"Il Banchetto di Mister Ohm"

(in concerto)

 

Quello del Club "Le Privé" di Bari del 29/03/1984 fu uno dei concerti più belli e significativi che il "Banchetto di Mister Ohm" abbia potuto realizzare. Eravamo riusciti, grazie all'aiuto e alla collaborazione di Massimo Nardi grande amico della band, a mettere su un concerto attraverso il quale volevamo comunicare al pubblico, ma in modo particolare agli addetti ai lavori del tempo, che stavamo preparando una grande rock opera che presto avremmo portato in giro per la Puglia e non solo.

"The Experience of Living Life" (questo il titolo della opera rock) era un grosso progetto al quale tenevo molto e stavamo lavorando molto bene grazie, ripeto, alla grande collaborazione di Massimo che ci aveva messo addirittura a disposizione un suo amico ballerino, Nicola Valenzano, che ne avrebbe curato le scenografie con l'ausilio di un corpo di ballo che stava organizzando.

Quella sera lo stesso Valenzano si esibì in alcune coreografie che accompagnavano i tre brani che eseguimmo e cioé: "Turn Up the Lights", "Lifebox" e "Let Me Alone".

Nicola Valenzano aveva ascoltato bene i tre brani durante le prove, e era riuscito nel giro di pochi giorni a mettere su tre coreografie molto belle che aiutarono sicuramente il pubblico ad interpretare i nostri brani, rendendo l'idea di quello che, forse, sarebbe stata la rock-opera.
Vorrei precisare, colgo l'occasione, che durante le prove preliminari mi affidai alla collaborazione del chitarrista Carlo Stragapede e del bassista Tommy Insalata, che qualche settimana prima del concerto furono sostituiti rispettivamente dal m° D'Avenia e da Micky Di Paola.

Stavamo suonando davanti ad un pubblico quasi di èlite, erano presenti amici e cultori di musica impegnata. Comunque un pubblico attento e preparato. Ricordo che alla fine del concerto ero seduto al bar e stavo commentando l'esibizione, che avevo appena concluso, con alcuni dei miei amici quando mi si avvicinò un signore che si presentò come giornalista del "Corriere della Sera" di Milano e, stringendomi la mano, mi suggerì, dopo aver ben apprezzato la nostra musica, di salire su nella capitale lombarda per effettuare dei provini in alcune note case discografiche che si muovevano sul genere di musica che il Banchetto proponeva, e cioè il progressive-rock (stile Genesis/Premiata Forneria Marconi).

Ma quella sera il concerto era risultato diverso dagli altri per l'apporto di un grande musicista e amico il m° Mimmo D'Avenia, chitarrista eccelso di conservatorio, che diede un tocco di tecnica e classe nell'esecuzione dei brani. Inoltre c'era stato il grande rientro del mio mitico bassista preferito, ovvero Micky Di Paola. Nell'arrangiamento dei brani aveva lavorato bene mio fratello Paolo Balice che con il suo mellothron aveva curato la base dei violini creando un'atmosfera epica e surreale. Alla batteria il "folletto" come lo definivamo noialtri, Aldo Maiullari batterista jazz che riuscì ben presto ad interpretare il nostro genere musicale. Ed infine il sottoscritto Mimmo Balice, che quella sera era veramente in gran forma, sia di voce (durante le prove avevo avuto qualche problema) che di virtuosismi alle tastiere. Che dire, chi ricorda... sa bene che bel concerto riuscimmo a proporre. Che bei tempi!

 

 

 

 

 

 

Ricordo che nel dicembre del 2004 è venuto a mancare un altro grande musicista mio amico di infanzia, Tonio Vurro; un grande chitarrista che assieme a me aveva fondato il "Banchetto di Mister Ohm" nel luglio del 1977.

Continuo a dedicare alla sua memoria questo spazio che ho voluto creare all'interno del mio sito. Tonio la sera del 29 marzo 1984 non era con noi su quel palco per scelte diverse; ma anche le sue note erano nella nostra musica in quel concerto, perché Tonio aveva lavorato assieme a me nella creazione di quei pezzi e non potrò mai dimenticare le note stridule e acute, i suoi virtuosismi hendrixiani che fuoriuscivano dalla sua mitica Fender Stratocaster.

Sono terribilmente dispiaciuto di non aver potuto disporre, in questo spazio, di una sua foto durante le sue esibizioni in pubblico. Mi sarebbe piaciuto tanto mostrarvelo, lo meritava e come amico e come grande musicista.

Non potrò mai dimenticare Tonio, l'amico di infanzia col quale avevamo costruito un sogno, quello di suonare la nostra musica davanti alle platee della nostra Terra, la Puglia. Quel sogno si è spezzato tanti anni fa, ma la nostra musica continua a rimbalzare nella mia mente e un giorno, se ne avrò il tempo, tornerò a suonare quella musica per il puro gusto di risuonarla e riascoltarla per ricordarmi di quei tempi, dei tempi di Tonio, del "Banchetto di Mister Ohm" e della suoi grandi concerti degli anni '70.

o Tonio, il tuo ricordo è vivo perché continuo a suonare quella musica ogni volta che provo il desiderio di quei ricordi che, per l'appunto, solo la musica può rievocare. Ciao Tonio!