedi.

Tra i monumenti più insigni di Vicenza ricordiamo

l Il Palazzo della Ragione (anche noto come Basilica Palladiana), sul lato sud della Piazza dei Signori, è il simbolo della città e il capolavoro di A. Palladio, che rivestì (1549) con prospetti classici l'esistente edificio del XV secolo. L'opera, che ingloba la precedente struttura gotica in un doppio ordine di logge, ebbe compimento nel 1614 dopo la morte del Palladio; una straordinaria volta a carena rovesciata in rame ricopre il salone. Il monumento è incluso nella World Heritage List dell'UNESCO.

 

l In Piazza dei Signori si trovano anche: la Torre di Piazza, alta 82 metri e costituita da tre diverse stratificazioni datate tra il 1100 e il 1450; la Loggia del Capitaniato, progettata dal Palladio sull'ordine colossale corinzio nel 1571 e oggi sede del Municipio.

l Villa Almerico, ora Villa Capra-Valmarana, comunemente denominata La Rotonda. E' situata in una posizione leggermente collinare, appena fuori dal centro urbano di Vicenza, all’inizio del viale Riviera Berica; questa è la strada (SP 247) che conduce verso la parte meridionale della provincia. La Rotonda è la più celebre tra le ville del Palladio, simbolo stesso della sua architettura; fu iniziata attorno al 1570 per Paolo Almerico, un prelato papale, che commissionò l’opera nel 1566 di ritorno a Vicenza dopo un soggiorno a Roma nel quale aveva sviluppato una sensibilità classicista.

l Il santuario Mariano di Monte Berico, simbolo della religiosità di Vicenza. La monumentale costruzione incorpora due chiese: una gotica che risale al 1428 -  costruita in appena 3 mesi, con il concorso del popolo, dopo la prodigiosa liberazione dalla pestilenza che durava da quasi un quarto di secolo - e una seicentesca.

l La basilica dei SS. Felice e Fortunato (sotto a sinistra), il cui primo nucleo porta alle origini stesse della storia cristiana di Vicenza, dopo l'editto di Costantino del 313. La basilica si presenta oggi nelle forme della ricostruzione romanica, risalente alla seconda metà del X secolo e con ampi inserimenti del XII secolo. La basilica insiste su due precedenti fabbriche: una prima, conosciuta come Basilica antica, il cui tappeto musivo è datato tra il IV e il V secolo, e una seconda ascrivibile alla metà del V secolo.

 

l Il Teatro Olimpico (sopra a destra), emblema maestoso dell'arte palladiana, avvolto nella sua bellezza classica. Iniziato nel 1580 dal Palladio, che morì nello stesso anno, il Teatro Olimpico è formato da quattro parti: la cavea, l’orchestra, il proscenio - inteso alla maniera della piazza dei greci, l’agorà - e le scene fisse. La fronte scenica si apre attraverso il grande arco di trionfo, e al di là delle aperture si accede tra le vie di una Tebe immaginaria dagli scorci assai suggestivi. Il Teatro Olimpico fu inaugurato il 3 marzo 1585, in occasione del carnevale.


Altri Collegamenti

è http://www.vicenza.com

è http://www.vicenzanews.it/a_180_IT_94_1.html (storia di Vicenza)

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