Repubblica Dominicana: violazioni dei diritti umani nel contesto della crisi economica



Nel 2003 Amnesty International ha notato la tendenza crescente a serie violazioni dei diritti umani nel quadro di pubbliche proteste contro la politica economica del governo.
Nel maggio 2003 la terza banca del paese, la banca privata Banco Intercontinental (BANINTER), è fallita in seguito a accuse di frode, scorretta gestione e falsi nei conti.
Il fallimento ha causato una crisi economica che ha avuto un impatto devastante,soprattutto sulle famiglie povere. Le proteste pubbliche,specie nelle aree marginalizzate, si sono fatte frequenti, talvolta con scontri con le forze dell'ordine. Amnesty International riconosce che gli agenti possano avere la necessità di usare la forza per proteggere se stessi ed altri, ma è molto preoccupata a causa di numerosi rapporti di uso eccessivo e sproporzionato della forza, in alcuni casi con esiti letali, da parte di membri delle forze di sicurezza durante le dimostrazioni. Solo in pochi casi sono state annunciate delle inchieste,e AI non è a conoscenza di processi in atto.

Amnesty International chiede:
- che siano portati di fronte alla giustizia i perpetratori di violazioni e venga rotta l'impunità delle forze di sicurezza.
- Che si prevengano abusi futuri rispettando il Codice di Condotta delle Nazioni Unite per le Forze Dell'Ordine.


Testo dell'appello inviato al Presidente della Repubblica Dominicana, S.E. Hipolito Mejia:
Signor Presidente,

Sono un simpatizzante/membro di Amnesty International e desidero esprimere la mia preoccupazione per le violenze commesse dalle Forze di Sicurezza durante le manifestazioni pubbliche degli ultimi mesi. In particolare mi riferisco ad uccisioni illegali come nel caso di Juan Lin, un negoziante di 33 anni che è stato colpito dalla polizia durante una manifestazione che si è svolta nel quartiere Capotillo a Santo Domingo l'8 luglio, secondo i rapporti il sig. Lin stava chiudendo il negozio quando è stato colpito a caso dalla polizia che stava cercando di disperdere i manifestanti. Mi riferisco inoltre ad episodi di violenza da parte della polizia come l'incidente del 6 agosto quando un commando di polizia ha attaccato gli uffici della Central Nacional de Transportistas Unificados, ferendo almeno 3 attivisti, uno dei quali, Ramon Perez Figueredo, è stato sottoposto a cure mediche in ospedale per ferite multiple da arma da fuoco alle anche e alle gambe e per trauma al petto e all'addome, secondo quanto riferito dopo esser stato colpito dalla polizia mentre cercava di fuggire. Altri 6 attivisti sono stati trattenuti senza accuse.

La Legge Internazionale, come indicato nel Codice di Comportamento per gli Agenti di Sicurezza e nei Principi Base per l'utilizzo della forza e delle armi da parte degli stessi agenti, prevede regole ferree per l'utilizzo della forza. Le uccisioni illegali di manifestanti e passanti sono ritenute un crimine e violano le leggi nazionali come quelle internazionali. Amnesty International riconosce l'impegno delle autorità domenicana ne l rispettarre tutti i diritti umani e dichiara che è necessario prendere misure concrete per porre fine alle violazioni che sono state commesse sin ora.

Per tanto le chiedo:

· Che si assicuri che i membri della Polizia e delle Forze di Sicurezza si attengano sempre alle norme del Codice di Comportamento delle Nazioni Unite per gli Agenti di Sicurezza e dei Principi Base delle Nazioni Unite per l'utilizzo della forza e delle armi da parte degli stessi agenti e che i suddetti ricevano un addestramento adeguato.

· Che vengano emesse norme chiare e pubbliche per le Forze di Sicurezza in modo che, in caso di manifestanti che minaccino o utilizzino violenza, possano seguire regole ferree sull'utilizzo della forza e utilizzare la forza letale solo come ultima risorsa, nel caso di diretto rischio di vita, come previsto dagli standard internazionali.

· Che si assicuri che venga svolta un'indagine completa e imparziale su tutti i casi di violazione dei diritti umani riferiti, che i responsabili vengano sospesi dal servizio e vengano portati davanti alla giustizia ordinaria, civile e giudiziaria.

· Che le vittime, come Ramon Perez Figueredo e le famiglie di coloro che sono stati uccisi dalle Forze di Sicurezza, come Juan Lin, ricevano un adeguato risarcimento.

· Che si assicuri che a metà del 2004 diventino effettive, insieme al nuovo Codice Penale, le clausule che prevedono che i procedimenti per le violazioni dei diritti umani si svolgano in tribunali ordinari e non più in quelli militari o di polizia.

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