La città di Vicenza (anticamente
Vicetia da vicus, ossia villaggio) affonda le proprie radici
nell'era precristiana, in cui fu abitata dai Veneti in virtù della posizione
alla confluenza di più corsi d'acqua - gli attuali Retrone, Astichello e
Bacchiglione - che ne faceva un punto di interscambio lungo la via Postumia.
Nel 49 a.C. Vicenza diventa
municipium romano, e di quell'epoca mantiene ancora oggi l'ossatura, con
il Foro collocabile tra piazza dei Signori e piazza del Duomo. Vicenza fu
ducato longobardo nell'alto Medioevo, conserva di quell'epoca il monastero di
S. Pietro e la basilica dei SS. Felice e Fortunato.
Libero comune dagli inizi del XII
secolo, la città fu conquistata da Federico II e consegnata agli Ezzelini, la
cui dominazione durò fino al 1260; passata agli Scaligeri nella prima metà del
XIV secolo, Vicenza diventa nel 1404 parte del territorio della Repubblica di
Venezia; da allora inizia un periodo florido di arte e prosperità, in cui
Vicenza segue le sorti della Serenissima. In questo arco temporale emerge,
intorno al 1530, la figura del poeta e classicista Giangiorgio Trissino, primo
committente di Andrea Palladio: si apre così il prestigioso ciclo delle ville
e dei palazzi urbani rinascimentali.
Relativamente debole fu a Vicenza
l'effetto della Controriforma: il barocco non lascia a Vicenza molte tracce,
da ricercare soprattutto in alcuni edifici urbani e nella ristrutturazione
interna di diverse Chiese. Fa eccezione la sezione seicentesca del santuario
di Monte Berico.
A Vicenza, il Rinascimento e il
gotico - quello romanico, più austero, a partire dal 1200 e più tardi il
raffinato gotico veneziano - convivono armoniosamente le testimonianze
dell'epoca romana e con le mura, le fortificazioni e i castelli dell'epoca
comunale; vi suggeriamo la visita alla città, il cui centro è agevolmente
percorribile a piedi.
Tra i monumenti più insigni di
Vicenza ricordiamo
l
Il
Palazzo della Ragione (anche noto come
Basilica Palladiana),
sul lato sud della Piazza dei Signori, è il simbolo della città e il
capolavoro di A. Palladio, che rivestì (1549) con prospetti classici
l'esistente edificio del XV secolo. L'opera, che ingloba la precedente
struttura gotica in un doppio ordine di logge, ebbe compimento nel 1614
dopo la morte del Palladio; una straordinaria volta a carena rovesciata in
rame ricopre il salone. Il monumento è incluso nella World Heritage List
dell'UNESCO.
l
In Piazza dei Signori si
trovano anche: la
Torre di Piazza,
alta 82 metri e costituita da tre diverse stratificazioni datate tra il 1100 e il
1450; la
Loggia del Capitaniato,
progettata dal Palladio sull'ordine colossale corinzio nel 1571 e oggi sede
del Municipio.
l
Villa Almerico, ora
Villa Capra-Valmarana,
comunemente denominata
La Rotonda. E'
situata in una posizione leggermente collinare, appena fuori dal centro urbano
di Vicenza, all’inizio del viale Riviera Berica; questa è la strada (SP 247)
che conduce verso la parte meridionale della provincia. La Rotonda è la più
celebre tra le ville del Palladio, simbolo stesso della sua architettura; fu
iniziata attorno al 1570 per Paolo Almerico, un prelato papale, che
commissionò l’opera nel 1566 di ritorno a Vicenza dopo un soggiorno a Roma
nel quale aveva sviluppato una sensibilità classicista.
l
Il santuario Mariano di
Monte Berico,
simbolo della religiosità di Vicenza. La monumentale costruzione incorpora due
chiese: una gotica che risale al 1428 - costruita in appena 3 mesi, con
il concorso del popolo, dopo la prodigiosa liberazione dalla pestilenza che
durava da quasi un quarto di secolo - e una seicentesca.
l
La
basilica dei SS. Felice
e Fortunato (sotto
a sinistra), il cui
primo nucleo porta alle origini stesse della storia cristiana di Vicenza, dopo
l'editto di Costantino del 313. La basilica si presenta oggi nelle forme della
ricostruzione romanica, risalente alla seconda metà del X secolo e con ampi
inserimenti del XII secolo. La basilica insiste su due precedenti fabbriche: una prima,
conosciuta come Basilica antica, il cui tappeto musivo è datato tra il IV e il
V secolo, e una seconda ascrivibile alla metà del V secolo.
l
Il
Teatro Olimpico
(sopra a destra),
emblema maestoso dell'arte palladiana, avvolto nella sua bellezza classica.
Iniziato nel 1580 dal Palladio, che morì nello stesso anno, il Teatro
Olimpico è formato da quattro parti: la cavea, l’orchestra, il proscenio -
inteso alla maniera della piazza dei greci, l’agorà - e le scene fisse.
La fronte scenica si apre attraverso il grande arco di trionfo, e al di là
delle aperture si accede tra le vie di una Tebe immaginaria dagli scorci assai
suggestivi. Il Teatro Olimpico fu inaugurato il 3 marzo 1585, in occasione del
carnevale.
Altri
Collegamenti
è
http://www.vicenza.com
è
http://www.vicenzanews.it/a_180_IT_94_1.html (storia di Vicenza)