ALGERIA






Ancora Violenze

Il 5 luglio l'Algeria ha salutato i quarant'anni della sua indipendenza con l'uccisione di 49 persone e il ferimento di altre 100 in un mercato a Larbaa, vicino Algeri. "La violenza è diventata così endemica che il mondo presta scarsa attenzione a un altro mucchio di algerini morti", ha commentato l'Economist il giorno 11 luglio. Molti giornali algerini hanno segnalato la morte di quattro militari e il ferimento di altri sei in uno scontro a fuoco con un gruppo armato a Skidda. Le forze di sicurezza hanno ucciso inoltre 40 militanti islamici in un'operazione a ovest di Algeri. E' stata segnalata dalla stampa anche la morte del nuovo leader del GIA Rasheed Abu Turab. L'evento, se confermato, va considerato come un duro colpo per i GIA che avevano perso il loro precedente leader Antar al-Zawabri a febbraio. 26 persone appartenenti a tre famiglie diverse sono stati assassinate a Bokâat Lâakakcha a cinquanta chilometri da Algeri nella notte del 17 agosto. Questi nuovi omicidi, a differenza dei precedenti, non sono stati rivendicati. Si presume tuttavia che siano opera dei GIA, accusati già di alcuni omicidi del 15 e 18 luglio a Boukadir e a Sobha. Almeno 318 persone sono morte durante gli ultimi due mesi: 158 civili, 46 membri della polizia o delle forze militari, 113 membri dei gruppi armati. Più di un milione e mezzo di persone ha lasciato le proprie cause per via della guerra civile tra il 1993 e il 1997 e meno di 170.000 persone sono tornate a casa, secondo le fonti dell'Expression (19 agosto).

Sono aumentati anche gli scontri fra cittadini e forze della polizia in Kabilia e nelle altre parti del paese, compreso in Amenas, nel sud, dove cinque poliziotti sono stati feriti.
Sul fronte politico, il Presidente Bouteflika ha annunciato il rilascio dei detenuti del movimento di cittadini, nelle dieci province tra cui la Kabilia dove erano stati arrestati nei mesi scorsi cittadini colpevoli di aver partecipato a manifestazioni contro la polizia. Ciò è venuto fuori da un incontro con l'FFS. Il segretario del FFS, Ahmed Djeddai, ha detto di aver agito in modo da trasformare "un movimento di rabbia in uno più dinamico politicamente".

La contestazione dei cittadini che protestano contro la gestione dell'amministrazione pubblica si estende in più regioni del Paese. In particolare, denunciano il clientelismo quale unico criterio adottato per l'assegnazione di alloggi sociali.


[AP - Fonte: Amnesty International - 2002]





ACTION FILE
Un Action File è un caso individuale di violazione dei diritti umani, particolarmente grave, che un gruppo Amnesty segue per molti anni.

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