Algeria: ABED SOUDEK






Abed Soudek è un sindacalista algerino, scomparso dal 21 dicembre 1994, quando la polizia ha fatto irruzione nella sua casa di Mont Viso, Rélizane, e lo ha portato via. La sua famiglia ha più volte interpellato le autorità per avere notizie, ma non ha mai ottenuto alcuna informazione.
Il suo non è l'unico caso, anzi. In Algeria negli ultimi dieci anni sono scomparse migliaia di persone.

Il nostro gruppo ha lavorato su questo caso dal 1996 fino al 2004.


Testo dell'appello inviato al Presidente dell'Algeria, Abdelaziz Bouteflika:

Signor presidente,

In qualità di membro e simpatizzante di Amnesty International, mi rivolgo a Lei per esprimere tutta la mia preoccupazione per le migliaia di cittadini algerini scomparsi nel Suo paese negli ultimi dieci anni. Mi riferisco, in particolare, al caso di Abed Soudek, che è stato arrestato dalle forze di polizia nella sua casa di Mont Viso, Rélizane, il 21 dicembre 1994 e che è, ancora oggi, "scomparso". Mi permetto di ricordarLe che le famiglie di persone arrestate e scomparse in Algeria non riescono praticamente mai a sapere dove il loro caro sia detenuto. Nella quasi totalità dei casi, tali famiglie si scontrano con un muro di gomma, in quanto le autorità e le forze di polizia negano di essere a conoscenza della stessa esistenza dei detenuti.

Negli anni 1990, almeno 7000 persone sono state rapite in Algeria. Nel gennaio 2002, Lei ha nominato Farouk Ksentini a capo della Commissione Nazionale Consultiva di difesa, di promozione e di protezione dei diritti dell'uomo, incaricata dei diversi casi e di elaborare una soluzione prima della fine dell'anno.

A tutt'oggi, le famiglie delle vittime non sanno se i loro cari siano ancora vivi. Il governo ha proposto alle famiglie di erogare un indennizzo e ciò costituisce un passo in avanti per affrontare il problema. Questa soluzione elude tuttavia le questioni cruciali della verità e della giustizia.

Per tutti questi motivi, La prego di disporre un'inchiesta approfondita ed imparziale sulla scomparsa di questi cittadini algerini ed, in particolare, su quella d'Abed Soudek, in modo che gli agenti responsabili di arresti illegittimi e coinvolti nelle moltleplici "scomparse" siano assicurati alla giustizia. Le sottolineo, inoltre, l'importanza di rendere pubblici i risultati di tali inchieste al fine di informare e rassicurare le famiglie di queste persone. Infatti, senza delle inchieste indipendenti ed inparziali si continuerà a nascondere la sorte degli "scomparsi" ed a garantire l'impunità per i responsabili.

Distinti saluti
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